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PARAMETRI DI LETTURA DI “ETHAN FROME”
FONTI: il testo ha fonti reali, che la stessa scrittrice individua, ma ce ne sono altre che la critica ha
individuato. Nel suo diario e nelle sue lettere la scrittrice dice di aver preso come fonti Balzac (romanzo
realista) e Robert Browning (relazioni ambigue e non sane tra uomini e donne). Inoltre “La Lettera Scarlatta”
è usata come fonte, perché sono presenti l’adulterio e la figura di un amante squallido. In realtà “Ethan
Frome” è un omaggio a Hawthorne per un altro motivo: almeno i nomi di Ethan e Zenobia provengono da
alcuni nomi presenti nelle opere di Hawthorne. Ethan viene dal racconto “Ethan Brand, a Chapter of an
Abortive Novel” (1850). Il racconto di Hawthorne è concentrato sulla figura di Ethan, un uomo che cerca il
peccato imperdonabile, trovato in sé stesso, per poi suicidarsi in una fornace. La figura di Ethan, per
Hwthorne, è dannata, così come Ethan Frome, dannato a non consumare mai l’amore e a vivere nei desideri
mai realizzati. Zenobia, invece, è la regina di Palmira, e viene raffigurata come iconografia come una donna
forte e imponenete, tutto il contrario di una true woman. Quindi, la figura di Zenobia è la figura di una donna
che si impone, presente sia nel “The Marble Faum” sia nel “The Blide Dale Romance” sempre di
Hawthorne. Una donna forte e che si impone, quindi, nell’universo di Ethan Frome. Altra fonte importante è
“Wuthering Heights”, per la presenza della neve costante, di una storia nella storia e di un amore dannato e
impossibile e un altro di convenzione, presenti in entrambi i romanzi.
Il romanzo non è realista perchè:
-L’ambientazione non è reale perché Starkfield prende il nome dalla natura del luogo e delle persone che lo
abitano, sterili e ghiacciati. Questa è una storia in cui domina la sterilità.
-Non è una storia, ma una vision, in quanto tale non è la realtà dei fatti ma la realtà come viene filtrata dalle
persone e come questo racconto viene raccontato una seconda volta dall’autore.
-La scrittrice vuole che i lettori che leggono la storia partecipino alla creazione della vision, fornendo dei
puntini di sospensione che lasciano al lettore l’immaginazione.
IDEA DOMINANTE DELLA MALATTIA: la malattia è presente nei personaggi principali perché Mattie
alla fine diventa invalida, Zeena per gran parte della storia è malata e Ethan Frome è sfigurato. La malattia è
presente anche nella comunità. Non c’è una persona a Starkfield che non sia completamente sana,
tranne forse il narratore. La malattia e il senso di mutilazione sono presenti anche nella casa: la struttura
della casa aveva perso la forma a “L” tipica della case di campagna del Massachusetts.
RAPPORTI GLACIALI TRA LE PERSONE: all’interno del romanzo non ci sono rapporti umani. Si
prova ad averli, ma non ci si riesce mai.
PERSONAGGI PRINCIPALI:
- ETHAN: la sua deformità fisica è emblema della deformità morale. Ethan rappresenta il
dramma dell’inespresso.
- ZEENA: viene vista come una donna fredda e nel testo ride una sola volta. Non c’è in Zeena un
moto di affettività e di slancio vitale. Solo nel ricordo di quando Zeena era arrivata a Starkfield viene
detto che era bella, vitale, viva, solare, poi la malattia si attacca. Inoltre viene vista come
malingerer, donna che finge la malattia con la quale si identifica. La deformità fisica di Zeena è
interessante: a trentacinque anni ha la dentiera, quindi l’esagerazione sul corpo di Zeena vuole far
comprendere al lettore quanto lei sia innaturale e contro natura.
- MATTIE: diventa come Zeena alla fine.
OGGETTI SIMBOLICI:
- PIATTO ROSSO: simboleggia il matrimonio.
- LA SLITTA: rappresenta la discesa verso il tradimento, che non può avere esito felice ma è punito
con la morte.
- LE TOMBE: nel testo viene detto che nel giardino di Ethan Frome ci sono le tombe dei suoi
antenati. La tomba diventa una sorta di anticipazione di quello che sarà il suo destino, non una morte
fisica, una morte reale. La morte viene vista da Edith Wharton come una liberazione dal peso della
vita, che è caratterizzata dall’infelicità.
- OLMO: è l’emblema della saggezza, della ponderazione delle scelte. Far schiantare Ethan Frome su
un olmo vuol dire riconoscere in maniera ironica che qualsiasi scelta si faccia nella vita non sarà mai
ponderata.
TEMA DEL DOPPIO: sono doppi i personaggi, la storia-cornice, il narratore-Ethan Frome. Il doppio vuol
dire incertezza nell’esistenza e ambiguità. Nell’universo della Wharton non c’è mai un dio che interviene
sulle scelte dell’uomo. KATE CHOPIN (1850-1904)
È la più importante scrittrice americana che ha portato avanti la causa dell’emancipazione femminile. È stata
messo al bando perché giudicata nella sua epoca una scrittrice troppo anticonvenzionale. È stata perciò
dimenticata consapevolmente fino agli anni Sessanta del 1900.
Vive gran parte della sua vita in Louisiana in un contesto creolo, in cui si ibridano la cultura dei WASP,
quella francese e quella sia degli afroamericani sia quella di Haiti. Tra l’altro, Kate Chopin di americano non
ha nulla: il padre era irlandese di Gallway, di cognome O’ Flaherty e la madre era franco-canadese. Il padre
muore nel 1855 e Kate Chopin vive fino all’età del matrimonio in un contesto esclusivamente femminile,
composto da donne molto maschili nell’atteggiamento nei confronti del reale; sviluppa, perciò, fin da
adolescente, l’idea di conquista, in quanto le donne non devono avere una posizione passiva nel sociale, ma
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anche nel rapporto uomo-donna dovevano essere attive . Si sposa all’età di venti anni con Chopin, si
trasferisce prima a Orleans e poi altrove. Il marito aveva sia un negozio che una piantagione. Il marito poi
muore, perciò, pur non disdegnando il ruolo di moglie e di madre, torna a vivere e sperimentare diverse
relazioni amorose: subito dopo la morte del marito ha un momento di lutto, per poi avere un’esplosione di
gioia e vitalità che si sfocia in un godimento della vita. Dopo che la situazione economica non era così
stabile, vende il negozio e la piantagione per poi tornare alla casa della madre. In seguito ha una forte
depressione e va in cura da un medico che praticava delle teorie diverse da quelle di Mitchell e che considera
la scrittura come strumento di guarigione. Di conseguenza, lei comincia a scrivere per guarire dalla
depressione che aveva avuto.
38 La prima cosa che scrive è un trattato che spiegava come flirtare.
“Desiree’s Baby” è incentrata su una coppia. Desiree è stata adottata da piccola da una famiglia molto
abbiente. Si sposa un uomo, Armand, e Desiree rimane incinta. Il bambino nasce, ma è abbastanza scuro di
carnagione. Il marito allora non ipotizza il tradimento, ma ha il sospetto che i genitori di lei abbiano origini
afroamericane. Desiree, quindi, soffre, prende il bambino e se ne va nella palude dove si suicida. Il marito,
dopo aver distrutto tutto ciò che gli ricordava della moglie e del bambino, trova delle lettere scritte da sua
madre a suo padre, che rivelano che Armand ha delle origini afroamericane. Mentre Edith Wharton si
sottomette alla istituzioni, Kate Chopin le dissacra.
“The Story of An Hour” parla di un marito e di una moglie. Lei è un po’ debole di cuore, il marito tutti i
giorni va a lavorare prendendo il treno. Un giorno quel treno deraglia; viene data la notizia alla giovane
moglie, che alla notizia piange, per poi essere felicissima che il marito sia morto. Tuttavia il marito era vivo:
aveva perso il treno ed era scampato all’incidente, mentre lei muore per attacco di cuore, nonostante il
medico abbia scritto che sia morta per la troppa gioia.
“The Storm” parla di un risveglio. In un ambiente familiare, sono presenti una sposa, un marito e un
bambino. Marito e bambino vanno a fare la spesa e il marito regala alla moglie una scatola di gamberetti.
Tuttavia, durante l’acquisto scoppia una tempesta, e la moglie, da casa, esce per andare a ritirare i panni.
Mentre la moglie è intenta a raccogliere i panni e la tempesta sta infuriando, vede avvicinarsi un amore di
gioventù e insieme raccolgono le lenzuola. Entrano in casa, dove consumano un rapporto d’amore. A
tempesta finita, l’amante va via e il matrimonio procede meglio di prima. Il risveglio della sensualità nella
donna, anche se moralmente condannabile dalla società, fa sì che questa venga trasferita al
matrimonio. L’adulterio non solo è condannato, ma è considerato uno strumento per avere un
matrimonio più felice.
“The Awakening” (1899) sancisce prima la sua diffamazione, poi la sua fama. La scelta del titolo non è
casuale: originariamente Kate Chopin aveva pensato a “Solitary Soul”, ma cercando di dare un taglio
provocatorio al romanzo, citando Jonathan Edwards del Great Awakening. Tuttavia, mentre in Edwards
si parla di un risveglio del fervore religioso, la Chopin usa il termine in maniera ironica per
sottolineare un risveglio della figura femminile sotto tutti i punti di vista perché la protagonista si
sveglia da un punto di vista fisico: visto che c’è un risveglio della sua corporeità, che è lo strumento
attraverso il quale la donna prende consapevolezza e possesso della propria vita, la donna, attraverso il
risveglio corporeo, sceglie di essere una figura attiva nella sua vita. In un grazioso ambiente familiare,
sono presenti la protagonista Edna, il marito Leons e due bambini, che vanno insieme in vacanza nel Golfo
del Messico. Tutto ciò che accade nel romanzo è simbolico.
PARAMETRI DI “THE AWAKENING”
SPAZIO, TEMPO E CIRCOLARITA’ DEL TESTO: c’è un opposizione tra gli spazi aperti e quelli chiusi.
Il testo si apre e si chiuse sullo spazio di Grand Isle: l’isola è un luogo interamente aperto e circondato dalle
acque e rappresenta la massima apertura che si può avere. Al centro del testo ci sono molti spazi chiusi, usati
per creare un contrasto con molti spazi aperti. Per esempio, la casa di Edna è eccessivamente piena di
oggetti, che induce a chi ci abita un senso di asfissia. La natura aperta rappresenta un risveglio della persona,
mentre gli spazi chiusi rappresentano gli ambienti urbani soffocanti in cui si viveva a fine Ottocento. Il fatto
che Edna cambi casa è interpretato come un fatto fino a un certo punto positivo, perché comunque la casa in
cui va ad abitare è chiusa e si trova poco distante dalla sua, fatto che significa che non riesce a separarsi dalle
convenzioni sociali. Inoltre,