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L'OLFATTO

Il sistema olfattivo è localizzato nel NASO. Il setto nasale e le ossa sono ricoperti da un epitelio detto NEUROEPITELIO OLFATTIVO. Sulla sommità è ricco di ciglia olfattive, alla base parte un assone che arriva nel cervello al BULBO OLFATTIVO, un neurone che riceve l'odore e lo invia al cervello. Le ciglia hanno dei recettori olfattivi detti PROTEINE G ognuna delle quali riconosce un singolo odore. Il POTENZIALE INTERNO del sistema olfattivo ha carica negativa. L'epitelio contiene cellule staminali che possono sostituire il neurone morto. Tutte le molecole chimiche devono essere in soluzione, per questo nel naso ci sono le ghiandole mucipare di Bowmann. Il nervo olfattivo penetra nel bulbo attraverso la LAMINA GLIBIFORME. Il riconoscimento di un sapore avviene a livello del cervello che riceve informazioni anche dal sistema olfattivo.

L'OCCHIO

L'OCCHIO è un organo di senso ed è il principale organo dell'apparato visivo.

Ha il compito di ricavare informazioni sull'ambiente circostante attraverso la LUCE. L'occhio umano raccoglie la luce che gli proviene dall'ambiente, regola l'intensità per mezzo dell' IRIDE, la focalizza con un sistema regolabile di lenti, forma un'immagine e la trasforma in una serie di segnali elettrici che attraverso il NERVO OTTICO vengono inviati al cervello per l'elaborazione e l'interpretazione.

Il BULBO OCULARE ha una forma sferoidale, ha una parete costituita da tre TUNICHE:

  • ESTERNA: cornea (+ anteriore) e sclera
  • MEDIA: uvea (corpo ciliare + iride + coroide)
  • INTERNA: retina

La SCLERA è una guaina di supporto e protettiva per il contenuto bulbare, è costituita da fibre di collagene, fibre elastiche e fibrociti. La superficie esterna sclerale è ricoperta da una sottile lamina di tessuto connettivo lasso vascolarizzato detto EPISCLERA.

La CORNEA rappresenta la parte anteriore della tunica esterna,

La cornea è formata da cinque diversi strati:

  • EPITELIO di tipo pavimentoso pluristratificato che presenta cellule basali dotate di attività replicativa
  • MEMBRANA DI BOWMANN formata da fibre di collagene
  • STROMA formato da fibre connettivali parallele e nella sostanza fondamentale ci sono i CHERATOCITI
  • MEMBRANA DI DESCEMET che è acellulare ed è formata da fibre di collagene
  • ENDOTELIO, uno strato unicellulare in cui le cellule sono collegate tra di loro da DESDEMONI e addensamenti intercellulari.

SEZIONE ISTOLOGICA: a livello istologico si vedono tutti e cinque gli strati, lo strato epiteliale pluristratificato non è cornificato, poi c'è la membrana di Bowmann che sostiene l'epitelio, poi c'è la sostanza propria, in fondo c'è lo strato endoteliale e contrapposta a queste cellule c'è la membrana di Descemet.

Il bulbo oculare è diviso in tre cavità:

  • CAMERA ANTERIORE,
  • spazio contenente UMOR ACQUEO delimitato anteriormente dalla cornea, posteriormente da una breve parte del corpo ciliare dall'iride e dalla porzione del cristallino che si affaccia nel forame pupillare.

    • CAMERA POSTERIORE, una piccola cavità contenente umor acqueo, delimitata anteriormente dall'iride, lateralmente dal corpo ciliare e posteriormente dal cristallino
    • CAMERA VITREA, la più ampia, che contiene una sostanza gelatinosa detta UMOR VITREO.

    TUNICA MEDIA-UVEA è una tunica pigmentata compresa tra la sclera e la retina, ha funzione nutritizia. Anche qui si riconoscono tre porzioni:

    • L'IRIDEA, un disco circolare perforato al centro dal FORAME PUPILLARE. La superficie anteriore dell'iride presenta irregolarità, mentre la superficie posteriore è liscia e di colorito nero per la presenza di cellule pigmentate. Le variazioni nella quantità del pigmento determinano le variazioni del colore dell'iride.

    Strutturalmente è formato da connettivo lasso che contiene formazioni vascolari e muscolari: il muscolo dilatatore dell'iride è innervato dal nervo SIMPATICO, quello costrittore dal nervo PARASIMPATICO.

    Il CORPO CILIARE costituisce il tratto medio della tunica vascolare. La funzione principale del corpo ciliare è quella accomodativa, ovvero il meccanismo autonomo dell'apparato visivo.

    La COROIDE, un tessuto fortemente vascolarizzato di colorito bruno per la presenza di cellule pigmentate. Prende rapporti con il corpo ciliare (anteriormente), con la sclera (posteriormente) e con la retina (interiormente). Inoltre, avvolge il nervo ottico (posteriormente).

    -IL CRISTALLINO

    Il CRISTALLINO è un organo trasparente situato all'interno del bulbo oculare e circondato da un apparato di contenzione detto zonula di Zinn. Strutturalmente si distinguono:

    La CAPSULA o CRISTALLOIDE, una membrana estremamente sottile che avvolge il cristallino

    Nella sua interezza. L'integrità della capsula è importante per gli scambi metabolici e per il mantenimento della trasparenza.

    • L'EPITELIO SOTTO CAPSULARE che riveste la superficie interna della capsula
    • Il PARENCHIMA costituito da FIBRE LENTICOLARI immerse in una sostanza cementante

    Le proprietà fondamentali del cristallino sono:

    • La trasparenza essenziale affinché le immagini vengano correttamente proiettate
    • Il POTERE DIOTTRICO

    Il cristallino ha la forma di una lente biconvessa sospesa al corpo ciliare con le fibre di Zinn, dall'azione di queste strutture dipende il processo accomodativo che fa variare il potere diottrico, ovvero la capacità di modificare le direzioni dei raggi di luce.

    IL NERVO OTTICO

    Le FIBRE AFFERENTI dalla retina convergono in un unico punto e penetrano la sclera attraverso la lamina cribrosa formando così il NERVO OTTICO. Nel loro decorso lungo la retina le fibre afferenti non sono

    contatto con il corpo vitreo. La retina contiene i fotorecettori, che sono le cellule sensibili alla luce responsabili della visione.

    contatto con il corpo vitreo. L'epitelio pigmentato è formato da uno strato unico di cellule e ha diverse funzioni:

    • Assorbimento della luce
    • Trasporto attivo dei metaboliti
    • Costituzione della barriera emato-encefalica
    • Rigenerazione dei pigmenti visivi
    • Fagocitosi

    La retina è divisa in nove strati:

    • STRATO DEI CONI O DEI BASTONCELLI, elementi di FOTORECEZIONE
    • MEMBRANA LIMITANTE ESTERNA che presenta dei fori, quelli più grandi per il passaggio dei coni, quelli più piccoli per il passaggio dei bastoncelli
    • STRATO DEI GRANULI ESTERNI costituito dai rigonfiamenti dei fotorecettori che accolgono il nucleo
    • STRATO PLESSIFORME ESTERNO formato dalle terminazioni dei fotorecettori che entrano in rapporto con i dendriti delle cellule bipolari
    • STRATO DEI GRANULI INTERNI formato dai corpi delle cellule bipolari insieme a quelli delle cellule orizzontali, delle cellule amacrine, delle fibre di Muller

    PLESSIFORME INTERNO costituito dalle sinapsi degli assoni delle cellule bipolari, amacrinee gangliari• STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI• STRATO DELLE FIBRE OTTICHE• MEMBRANA LIMITANTE INTERNA che divide la retina dall’umor vitreo.

    Gli strati più esterni, che vanno dai fotorecettori fino allo strato delle cellule gangliari, servono per latrasmissione del segnale percepito dai coni e dai bastoncelli fino alle fibre che formano il nervo ottico. Quest’ultimo agisce come un cavo della corrente elettrica che porta il segnale fino al cervello.

    A livello della retina sono presenti:

    • Elementi di fotorecezione
    • Elementi della conduzione
    • Elementi di associazione
    • Elementi di sostegno

    Elementi di fotorecezione: i CONI e i BASTONCELLI sono i cosiddetti fotorecettori che trasformano la luce in stimolo nervoso. I coni sono presenti maggiormente nella zona della retina detta MACULA e sono importanti per la visione dei colori, i bastoncelli allargano il

    campo visivo, aumentano la sensibilità alla luce e sono responsabili di una visione più grossolana. Entrambi hanno un elemento recettore e una fibra che presenta un rigonfiamento contenente il nucleo. I bastoncelli e i coni:
    • L'articolo esterno è cilindrico e la sua estremità è situata tra i processi dell'epitelio pigmentato. È costituito da un punto appuntito, formato da una serie di numerosi dischi e contiene la rodopsina (fotopigmento specifico) e le opsine.
    • L'articolo interno è formato da due tratti: l'ellisoide (respirazione) e il mioide (contrazione sotto la luce). Nella fovea essi sono più lunghi e sottili, alla periferia sono più corti e tozzi. Il tratto esterno è unito al suo corpo cellulare.
    la comunicazione tra di loro. Hanno dendriti che si estendono orizzontalmente e sinapsi con i fotorecettori e le cellule bipolari.• CELLULE AMACRINE che sono disposte nello strato dei granuli esterni e hanno la funzione di collegare le cellule bipolari e le cellule gangliari. Hanno dendriti che si estendono verticalmente e sinapsi con le cellule bipolari e le cellule gangliari. Inoltre, nel tratto interno della fibra si trovano anche i vasi sanguigni che forniscono nutrimento alle cellule della retina. Infine, nella parte centrale della retina si trova la macula, che è responsabile della visione centrale e della percezione dei dettagli. Nella macula si trova una piccola depressione chiamata fovea, in cui si concentra la maggior parte dei fotorecettori e che permette una visione più nitida. La retina è quindi un tessuto molto complesso e specializzato, che svolge un ruolo fondamentale nella percezione visiva.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
66 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maddyvs di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di istologia, embriologia ed anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Biffo Stefano.