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Materiali per pavimentazioni

ZSC.Tra i calcestruzzi drenanti, si può citare anche la proposta di Italcementi denominata i.idro DRAIN con caratteristiche molto simili al Biostrasse e, in più, la capacità di contenere il surriscaldamento superficiale.

Pavimentazioni in conglomerato bituminoso. Le pavimentazioni in conglomerato bituminoso (asfalto) sono costituite da una miscela di inerti (sabbia e ghiaia fine) legati da composti bituminosi derivati dal petrolio.

La stratigrafia tipica prevede: uno strato di fondazione in terra stabilizzata granulometricamente; uno strato di base in misto bitumato (percentuale di bitume non superiore al 4%) dello spessore di 15-20 cm; uno strato di finitura superficiale con uno spessore di 6-8 cm.

È necessario effettuare il costipamento con un rullo compressore liscio. È una pavimentazione più adatta per percorsi veloci e ciclabili perché ha una resistenza al rotolamento molto bassa, meno per percorsi pedonali a causa.

dell'eccessivo riscaldamento della pavimentazione. Tra i vantaggi della pavimentazione in asfalto si ricordano: - possibilità di modellare facilmente la superficie per ottenere la forma desiderata; - materiale molto elastico per cui non vi è la necessità di usare giunti dato che si dilata e si comprime molto facilmente senza l'utilizzo di giunti. Di contro si hanno i seguenti svantaggi: - utilizzo di materiale di origine fossile o scarti di lavorazione; - scarsa permeabilità con problemi di drenaggio (esistono bitumi permeabili ma che hanno avuto successo inferiore rispetto ai pochi calcestruzzi drenanti); - necessità di manutenzione elevate con periodiche ricoperture e messe in opera di un nuovo strato superficiale; - eccessivo riscaldamento della superficie di giorno dovuto alla colorazione scura della pavimentazione ed eccessivo assorbimento della luce di notte creando problemi di visibilità (tuttavia anche in questo caso è possibileadditivare con coloranti ottenendo una più evidente differenziazione dei percorsi. Pavimentazioni ad elementi singoli. Le pavimentazioni ad elementi singoli possono essere costituite da una varietà di differenti materiali (es. pietra, laterizio, legno, ecc.) e sono ottenute come assemblaggio di questi singoli elementi che vengono affiancati l'uno accanto all'altro per formare una superficie sufficientemente livellata e continua. Le pavimentazioni in pietra naturale sono le più pregiate, quelle di miglior resa estetica, ma sono anche le più costose. In base alla disponibilità in loco si utilizzeranno porfidi, basalti o graniti. La posa in opera delle pavimentazioni ad elementi singoli prevede due differenti procedimenti: - posa in opera su letto di sabbia: per un uso pedonale, gli elementi in pietra vengono posati su uno strato di base di ghiaia e sabbia compattati. Data la presenza del geotessile, si capisce che si tratta di una pavimentazione

drenanteche ha il compito di far passare l'acqua senza far mescolare le particelle del sottofondocon quelle dello strato di base.Il drenaggio viene assicurato dagli spazi dei singoli interstizi tra gli elementi e lo si puòaumentare utilizzando dei blocchi drenanti.

posa in opera su soletta di calcestruzzo: per carichi più elevati (maggiore resistenzarichiesta), al posto del letto di sabbia, si realizza una soletta in calcestruzzo armata conrete elettrosaldata, su cui vengono posti in opera gli elementi singoli con un legante(malta cementizia, cioè l'impasto legante formato da sabbia, cemento e acqua). 30Qui non c'è il geotessile perché c'è la soletta in calcestruzzo, quindi si tratta di unapavimentazione impermeabile, non in grado di smaltire autonomamente l'acquapiovana ma che ha bisogno di un sistema di drenaggio ausiliario.

In entrambe le tipologie d posa è opportuna la presenza di un cordolo laterale

Per evitare che si possa, durante la posa in opera e in tempi successivi, spostare e muovere la pavimentazione. Particolari pavimentazioni utilizzate in percorsi ciclopedonali sono le pavimentazioni in cubetti di varia tipologia la cui posa può avvenire ad arco o a corsi rettilinei. Nel caso di posa in opera su sabbia, i cubetti vanno assestati mediante battitura con pestelli in ferro bagnando la sabbia che costituisce il piano di posa per una migliore penetrazione degli elementi in pietra. I giunti vanno intasati con sabbia di 2 mm o malta di cemento, a seconda dei diversi tipi di posa. Altrettanto interessanti le pavimentazioni in acciottolato, per percorsi pedonali (meno in percorsi ciclabili a meno che si voglia diminuire la velocità massima conseguibile) costituite da ciottoli arrotondati accurati lavati e ripuliti da terra e sali selezionati in modo da scartare i ciottoli fessurati e scegliere quelli di forma allungata. Questa pavimentazione può essere realizzata con

legante (calse) o a secco su letto di sabbia. Per la posa in opera a secco, si utilizza uno strato di sabbia grossa di spessore 8-10 cm, viene effettuato un primo costipamento con strumenti in legno e non in ferro per non danneggiare i ciottoli e, poi, vengono effettuate successive costipazioni spargendo sabbia bagnata e irrorando acqua sulla superficie.

Se si vuole far convivere la greenway con esigenze saltuarie di percorribilità di veicoli a motore si può alternare la pavimentazione in acciottolato con una pavimentazione lastricata disponendo, cioè, due fasce di lastroni in pietra larghi 40-50 cm e distanziati dal bordo interno di circa 1 metro che seguono le stesse modalità di posa in opera dell'acciottolato.

Le pavimentazioni in laterizio sono caratterizzate per il loro colore caldo e tradizionale. La posa in opera richiede un cordolo di contenimento lungo i bordi (più alto rispetto alla pavimentazione) e va effettuata accuratamente per evitare di

realizzare una superficie irregolare. Al fine di ottenere effetti visivi e decorativi si possono realizzare delle pavimentazioni miste in laterizio e pietra naturale. In alternativa al mattone classico è possibile utilizzare elementi prefabbricati di varia forma e colore. Di particolare interesse per il loro aspetto "verde" sono gli elementi parzialmente cavi al cui interno cresce l'erba. È una pavimentazione adatta a percorsi pedonali e parcheggi. Richiede la manutenzione dell'erba. Pavimentazioni: il futuro?. Un'iniziativa particolare, benché abbia diversi limiti, è il progetto SolaRoad, realizzato in Olanda, che prevede la sperimentazione di diversi brevi tratti di pista ciclabile (50-100 m ciascuno) pavimentati con speciali pannelli solari. L'obiettivo è quello di realizzare una superficie che possa produrre energia elettrica utile per l'illuminazione pubblica e per altre necessità. I pannelli SolaRoad sono

Delle lastre prefabbricate di calcestruzzo sono sovrastanti una lastra di vetro temperato trasparente. Al di sotto del vetro sono presenti le celle solari. Il progetto ha suscitato molto interesse ma anche tante perplessità dal momento che restano molte incertezze: resistenza del vetro, esposizione a intemperie e sporcizia superficiale data anche la mancanza di una pendenza sufficiente, aderenza delle ruote delle biciclette (troppo scivolosa specie in condizioni climatiche avverse).

Altre pavimentazioni di interesse sono quelle che utilizzano elementi fosforescenti, in grado cioè di emettere luce anche molte ore dopo essere state esposte alla radiazione solare. Il percorso ciclabile Van Gogh – Roosegaarde, Eindhoven, Paesi Bassi, si estende per appena 600 metri tra due mulini ritratti nelle opere di Vincent Van Gogh. Di notte, gli elementi fosforescenti si illuminano a formare dei vortici che riproducono la "Notte stellata" di Van Gogh.

Pavimentazione per ipppovie.

Per i percorsi equestri può essere adottata la pavimentazione in terra naturale stabilizzata oppure in cippato di legno (legno ridotto in scaglie) di spessore 8-10 cm che rappresenta una superficie d'appoggio molto confortevole per i cavalli. Ovviamente si tratta di un materiale sciolto, quindi sconsigliato per pendenze superiori al 5% perché si disperde facilmente o per il semplice calpestamento degli animali o a causa delle piogge meteoriche, dunque richiede un'aggiunta periodica di nuovo materiale.

Il drenaggio. La capacità di drenaggio, cioè l'allontanamento efficace delle acque meteoriche, è un tema vitale per la buona riuscita della struttura. In base al grado di permeabilità della pavimentazione, l'allontanamento delle acque avverrà in misura più o meno prevalente: per scorrimento sulla superficie esterna (prevalentemente nelle pavimentazioni impermeabili) e per penetrazione negli strati più interni.

circostante (non può essere un sottofondo argilloso). In caso contrario, si può adottare comunque il sistema a cunetta, la loro funzione diventa, prevalentemente, quella di allontanare per scorrimento, in appositi pozzetti di raccolta e di smaltimento, l'acqua piovana.

Se possibile, parte dell'acqua raccolta nella cunetta, può essere deviata con apposito collettore in un adeguato ricettore, ad esempio un lago, un corso d'acqua, ecc.

Per le pavimentazioni permeabili si può non adottare nessun accorgimento per il drenaggio, oppure si può prevedere un sistema per migliorarlo. Questo sistema prevede l'impiego di tubi drenanti sotto lo strato di base e nel sottofondo: si tratta di tubi spesso corrugati che presentano delle piccole fessure o piccole forature circolari distribuite uniformemente su tutta la superficie attraverso i quali riesce a passare solo l'acqua che scorre all'interno di questi tubi.

Questo sistema facilita

L'allontanamento delle acque è un processo naturale che avviene quando le acque si spostano da un luogo ad un altro. Questo fenomeno può essere causato da diversi fattori, come ad esempio l'azione del vento, delle correnti marine o dei fiumi.

L'allontanamento delle acque può avere diverse conseguenze, sia positive che negative. Da un lato, può contribuire a garantire una maggiore stabilità ambientale, evitando il rischio di inondazioni o di danni alle infrastrutture. Dall'altro lato, però, può anche causare problemi come la diminuzione delle riserve idriche o l'erosione delle coste.

Per gestire al meglio l'allontanamento delle acque, è fondamentale adottare delle misure di prevenzione e di controllo. Queste possono includere la costruzione di dighe, la realizzazione di sistemi di drenaggio o l'implementazione di politiche di gestione delle risorse idriche.

In conclusione, l'allontanamento delle acque è un fenomeno naturale che può avere sia effetti positivi che negativi sull'ambiente. È importante adottare delle strategie adeguate per gestire questo processo e garantire una maggiore stabilità ambientale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
51 pagine
SSD ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Agrdr1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infrastrutture per il territorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof .