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3 1. Input
La fase di input consiste nell’immissione di dati nel computer. I dispositivi di
input più comuni son o la tastiera, lo scanner, il mouse, il microfono e la
telecamera. I dati da inserire possono essere tesi, numeri, immagini o suoni.
Tipologie Periferiche Tecnologie emergenti
Inserimento di testi e - Tastiera QWERTY - Tastiera laser
numeri - Tastiera ergonomica Riconoscimento vocale
-
- Mouse
- Pointing stick
Puntamento - Joystick - Rilevamento oculare
- Touch screen
- Touch pad
Inserimento dati batch - Scanner - Scanner RFID
- Lettore di codici a 13
barre*
- Lettore OMR
Inserimento di audio e - Microfono - Video in formato
video - Fotocamera digitale digitale
*I codici a barre sono stati oggi sostituiti dai QR code, codici a barre a tre
dimensioni che permettono molte combinazioni in più.
2. Elaborazione
Una volta inseriti nel computer i dati possono essere elaborati. Ad esempio, si
può paragonare, classificare o sommare numeri, formattare un testo o creare
immagini e suoni.
L’elaborazione avviene nella scheda madre, che raccoglie tutte le componenti
del computer:
La memoria centrale, spazio di memoria temporaneo per gestire
l’elaborazione di informazioni, composta da diversi componenti:
- RAM, Random Access Memory: memoria che conserva i dati in corso
di elaborazione e le istruzioni del programma in esecuzione. La RAM
quindi è volatile.
- ROM, Read Only Memory: memoria contente dati e istruzioni fisse e
non modificabili. Questa viene utilizzata per programmi e istruzioni
caricate automaticamente all’avvio (es. windows).
- Cache (Livello 1 e Livello2): conserva temporaneamente in una
memoria veloce le istruzioni e i dati che il microprocessore utilizza
con maggiore frequenza.
- Memoria virtuale: spazio libero su disco che viene utilizzato per
estendere la capacità della memoria RAM.
- CMOS, Complementary Metal – Oxide Semiconductor: è costituita da
microchip alimentati da una piccola batteria, che consente di
mantenere costantemente aggiornato il suo contenuto, costituito da
alcune informazioni fondamentali per il corretto funzionamento del
computer.
L’unità di elaborazione centrale, ovvero la CPU, Central Processing Unit
(detta anche microprocessore) è il dispositivo che interpreta ed esegue le
istruzioni, elabora i dati, gestisce e coordina la comunicazione delle
periferiche hardware e lo scambio di dati tra esse e ne controlla il
funzionamento.
Ogni CPU:
- Lavora a una certa frequenza di clock, temporizzatore che emette
segnali a intervalli di tempo regolari con cui scandisce l’esecuzione
del ciclo di elaborazione e si misura in megahertz, cioè milioni di
istruzioni elaborate al secondo. 14
ù
- Può essere formato da più core, multicore, dalle quali dipende la
performance: dual core significa che ha due componenti che possono
lavorare contemporaneamente, quad core, eccetera.
Gli elementi che compongono l’unità di elaborazione centrale sono:
- Registri: celle di memoria volatile interna alla CPU, dove sono
temporaneamente memorizzati i dati.
- Unità di controllo, CU: preleva l’istruzione, l’interpreta e trasferisce i dati
all’unità logico – aritmetica.
- ALU, unità logico – aritmetica: eseguisce l’operazione.
Il collegamento tra CPU e memoria centrale si chiama bus mentre il
collegamento tra la memoria centrale, RAM, e il processore, CPU, che si
chiama Front – Side – Bus. ,
UNITÀ CENTRALE
MEMORIA CENTRALE: CPU:
- RAM
- ROM - Registri
- Cache - Unità di controllo
- Memoria virtuale - Alu
- CMOS
Il processore, CPU, nell’elaborazioni delle informazioni funziona nel seguente
modo:
1. Caricamento: l’unita di controllo preleva l’istruzione successiva presente
in memoria e la immagazzina al suo interno in una piccola area di
memorizzazione detta registro dell’istruzione (IR).
2. Decodifica: l’unità di controllo interpreta, ovvero decodifica, l’istruzione e
trasferisce i dati a cui questa fa riferimento dalla memoria all’unità logico
– aritmetica.
3. Esecuzione: l’unità logico – aritmetica esegue l’operazione logica o
aritmetica richiesta.
4. Memorizzazione: i risultati delle operazioni logiche o aritmetiche svolte
sono immagazzinati nella memoria centrale o in un registro dell’unità
logico – aritmetica, chiamata accumulatore.
Negli anni ’70 Gordon Moore formulò quella che è conosciuta come legge di
Moore: ipotizzò che le performance di elaborazione dei computer sarebbero
raddoppiate ogni 18 mesi, evento che fino ad ora è realmente avvenuto. Per il
futuro si stanno facendo ricerche per transistor al grafene e al silicene, che
sarebbero quindi più piccoli e più resistenti. 15
Il transistor è un componente elettronico realizzato con materiali semi –
conduttori, come silicio e germanio. Applicando una tensione elettrica a due dei
terminali del transistor è possibile regolare il flusso di elettroni che attraversa il
transistor stesso, potendo così amplificare il segnale di ingresso.
Il dispositivo può anche annullare il segnale in ingresso, impedendo il transito
della corrente all’interno del circuito elettrico: il sistema può dunque assumere il
valore binario di “0” o “1”, permettendo di realizzare i circuiti elettronici digitali.
Ee 4. Memorizzazione
I dati e i programmi al momento non utilizzati vengono memorizzati su appositi
nastri o dischi in modo da poter essere recuperati in qualsiasi momento.
Durante questa fase quindi il segnale output viene salvato su una memoria
esterna o di massa. Le principali sono:
Hard disk e unità allo stato solido con memorie flash. L’hard disk può
essere interno ed esterno.
Floppy disk
CD e DVD
Nastri magnetici
Memorie Flash (stick USB)
Ee 3. Output
Per vedere o ascoltare il risultato dell’elaborazione sono necessari dei
dispositivi di output, come lo schermo, la stampante e gli altoparlanti. Le
informazioni ottenute possono anche essere sottoposte a un’ulteriore
elaborazione, ad esempio per integrare i suoni e le immagini in una
presentazione multimediale. Gli output permettono quindi l’emissione di dati in
una forma compressibile dagli utenti.
Le tecnologie di output sono:
Tecnologie che possono essere di vario tipo:
- A impatto
- A getto d’inchiostro
- Laser
- Multifunzione
CRT, LCD, Plasma, LED.
Sala di presentazione olografica.
In azienda però, come tecnologie di output, si utilizzano soprattutto:
Modellatori 3D, che stampano su plastica in tre dimensioni.
Plotter.
Stampante.
Questi strumenti hanno permesso la personalizzazione di massa. 16
Da considerare inoltre è il touchscreen, considerato sia di input che di output.
L’evoluzione permette ora diverse funzioni quali il multitouch, pinch to zoom, 3D
touch.
Ee 5. Distribuzione
I dati possono essere stampati e distribuiti, oppure trasmessi direttamente da
un computer all’altro. Un esempio è l’invio di documenti come allegati della
posta elettronica o attraverso un sito Web.
5. Il software.
Tutto ciò che non fa parte dell’hardware, va a comporre la parte “molle” del
computer, il software.
Il software è costituito da insieme di programmi o istruzioni tramite i quali il
computer esegue determinate funzioni di elaborazione. Il suo compito è quello
di fornire istruzioni a tutti i componenti del sistema di comunicare tra di loro.
Il software può essere distinto in:
Software di sistema. Non è quel software che serve all’utente per
svolgere le sue attività ma serve al pc per svolgere le sue attività.
L’insieme di programmi che lo formano controllano quindi le operazioni
fondamentali per la gestione del computer. Il software di sistema può
essere:
Sistema operativo, come Windows, Mac OS e Linux. Questo coordina
l’interazione tra utenti, software applicativo, dispositivi hardware
hardware e periferiche, inoltre fa si che il processo appaia intuitivo.
Utility software, che possiede funzionalità aggiuntive:
- . Software antivirus
. Software di ripristino
. Software di backup
. Software per la disinstallazione
. Software per l’ottimizzazione dello spazio su disco
Driver, che fa utilizzare alcuni componenti hardware, in particolare le
- periferiche. Sono quindi dei software che servono al pc, in specifico
all’hardware, per svolgere alcune attività.
Per quanto riguarda i software di sistema, c’è stata una rivoluzione nel
collegamento tra utenti e macchina, chiamata interfaccia, insieme di
programmi specifici predisposti dal sistema operativo per consentire
l’interazione dell’utente con il computer e viceversa.
Nel passato, l’utente si trovava di fronte ad una schermata nera, il blue
screen, dove doveva inserire i vari comandi essenziali per far funzionare
il computer. Questo comportava che l’utente dovesse conoscere tutti i
comandi a memoria e alla perfezione, altrimenti il computer non eseguiva 17
i comandi in caso di errore. Questo tipo di interfaccia si chiama
interfaccia a comandi.
Questo sistema difficile e accessibile a pochi venne sostituito nel tempo
con l’interfaccia GUI, interfaccia grafica utente. Questa consentiva il
libero accesso a tutti, senza dover avere particolari competenze
informatiche. La caratteristica di questa nuova interfaccia infatti è di
essere più facile, intuitiva e facilmente accessibile a molti, andando ad
utilizzare immagini, icone e menù per inviare le istruzioni dell’utente al
sistema del computer.
Software applicativo, programma applicativo, consente all’utente di
eseguire compiti specifici di diversa natura, rivolto agli obiettici concreti
dell’utente. Un esempio è Photoshop.
I software applicativi possono essere:
Software per le produttività personale: consente di svolgere molteplici
- attività ed è usato dall’utente comune grazie alla varietà di azioni
possibili, al facile utilizzo e al basso costo. Per esempio: Office e
Adobe Acrobat.
Software per il mercato verticale, o software di settore: sono software
- aziendali progettati per un sistema produttivo particolare, ovvero
ottimizzazioni per specifici settori. Esempio il software per la gestione
della c