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INPUT OUTPUT

Elaborazione

interattiva di dati e

Modelli e dati (del Report grafici e

modelli (simulazioni,

TPS e del MIS) testuali, feedback

ottimizzazione,

previsione)

Sistemi informativi a livello direzionale

D. (Executive Information System – EIS): sistema

necessario a consolidare le informazioni provenienti da forni interne ed esterne per assistere

le decisioni a livello direzionale (di dirigenti o top manager); le informazioni sono fornite in una

forma altamente aggregata, in modo che possa essere esaminata rapidamente per riscontrare

tendenze e anomalie.

Esempio: decisioni a livello direzionale, pianificazione strategica, monitoraggio di risorse,

gestione delle crisi nello staff, ecc.

INPUT OUTPUT

ELABORAZIONE

Dati internti (TPS, MIS Report di riepilogo,

Riepilogo,

e altri database) e dati analisi di tendenza,

interpretazione grafica

esterni simulazioni e feedback

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Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di economia – Gruppo Pr-Z

3. IL COMMERCIO ELETTRONICO

1. Definizione di commercio elettronico

Commercio elettronico (e-commerce): scambio di beni, servizi e denaro tra imprese e consumatori (o

viceversa, ecc) supportato da tecnologie di comunicazione (in particolare internet).

Internet e il Web hanno rivoluzionato il modo in cui sono pubblicizzati e venduti prodotti e servizi, di

conseguenza le aziende devono adattarsi poiché la presenza sul Web è ormai diventata indispensabile a

livello strategico.

 Diffusione delle informazioni. Internet ha ampliato le informazioni che l’azienda può mettere

a disposizione e il raggio d’azione (globale); problema della qualità e dell’affidabilità.

 Integrazione. I siti web possono essere collegati a database aziendale per fornire informazioni

in tempo reale e personalizzate.

 Personalizzazione di massa. Creazione di prodotti on demand (anche grazie all’integrazione).

 Comunicazione interattiva. Le aziende possono comunicare più facilmente e velocemente con

i clienti (miglior customer service).

 Collaborazione. Più soggetti possono comunicare velocemente tramite il Web (intranet).

 Supporto alle transazioni. Meno intermediari e quindi meno costi di transazione (e quindi

meno costi finali sia per il consumatore che per l’azienda).

Le aziende possono decidere che strategia adottare: brick-and-mortar solo attraverso il canale fisico,

click-only aziende virtuali o click-and-mortar approccio ibrido.

2. Commercio elettronico business-to-consumer (B2C)

Diversamente dagli altri, il B2C è focalizzato sul commercio al dettaglio, cioè sull’e-talling, cioè le

transazioni tra una società e i consumatori finali.

I siti web possono essere passivi e attivi, più o meno complessi:

 E-information: passivo, solo per dare informazioni sul prodotto o su come contattare l’azienda;

 E-integration: informazioni dinamiche e personalizzate con l’aggiornamento in tempo reale;

 E-transaction: acquisto online.

Vantaggi e svantaggi dell’e-tailing

:

o Varietà. Numero e varietà praticamente illimitati di prodotti (no limite grandezza fisica del

negozio);

o Servizi di raffronto.

o Multicanalità. Si cercano informazioni sui prodotti e si acquista utilizzando diversi canali.

Inoltre si va verso la omnicanalità: digitalizzazione del negozio fisico;

o Rete. Utilizzo del social commerce (si basa sul concetto del passaparola attraverso i social-

network) e dei siti d’acquisto di gruppo (Groupon);

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o Luogo. Ubiquità di internet;

o Prezzi inferiori;

o Coda lunga. Grazie al raggio d’azione più ampio e ai minori costi le aziende possono

concentrarsi sulle “code lunghe”, cioè sui prodotti che non rientrano nei gusti di massa.

 Fiducia;

 Mancata esperienza diretta del prodotto;

 Tempi di consegna;

Il successo di un sito web si misura attraverso il tasso di conversione, cioè la percentuale di visitatori

che compie l’azione desiderata (acquisto, iscrizione alla newsletter, guardare un video, ecc). Per aumentare

il tasso di conversione ci sono alcune regole da seguire:

1. Il sito web deve offrire qualcosa di unico;

2. Il sito web deve avere un aspetto gradevole;

3. Il sito web deve essere facile da utilizzare e veloce;

4. Il sito web deve spingere le persone a visitarlo, fermarsi e tornare;

5. Occorre pubblicizzare la propria presenza sul Web;

6. Occorre imparare dal sito web (interpretare i dati e risolvere i problemi).

3. Commercio elettronico consumer-to-consumer (C2C) e C2B

Venditori

Uno Molti

Uno Baratto, contrattazione Aste al ribasso

Acquirenti (all’olandese), processi

di offerta

Molti Aste al rialzo Scambi

Vi è commercio consumer-to-business quando il consumatore stesso vende beni o servizi alle aziende;

solitamente le imprese cercano attraverso crowdsourcing qualcuno che sia in grado di svolgere un certo

lavoro per loro (lavoro singolo, non contratto).

I consumatori che si impegnano regolarmente in transazioni C2B possono essere considerati come dei

professionisti che erogano una prestazione attraverso il web, rendendo piuttosto sfumato il confine tra C2B

e B2B. 16

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4. Commercio elettronico business-to-business (B2B)

 Prima dell’avvento di Internet il commercio B2B era supportato dall’Electronic Data

Interchange (EDI), cioè reti di telecomunicazioni personali tra fornitori e clienti per scambiare

documenti commerciali e informazioni; tuttavia questo metodo era molto costoso e aperto

quindi sono alle grandi aziende.

 Extranet : rete privata aziendale, poggia sulle tecnologie internet, ma è protetta da un firewall,

che regola l’accesso. È disponibile anche per le piccole aziende e può essere utile per mettersi

in contatto con fornitori, clienti (se aziende), aziende di prodotti complementari, ecc.

L’extranet è vantaggiosa in particolare perché abbatte i tempi e i costi, dà informazioni

tempestive e aggiornate, grazie alla flessibilità di internet integra tecnologie diverse e non

necessita di particolare formazione.

 Marketplace (e-hub): complessi sistemi di trading di tipo B2B basati sul Web, in cui numerosi

compratori e venditori si incontrano virtualmente per fare business. Si può fare acquisto di

materiali diretti (direttamente impiegati nella produzione) attraverso mercati verticali

(specifici di un settore), materiali indiretti (es: cancelleria, ecc) attraverso i mercati orizzontali

(trasversali a più settori), oppure servizi.

 E-lance: tra il C2B e il B2B, i professionisti offrono a pagamento i propri servizi attraverso

piattaforme online; particolarmente conveniente per i prezzi e per i feedback (reputation

system).

5. Commercio elettronico business-to-employee (B2E)

intranet

Il commercio elettronico B2E si attua attraverso l’uso della : molto simile all’extranet, è una

rete privata che utilizza tecnologie web ma è riservata solo agli utenti autorizzati (attraverso il firewall).

Applicazioni:

 Formazione dipendenti online;

 Pagine internet personalizzate. Ciascun dipendenze è abilitato a accedere solo alle informazioni

che gli servono a seconda del proprio ruolo e della sede geografica;

 Integrazione di applicazioni;

 Accesso in tempo reale a informazioni sempre aggiornate;

 Collaborazione. Chi lavora a uno stesso progetto può scambiarsi informazioni attraverso

l’intranet. 17

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4. ICT PER MARKETING, COMUNICAZIONE E PUBBLICITÀ

1. Definizione di Web 2.0

Web 1.0 Web 2.0

Pubblicità basata sui banner Pubblicità contestuale

Download di file musicali Noleggio di film

Artisti che producono brani promozionali Artisti che offrono gratuitamente album interi

Enciclopedie stampate Wikipedia

Siti web personali Blog

Occupazione di domini web Ottimizzazione dei motori di ricerca

Acquisto di libri online Scrittura e pubblicazione online

Lista dei preferiti e iscrizioni a newsletter Tag e RSS

Outsourcing Crowdsourcing

Web 2.0 (nato già dagli anni ’90) indica il modo in cui la tecnologia consente di integrare più funzioni

interattive nei siti web e il rinnovamento dei paradigmi di comunicazione digitale sul Web. Più in generale si

indica un passaggio dell’evoluzione del Web, in contrapposizione al Web 1.0, diffuso fino agli anni ’90 e

caratterizzato soprattutto da siti statici e non orientati a stimolare la partecipazione e la collaborazione degli

utenti.

Non è solo un aggiornamento tecnologico, ma è un fenomeno che riguarda il modo in cui il web è

utilizzato per realizzare modelli di business di successo.

All’evoluzione del Web si collega lo sviluppo di una Nuova Economia (new economy) basata sulle

informazioni, globale e trainata e dall’innovazione tecnologica.

Pilastri del Web 2.0

 Utilizzo del Web come piattaforma. Il web è una vera e propria piattaforma operativa per le

aziende; inoltre esse possono sfruttare l’utente stesso come risorsa (check-in online, ecc);

 Mettere a frutto l’intelligenza collettiva (software open source, ecc);

 Il ruolo di dati e database. I dati sono il patrimonio più prezioso per le aziende che operano

online;

 Implementazione di funzionalità web innovative. La tecnologia e il suo costante

aggiornamento sono cruciali per il vantaggio competitivo.

Elementi del Web 2.0

 Web service: consentono di accedere ai dati senza richiedere un’approfondita conoscenza dei

sistemi di altre organizzazioni, attivando un’interazione macchina-macchina attraverso la Rete;

il concetto fondamentale che ispira i web services è che qualsiasi dispositivo può utilizzare

qualsiasi rete per accedere a qualsiasi servizio.

Molte organizzazioni propongono libero accesso a porzioni dei propri database, così da

costruire e rafforzare le relazioni con i clienti.

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Esempio: facebook, Android, maps, calendar (offerti da Google), ecc.

 Widget: piccoli strumenti interattivi utilizzati per un singolo scopo; poss

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A.A. 2017-2018
35 pagine
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SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emma.r8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Dossena Claudia.