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Tipi di disinfettanti
1- ALCOOLI (etilico, glicerina) sono coagulanti delle proteine plasmatiche, sono utilizzati come disinfettanti della cute e termometri, hanno elevato potere detergente e solvente.
2- FENOLO (ac. Fenico) costano poco e non alterano i materiali
3- OSSIDANTI (ozono, acqua ossigenata)
4- ALOGENI (bromo, iodio, cloro) sono molto solubili in acqua e efficaci. Il cloro in soluzione acquosa produce acido ipocloroso in dissociato, dotato di elevata capacità germicida. Lo iodio dipende dalla presenza di sostanze proteiche.
5- ALDEIDI (formaldeide, gluteraldeide) sono i disinfettanti più efficaci, la formaldeide non si utilizza più in quanto tossica, la gluteraldeide è solubile in H2O al 25% e agisce in breve tempo anche sulle spore, non corrode metalli e plastica ma irrita mucose e congiuntive.
6- CLOREXIDINA è un buon disinfettante di basso livello
7- COMPOSTI QUATERNARI DELL' AMMONIO sono disinfettanti molto utilizzati e molto efficaci.
questi troviamo: composti non ionici (vengono utilizzati nelle industrie), composti anionici (si trovano nei normali detergenti comuni) e composti cationici (sono disinfettanti non tossici che hanno un basso costo).
LA DISINFESTAZIONE
La disinfestazione, ovvero la lotta ai vettori e agli animali nocivi, ricorre all'uso di pesticidi per eliminare i macroparassiti nocivi per l'uomo o per l'ambiente, i pesticidi sono classificati in organici (naturali o sintetici) o inorganici (clorati, derivati di rame e zolfo), ma si classificano anche in base al tempo di permanenza nell'ambiente allo stato libero (non persistenti, moderatamente persistenti, persistenti, permanenti) o a seconda del tipo di utilizzo.
I pesticidi trovano un elevato utilizzo nell'agricoltura assieme agli insetticidi fungicidi, ma anche in ambito domestico, medico o veterinario.
Per quanto riguarda la persona si pratica la disinfestazione umana, ovvero la bonifica di soggetti malati o portatori attraverso
dalle condizioni di conservazione e dalla tipologia del materiale. In generale, gli strumenti sterilizzati devono essere conservati in un ambiente pulito e asciutto, lontano da fonti di contaminazione. È importante controllare regolarmente la data di scadenza indicata sulla confezione degli strumenti sterilizzati e sostituire quelli scaduti. La sterilizzazione è un processo fondamentale per garantire la sicurezza dei pazienti e prevenire la diffusione di infezioni nosocomiali. È responsabilità del personale sanitario seguire le procedure corrette di sterilizzazione e monitorare costantemente l'efficacia del processo. In conclusione, l'uso di farmaci specifici e la sterilizzazione sono due pratiche essenziali nel campo della sanità per garantire la salute e la sicurezza dei pazienti.dal materialedi confezionamento, bisogna esaminare attentamente la confezione degli strumenti prima di utilizzarli, nel caso la confezione fosse danneggiata bisogna preparare lo strumento e risterilizzarlo. Qualunque tecnica di sterilizzazione che si utilizza deve essere convalidata secondo le norme previste dall'UNIEU (che stabilisce che il livello di assicurazione di sterilità deve corrispondere alla probabilità teorica <1 su 1 milione di trovare un microrganismo vivo all'interno di un lotto di sterilizzazione), quelle previste sono la sterilizzazione: a vapore, a radiazioni ionizzanti, a raggi gamma, a ossido di etilene, a acido per acetico. Per arrivare al grado di stabilità è necessario conoscere il fattore di disattivazione, che si stabilisce dividendo la carica batterica iniziale rispetto alla carica batterica finale, dopo di che si divide rispetto al numero di batteri per oggetto. L'efficacia di un processo di sterilizzazione ècondizionata da fattori fisici, qualità e quantità della carica microbica, struttura dell'oggetto e dai materiali e i metodi di conservazione della sterilità. Il metodo più efficace di sterilizzazione è il vapore sotto pressione che ha un alto potere di penetrazione nell'autoclave a vapore dove raggiunge temperature di 121°C a 1 atmosfera o di 134°C a 2 atmosfere, il tempo del processo può variare tra i 7 e i 15 minuti. Il ciclo di sterilizzazione è composto da 4 fasi (caricamento del materiale, riscaldamento preliminare, disinfezione o sterilizzazione e raffreddamento). Gli indicatori biologici di sterilizzazione sono le spore che devono essere sparite dopo il processo in autoclave. Un altro metodo è la sterilizzazione mediante filtrazione, viene utilizzato per tutte le soluzioni ad uso parenterale che non possono essere sterilizzate mediante l'autoclave, tuttavia non elimina il problema di ricontaminazione se nonavviene tramite apparecchiature sterili e contenitori sterili. Viene utilizzatonei laboratori attraverso un meccanismo di setaccio e adsorbimento.
Abbiamo poi radiazioni ionizzanti (raggi gamma) sono di origine nucleare ( silibera un Quanto di energia emesso da isotopi radioattivi,sono altamentedannose per la materia organica, le applicazioni principali sono industriali suarticoli che non entrano in contatto con il malato, articoli usa e getta, articoli dibreve contatto con il malato, articoli che permangono a contatto con il malato(pacemaker).
Abbiamo inoltre raggi UV (poco penetranti e facilmente deviabili), gas plasma(non rovina gli strumenti e lavora a temperature basse 35°), acido per acetico(corrosivo e non tossico).
TIPI DI PROFILASSI
IMMUNO PROFILASSI PASSIVA
È una pratica preventiva d’ emergenza importante nell’immediato ma nonconferisce protezione immunitaria per il futuro.
Protegge un soggetto a rischio di malattia grave, esposto a contagio,somministrando
Nell'individuo anticorpi performanti che possono essere di 2 tipi:
- Di origine omologa - immunoglobuline umane, più efficaci di tipo G, iniettate per via intramuscolare, possono essere normali (miscuglio di emoglobine ottenute da 1000 individui per esempio sul tetano o l'epatite a) o specifiche (miscuglio di emoglobine ottenute da 100 individui in cui compare un anticorpo specifico per esempio sulla rabbia e l'epatite B), sono molto sicure perché sottoposte a controlli a norma di legge.
- Di origine eterologa - sieri immuni, le immunoglobuline presenti hanno la capacità di produrre immunizzazione passiva, possono avere degli effetti collaterali tra i 7-10 giorni dopo la seconda dose, per prevenzione eseguire dei test di controllo e mantenere sotto osservazione il paziente.
CHEMIOPROFILASSI/PROFILASSI FARMACOLOGICA è una pratica preventiva di emergenza importanti nell'immediato ma non conferiscono protezione per il futuro, proteggono da
Una malattia grave, mediante l'utilizzo di farmaci, si utilizza anche come profilassi pre operatoria e profilassi odontoiatrica. L'applicazione della chemioprofilassi si ha per infezioni, per meningite, per la malaria, per l'influenza, per l'HIV e per la tubercolosi (in questo caso si ha profilassi primaria, per prevenire l'insorgenza dell'infezione, e profilassi secondaria, per la prevenzione della malattia).
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA (I VACCINI)
La scoperta dei vaccini ha rappresentato un grande passo avanti del mondo medico, attraverso i vaccini si inattiva l'agente velenoso senza modificare la struttura del patogeno.
I vaccini sono utilizzati a tre scopi: contenimento della malattia (riduzione del numero di casi), eliminazione della malattia (eliminare il patogeno in un'area definita), eradicazione della malattia (scomparsa del patogeno su tutto il pianeta).
Nei vaccini vengono utilizzati microrganismi, prodotti metabolici e componenti microbiche.
che stimolano l'organismo a produrre anticorpi contro il patogeno, esistono diversi tipi di vaccino: - VACCINI A COMPONENTE INATTIVATA (microrganismi uccisi) - hanno una minore capacità immunogena ma viene compensata attraverso la somministrazione di più dosi, sono vaccini molto sicuri in quanto non si inietta patogeno e possono essere somministrati a tutta la popolazione. - VACCINI A COMPONENTI ATTENUATI (microrganismi vivi) - simulano un'influenza in modo naturale per produrre un'elevata capacità immunogena, iniettando il patogeno attenuato non si possono dare in tutte le condizioni (stato di gravidanza). - VACCINI COSTITUITI DA PRODOTTI ELABORATI DAI MICRORGANISMI - VACCINI COSTITUITI DA COMPONENTI MICROBICHE L'efficacia dei vaccini dipende dalla capacità di protezione e dalla durata di protezione nel tempo. Le vie di somministrazione dei vaccini sono per via parenterale (effettuati nel muscolo deltoide in maniera intradermica,sottocutanea o intramuscolare) oper via orale /inalazione nasale (questa somministrazione non è possibile pertutti i vaccini).
Dopo la vaccinazione possono comparire degli effetti collaterali per cui esistonodelle controindicazioni da evitare per non incappare in reazioni avverse, quindinon bisogna somministrare il vaccino a persone che :
- sono affette da malattiafebbrile >38°
- sono affette da malattie generali patologiche – soffrono di unostato di immunodepressione (solo per quanto riguarda i vaccini vivi e attenuati)
- sono in stato di gravidanza
- soffrono di allergie a un qualsiasi componentedel vaccino.
MALATTIE NON INFETTIVE (cronico-degenerative)
Sono malattie non trasmissibili, quindi i malati non contagiano altre persone,purtroppo però rappresentano la maggiore causa di morte a livello mondiale, inquanto hanno un’ insorgenza subdola e un decorso cronico che porta sempre auna condizione invalidante e spesso sono fatali. Le
Le caratteristiche principali sono: una consistente latenza temporale tra attivazione del processo e espressione clinica, un ingravescenza progressiva nei soggetti maggiori a 65 anni. Sono causate principalmente da 3 fattori, ovvero, fattori comportamentali errati, condizioni ambientali avverse, fattori individuali della persona.
Le malattie non infettive che conosciamo sono:
- Le masse tumorali
- Il diabete mellito
- Le malattie mentali
- BPCO (bronco pneumopatia cronica ostruttiva)
- Malattie cardiovascolari
MALATTIE INFETTIVE
Le malattie infettive sono quelle malattie in grado di essere trasmesse da un soggetto malato a un soggetto suscettibile sano. L'andamento della diffusione si capisce tramite il tasso di riproduzione che indica il numero di persone infettate da un individuo malato in una popolazione suscettibile, con R0=1 si