Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
O CO
2 2
P e la P arteriose. Normalmente, la ventilazione alveolare viene regolata su
O CO
2 2
consumo di ossigeno e produzione di anidride carbonica. Se aumenta l’attività
metabolica, la ventilazione alveolare aumenta per rispondere alle richieste dei tessuti,
una condizione chiamata iperpnea.
Il trasporto dei gas nel sangue
L’ossigeno viene trasportato nel sangue in due modi: disciolto nel sangue (1,5%) e
legato all’emoglobina (98,5%). La relazione tra P e quantità di ossigeno legato
O 2
all’emoglobina viene descritta dalla curva di dissociazione dell’emoglobina.
influenzano il legame dell’ossigeno all’emoglobina, inclusi la
Molteplici fattori . L’effetto
temperatura, il pH, la P , il 2,3-DPG, il monossido di carbonio e la P
CO O
2 2
è la diminuzione dell’affinità dell’emoglobina per l’ossigeno che interviene
Bohr si legano all’emoglobina. L’effetto
quando gli ioni idrogeno carbaminico è la
diminuzione dell’affinità dell’emoglobina per l’ossigeno che interviene quando
l’anidride carbonica si lega all’emoglobina. L’effetto Haldane è la diminuzione
dell’affinità dell’emoglobina per gli ioni idrogeno e l’anidride carbonica quando
l’ossigeno si lega all’emoglobina.
L’anidride carbonica viene trasportata nel sangue in tre modi: disciolta nel sangue
legata all’emoglobina (5-8%)
come tale (5-6%), e disciolta nel sangue sotto forma di
La conversione dell’anidride carbonica in carbonato gioca
ioni carbonato (86-90%).
un ruolo significativo nel mantenimento dell’equilibrio acido-base nel sangue e il
bicarbonato costituisce la forma principale con la quale l’anidride carbonica viene
tessuti ai polmoni. L’anidrasi
trasportata dai carbonica, un enzima che si trova negli
eritrociti, catalizza la reazione reversibile che converte l’anidride carbonica e l’acqua
in acido carbonico che a sua volta si dissocia in ioni idrogeno e bicarbonato.
La regolazione centrale della ventilazione
causato dall’eccitazione nervosa ciclica dei
La ventilazione è un processo ritmico
muscoli respiratori. La generazione del ritmo respiratorio richiede l’azione dei centri
respiratori del tronco dell’encefalo. Il centro respiratorio bulbare include il gruppo
respiratorio dorsale e il gruppo respiratorio ventrale. I neuroni inspiratori di queste
regioni attivano i neuroni motori che innervano i muscoli respiratori, determinando
l’inspirazione. Il gruppo respiratorio pontino potrebbe essere coinvolto nel
passaggio tra l’inspirazione e l’espirazione. Anche centri cerebrali superiori possono
influenzare la respirazione. Molteplici stimoli influenzano la ventilazione, inclusi
cambiamenti della P e della P arteriose, lo stiramento dei polmoni, particelle
O CO
2 2
irritanti nelle vie respiratorie, i propriocettori, i barocettori arteriosi, i nocicettori, i
termocettori, le emozioni e il controllo volontario.
Il controllo della ventilazione da parte dei chemocettori
I chemocettori periferici e centrali individuano cambiamenti delle P , della P e
O CO
2 2
lo stimolo principale per l’attivazione dei
del pH del sangue arterioso. La P è
CO 2
chemocettori periferici e centrali, ma i suoi effetti sono sempre indiretti: la CO
2
dev’essere prima convertita in ioni idrogeno (e bicarbonato). I chemocettori periferici
posti nei glomi carotidei rispondono direttamente alle modificazioni del pH e alla
diminuzione di P sotto il valore di 60 mmHg e, indirettamente, alle modificazioni
O 2
della P . I chemocettori centrali si trovano nel midollo allungato e rispondono alle
CO 2
modificazioni del pH del liquido cerebrospinale.
La regolazione locale della ventilazione e della perfusione
Il rapporto tra il flusso d’aria agli alveoli e il flusso di sangue ai capillari che
riforniscono gli alveoli viene chiamato rapporto ventilazione-perfusione. Nei
polmoni normali, il flusso di sangue e la ventilazione sono regolati in modo tale che il
rapporto ventilazione-perfusione sia circa 1. Se la ventilazione di un particolare
alveolo diminuisce, la perfusione diminuisce in seguito a vasocostrizione, per
mantenere un rapporto ventilazione-perfusione unitario. In modo simile, se la
flusso d’aria viene diminuito
perfusione di un particolare alveolo diminuisce, allora il
dalla broncocostrizione.
Il sistema respiratorio nell’omeostasi acido-base
Il pH del sangue viene attentamente mantenuto ad un valore compreso tra 7,38 e 7,42
per poter preservare la funzione normale delle proteine necessarie all’omeostasi.
L’acidosi è la diminuzione del pH ad un valore pari o inferiore a 7,35, mentre
l’alcalosi è un aumento del pH ad un valore pari o superiore a 7,45. I sistemi
respiratorio e urinario lavorano assieme per mantenere un pH del sangue normale
(per regolare l’equilibrio acido-base). Il contributo principale del sistema
all’equilibrio acido-base
respiratorio è la regolazione della P arteriosa. Siccome
CO 2
l’anidride carbonica può essere convertita in acido carbonico, una modificazione
della P può causare sia acidosi respiratoria che alcalosi respiratoria. Il sistema
CO 2
respiratorio lavora assieme ai reni per mantenere un rapporto tra bicarbonato e
anidride carbonica di 20:1.
Riepilogo dei fattori che influenzano la liberazione
dell’ossigeno nei tessuti e la rimozione dell’anidride carbonica
La funzione principale dell’apparato respiratorio è la liberazione di ossigeno nei
tessuti e la rimozione di anidride carbonica da essi. Per ottenere ciò è necessario
l’intervento sia del sistema respiratorio che di quello cardiovascolare. Il flusso di aria
e il flusso di sangue ai polmoni devono essere mantenuti per assicurare un adeguato
scambio di gas tra l’aria alveolare e il sangue. La ventilazione dipende dal gradiente
di pressione lungo le vie respiratorie e dal loro raggio. La meccanica respiratoria si
basa su i gradienti di pressione tra gli alveoli e l’atmosfera, che spingono l’aria dentro
o fuori dai polmoni. Questi gradienti di pressione sono creati da fasi cicliche di
contrazione e rilasciamento dei muscoli respiratori. Anche la diffusione dei gas tra il
sangue e i tessuti dipende dai gradienti di pressione e che la diffusione ha luogo
seguendo i gradienti di pressione parziale di gas specifici, principalmente l’ossigeno e
l’anidride carbonica.
19-Il sistema urinario: la funzione renale
Funzioni del sistema urinario
Di tutti gli organi del corpo i reni sono forse quelli meno compresi e apprezzati.
molte persone pensano che l’unica
Poiché i reni filtrano il sangue e producono urina,
funzione del rene sia quella di depurare il sangue dai prodotti di scarto. Nonostante
l’urina contenga metaboliti di scarto e altre sostanze definibili comunemente come
“rifiuti”, essa contiene anche acqua e soluti che devono essere mantenuti ad una data
concentrazione nel plasma e negli altri fluidi corporei. I reni svolgono le seguenti
funzioni fondamentali:
Regolazione della composizione ionica dell’acqua.
1. Aumentando o diminuendo
l’escrezione urinaria di ioni specifici, i reni regolano la concentrazione
plasmatica di questi ioni. I principali ioni la cui concentrazione plasmatica è
regolata dai reni sono sodio, potassio, calcio, magnesio, cloro, bicarbonato,
fosfati.
2. Regolazione del volume plasmatico. Controllando la velocità di escrezione
dell’acqua nell’urina, i reni regolano il volume plasmatico. Ciò ha un effetto
sul volume circolante totale e pertanto sulla pressione del sangue.
Regolazione dell’osmolarità plasmatica.
3. Poiché i reni variano la velocità con
la quale viene escreta acqua in rapporto ai soluti, essi hanno la capacità di
regolare l’osmolarità.
4. Regolazione della concentrazione di idrogenioni (pH). Grazie alla regolazione
della concentrazione di ioni idrogeno e bicarbonato nel plasma, i reni
collaborano con i polmoni a regolare il pH del sangue.
5. Rimozione di prodotti di scarto del metabolismo e di sostanze estranee dal
Secernendo prodotti di scarto e sostanza non desiderate con l’urina, i
plasma.
reni ripuliscono il sangue dalle sostanze non necessarie eliminandole
dall’organismo. Queste sostanze comprendono prodotti metabolici come l’urea
e l’acido urico, che sono generati rispettivamente durante il catabolismo delle
proteine e degli acidi nucleici, sostanze estranee come additivi alimentari,
farmaci, pesticidi ed altre sostanza analoghe che entrano nell’organismo
dall’ambiente esterno.
I reni, inoltre, svolgono diverse funzioni secondarie. Essi sono organi endocrini
poiché secernono l’ormone eritropoietina e l’enzima renina.
Anatomia del sistema urinario
Strutture che formano il sistema urinario
è formato da due reni, da due ureteri, dalla vescica e dall’uretra.
Il sistema urinario
Successivamente alla sua formazione all’interno dei reni, l’urina viene condotta alla
vescica attraverso gli ureteri. All’interno della vescica l’urina viene conservata fino al
sua escrezione. A questo punto essa percorre l’uretra e giunge
momento della
all’ambiente esterno.
I reni sono organi pari situati nella regione posteriore della cavità addominale. La
forma del rene ricorda approssimativamente quella di un grande fagiolo, delle
dimensioni circa di un pugno.
I reni ricevono l’apporto ematico dalle arterie renali in corrispondenza di una
regione chiamata ilo renale. Ogni rene pesa circa 115-170 grammi. Nonostante
rappresentino una così piccola parte del peso corporeo, i reni ricevono circa il 20%
della gittata cardiaca in condizioni di riposo. Questa abbondante perfusione è
fondamentale per la funzione renale, non solo perché fornisce ai reni l’apporto
necessario di ossigeno e nutrienti, ma anche perché un importante apporto ematico
ai reni di rimuovere velocemente i soluti e l’acqua non necessari,
permette
eliminandoli sotto forma di urina. Dopo essere stato ripulito, il sangue ritorna al
circolo generale attraverso le vene renali, che decorrono parallelamente alle arterie
renali e riversano il loro contenuto nella vena cava inferiore.
Anatomia macroscopica del rene
La sezione trasversale di un rene rivela la presenza di due regioni principali: uno
strato esterno rossastro, chiamato corticale, e una regione interna striata e più scura,
chiamata midollare. La midollare del rene è suddivisa in regioni coniche chiamate
piramidi renali. In corrispondenza dei vertici delle piramidi si trovano reg