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Operazioni finanziarie dell'azienda
BANCA X C/C VF- 50000
DISINVESTIMENTO: con questa operazione, l'azienda colloca sul mercato il prodotto finito in seguito al completamento del ciclo produttivo.
CREDITI V/CLIENTI VF+ 20000
PRODOTTI FINITI C/VENDITE VE+ 20000
Riscossione del credito
BANCA X C/C VF+ 20000
CREDITI V/CLIENTI VF- 20000
12. IL REDDITO: è il concetto principale nell'ambito del sistema informativo aziendale. Esso rappresenta la misura dell'incremento della ricchezza prodotta, grazie ad un andamento positivo della gestione aziendale. Si tratta quindi di confrontare i costi e i ricavi scaturiti dalle rilevazioni contabili relativi alle operazioni di investimento o disinvestimento. Il risultato d'esercizio emerge dalla successione delle operazioni aziendali derivanti dalla differenza tra VALORE DELLA PRODUZIONE e VALORE FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. Il reddito è un fenomeno dinamico influenzato dai costi e dai ricavi relativi alle transazioni con il mercato. Vi sono 2 elementi relativi alla
complessità strutturale del reddito: - La comunanza temporale che indica la partecipazione dei componenti reddituali alla formazione di redditi di più esercizi derivanti dall'esistenza di cicli operativi ultra annuali. (legato al concetto del GOING CONCERN) - La comunanza spaziale che indica la possibilità di utilizzare uno stesso fattore produttivo in differenti processi produttivi in un dato periodo. (es: impianti) Le congiunzioni sono invece le condivisioni di determinate risorse nello stesso momento, per produzioni che si servono della stessa materia. 13. I conti del C.E sono classificati per natura, i costi sono riferiti a titolo originario della loro acquisizione mentre i ricavi fanno riferimento al titolo di realizzo.COMPONENTI | NEGATIVI | POSITIVI |
---|---|---|
REDDITO | DARE | AVERE |
UTILE D'ESERCIZIO | TOTALE DARE | TOTALE AVERE |
Cn+ U= Cp |
Il funzionamento viene rappresentato nello stato patrimoniale e dimostra la correlazione esistente fra attività e passività in termini di investimenti per le attività e di finanziamenti per le passività.
ELEMENTI ATTIVI
- Fabbricati, terreni
- Macchinari, impianti
- Automezzi
- Attrezzature
- Mobili o arredi
- Bene immateriali
- Partecipazioni
- Rimanenze materie prime/merci
- Crediti di funzionamento
- Crediti di finanziamento
- Anticipi a fornitori
- Valori cassa e depositi
ELEMENTI PASSIVI
- Debiti bancari
- Debiti di funzionamento
- Debiti erariali o previdenziali
- Debiti tributari
- Prestito obbligazionario
- Mutui passivi
- Fondo TFR
- Fondo manutenzioni
- Fondo rischi (svalutazione crediti)
15. IL FONDO VALORI: esprime un concetto puramente quantitativo, e presenta le caratteristiche dell'astrattezza, della derivazione e dell'incertezza. Si dice ASTRATTO in quanto non è riconducibile a singoli valori ossia non è possibile identificare l'entità del.
capitale netto con icrediti di funzionamento. Si dice DERIVATO in quanto scaturisce dallacontrapposizione di 2 gruppi di elementi originati dalla somma algebricadi attività e passività. Si dice incerto poiché i singoli valori attribuiti alleattività e passività sono incerti. Questo processo è influenzato daprocessi di stima e congettura.
Il valore di scambio sul mercato dei singoli beni è utilizzato solo comeparametro utile per supportare un maggior rigore logico nellavalutazione. Il valore contabile (quello che si inserisce in bilancio) èdiverso dal valore di mercato che si ottiene dalla vendita di un prodottopoiché è influenzato da più processi (tipo ammortamento).
Il capitale proprio emerge invece da un processo valutativo ispirato alogiche di funzionamento. Il capitale economico invece è l’espressione delvalore dell’azienda concepito in funzione della redditività.
prospetticadell'azienda e del rischio che caratterizza il funzionamento dell'interocomplesso aziendale. Le parti ideali del capitale assumono significati diversi in base a finalità informative. Ciò nasce dalla natura di indeterminatezza del capitale. Queste parti ideali non rappresentano parti del capitale ma quantificano l'origine e i vincoli giuridici del capitale netto. Esse sono: 1. CAPITALE SOCIALE 2. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI 3. RISERVA DI RIVALUTAZIONE 4. RISERVA LEGALE 5. RISERVA STATUTARIA 6. ALTRE RISERVE 7. UTILE/PERDITA DELL'ES. PRECEDENTE 8. UTILE/PERDITA D'ESERCIZIO Le voci 1 e 2 fanno riferimento agli apporti dei soci al momento della costituzione. Le altre riserve (tranne rivalutazione) sono formate da utili non distribuiti a soci. La riserva legale deriva da obblighi di legge mentre quella straordinaria e le altre derivano da delibere assembleari. La riserva di rivalutazione esprime l'aumento di capitale netto dovuto a speciali leggi dirivalutazioni dello S.P.I singoli valori dello S.P sono espressione di DATI STOCK che compongono il patrimonio aziendale in un istante temporale, mentre i valori del C.E sono DATI FLUSSO relativi quindi ad un determinato arco temporale. (ART. 2423 2 comma) 16. CLAUSOLA GENERALE DI BILANCIO: esso afferma che il bilancio deve essere redatto con CHIAREZZA e deve rappresentare in modo VERITIERO e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell'esercizio. La chiarezza è la comprensibilità delle informazioni presenti mentre la veridicità è la verità dei dati inseriti (true and fair view). Inoltre chi redige il bilancio deve assumere un atteggiamento neutrale e non dimostrare posizione di vantaggio a determinate categorie di stakeholders. Per alcune categorie di dati è impossibile assicurarne l'oggettività come la valutazione delle rimanenze o le quote di ammortamento. Questi elementi disoggettività nel bilancio possono essere limitati attraverso l'applicazione di regole standard derivanti da principi contabili. L'art. 2423 comma 3 contiene il postulato della completezza informativa ossia che qualora non sia possibile fornire un'esauriente rappresentazione in termini di veridicità e correttezza, il legislatore richiama la necessità di fornire informazioni a carattere complementare.
Art. 2423 comma 4 impone la deroga qualora la comunicazione di alcune informazioni sia incompatibile con le rappresentazioni veritiere e corrette. Essa è consentita solo in casi eccezionali non previsti né prevedibili. Inoltre, la deroga deve essere motivata in Nota integrativa esplicitandone influenza economica, finanziaria e patrimoniale.
Art. 2423 bis (comma 4) contiene il postulato della completezza economica e dice che "si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio indipendentemente dalla data di incasso e pagamento."
Quindi sia per un componente reddituale negativo o positivo deve essere dimostrata l'attinenza al periodo amministrativo oggetto dianalisi. Art. 2423 bis (comma 2) contiene il postulato della realizzazione degli utili e dice che "possono essere oggetto di rilevazione solo gli utili effettivamente realizzati". Con la parola utile si fa riferimento ai ricavi i quali sono iscritti nel C.E solo qualora lo scambio si sia verificato. 17. RATEI E RISCONTI I ratei sono la voce contabile utilizzata per imputare all'esercizio incorso quote di ricavi e costi che pur non avendo avuto manifestazione numeraria nell'esercizio sono comunque di competenza. Essi sono quindi una quota di credito (ratei attivi) o di debito (ratei passivi), riferibili a ricavi o costi di competenze dell'esercizio ma che comporteranno una variazione di liquidità soltanto nell'esercizio successivo. I risconti fanno riferimento a quote di costi/ricavi che pur manifestandosi.nel’esercizio,devono essere sospesi e rinviati all’esercizio futuro, secondo il principio dicompetenza. Per risconti attivi si intendono quote di debito per i qualila manifestazione numeraria è già avvenuta ,ma la prestazione delservizio non è ancora stata ottenuta. I risconti passivi si riferisconoinvece quote di credito. Il bilancio da qualche secolo continua ad essere il principale strumento direporting aziendale caratterizzato da capacità informativa rigido eflessibile e da una rappresentazione veritiera e corretta della dinamicaaziendale. Nella storia già dal 300 si manifestava la volontà di “tenere a memoria leoperazioni”. Nel 1494 viene pubblicato il “summa de aritmetica,geometria, proportione” di Luca Pacioli, considerato il padre della contabilità moderna.