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Autonomo, redditi da lavoro dipendente, redditi di impresa e redditi diversi (categoria residuale)

La rettifica avviene quando il reddito complessivo dichiarato risulta inferiore a quello effettivo, oppure se non sussistono o non spettano, in tutto o in parte, le deduzioni del reddito o le detrazioni di imposte indicati nella dichiarazione. Ad esempio, spese mediche anche per soggetti a carico. Le deduzioni e detrazioni nel nostro ordinamento sono indicate tassativamente, anche per la facilità di ottenere consenso dei politici sulle materie fiscali (basti pensare che oggi c'è la possibilità di dedurre anche le spese per gli animali domestici, con un tetto di circa 200/300 euro). La rettifica deve essere fatta con un atto del contribuente, con riferimento analitico alle varie categorie di reddito. Individuare ciascuna fonte produttiva è ciò che distingue le due metodologie (nn. 1 e 2).

2 METODO SINTETICO. Si disinteressa della fonte di produzione o perché

esse non possono essere distinte o perché il contribuente è stato tanto infedele da richiedere una rettifica totale. L'art. 83, co 3 del DPR in esame regola l'incompletezza. Falsità e inesattezza possono essere desunte dalla dichiarazione stessa, dal confronto con le dichiarazioni degli anni precedenti e dai dati e dalle notizie di cui all'art. precedente, purché queste siano gravi, precise e concordanti. Es.: deduzione di spese di ristrutturazione immobiliare, che finiscono con l'accrescere il patrimonio immobiliare. Elementi in possesso dell'Agenzia delle Entrate possono essere dati acquisiti nell'esercizio di poteri istruttori, dichiarazioni di altri contribuenti, dati raccolti e comunicati dall'anagrafe tributaria. Se il fisco non segue queste regole, l'accertamento è nullo.

LEZIONE 14

METODO CONTABILE

Pur in presenza di una contabilità regolarmente formata, il fisco può contestare delle

ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1; annotazioni non veritiere. Il fisco deve quindi ricostruire questi ricavi e verificare così la fedeltà dichiarativa. Sul fronte passivo, accade il contrario: il contribuente tenta di dichiararne in più. All'art. 39, 2 co DPR 600/73 è sempre specificato che le dimostrazioni dell'infedeltà dichiarativa può essere desunta da:
  1. Fatture e altri documenti relativi
  2. Risultati delle verifiche e rivelazioni presso il luogo di esercizio attività
È ammessa la prova tramite presunzioni, a condizione che esse siano gravi, precise e concordanti. Problema per quanto riguarda la realtà delle microimprese, delle partite IVA sul lavoro dipendente. 1000 netto. 300/400 di ritenuta alla fonte; ma parte di contributi e fini pensionistici. Quando si parla di abbassare il cuneo fiscale, si intende l'alleggerire la pressione fiscale sulle imprese. Le microimprese, essendo numerosissime, vengono in genere sottoposte a controlli a campione. Pertanto,

Ci si è dovuto inventare degli strumenti di controllo: cd. studi di settore. In base allanormativa specifica, si è stabilito di creare strumenti che consentano di presumere ricavi e compensi conseguiti in base ad un'analisi statistica. La finalità era anche dissuasiva, poiché tali analisi campionaria venivano pubblicate. Anche tale strumento è stato tuttavia tralasciato a partire dal 2018.

Modalità di prova dell'infedeltà dichiarativa. La prima è data dalla dimostrazione "certa e diretta" tramite verbali, questionari, atti, documenti e registri, dichiarazioni presentate da altri soggetti, altri dati in possesso dell'ufficio. La verifica può inoltre essere effettuata laddove il contribuente non abbia correttamente applicato le disposizioni che disciplinano la determinazione del reddito di impresa e di lavoro autonomo (esempio del frigorifero e del criterio dell'inerenza). Rettifica: innanzitutto

dichiarazioni del contribuente. Il metodo extra-contabile viene utilizzato quando il contribuente non rispetta gli obblighi di dichiarazione e di tenuta delle scritture contabili. Questo metodo permette di ricostruire il reddito complessivo basandosi su dati e notizie raccolti dall'ufficio fiscale, presunzioni prive di gravità, precisione e concordanza, e prescindendo quasi del tutto dai risultati delle dichiarazioni del contribuente. Questo metodo può essere utilizzato in situazioni come l'omessa dichiarazione dei redditi di impresa e di lavoro autonomo, l'omessa tenuta o sottrazione all'ispezione di una o più scritture contabili obbligatorie, e la mancata ottemperanza agli inviti formulati ai contribuenti per esibire o trasmettere atti, documenti o risultati di questionari. L'utilizzo di questo metodo permette di dimostrare l'infedele dichiarazione del contribuente e contestare la scorretta applicazione della norma.

scritture contabili

Esempio: negozio di abbigliamento. Per ricostruire i ricavi effettivi con prova indiretta. Il commerciante ha costi di acquisto, ricavi e rimanenze. Il raffronto tra costi e ricavi dà le rimanenze. Bisogna tenere conto del ricavo (es.: compra 100, vende 120). Il fisco controlla allora costi e rimanenze e verifica i prezzi di esposizione dei capi. Prendendo il prezzo esposto per il determinato capo e stabilito il ricavo in base alla fattura che mostra il prezzo a cui il commerciante ha acquistato l'abito. È evidente come questa non sia una prova grave, precisa e concordante.

AVVISO DI ACCERTAMENTO (art. 42, DPR 600/73)

Conclusasi la parte istruttoria, il fisco avvisa il contribuente mediante un atto. Esso richiede la presenza di requisiti, la cui mancanza condiziona la validità del provvedimento:

  • Qualificazione dell'imposta o della maggiore imposta dovuta
  • Motivazione (dato che provvede anche all'ingiunzione della sanzione)
Sottoscrizione del titolare dell'ufficio emittente Quindi, CONTENUTI NECESSARI: - DETERMINAZIONI QUANTITATIVE: imponibili accertati, aliquote accertate, imposte liquidate al lordo e al netto di detrazioni, ritenute a titolo di acconto, crediti di impresa - MOTIVAZIONE: "presupposti di fatto e ragioni giuridiche" che hanno determinato l'emanazione del provvedimento. Fondamentale perché senza di essa l'avviso può essere impugnato e si vanifica così tutta l'attività istruttoria precedente. - PRESUPPOSTI DI FATTO: 1. Divergenza tra quanto dichiarato dal contribuente e quanto emerso dai controlli effettuati dall'ufficio (controlli in rettifica) 2. Presentazione della dichiarazione quando dall'accertamento emerge materia imponibile da dichiarare (per l'accertamento d'ufficio) - RAGIONI GIURIDICHE: quali sono le disposizioni tributarie violate La motivazione deve poi: 1. Indicare il metodo di accertamento usato, con le

ragioni che ne hanno specificato il ricorso,se si tratta di metodi induttivi o sintetici

Indicare i motivi del mancato riconoscimento di deduzioni e detrazioni

DEDUZIONE: va sulla base imponibile (es.: spese mediche)

DETRAZIONE: va sull'imposta (es.: spese di restaurazione mobiliare

Motivazione "per relationem": l'avviso di accertamento può anche essere motivato facendo rinvio al contenuto di altri atti. Ciò a condizione che l'atto sia stato "conosciuto" o "ricevuto" dal contribuente. Infatti, spesso tali altri atti a cui si rinvia vengono allegati.

Se poi si fa rinvio ad atti ignoti al contribuente, l'Ufficio deve, a pena di nullità, allegarne copia e riprodurne nell'avviso i contenuti essenziali.

Nella maggior parte dei casi, questi sono infatti atti recettizi.

Norma molto importante: l'accertamento non può essere successivamente integrato, salvo che il fisco non disponga successione di

elementi nuovi e fatti non conosciuti o non conoscibili all'ufficio. (art. 43 DPR 600).

ALTRI ELEMENTI NECESSARI:

  • Responsabile del procedimento (+ vedi slides)

La loro mancanza non comporta comunque nullità.

TERMINI PER L'EMISSIONE DELL'AVVISO.

  • 31 dicembre dal 5 anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione
  • 31 dicembre del 7 anno, se non si presenta la dichiarazione

Si tratta di termini a pena di decadenza.

Istituto del ravvedimento operoso.

Fasi successive alternative:

  • MANCATA IMPUGNAZIONE DELL'AVVISO: l'avviso acquista qualità di titolo esecutivo. Il fisco, se il contribuente non provvede al pagamento, procede all'esecuzione forzata;
  • DEFINIZIONE AGEVOLATA:
    1. Acquiescenza ai contenuti dell'avviso: sanzioni ridotte
    2. Accertamento con adesione
  • IMPUGNAZIONE DELL'AVVISO DAVANTI ALLE COMMISSIONI TRIBUTARIE
  • ACCERTAMENTO CON ADESIONE (cd. concordato fiscale)

Avviene in molti casi. Si arriva a soluzione condivisa tra

Fisco e contribuente. Si è discusso se abbia una natura transattiva o no. Secondo molti, no: l'obbligo tributario è indisponibile, quindi il funzionario pubblico non può mettersi a contrattare il contenuto. Si tratta piuttosto di un procedimento di composizione tra pubblico e privato. Può essere avviato su istanza del contribuente dopo l'emissione dell'avviso. Si ha un contraddittorio tra fisco e contribuente e poi una sorta di "riapertura" del procedimento.

Effetti dell'adesione:

  1. L'atto di adesione non può più essere impugnato
  2. Non rileva a fini extra-tributari
  3. Non può essere integrato successivamente, a meno che non ci siano nuovi elementi per cui maggior reddito del 50%, (per altri vedi sides)

Per effetto dell'adesione, le sanzioni amministrative sono ridotte di un tasso del minimo previsto dalla legge. Le sanzioni penali invece sono diminuite fino alla metà non si applicano le

peneaccessorie.

LEZIONE 15

IRPEF

Il non residente ha un collegamento più limitato. Nella distinzione tra residenti e non si va a misurare il collegamento di tali soggetti con il territorio italiano, stabilendone così la capacità contributiva. Eccezione USA: non sulla base della residenza, ma della territorialità. Lo stesso vale per l’IRES.

La residenza è una situazione che deve permanere per la maggior parte del periodo di imposta (183 giorni, 184 negli anni successivi). Tale collegamento si può dimostrare in base ad uno tra tre requisiti indicati dal legislatore:

  1. ISCRIZIONE ALL’ANAGRAFE (requisito formale)
  2. DOMICILIO IN ITALIA (sostanziale)
  3. RESIDENZA (sostanziale)

Si tratta di un accertamento da effettuare in via di fatto.

Esempio di Valentino Rossi: essendo residente in Inghilterra, non pagava le imposte in Italia. L’Agenzia delle Entrate andò allora a registrare i suoi spostamenti, dimostrando la sussistenza di un suo

collegamento con il ter

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A.A. 2019-2020
100 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.t.98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Marchetti Fabio.