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P.A. Obbligo delle cariche amministrative di svolgere la loro funzione con onore: in modo conforme a principi di correttezza e legalità che dovrebbero contraddistinguere i pubblici funzionari.
Principio di responsabilità dei pubblici funzionari: tale responsabilità può essere di tipo civile, penale e contabile. Quando si ha una violazione dei diritti dell'amministrato, egli può difendere i propri interessi in ogni stato e ordine del procedimento di fronte a un giudice terzo ed imparziale (art.24 Cost.), chiunque inoltre ha diritto a difendere i propri interessi davanti un giudice e/o presso la stessa P.A. che ha emanato quel provvedimento (art.113 Cost.). In caso di atto amministrativo "viziato", questo vizio può essere denunciato presso un giudice, ma ancora prima presso la stessa P.A.
Principio dell'autonomia e del decentramento amministrativo: le funzioni amministrative non sono solo attribuite
All'amministrazione centrale ma anche agli enti territoriali. La regola generale (aurea) è che le funzioni base siano attribuite al comune, ma sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza, alcune funzioni possono essere sottratte al comune e affidate a enti locali più competenti. Ad esempio, il "piano regolatore" di un territorio compreso fra più comuni viene redatto dalla Provincia (se sono nella stessa provincia), dalla Regione (se sono coinvolte più province).
I principi relativi al procedimento (regolati dalla legge 241/1990)
Principio del giusto procedimento: l'azione amministrativa deve svolgersi in una dialettica costante tra amministrazione e amministrato sulla base di parità, per mediare tra interessi pubblici e privati.
Principio di semplificazione dell'azione amministrativa: prima del 1990, quando il privato rivolgeva una richiesta alla pubblica amministrazione e questa taceva,
quelsilenzio era da considerare "silenzio-rifiuto". Con la legge 241 del 1990, il silenzio dellapubblica amministrazione è considerato "silenzio-assenso".Principio di non aggravamento del procedimento amministrativo: la pubblica amministrazione deve svolgere il procedimento amministrativo di cui è competente, senza chiedere aggravamenti particolari a carico degli amministrati per necessità che si possono risolvere autonomamente o con altre amministrazioni.Obbligo di conclusione esplicita del procedimento: l'amministrazione si deve pronunciare esplicitamente alla conclusione di un procedimento, mediante un provvedimento motivato, con cui si spiegano i motivi di eventuali assensi/dinieghi.Obbligo dell'utilizzo della telematica nell'azione amministrativa: la telematica svolge un ruolo fondamentale nel semplificare e rendere più veloci i processi amministrativi.I modelli organizzativiMentre nell'OttocentoL'amministrazione era centralizzata e molto snella, progressivamente si è decentrata e si è innovata. Lo Stato si è progressivamente retratto da certe funzioni e settori, passando da amministratore diretto a controllore e regolatore, lasciando il controllo alle autorità amministrative indipendenti, che sotto il profilo organizzativo non sono soggette alle direttive di Governo e Parlamento. Altra grande organizzazione sono le agenzie, articolazioni della pubblica amministrazione che mantengono una certa dipendenza dal ministero di competenza, ma non dal punto di vista organizzativo/formale, poiché sono regolate dal regime di diritto privato.
Dell'apparato amministrativo centrale restano il Governo, i ministeri e gli enti pubblici, che rivestono sotto il profilo operativo una posizione di diretta strumentalità e finalizzazione dei fini statali. 17 ottobre 2019
Le tipologie di atti amministrativi:
- Provvedimenti amministrativi: caratterizzati
Dall'attitudine di incidere sulla sfera giuridica delle persone (in modo riduttivo, modificativo o espansivo).
Attività di controllo: derivano dall'amministrazione di controllo. Es: i regolamenti sono sottoposti al controllo della Corte dei conti.
Pareri: atti dell'amministrazione consultiva.
Atti formalmente amministrativi sostanzialmente normativi: hanno forza di legge.
Il provvedimento amministrativo
I caratteri
Viene emanato in modo unilaterale (imperativo). I provvedimenti sono tipici, la loro tipologia e il loro numero sono chiusi e disciplinati dalla legge (principio di legalità). Per essere tale, un provvedimento amministrativo deve essere dotato di esecutività, ossia la volontà di compiere tale atto. L'esecutorietà di un provvedimento amministrativo (legittimo) consiste nella sua esecuzione anche contro la volontà del destinatario. Possono essere favorevoli (estensivi della sfera giuridica del destinatario), o sfavorevoli.
(restrittivi della sfera giuridica del destinatario). Il procedimento amministrativo Anche per i provvedimenti amministrativi valgono le fasi della formazione legislativa: con procedimento amministrativo si intende la sequenza di atti e operazioni ordinati all'adozione di un provvedimento. - Fase dell'iniziativa: viene chiesto l'avvio del procedimento da parte di un soggetto privato interessato (es. rilascio di un'autorizzazione richiesta) o dalla stessa pubblica amministrazione (es. esproprio avvio d'ufficio). - Fase costitutiva: divisa in due sottofasi - Fase istruttoria: la pubblica amministrazione si dota di una base di valutazione e opera una ponderazione degli interessi. Può chiamare il destinatario a partecipare alla decisione (l.241/1990). - Fase decisoria: è la fase deliberativa del provvedimento, la pubblica amministrazione dà un certo contenuto nel provvedimento e al suo interno vi manifesta la sua volontà.questo punto il provvedimento è valido ma non ancora efficace. Anche qui il destinatario viene convocato.
Fase integrativa dell'efficacia: se supera i controlli previsti dalla legge, viene portato a conoscenza del destinatario. In caso di più destinatari si adottano criteri di pubblicazione diversi. La durata della vacatio è variabile.
Osservazioni sulla legge 241/1990
Viene identificato un interlocutore unico tra pubblica amministrazione e destinatario (prima era un continuo rimando). NB: il responsabile non è l'autorità competente, ma un funzionario dell'amministrazione.
È obbligatorio fornire una motivazione adeguata che spieghi ogni atto amministrativo.
I requisiti del provvedimento amministrativo
Deve essere emanato da una pubblica amministrazione.
Deve indicare l'autorità che lo emana.
Deve avere un destinatario.
Deve avere una motivazione.
Nullità del provvedimento amministrativo
Un
provvedimento amministrativo è nullo se presenta un vizio di legittimità: Mancanza di uno dei requisiti sopra citati
Mancanza di aspetti formali (es. data)
Violazione o elusione del giudicato
Violazione di disposizioni di legge previste espressamente a pena di nullità
Un provvedimento nullo non è annullabile, non ha mai cominciato a produrre effetti
Annullabilità del provvedimento amministrativo
Un provvedimento è annullabile se presenta una forma di patologia sanabile, può cioè essere annullato ma anche sanato. Le cause dell'annullabilità sono:
La figura che lo emana è diversa da quella competente, ma la differenza di competenze non è ampia.
Carenza di aspetti formali (carente o mancante)
Viola il principio di legalità
Si verifica un eccesso di potere - ci sono vari casi:
Distorsione della ponderazione degli interessi
Traviamento dei fatti alla base del provvedimento
provvedimento∙ Contraddittorietà tra i settori formali dell’atto (preambolo-motivazione-∙ disposizione)Disparità di trattamento dei destinatari∙ Ingiustizia manifesta∙
Un provvedimento annullabile è sanabile, e risulta efficace fino all’eventuale annullamento. Il destinatario ha l’onere di chiederne l’annullamento entro un termine perentorio, oltre il quale il provvedimento diventa inoppugnabile.
Nei confronti di un atto amministrativo annullabile può intervenire direttamente la pubblica amministrazione, che può:
- Annullare l’atto se effettivamente risulta annullabile
- Revocare l’atto se risulta inopportuno
- Sanare l’atto in caso di:
- Convalescenza Convalida → nuovo atto con le correzioni
- Ratifica → l’autorità opportuna ne assume la paternità
Sanatoria in senso stretto → inserimento nel provvedimento dei requisiti di legittimità mancante
Conservazione
Consolidazione Acquiescenza I rimedi dei cittadini contro gli atti invalidi Esistono due tipologie di ricorso: - Giurisdizionali - Amministrativi Ricorso in opposizione: presentato al medesimo organo che ha prodotto l'atto Ricorso gerarchico: davanti al superiore gerarchico dell'organo precedente Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Le fonti del diritto (domanda sicura II parziale) Rappresentano il cuore del diritto pubblico. Quando si parla di fonti del diritto si fa riferimento a un fenomeno sulla base del quale si produce il diritto. Questo concetto si intende in due modi: - Le fonti che producono direttamente diritto nella società fonti di produzione - Le fonti che disciplinano le stesse fonti di produzione fonti sulla produzione Quindi la legge è una fonte di produzione del diritto, ma viene ad esistenza sulla base delle norme contenute nella Costituzione che individuano la sua produzione, divulgazione, applicazione (artt.- Decreti legislativi 151/1944 e 98/1946
- Statuto Albertino luogotenenziali
- Leggi costituzionali
- Leggi di revisione costituzionale
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