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LE FORMULE MAGGIORITARIE: MAJORITY-Imaggioritarie a maggioranza assoluta

Le formule (o a doppio turno; in inglese majority) prevedono l'elezione del (o dei) candidato/i che ottiene la maggioranza assoluta dei voti (di solito di quelli espressi validamente). Dato che il raggiungimento della maggioranza assoluta non è garantito, si prevede di solito un meccanismo per il suo raggiungimento. Tra questi, nelle elezioni parlamentari:

A) il voto alternativo (Camera dei Rappresentanti australiana, rappresentanti USA eletti nel Maine, parlamento di Papua Nuova Guinea)

B) il ballottaggio: il secondo turno cui accedono solo i due candidati più votati nel primo turno

C) secondo turno con soglia di sbarramento (Assemblea Nazionale francese): in questo caso, nel secondo turno si adotta il plurality, ma nel primo si è proceduto a una selezione.

SISTEMA ELETTORALE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MAGGIORITARIO A DOPPIO TURNO

1) primo turno: MAGGIORANZA ASSOLUTA dei su ragi espressi

Sistema molto selettivo

2) secondo turno: dopo 15 giorni BALLOTTAGGIO fra i due candidati più votati

SISTEMA ELETTORALE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE FRANCESE

MAGGIORITARIO DOPPIO TURNO IN COLLEGI UNINOMINALI

Maggioranza assoluta dei su ragi espressi

1) Primo turno: che deve essere almeno il 25% dei su ragi degli iscritti al voto

• Clausola di sbarramento 12,5% degli aventi diritto al voto nel collegio uninominale (almeno il 12,5% dei su ragi degli iscritti al voto)

maggioranza relativa.

2) Secondo turno:

EFFETTI DEL SISTEMA ELETTORALE

PRIMO TURNO

1) La clausola di sbarramento del 12,5% sugli aventi diritto al voto nel collegio uninominale:

• elimina i piccoli partiti che non hanno roccaforti o non sono concentrati in alcune aree o regioni del Paese.

• Garantisce l'identità dei partiti medio/grandi

SECONDO TURNO

2) Spinge i partiti ideologicamente a coalizzarsi e ad elaborare strategie elettorali comuni (PATTI DI DESISTENZA)

– DIVERSAMENTE DAL SISTEMA

ELETTORALE A UN TURNO NON DA' VITA A UN BIPARTITISMO MA A UN BIPOLARISMO• Cioè due coalizioni di partiti (centro/destra e centro/sinistra) che si confrontano.

Come i sistemi maggioritari:

  1. PENALIZZA I PICCOLI PARTITI COLLOCATI ALLE ESTREME (IMPOSSIBILITATI aCOALIZZARSI)
  2. S O V R A R A P P R E S E N T A L A C O A L I Z I O N E V I N C E N T E ( D I S T O R S I O N E D E L L A RAPPRESENTANZA)
  3. PENALIZZA PESANTEMENTE ( n dal primo turno) QUEI PARTITI IDEOLOGICMENTE AFFINICHE SI PRESENTANO DIVISI ALLE ELEZIONI (cioè che non elaborano strategie elettorali comuni).

IL TASSO DI PROPORZIONALITÀ

Rispetto ai sistemi maggioritari, quelli proporzionali:

  1. garantiscono una minor distorsione dei risultati elettorali (principio dell’elezione/rappresentanza).
  2. tendono a riportare nella composizione del Parlamento il pluralismo della società e quindi, se lasocietà è divisa, a rappresentarvi questa stessa divisione.

NB.:

Questo non significa che i sistemi proporzionali generino automaticamente sistemi di partito ad elevato multi-partitismo, ma certo non ne forzano una semplificazione. Tuttavia, molti elementi tecnici del sistema possono influire sul suo tasso di proporzionalità, eventualmente in senso restrittivo. Per questo, nella maggior parte dei Paesi europei, il tentativo di evitare un eccessivo frazionamento della rappresentanza parlamentare non è passato attraverso l'abbandono del principio proporzionalistico, ma attraverso l'intervento su alcuni dei suoi meccanismi.

LA TECNICA DEI SISTEMI DI PROPORZIONALITÀ

Teniamo presente innanzi tutto:

  1. che anche il sistema elettorale più proporzionale introduce inevitabilmente delle distorsioni rispetto alla proporzionalità pura: si tratta pur sempre di riprodurre le articolazioni ideologiche e valoriali di un popolo - spesso di milioni di persone - in un organismo di 400-700 componenti circa. Le opzioni meno diffuse

Resteranno inevitabilmente fuori.

2) che il tasso di proporzionalità dei diversi sistemi proporzionali è naturalmente variabile secondo una quantità di elementi tecnici, che si esamineranno tra breve: quindi c'è proporzionale e proporzionale: per es., quello tedesco attuale ha un tasso di proporzionalità ridotto rispetto a quello tedesco dell'epoca di Weimar, ma quello greco attuale è ancor meno proporzionale del tedesco attuale, ecc.

FATTORI CHE INFLUENZANO IL TASSO DI PROPORZIONALITÀ

I più importanti tra i fattori che possono influenzare il livello di proporzionalità del sistema sono:

  • La formula scelta, il fatto che questa preveda resti o meno e, nel caso, le regole per il loro recupero
  • L'esistenza o meno di meccanismi suppletivi per il recupero della proporzionalità (v. Svezia)
  • L'esistenza o meno di soglie di sbarramento
  • La dimensione delle circoscrizioni elettorali

L'esistenza o meno di premi di maggioranza.

FORMULE

  • Provvediamo a presentare due simulazioni:
  • la prima secondo la formula di HARE (Q = Vt/S)
  • la seconda secondo c.d. formula IMPERIALI (Q= Vt/S+2)

SIMULAZIONE 1 (HARE)

  • In entrambi i casi assumiamo:
  • un collegio in cui competano 5 partiti
  • e vengano eletti 8 deputati
  • ipotizziamo anche lo stesso numero di voti.validamente espressi sono 403.535. I seggi da assegnare sono 8. Usando la SIMULAZIONE I (HARE)ula base , il quoziente sarà 403.535 : 8 = 50.442 (arrotondato)
  • I voti validamente espressi sono 403.535. I seggi da assegnare sono 8. Usando la formula base , il quoziente sarà 403.535 : 8 = 50.442 (arrotondato).
Partiti Voti Q seggi resti
A 157.322 50.442 3 5.996
B 95.412 50.442 1 44.970
C 74.087 50.442 1 23.645
D 39.503 50.442 --- 39.503
E 37.211 50.442 --- 37.211

Quindi da assegnare 3 seggi; per i partiti D e E, che non hanno avuto seggi,fi ff fl fl

fiSIMULAZIONE 2 (IMPERIALI)

Restano quindi da assegnare 3 seggi; per i partiti D e E, che non hanno avuto seggi, i resticorrispondono alla totalità dei voti ottenuti; per gli altri a quelli residui dalla/ e ricorrenza/e delquoziente.idamente espressi sono 403.535. I seggi da assegnare sono 8. Usando laSIMULAZIONE 2 (IMPERIALI)corretta , il quoziente sarà 403.535 : (8+2) = 403.535 : 10 = 40.354dato) I voti validamente espressi sono 403.535. I seggi da assegnare sono 8. Usando la formulacorretta, il quoziente sarà 403.535 : (8+2) = 403.535 : 10 = 40.354 (arrotondato).

Partiti A B C D E totali

Voti 157.322 95.412 74.087 39.503 37.211 403.535

40.354 40.354 40.354 40.354/Q 40.354

seggi 3 2 1 --- --- 6 (su 8)

resti 36.260 14.704 33.733 39.503 37.211

quindi da assegnare 2 seggi: il quoziente più basso ha permesso di allocare inRestano quindi da assegnare 2 seggi: il quoziente più basso ha permesso di allocare in questafase un seggio in più; per i partiti D

E, che non hanno avuto seggi, i resti corrispondono allaase un seggio in più; per i partiti D e E, che non hanno avuto seggi, i restitotalità dei voti ottenuti; per gli altri a quelli residui dalla/e ricorrenza/e del quoziente.ndono alla totalità dei voti ottenuti; per gli altri a quelli residui dalla/eLE FORMULE A DIVISORI SUCCESSIVIza/e del quozienteLa seconda grande famiglia di formule proporzionali è quella dei sistemi basati sui divisorisuccessivi (o della media più alta).Elemento comune a tutta la famiglia è che i risultati elettorali delle diverse liste vengono divisisuccessivamente per una serie di divisori in numero corrispondente ai seggi da assegnare. I seggivengono poi assegnati alle liste cui corrispondono i risultati più elevati nell’ambito delle diverseoperazioni e ettuate (è un po’ complesso da spiegare, ma una volta vista l’esempli cazione è inrealtà assolutamente intuitivo).

danno resti, tutti i seggi vengono attribuiti a livello circoscrizionale

Questi sistemi per cui(peraltro nulla vieta che si usi la circoscrizione unica nazionale; es. Israele): questo spiega perché– oltre che come sistema a sé – siano spesso utilizzati per l’ultima assegnazione dei resti anchenei sistemi che di base usano una formula basata sul quoziente elettorale (es. Seconda Cameraolandese: sistema di base a quoziente elettorale puro in circoscrizione unica nazionale e

LE FORMULE A DIVISORI SUCCESSIVI: D’HONDT

assegnazione dei seggi rimasti con metodo d’Hondt dei divisori successivi; Camera dei Deputatiitaliana, 1948-1993). Il primo – e più semplice – sistema con formula dei divisori successivi fu descritto dal matematico belga Victor• d’Hondt nel 1878 e da lui prende il nome. Vediamone un’esemplificazione in un collegio dove 4 partiti siD’HONDT contendono 8 seggi: partito A partito B partito C

partito DIl primo – e più semplice – sistema con formula Voti ottenuti 100.000 80.000 30.000 20.000dei divisori successivi fu descritto dal Divisi permatematico belga Victor d’Hondt nel 1878 e da 1 100.000 80.000 30.000 20.000lui prende il nome.

2 50.000 40.000 15.000 10.000Vediamone un’esempli cazione in un collegio

3 33.333 26.667 10.000 6.6674 25.000 20.000 7.500 5.000dove 4 partiti si contendono 8 seggi.

5 20.000 16.000 6.000 4.0006 16.666 13.333 5.000 3.3337 14.286 11.429 4.286 2.8578 12.500 10.000 3.750 2.50062ff fi fiLE FORMULE A DIVISORI SUCCESSIVI: SAINTE-LAGUËIl metodo d’Hondt venne modificato nel 1910 dal matematico francese André Sainte-Laguë, che cambiò i• divisori utilizzando solo i numeri dispari. Vediamone un’esemplificazione nello stesso collegio di prima:SAINTE-LAGUE partito A partito B partito C partito DIl metodo d’Hondt venne modi cato nel 1910 Voti ottenuti 100.000 80.000 30.000

20.000Divisi perdal matematico francese André Sainte-Laguë, 1 100.000 80.000 30.000 20.000che cambiò i divisori utilizzando solo i numeri 3 33.333 26.667 10.000 6.667dispari. Vediamone un'esemplificazione nello 5 20.000 16.000 6.000 4.000stesso collegio di prima. 7 14.286 11.429 4.286 2.8579 11.111 8.889 3.333 2.22211 9.091 7.273 2.727 1.81813 7.692 6.154 2.308 1.53815 6.667 5.333 2.000 1.333SOGLIE DI SBARRAMENTOMolti sistemi prevedono soglie di sbarramento che escludono dalla distribuzione dei seggi i partitiche non abbiano ottenuto un certo livello di consenso elettorale.L'influenza delle soglie non varia solo in ragione della loro entità (5% in Germania, 3% in Spagna,10% in Turchia), ma anche del fatto:- che siano computate e
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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher estellesantini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Pitino Arianna.