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PRESIDENTE E UFFICIO DI PRESIDENZA

Prima cosa da fare è l’ elezione del presidente e dell’ ufficio da parte dei membri della camera

corrispondente.

Al momento si deve decidere e approvare un determinato atto bisogna applicare il regolamento

della camera dei deputati o il regolamento del senato.

Ciascuna camera elegge tra i propri componenti il presidente con una maggioranza diversamente

qualificata, da camera a camera.

→Camera dei deputati: scrutinio segreto (non palese) con la maggioranza dei due terzi dei

componenti della camera, dal secondo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti

computando tra i voti anche le schede bianche. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza

assoluta dei voti. 30

Principio di carattere generale è che i presidenti devono essere rappresentativi di tutti i

parlamentari non solo della maggioranza.

Possibilità (dei presidenti) anche di influire sull’ indirizzo politico: si pensi alla nomina dei garanti

fatta dai due presidenti. Tale potere è esterno al parlamento, così come anche potere esterno alle

camere viene dato loro al momento della formazione del governo.

Ruolo fondamentale però è la direzione dei lavori all’ interno della propria camera. Hanno la

direzione dei lavori, Devono presiedere la conferenza dei presidenti di gruppi che hanno il compito

di fissare stabilire l ordine del giorno della camera, significa far approvare oppure no. Potere del

presidente di fissare i tempi della camera stessa.

Altro potere fondamentale è anche quello di interpretare i regolamenti parlamentari: interpretarli

per la loro attuazione diretta. L interpretazione di essi nell’ attuazione concreta infatti non è facile.

In tali attività è supportato dall’ ufficio di presidenza composto dai vice presidenti (che lo

sostituiscono quando è assente), dai questori e da 4 segretari: esso dà una garanzia di

rappresentatività di tutti i gruppi parlamentari.

GRUPPI PARLAMENTARI

Sono una proiezione dei partiti all’ interno della camera. I partiti devono chiedere l’ adesione ad un

gruppo; se non la chiedono vengono inseriti nel cosiddetto gruppo misto, che raccoglie i partiti di

minoranza o quelli che si sono allontanati dal proprio gruppo. Per la composizione di un gruppo ci

vogliono almeno 10 senatori o 20 deputati, salvo disposizioni particolari.( Vi possono essere in

definitiva gruppi parlamentari anche con meno di 20 deputati o meno di 10 senatori)

Il gruppo parlamentare ha una natura giuridica pubblica. Ha anche una rilevanza esterna anche

quando è espressione di quel partito, i rappresentanti di tali gruppi vengono ad es. sentiti anche

esternamente dal presidente della repubblica, consultati da questo: questa è la funzione pubblica.

Ma hanno una funzione prevalentemente parlamentare, un ruolo fondamentale in parlamento. Esso

definisce il programma e calendario dei lavori, comunicato attraverso il capogruppo parlamentare

( che rappresenta il gruppo). Il capogruppo si può far sostituire da altri. Vi è la presenza di una

struttura organizzativa alla base di tale gruppo. C’è un determinato gruppo di funzionari, di personale,

che opera nel gruppo, di strutture organizzative e materiale che sono l’elemento di supporto per un

lavoro di valuta stessa ai quali appunto i parlamentari si devono appoggiare per l’attività parlamentare

stessa.

COMMISSIONI PARLAMENTARI E GIUNTE PARLAM

Altro organo fondamentale sono le commissioni: articolazioni stabili delle due camere. Ne parla

indirettamente l art 72 della costituzione (II comma).

630 deputati è un numero significativo. Le discussioni non possono essere fatte tra 630 persone. È

necessario che il lavoro sia già delineato nella sua quasi totale interezza da un numero minore di

persone, che rappresenti le forze politiche presenti nel parlamento stesso, ma limitato ( persone che

dovrebbero essere più competenti sull’ argomento specifico). Così all’ interno delle camere sono

previste le commissioni che sono: 31

• Monocamerali: composte dai rappresentanti di una sola camera. Possono essere permanenti o

temporanee.

- Permanenti se durano in carica con la stessa durata della camera e intervengono necessariamente

tutte le volte che sia richiesta un attività di tali commissioni. Le camere permanenti vengono istituite

all’ inizio della legislatura e si dividono per materie. Sono rappresentative della composizione della

camera di appartenenza (le commissioni in generale). Le commissioni permanenti vengono instituite

all’ inizio della legislatura e si dividono tra di loro per materie. Ciascun parlamentare fa parte di una

commissione, le commissioni sono rappresentative della composizione della camera di appartenenza,

sono composte da persone con una certa competenza nel settore di riferimento, composte tenendo

conto dell’ orientamento politico di ciascuno. Il problema è che le commissioni permanente vengono

istituite all’inizio della legislatura e poi le commissioni sono divise per materia: agricoltura, istruzione

ecc.. dal momento in cui esce un disegno di legge amministrativo da un ministero dovrebbe passare

direttamente alla commissione, invece poi ci sono problemi e passaggi tra più commissioni

corrispondenti per materie. Nell’art 72 si dice che le commissioni se sono permanenti non se ne può

chiedere la trasformazione. Ci sono 13 commissioni di cui 11 con competenze settoriali ( competenti

della singola materia) e 2 orizzontali ( ogni disegno di legge è inviato a quella commissione, a queste

commissioni deve essere inviato ciascun atto normativo che deve essere discusso dal parlamento,

questo perché una è la commissione del bilancio e l’altra è la commissione attuale costituzionale, una

deve verificare se ci sono problemi di copertura, l’altra invece deve verificare a legittimità

costituzionale).

- Le temporanee sono istituite per lo svolgimento di un compito preciso. Vengono istituite con una

delibera della stessa camera e quindi terminano il loro lavoro alla fine del raggiungimento

dell’obiettivo che la camera stessa ha richiesto. Le commissioni possono essere fatte per lo

svolgimento di un’attività specifica, hanno un periodo di tempo determinato. Un parlamentare può far

parte anche di più commissioni.

• Bicamerali : composte da un ugual numero di rappresentanti della camera e del senato: deputati e

senatori. Ci dev’essere un riferimento legislativo per istituirle.

Vi erano dei dubbi sulla possibilità di costituzione di commissioni bicamerali visto che il principio di

carattere generale è dato da una piena autonomia della camera dei deputati rispetto al senato.

Tuttavia un richiamo per la commissioni bicamerale è previsto dall’art 126 I comma della

Costituzione:

Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio

regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla

Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere

disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il decreto è adottato sentita una Commissione di

deputati e senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della

Repubblica.

La legittimazione si ha indirettamente attraverso questa norma. D’altra parte l’elezione di commissioni

bicamerali dev’essere necessariamente prevista con una legge, deve riguardare ed essere richiesta

dalle camere. Gli obiettivi che mettono insieme camera e senato devono essere previsti dalla legge.

In alcuni casi le commissioni bicamerali hanno operato sulla base di una legge costituzionale. I

progetti di difforme costituzionale sono stati elaborati da commissioni bicamerali istituiti con legge

costituzionale. La più famosa è quella istituita nel 99, la commissione dei 70 aveva elaborato un testo,

l’esito è stato la riforma del titolo V. il lavoro delle commissioni bilaterali è di particolare rilevanza che

può caratterizzare in modo significativi l’attività del parlamento. 32

Una delle commissioni bicamerali è proprio quella per le questioni regionali. Le commissioni

bicamerali possono incentivare le riforme costituzionali. Le due camere sono slegate tra loro, ognuna

lavora in modo autonomo proprio per le caratteristiche del regolamento.

21.03.12

GIUNTE

Accanto alle commissioni vi sono le giunte. Queste hanno carattere permanente. Hanno caratteristiche

simile alle commissioni, si distinguono solo per il fatto che le commissioni hanno più una valenza politica

mentre nelle giunte la funzione è più di carattere amministrativo. Vengono nominate direttamente da

presidente della camera o del senato. Il potere del presidente non è libero ma è indirizzato dal volere dei

gruppi parlamentari.

Le giunte hanno funzioni più tecniche

- Giunta per il regolamento: bisogna tener conto della proporzionalità tra i parlamentari tenendo conto

delle varie aree. Le funzioni principali sono l’interpretazione dei regolamenti, la proposizione di

modifiche regolamentari, e l’espressione di pareri sul contenuto regolamentare. Una delle funzioni

principali è fare proposte per rendere più funzionale ed efficiente il Parlamento. (Il fatto che il

parlamento non svolga la funzione legislativa che è fatta solo dal governo e che si limiti a convertire o

meno il legge un decreto legge vuol dire togliere funzioni al parlamento. La funzione essenziale del

parlamento indicata dalla costituzione è al funzione legislativa. È l’organizzazione interna del

parlamento che deve consentire meccanismi che portino a una decisione più veloce del parlamento

stesso.) Lo spazio che ha la giunta per il regolamento ovviamente deve rientrare nei limiti stabiliti

dalla Costituzione. Il problema essenziale è interpretare in contenuto regolamentare. Il presidente

oltre e redigere a discussione durante il lavoro dell’assemblea deve interpretare le norme

regolamentari. ( Fini, presidente della camera, è stato contestato per i criteri di interpretazioni dati

nella lettura delle norme regolamentari. I metodi per l’ostruzionismo sono tanti). Come principio

generale è il presidente della camera che deve risolvere il problema, poi però può essere rinviato alla

giunta per il regolamento il compito di interpretare correttamente la norma. La giunta è l’ultimo

soggetto che ha il potere di interpretare un norma.

- Giunta per le elezioni: al senato la giunta per le elezioni si chiama giunta per le elezioni e per le

immunità parlamentari. Il compito principale è accertare la regolarità delle operazioni elettorali. La

regolarità delle operazioni elettorali significa verificare c

Dettagli
A.A. 2014-2015
106 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariagiovannamureddu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di Diritto Pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Catalani Elisabetta.