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APPUNTI DI DIRITTO PRIVATO DELL'INFORMATICA

Quando un servizio ci viene dato in maniera gratuita, stiamo parlando di gratuità pura? La più grande concentrazione di dati personali è proprio Google, che attraverso la nostra autenticazione, può usufruire di tutti i nostri dati personali in maniera poco trasparente. Esiste anche il fenomeno dei Cloud di dati: un meccanismo che immagazzini dati delocalizzandoli dal device. Può anche essere inteso come la dislocazione della potenza di calcolo: ad esempio non saremmo in grado di utilizzare Google Translate nei nostri device perché troppo potente, è necessario che questa possibilità sia fruibile solo online. Ma come si processano i dati? Questi meccanismi di processamento sono oggetto di molti studi che analizzano proprio l'uso distorto di matematica e statistica per processare i big data. Ma cosa sono i big data? Si parla di una grande massa di dati presi da fonti differenti e processati.attraverso algoritmi e software, che estraggono nuove informazioni e, secondo alcuni, potrebbero essere degli strumenti che muterebbero l'approccio della scienza. Cathy O'Neil ne parla nel suo libro Armi di distruzione matematica: nel suo libro O'Neil denuncia il mondo della raccolta dei big data, utilizzati per creare disuguaglianza. Siamo di fronte ad una rivoluzione tecnologica che sta cambiando il mondo, che ora vede interessi contrapposti. C'è spazio per una pacificazione? È proprio questo lo scopo del diritto. Tra i problemi evocati c'è quello della concentrazione del potere e abbiamo una serie di rischi: monopolio, autoritarismo e declino del pluralismo. GAFA: rappresentazione attraverso questo acronimo delle più grandi potenze (Google, Apple, Facebook e Amazon) - non a caso mancano le grandi piattaforme europee o asiatiche. Uno degli approcci è quello di interrogarsi sul grande tema del mutamento del diritto. Altro temaè quello della differenza tra il linguaggio informatico e giuridico. I computer capiscono sostanzialmente solo il codice binario, molto diverso dal linguaggio giuridico. Lawrence Lessig in Code is Law: il codice informatico è la legge → software e hardware incorporano delle regole che si esprimono attraverso il linguaggio informatico, ricadendo poi sui comportamenti umani. Le cose mutano nel tempo: ad esempio il D.lgs. 196/2003, art. 3 sul principio di necessità nel trattamento dei dati: sono configurati riducendo al minimo l'utilizzazione di dati personali e di dati identificativi, in modo da escluderne il trattamento quando le finalità perseguite nei singoli casi possono essere realizzate mediante, rispettivamente, dati anonimi o opportune modalità che permettano di identificare l'interessato solo in caso di necessità. La norma si rivolgeva sia a monte a chi programma, che a valle a chi il

Il titolare del trattamento maneggia i dati. Il principio è stato riformulato nel 2016: mette in atto misure tecniche e organizzative adeguate, quali la pseudonimizzazione, volte ad attuare in modo efficace i principi di protezione dei dati, quali la minimizzazione, e a integrare nel trattamento le necessarie garanzie al fine di soddisfare i requisiti del presente regolamento e tutelare i diritti degli interessati. […]

  • 2. Il titolare del trattamento mette in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire che siano trattati, per impostazione predefinita, solo i dati personali necessari per ogni specifica finalità del trattamento. (art 25 reg. UE 2016/679).

Dietro all'idea di sfruttare la scienza per migliorare i problemi della vita quotidiana sta l'emersione di nuovi rischi e la disparità di conoscenza e di potere tecnologico, oltre che rischi connessi a onde radio o componenti che potrebbero danneggiare la nostra

salute. Possiamo pensare alle tecnologie digitali come alle tecnologie della parola: possiamo vedere l'avvento delle tecnologie digitali come ultimo approdo dopo oralità-scrittura-stampa a caratteri mobili. Chi Un esempio lo troviamo all'art 158 della l.633/1941 (legge sul diritto d'autore): venga leso nell'esercizio di un diritto di utilizzazione economica a lui spettante può agire in giudizio per ottenere, oltre al risarcimento del danno che, a spese dell'autore della violazione, sia distrutto o rimosso lo stato di fatto da cui risulta la violazione. Tutto ciò è legato alla materialità e tangibilità della violazione, mentre al giorno d'oggi sarebbe impensabile rincorrere per distruggere le copie digitali in giro per il web (e magari con problemi legati al diritto internazionale dato che le violazioni possono provenire da Stati differenti). Il rapporto è duplice: il diritto è chiamato a disciplinare le

tecnologie informatiche stia influenzando il diritto e le sue regole operative. Esamineremo se i cambiamenti tecnologici comportino un mutamento nel regime giuridico, ad esempio nelle fonti delle regole, nelle categorie e nelle tecniche di tutela. L'obiettivo del corso è quello di valutare in che modo le tecnologie informatiche stiano modificando le regole giuridiche e comprendere l'impatto di tali cambiamenti.

nuove regole coincida con l'emersione• di tratti caratteristici comuni: che possano indurre a parlare di diritto(privato) dell'era digitaleVerificare quali relazioni esistono tra diritto, norme informali e regole• tecnologiche nel campo del controllo delle informazioni digitali.

12/02Alcuni concetti informatici di rilievo giuridicoDigitale = rappresentazione attraverso i numeri, che possono essererappresentati in modi diversi  in forma semplificata attraverso la notazioneposizionale in base 2, ossia la notazione binaria (binary digit, bit, come unità dimisura di base della macchina digitale). La rappresentazione binaria è in realtàla rappresentazione di acceso/spento dei circuiti del pc.

lOMoARcPSD|7567102Uno dei primi passaggi fondamentali fu la macchina analitica di Babbage  usa illinguaggio semplificato del codice binario che possa essere compreso dalcalcolatore. Il codice binario è incorporato in dispositivi di ingresso (input),

mentre il calcolatore (la macchina, hardware) ha un cuore che processa le informazioni (processore) e le restituisce elaborate (output). Serve poi una memoria temporanea per il processamento dei dati <span>RAM (Random Access Memory)</span>. I primi calcolatori erano molto grandi (come un appartamento intero): inizialmente, il computer doveva essere fisicamente modificabile per fargli svolgere funzioni diverse. Poi si è sviluppata la differenza tra hardware, che rimane uguale, e software, che invece poteva mutare per ricevere diversi input e output per svolgere funzioni diverse. Queste funzioni di base che rendono il calcolatore moderno una macchina universale (in grado di fare molteplici cose) sono rese disponibili da software in grado di svolgere diversi compiti. È come se il software fosse una macchina espressa in un testo. La differenza tra macchina e testo assumerà rilevanza in materia di proprietà intellettuale. Il copyright/diritto d'autore nasce come "effetto

collaterale” dellaregolamentazione che poi si chiamerà brevettuale (privilegi sulle macchine o metodidi fabbricazione); nasce (alla fine del 1400) come privilegio monopolistico sull’usodelle macchine a stampa; coi secoli la storia del brevetto (macchine) e quella deldiritto d’autore (testi) si separeranno. Il brevetto quindi si confonde con il dirittod’autore perché legate ad un monopolio sul diritto di uso delle macchine da stampa.Inizialmente quindi brevetto e diritto d’autore si confondono, per poi sfumare con ladifferenziazione tra ciò che è la macchina e ciò che è la creazione intellettuale. Ildiritto d’autore diventa quindi il diritto esclusivo sui testi prima e poi, generalmente,sulle opere d’ingegno.Molti ritengono che il software vada collocato nell’ambito del brevetto d’invenzione,anche se normalmente (dal 1980 dopo una legge statunitense) la protezione varicercata in materia di

diritto d'autore. Alan Turing ha inventato nel 1936 un modello teorico che sarebbe servito alla computazione di numeri in base ad algoritmi, con l'idea di legare questo profilo matematico ad una macchina fisica. Crea così il modello ideale della Macchina di Turing, ponendo così le basi per il calcolo con computer moderni. John von Neumann (che ispira poi il Dott. Stranamore di Kubrik), parte del Progetto Manhattan, compì a termine la macchina che Turing non riuscì a realizzare fisicamente. Von Neumann si inizia a delineare la struttura di un computer commercializzabile, in cui il calcolatore ha una struttura (architettura) fissa in grado di svolgere differenti funzioni impartite da differenti software. Questa architettura di Neumann è quella che, di base, resta nei nostri pc e cellulari moderni. La macchina è composta una unità operativa, collegata ad una macchina di memoria che lavora attraverso meccanismi di input e output. CPU ounità di lavoro che si divide a sua volta in:
  1. Unità operativa, nella quale uno dei sottosistemi più rilevanti è l'ALU (Arithmetic Logic Unit)
  2. Unità di controllo
  3. Unità di memoria, intesa come memoria di lavoro o memoria principale (RAM, Random Access Memory)
  4. Unità di input, tramite la quale i dati vengono inseriti nel calcolatore per essere elaborati
  5. Unità di output, necessaria affinché i dati elaborati possano essere restituiti all'operatore
Il computer è una macchina copiatrice che funziona sul concetto appunto di "copia". Si copiano (temporaneamente) programmi o porzioni di programmi e dati nella RAM. Si fanno copie di back-up sulle memorie fisse. Ma questo concetto di copia è uguale o simile a quello elaborato dal diritto (ad es. nell'ambito della proprietà intellettuale)? Sul concetto di copia, basato sulla stampa a caratteri mobili, si
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
25 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CriUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'informatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Caso Roberto.