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IL TRASPORTO ATTRAVERSO LE MEMBRANE: le membrane permettono il passaggio di molecole in
entrambe le direzioni essendo selettivamente permeabili. La maggior parte delle molecole che
attraversano le membrane sono soluti come ioni in soluzioni e piccole molecole organiche. Questi
soluto passano la membrana singolarmente. Alcuni degli ioni più comuni che vengono trasportati sono
il sodio, il potassio, il calcio, il cloro e l'idrogeno. La maggior parte delle piccole molecole sono anche
metaboliti come gli zuccheri, i nucleotidi e gli aminoacidi. Nel movimento dei solito attraverso la
membrana sono implicati tre tipi diversi di trasporto diversi tra loro. Alcune piccole molecole apolari
come l'ossigeno, l'anidride carbonica e l'etanolo si spostano attraverso le membrane per Diffusione
Semplice: un movimento diretto e spontaneo, di molecole di soluto attraverso il doppio strato lipidico
nella direzione imposta dalla differenza di concentrazione del soluto ai due lati della membrana. Per la
maggior parte dei soluti, comunque, il movimento attraverso le membrane è possibile ad una velocità
efficiente solo per la presenza di proteine di trasporto integrali di membrana che sono in grado di
riconoscere le sostanze in maniera specifica per facilitare il loro spostamento attraverso la membrana.
In alcuni casi le proteine di trasporto trasferiscono soluti secondo il gradiente di energia libera nella
direzione dell'equilibrio termodinamico. Questo è il processo della Diffusione Facilitata dei soluti che
viene anche indicato come Trasporto Passivo e caratterizzato dal fatto che non necessiti energia. In
altri casi, si ha il Trasporto Attivo dei soluti con un trasporto che richiede energia libera come l'idrolisi di
Atp o dal trasporto contemporaneo di un altro soluto in genere uno ione come l'idrogeno. Il movimento
di una molecola attraverso una membrana dipende dal suo gradiente di concentrazione a cavallo di una
membrana. La diffusione facilitata avviene secondo gradiente di concentrazione mentre al contrario, il
trasporto contro gradiente di concentrazione necessita la presenza di una forza trainante. Il modo più
semplice per un tessuto di passare attraverso una membrana è la diffusione semplice che consiste
nello spostamento del movimento spontaneo di una molecola da una zona in cui la sua concentrazione
è maggiore ad una zona in cui la sua concentrazione è minore. L'ossigeno è un esempio di molecola
piccola e apolare che può attraversare il doppio strato lipidico con facilità. Molte molecole presenti nelle
cellule sono invece troppo grandi e troppo polari per poter attraversare le membrane per diffusione
semplice e con una velocità ragionevoli anche se il processo è esoergonico. Questi soluti si spostano
all'interno e all'esterno delle cellule e degli organelli a velocità apprezzabili solo con l'aiuto di Proteine
di Trasporto che mediano il movimento delle molecole del soluto attraverso la membrana. Se un tale
processo è esoergonico viene definito diffusione facilitata, perchè il soluto diffonde secondo il gradiente
di concentrazione nel caso di molecole non cariche o secondo il gradiente elettrochimico nel caso degli
ioni senza che via sia necessità di energia. Un esempio di diffusione facilitata è il movimento del
glucosio attraverso la membrana dell'eritrocita. La concentrazione di glucosio è più elevata nel sangue
che nell'eritrocita cosicché il trasporto del glucosio verso l'interno della cellula è esoergonico, ovvero
non richiede apporto di energia. Tuttavia, il glucosio è troppo grande e troppo polare per diffondere da
solo attraverso la membrana e per facilitare il suo trasporto è necessaria la presenza di una proteina
trasportatrice specifica. Tutte le proteine di trasporto sono proteine integrali di membrana che
attraversano la membrana diverse volte. Si distinguono proteine carrier e proteine canale. Le proteine
carrier si legano a una o più molecole di soluto su un lato della membrana e poi subiscono un
cambiamento conformazionale che determina il trasferimento del soluto sul lato opposto della
membrana. Una proteina carrier si lega alle molecole di soluto in modo tale da proteggerne i gruppi
polari o provvisti di carica dalla parete interna della membrana. Le proteine canale invece formano dei
attraverso la membrana dei canali idrofili che permettono il passaggio dei soluti senza alcun
cambiamento di conformazione della proteina. Alcuni canali sono larghi e aspecifici come i pori presenti
nella membrana esterna di cloroplasti,mitocondri e batteri. I pori sono formati da proteine
trasmembrana chiamate porine che permettono a soluti idrofili di diffondere attraverso la membrana. Le
proteine carrier sono talvolta chiamate Permeasi perchè analoghe agli enzimi per il necessario legame
iniziale con il substrato con un sito specifico presente sulla superficie di una proteina. Inoltre, sono delle
proteine altamente specifiche spesso per un singolo composto o un piccolo gruppo do composti
correlati. Quando la proteina carrier si occupa del trasporto di un singolo soluto viene definito trasporto
uniporto come nel caso della proteina del glucosio, quando invece vengono trasportati
contemporaneamente due soluti, il trasporto è accoppiato in modo tale che il trasporto dell'uno si
interrompe per il trasporto dell'altro. Il processo viene definito accoppiato. Il processo viene chiamato
Simporto se i due soluti si spostano nella stessa direzione e Antiporto se i due soluti vengono spostati
in direzioni opposte. Il passaggio del glucosio è mediato da una proteina carrier uniporto specifica per il
glucosio detta Glut. Il glut degli eritrociti viene chiamato glut1 per poter essere distinto da tutti gli altri
tessuti. È un trasporto che avviene verso gradiente di concentrazione senza apporto di energia e
mostra una cinetica di saturazione ed è sensibile all'inibizione competitiva da una parte dei
monosaccaridi correlati. glut1 è una proteina integrale di membrana con 12 segmenti idrofobi
transmembrana e questi sono ripiegati e organizzati nelle membrana a formare un canale
transmembrana rivestito da catene laterali idrofile. Il trasporto inizia con il legame di una molecola di
glucosio e il legame porta ad un cambiamento conformazionale che facilita il rilascio del glucosio
all'interno della cellula e la molecola di glut1 poi ritorna alla sua conformazione iniziale con il sito di
legame rivolto di nuovo all'esterno. Una proteina carrier antiporto è la Proteina Scambiatrice di Anioni
presente nella membrana plasmatica degli eritrociti. Questa proteina antiporto chiamata scambiatore di
anioni cloruro bicarbonato facilita lo scambio reciproco degli ioni cloruro e ioni bicarbonato in direzione
opposta attraverso la membrana plasmatica. L'accoppiamento del trasporto del cloruro e del
bicarbonato è obbligato e si interromperà se uno degli anioni è assente. La proteina scambiatrice degli
anioni funziona alternandosi tra due cambiamenti conformazionali e richiede il legame simultaneo di
due soluti, uno su ciascun lato della membrana.
Altre proteine trasportano le molecole attraverso la formazione di canali transmembrana che lo fanno
con la formazione di canali specifici come gli io i. Tre tipi di proteine canale sono: i canali ionici, le
porine e le acquaporine. I canali ionici sono notevolmente selettivi e la maggior parte di essi permette il
passaggio di un solo tipo di ione come sodio, potassio, calcio e cloro. Tale selettività è notevole date le
piccole differenze di dimensioni e di carica che esistono tra questi ioni. Molti canali ionici sono
controllati e possono quindi essere aperti o chiusi in base a determinati stimoli come il voltaggio in cui si
aprono e si chiudono in risposta a cambiamenti del potenziale di membrana, il ligando in cui il legame
con una particolare molecola permette apertura o chiusura del canale, e il controllo meccanico in cui
apertura e chiusura sono dovuti a forze meccaniche che agiscono sulla membrana.
Paragonati ai canali ionici, i pori presenti nelle membrane esterne dei mitocondri, dei cloroplasti e di
molti batteri sono molto più larghi e specifici. Questi pori sono costituiti di proteine transmembrana
multipasso chiamate porine. I segmenti transmembrana delle molecole di porina attraversano la
membrana come foglietto Beta cilindrico chiuso denominato barile beta che ha nella sua parte centrale
un poro pieno di acqua. La parte interna del poro è tappezzata da catene laterali polari mentre la parte
esterna della struttura è costituita principalmente da catene laterali apolari che interagiscono con la
porzione idrofobica interna della membrana.
L'acqua attraversa le membrana con una velocità elevata e per le cellule di alcuni tessuti questo
movimento è dovuto alla presenza di proteine canale specifiche denominate Acquaporine che facilitano
il flusso di acqua. Tutte le acquaporine fino ad oggi descritte sono proteine integrali di membrana con
sei segmenti transmembrana elicoidali.
Tali situazioni richiedono un Trasporto Attivo, che a differenza della diffusione facilitata richiede
energia. Il trasporto attivo assolve tre funzioni principali nelle cellule e negli organelli. Esso rende
possibile l'assorbimento di sostanze nutritive essenziali dall'ambiente o dai liquidi circostanti anche
quando le loro concentrazioni all'interno della cellula sono alte. In più, permette a varie sostanze come i
prodotti di secrezione e i materiali di rifiuto di essere rimosse dalla cellula o dall'organello. Le proteine di
membrana che sono spesso coinvolte nel trasporto attivo vengono definite pompe. Il trasporto attivo
possiede, al contrario della diffusione, unidirezionalità perchè un sistema di trasporto che trasferisce un
soluto attraverso una membrana in una direzione non trasporterà quello stesso soluto in direzione
opposta. Il trasporto attivo viene considerato diretto o indiretto. Nel trasporto attivo diretto il trasporto di
una molecola da un lato all'altro della membrana viene accoppiato direttamente ad una reazione
chimica esoergonica come l'idrolisi dell'ATP. Il trasporto attivo indiretto invece dipende dal trasporto
simultaneo di due soluti in cui il movimento di un soluto secondo il suo gradiente attiva il movimento
dell'altro soluto contro il suo gradiente. Questo trasporto può essere sia simporto che antiporto a
seconda delle direzioni che i soluti hanno uno rispetto all'altro. Nella maggior parte dei casi uno è uno
ione come il sodio o l'idrogeno. Il trasporto attivo dipende tutto da quattro tipi generali di ATPasi di
trasporto classificati come: ATPasi di tipo P, di tipoV, di tipo F e di tipo ABC che differiscono tra loro per
la loro struttura. Le atpasi di tipo P vengono fosforilate in maniera reversibile dall'ATP come parte del
meccanismo di trasporto e viene fosforilato un residuo di acido aspartico. Possiedono in un singolo
polipeptide 8