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SCHEMA DI CALCOLO:

Possiamo, per ricordare e comprendere meglio, sviluppare i calcoli per ottenere:

= +

1 11 1 12 2

= +

2 21 1 22 2

Per calcolare i vari parametri si considerano a blocchi di due:

1

= quando = 0

11 2

1

2

= quando = 0

21 2

1

2

= quando = 0

22 1

2

1

= quando = 0

12 1

2 124

Matilde Simonini Ingegneria Informatica anno 2021/2022

Quelle appena rappresentate sono a tutti gli effetti delle funzioni di rete.

(Si ricorda che queste configurazioni, per convenzione, si rappresentano con versi di riferimento associati sulle due

porte).

Matrice delle ammettenze []

Si tratta del duale della matrice delle ammettenze.

Si ripete lo stesso ragionamento fatto sopra ma sfruttando Norton.

11 12

1 1

[ ] = [ ] [ ]

21 22

2 2

(ammettenza di ingresso alla porta 1) e (ammettenza di trasferimento dalla 1 alla 2) si calcolano dal circuito

- 11 21

(a). (ammettenza di ingresso alla porta 2) e (ammettenza di trasferimento dalla 2 alla 1) si calcolano dal circuito

- 22 12

(b). 1

Poiché vale , si ha che la matrice Z è l’inversa di Y e viceversa.

=

Matrice ibrida 1 [H]

Possiamo pensare di mischiare tensioni e correnti. Anzi che avere tutte le tensioni a sinistra e le correnti a destra o

viceversa, si mischiano tensioni e correnti e otteniamo una matrice ibrida che lega tensioni e correnti.

I termini della matrice non hanno tutti la stessa unità di misura: alcune ammettenze, alcune impedenze, altri sono

numeri puri. ℎ ℎ

1 11 12 1

[ ] = [ ][ ]

ℎ ℎ

2 2

21 22

(impedenza di ingresso alla porta 1) e (rapporto di trasferimento in corrente) si calcolano dal circuito (a).

ℎ ℎ

- 11 21

(ammettenza di ingresso alla porta 2) e (rapporto di trasferimento in tensione) si calcolano dal circuito (b).

ℎ ℎ

- 22 12

SCHEMA DI CALCOLO:

Anche in questo caso scriviamo in forma algebrica le espressioni che ricaviamo dalla forma matriciale e, come prima,

consideriamo a coppie i termini ℎ.

In questo caso abbiamo a che fare con impedenze e ammettenze in ingresso e rapporti di trasferimento in tensione e in

corrente.

Matrice ibrida 2 [H’] ′ ′

ℎ ℎ

1 11 12 1

[ ] = [ ][ ]

′ ′

ℎ ℎ

2 2

21 22

(ammettenza di ingresso alla porta 1) e (rapporto di trasferimento in tensione):

ℎ’ ℎ

- 11 21 125

Matilde Simonini Ingegneria Informatica anno 2021/2022

(impedenza di ingresso alla porta 2) e (rapporto di trasferimento in corrente):

′ ′

ℎ ℎ

- 22 12

1

In questo caso vale .

=

Matrice di trasmissione diretta [T]

Storicamente gli elementi della matrice T vengono chiamati A, B, C, D.

1 2

[ ] = [ ][ ]

1 2

Non è possibile imporre corrente e tensione alla stessa porta.

Il calcolo dei parametri è più complicato, servono 4 circuiti! → noi lo saltiamo.

Matrice di trasmissione inversa [T’] ′ ′

2 1

[ ] =[ ][ ]

′ ′

2 1

Poco usata, stesso discorso visto per la matrice T.

Proprietà:

֎ Gli elementi delle matrici sono funzioni di rete.

֎ È possibile passare da una rappresentazione all’altra, es.

֎ Si noti che non sempre esistono tutte le 6 rappresentazioni. 1 0

1

Es. trasformatore ideale: []

= = − ⇒ = [ ]

2 1 2 1

0

Il trasformatore ideale è un doppio bipolo intrinseco e quindi non dobbiamo per forza passare dal calcolo per ricavare

la matrice.

Ma non esistono le matrici [Z] e [Y]!!

Ad esempio non esiste Y nel caso in cui Z non sia invertibile.

Modelli circuitali equivalenti – cenni

Matrice [Z]:

= +

1 11 1 12 2

= +

2 21 1 22 2

La conoscenza dei 4 coefficienti z equivale alla conoscenza del doppio bipolo equivalente rappresentato in figura, in

quanto ha le stesse relazioni caratteristiche del doppio bipolo con quella matrice Z.

126

Matilde Simonini Ingegneria Informatica anno 2021/2022

Matrice [Y]: NO

= +

1 11 1 12 2

= +

2 21 1 22 2

Matrice [H]: NO

= ℎ + ℎ

1 11 1 12 2

= ℎ + ℎ

2 21 1 22 2

Matrice [T]: NO

= −

1 2 2

1

= −

2 2 1

Doppi bipoli con terminazioni – cenni

Ipotizziamo di avere un generatore di corrente , un carico e un doppio bipolo in mezzo.

1

Conosciamo la matrice Z.

Possiamo staccare il doppio bipolo per attaccare il suo equivalente, per provare a risolvere un circuito potenzi almente

più semplice.

Si chiudono le due porte con due bipoli:

 Si usa una rappresentazione e si ricavano correnti e tensioni di porta.

Es. si usa la matrice [Z], quindi si calcola l’impedenza di ingresso.

 Prima relazione caratteristica: = +

1 11 1 12 2

 Dalla LKT alla porta 2:

12 21 1

= −

2 +

22

 Sostituendo si ha:

12 21 1 1 12 21

= − ⇒ = = −

1 11 1 11

+ +

22 1 22

Esempio di calcolo di funzione di rete

2

=

LKT alla maglia di ingresso: = +

1 1

Partitore di tensione alla porta 2:

=

2 21 1 +

22

Si ricava dalla prima:

1

21 21

= =

( )( ) ( )( )

+ + + + −

22 22 11 12 21

127

Matilde Simonini Ingegneria Informatica anno 2021/2022

Reciprocità – non fare

In generale, un sistema fisico è reciproco se invertendo ingresso e uscita la risposta non cambia.

Un circuito è reciproco: se le impedenze e le ammettenze di trasferimento non cambiano scambiando la posizione del

generatore con quella dell’uscita.

A sinistra uguale nei due scenari, a destra uguale nei due scenari.

Condizione di reciprocità per doppi bipoli

[Z] e [Y] simmetriche, [H] e [H’] antisimmetriche:

Matrice [Z]: .

➢ =

12 21

Matrice [Y]: .

➢ =

12 21

Matrice [H]: .

➢ ℎ = −ℎ

12 21

Matrice [T]:

➢ = 1.

Si può dimostrare che i circuiti costituiti da resistori, induttori, condensatori, trasformatori ideali e induttori accoppiat i

sono reciproci.

!!!I circuiti con generatori controllati possono essere non reciproci!!!

→ → Si tratta di un concetto da applicare con attenzione

Doppio bipolo terminato da generatore di corrente e

resistore (a):

Applicazione errata del concetto di reciprocità (b, sopra).

- Applicazione corretta del concetto di reciprocità (c, sopra).

-

La reciprocità si applica solo ad impedenze ed ammettenze di trasferimento (a, sotto), non ai rapporti di trasferimento

(b, sotto). Interconnessioni

Si tratta dell’estensione dei concetti di serie e parallelo ai doppi bipoli.

Connessione serie-serie [Z]

Le porte 1 dei due doppi bipoli sono in serie, e così le porte 2.

Quello circondato in azzurro è il doppio bipolo complessivo.

→ Estensione del concetto di serie al caso bi-porta:

Si sommano le tensioni di porta.

o Le correnti di porta sono uguali.

o

1 1 1 1 1 1

[ ] = [ ] + [ ] [ ] = [ ] = [ ]

2 2 2 2 2 2

128

Matilde Simonini Ingegneria Informatica anno 2021/2022

Sfruttando la rappresentazione [Z] (se esiste) si ha che la matrice [Z] complessiva è la somma delle matrici [Z] dei

singoli doppi bipoli:

1 1 1 1

[ ] [ ] [] [] [ ] [ ]

[ ] = [ ] + [ ] = [ ] ⇒ = +

2 2 2 2

Connessione parallelo-parallelo [Y]

Le porte 1 dei due doppi bipoli sono in parallelo, e così le porte 2.

→ Estensione del concetto di parallelo al caso bi-porta.

• Si sommano le correnti di porta.

• Le tensioni di porta sono uguali.

1 1 1 1 1 1

[ ] = [ ] + [ ] [ ] = [ ] = [ ]

2 2 2 2 2 2

Sfruttando la rappresentazione [Y] (se esiste) si ha che la matrice complessiva è la somma delle matrici [Y] dei singoli

doppi bipoli:

1 1 1 1

[ ] [ ] [] [] [ ] [ ]

[ ] = [ ] + [ ] = [ ] ⇒ = +

2 2 2 2

Connessione serie-parallelo [H]

Le porte 1 dei doppi bipoli sono in serie, le porte 2 sono in parallelo.

È un caso ibrido, che si trova solo nel caso bi-porta:

1 1 1 1 1 1

[ ] = [ ] + [ ] [ ] = [ ] = [ ]

2 2 2 2 2 2

Sfruttando la rappresentazione [H] (se esiste) si ha che la matrice [H] complessiva è la somma delle matrici [H] dei

singoli doppi bipoli:

1 1 1 1

[ ] [ ] [] [] [ ] [ ]

[ ] = [ ] + [ ] = [ ] ⇒ = +

2 2 2 2

Connessione parallelo-serie [H’]

Le due porte 1 sono in parallelo, le porte 2 sono in serie.

È un caso ibrido, che si trova solo nel caso bi-porta:

1 1 1 1 1 1

[ ] = [ ] + [ ] [ ] = [ ] = [ ]

2 2 2 2 2 2

Sfruttando la rappresentazione [H’] (se esiste) si ha che la matrice [H’]

complessiva è la somma delle matrici [H’] dei singoli doppi bipoli:

1 1 1 1

′ ′ ′ ′ ′

[ ] [ ] [] [ ] [ ] [ ]

[ ] = [ ] + [ ] = [ ] ⇒ = +

2 2 2 2

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matilde simonini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Circuiti elettrici per l'elettronica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Locatelli Andrea.