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A
[Prodotto ] =K
B
[ Reagenti]
Per mantenere costante il rapporto, all’aumentare della concentrazione del
catione B nella soluzione circolante aumenta il suo adsorbimento sui colloidi.
Questo processo porta il suolo a comportarsi come una riserva di elementi
nutritivi.
Quando si verifica un aumento di concentrazione di una base a causa di una
concimazione, il complesso di scambio tende a trattenerla rilasciando H ,
+
diminuendo invece il livello delle basi a causa di fenomeni di lisciviazione o
assorbimento radicale si ha l’assorbimento di ioni H e il rilascio dal complesso di
+
scambio.
Il complesso di scambio è quindi un serbatoio di compensazione: trattiene cioè gli
elementi nutritivi impedendone il dilavamento e li rilascia gradualmente
rendendoli disponibili per i vegetali.
All’interno del suolo i nutrienti si
trovano sotto tre forme:
1) Solubili nella soluzione
circolante Non essendo legati sono prevalentemente disponibili.
2) Scambiabili Cationi e anioni strettamente legati a complessi di scambio
32
elettricamente carichi (particelle di argilla e humus) e facilmente disponibili.
3) Di riserva Nutrienti situati in composti poco solubili o nei minerali; una
piccola frazione è prontamente mobilizzabile e perciò parzialmente
disponibile, ma al maggior parte non sono disponibili per lungo tempo.
Adsorbimento e lo scambio cationico (C.S.C.)
La capacità di scambio cationico (CSC) è data dalla quantità totale di cationi
scambiabili per unità di massa. Si esprime in cmol(+)/Kg. È in funzione della
carica permanente e variabile (e quindi del pH).
I quattro cationi scambiabili (Na , K ,H ,Mg e Ca ) sono definiti basi di scambio
+ + + 2+ 2+
e il loro rapporto tra la loro somma in cmol(+)/Kg e la CSC, definisce il grado di
saturazione delle basi, espresso in
percentuale.
-Spodosuoli La lisciviazione
ha allontanato le basi e quindi
la TSB è bassa.
-Mollisuoli L’elevata presenta Le proprietà dello scambio cationico sono:
2+
di Ca innalza la TSB. -Reversibilità Lo scambio di ioni sui colloidi del
suolo è una reazione reversibile.
-Stechiometria Lo scambio avviene sempre tra quantità di cariche
stechiometriche.
-Velocità La velocità delle reazioni di scambio è istantanea. Nel suolo può
essere rallentata dalla diversa velocità di diffusione degli ioni attraverso pori
tortuosi.
-Obbedienza alla legge di azione di massa L’ordine dello scambio di cationi
in condizioni di equilibrio, può essere invertito da variazioni di concentrazione o
dalla formazione di composti poco solubili. Per esempio, quando gli ioni
monovalenti come il K o l’NH sono presenti in concentrazioni elevate, riescono
+ 4+
a scambiare ioni bivalenti come Ca o Mg . Un altro esempio è quello dello ione
2+ 2+
Al che nonostante sia trattenuto molto fortemente dal terreno, può comunque
3+ 33
essere spostato facilmente se si verifica una variazione di pH della soluzione,
come per esempio nel caso in cui aggiungessimo Ca(OH) che formerebbe Al(OH)
2 3
precipitando poiché è meno solubile dell’idrossido di calcio.
La percentuale dei cationi adsorbiti (Na , K ,H ,Mg ,Ca ,Al ,Fe ,NH e altri) sul
+ + + 2+ 2+ 3+ 3+ 4+
complesso di scambio dipende dalla loro concentrazione in soluzione e dalla
capacità delle superfici colloidali di selezionarne preferibilmente alcuni.
Il coefficiente di selettività esprime anche la forza con cui un catione è assorbito
dal complesso di scambio e dipende da due parametri:
1) Caratteristiche dello scambiatore (densità di carica superficiale).
2) Proprietà dello scambiatore (Densità di carica dello ione idrato).
Le caratteristiche dello scambiatore dipendono dalla carica negativa e dalla
superficie specifica (SS), in cui il rapporto tra CSC/SS fornisce la densità di carica
superficiale (espressa in centimoli(+)/m ) che è un indice di reattività dello
2
scambiatore.
Ne deriva che a parità di carica (CSC) fra due particelle di cui una più fine (quindi
valore di ss più alto) avrà una densità di carica minore, mentre quella con
dimensioni (raggio ionico) più grandi (e quindi ss più bassa) il contrario. Quindi
all’aumentare della densità di carica, aumenta il campo elettrico e l’energia
relativa con cui sono attratti i cationi.
L’energia di assorbimento aumenta con l’aumentare della carica del catione e
quindi è maggiore nei trivalenti e minore in quelli bivalenti e monovalenti.
La tendenza dei cationi monovalenti a essere assorbiti aumenta progressivamente
all’aumentare del raggio ionico (ione idrato), secondo la serie detta liotropica,
per cui:
Li < Na < K < Rb < Cs .
+ + + + +
Nei bivalenti:
Mg < Ca < Sr < Ba .
2+ 2+ 2+ 2+
Quindi, l’influenza del grado
d’idratazione e della carica
segue la serie liotropica
degli elementi. L’unica
eccezione però si ha nel caso dello ione H che è adsorbito dal terreno nonostante
+
sia un catione monovalente e che abbia raggio ionico molto basso. Questo perché
s’instaura un legame covalente con gli ioni di ossigeno presenti nel terreno. 34
Adsorbimento anionico
Sussistono due tipologie differenti di adsorbimento anionico:
1) Adsorbimento non-specificoIn cui le fasi solide possiedono una
notevole capacità di rimuovere anioni o molecole neutrali dalla fase liquida
mediante reazioni di adsorbimento. Per quanto riguarda gli anioni con bassa
densità di carica e poco idratati, tendono a disporsi nello strato diffuso di
Gouy e quindi adsorbiti con energia relativamente bassa. Questo tipo di
adsorbimento è definito “non specifico” e gli anioni come Cl , NO , HCO e
- 3- 3-
SO sono trattenuti con forza minore a seguito dell’attrazione elettrostatica
42-
esercitata dalle cariche positive dei colloidi del suolo.
2) Adsorbimento specificoIn questo caso invece, anioni HPO e H PO ed
4- 42-
2
alcune molecole neutre sono adsorbite con elevata affinità, disponendosi
nello strato di Stern e quindi trattenute dal suolo tramite una forza elevata.
L’adsorbimento del fosfato comporta lo spostamento di un ossidrile o di una
molecola di acqua coordinata con lo ione metallico ed è definito
“adsorbimento specifico” o reazione di scambio di ligandi.
Adsorbimento specifico Presenta diverse caratteristiche dalla CSC,
come:
Rilascio in soluzione di ioni OH , H O o H O in quantità stechiometriche.
- +
3 2
Specifica tra fasi solide o gruppi reattivi sulle superfici solide e particolari
ioni o molecole.
Reazione inversa è più lenta rispetto a quella diretta.
Provoca modificazioni nella carica superficiale delle fasi solide verso valori
più negativi o positivi.
Le componenti solide del suolo, dette fasi adsorbenti, possiedono siti specifici per
l’adsorbimento degli anioni. L’adsorbimento specifico degli anioni si verifica sugli
alumino-silicati amorfi, sugli ossidi e gli ossidi idrati di ferro, alluminio e
manganese nonché sugli spigoli dei fillosilicati e sulle sostanze umiche. Le
superfici di questi minerali possiedono carica variabile (varia con il pH). La specie
una volta adsorbita, entra a far parte della superficie solida modificandone le sue
proprietà, formando un complesso di tipo diverso come nel caso del fosfato che
può formare un complesso mononucleare (quando coinvolge un solo ione
metallico), binucleare (quando coinvolge due ioni metallici o bidentati).
A pH neutro o leggermente acido (pH=6), gli anioni presenti nella fase liquida
sono prevalentemente nella forma H PO . La molecola ha quindi un ossidrile
4-
2
dissociatosi e una struttura tetraedrica formata da due ossidrili e due atomi di
ossigeno. Le molecole di fosfato possiedono quindi una carica negativa e sono
attratte dalle particelle di ossido di ferro con parziale carica positiva determinando
uno scambio di ossidrili coordinati con gli ioni ferro. 35
L’adsorbimento comporta il rilascio degli idrossidi
in soluzione permettendo così la formazione di
legami di coordinazione direttamente tra cationi
ferro e anione fosfato in modo irreversibile.
L’adsorbimento specifico può avvenire in tre tipologie diverse, quali:
1) Mononucleare l’anione fosfato forma un legame di coordinazione con un
ossigeno condiviso con il catione ferro.
2) Binucleare L’anione fosfato condivide due ossigeni coordinati con due
cationi ferro contigui.
3) Bidentato l’anione fosfato è adsorbito con sostituzione di due ossidrili di
coordinazione di un solo catione ferro.
Per valutare meccanismi di assorbimento e scambio ionico da parte di contaminanti e per
confrontare il potere assorbente di differenti matrici di suolo o sostanze s’impiegano
alcune funzioni matematiche, quali: 36
Reazione del suolo +
La relazione pH= -log[H ] esprime la concentrazione
d’idrogenioni nel terreno.
Dipende da:
Composti chimici disciolti nell’acqua che arrivano al suolo (es: piogge acide
contengono sostanze acidificanti come solfati e nitrati.
Materiali che sono incorporati al suolo attraverso concimi e sali che contengono
ioni.
Attività biologica di piante e microrganismi per esempio le radici delle piante
secerne acidi organici.
Fenomeni chimico-fisici sull’interfaccia tra frazione solida e liquida.
+ -3.5 -9.5
Nei suoli la concentrazione di H varia 10 a 10 in sostanza il pH varia da 3.5 a 9.5.
Il suolo è influenzato da ioni:
+ 3+ 2+ 3+
-Cationi acidificanti H , Al , Fe , Fe (acidi).
2+ 2+ + + 4+
-Cationi alcalizzanti Ca , Mg , K , Na NH (basi).
+
Nel suolo H e basi assorbite sono in equilibrio con la soluzione circolante attraverso due
processi che avvengono
contemporaneamente: Colloide(H) Colloide + H
- +
Dissociazione
1) Colloide(Na) + H O Colloide(H-H) + Ca +
2+
Idrolisi
2) 2
2OH -
+
Il suolo contiene ioni H come:
-Neutralizzanti delle cariche negative sui colloidi.
-Costituenti di acidi liberi, prevalentemente acidi organici semplici.
I più importanti sono situati nei:
-Minerali argillosi 2:1 Che li hanno legati a loro elettrostaticamente.
-Minerali argillosi 1:1. +
La dissociazione che fornisce H è maggiore nei minerali argillosi di tipo 2:1 in quanto gli
+
ioni H sono legati in modo ionico, rispetto a quelli che sono presenti negli idrossidi dove
+
gli H sono legati in modo covalente.
Il valore del pH dipende dalla tipologia di base ad