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Elettrochimica

Ramo della chimica che descrive l'uso di reazioni chimiche di ossidoriduzione per produrre elettricità e quello dell'elettricità per forzare il decorso di reazioni con il loro equilibrio in modo da ottenere specifici prodotti.

In una reazione redox, esistono una semireazione di ossidazione e una di riduzione. Ognuna di esse contiene una coppia redox e gli elettroni migrano spontaneamente dalla coppia riducente (meno ossidante) a quella meno riducente (più ossidante).

Potenziale standard di riduzione (E0) → tendenza degli elettroni di passare da una coppia redox ad un'altra coppia.

Coppia redox presa in esame è quella dell'idrogeno ed è posta E0 = 0 quindi qualsiasi coppia redox con valore positivo è ossidante di quella dell' H che ne viene ossidata e viceversa.

Coppia redox + alta → del FLUORO → massimo valore costringe tutti a cedere elettroni.

Elettrodo standard ad idrogeno consiste nella coppia redox:

2H+ + 2e- ↔ H2

Collegando qualsiasi elettrodo a quello standard è possibile misurare il valore di E0 di tale elettrodo e quindi della coppia redox relativa. Permette di valutare se la coppia è + o - ossidante rispetto a quella dell'H.

Pila di Daniell

  • 1 elettrodo di zinco e 1 di rame
  • ∆E = E0rame - E0zinco = 0,34 + 0,15

Cu/Cu2+/H2O → Zn/Zn2+/H2O

Catodo riduzione polo positivo

Cu2+ + 2e- → Cu

Anodo ossidazione polo negativo

Zn → Zn2+ + 2e-

Si indica prima la coppia riducente prima forma ridotta/forma ossidata doppia barra simboleggia ponte salino poi prima forma ossidata/forma ridotta

Potenziale di cella (E0) è una proprietà intensiva definita come la differenza tra il potenziale del catodo e quello dell'anodo.

∆E = E0cat - E0an = +0,34 - (-0,76) = +1,1 V

Equazione di Nernst

E = E0 + (RT/nF) ln ([ox]/[red])

Ecat = Ecat0 + (RT/nF) ln ([ox]cat / [red]cat)

Ean = Ean0 + (RT/nF) ln ([ox]an / [red]an)

ΔE = Ecat - Ean

ΔE = ΔE0 + (RT/nF) ln ([ox]cat[red]anodo / [red]cat[ox]anodo)

Elettrodi per la misura del pH

ΔE = 0.0591 pH

Batterie a concentrazione

ΔE = En - En = (RT/nF) ln ([2n]/[2n]) = 0

ΔE = RT/nF ln ([2n]+2 anodo / [2n]+2 catodo)

Condizione di equilibrio di una cella

ΔE = ΔE0 + (RT/nF) ln ([ox]cat[red] an / [red]cat[ox] an)

0 = ΔE0 + (RT/nF) ln (1/Keq) = ΔE0 - RT/nF ln Keq

Keq = eΔG0/RT *replace e with absolute e value*

ΔG = -mFΔE0

dallo stato ossidato è tanto maggiore quanto è distante lo stato dei reagenti da quello dei prodotti

  • energia dipende da peso molecolare espresso in moli (g non vale) e lo stato di ossidazione (minimo e massimo)

lipidi potere calorico maggiore dei carboidrati (a parità di peso)

  • libera molta energia passando da CO a CH2 all'interno della catena
  • 9 kcal per grammo
  • 4 kcal carbo

Entalpia standard di formazione

(ΔHf°) = di 1 mole della sostanza a partire dagli elementi costruttivi in condizioni standard a 25°C.

  • per convenzione ΔHf° degli elementi = 0 (livello da mare termochimico)

entalpia standard di reazione

  • ΔHresz° = ΔHf°(prod.) - ΔHf°(reag.)
  • zero = livello di entalpia degli elementi (di formazione)

LEGGE di HESS

  • corollario del fatto che H è funzione di stato

L'entalpia di reazione è l'abbiname delle entalpie di qualsiasi sequenza di reazioni (alle stessa Te e P) in cui le reazioni generate per essere scomposte

prodotti

H è funzione di stato, indipendente dal percorso seguito

es. 2C(s) + 2O₂ → 2CO₂ ΔH = -787 KJ/mc

G 2C + 2O → 2CO ΔH = -221

2CO + O₂ → 2CO₂ ΔH = -566

Hi = -787

  • Il fatto di essere una proprietà di stato, rende il valore dell'entalpia una proprietà additiva che dipende solo introito allo stato iniziale e finale del sistema. (Ciò è alla base della legge di Hess)
  • L'entalpia di una reazione che sia scomponibile in una serie di reazioni parziali è pari alla somma algebrica delle entalpie delle singole reazioni

SPONTANEITÀ delle TRASFORMAZIONI

In natura esistono fenomeni che avvengono spontaneamente e fenomeni che non mostrano alcuna tendenza a verificarsi spontaneamente

Esistono reazioni spontanee sia endoermiche ed esotermiche

L'unica connotazione posta dal 2° principio della termo. è la conservazione dell'energia.

sistemi e reazioni accoppiate

fare avvenire processo endoergonico (forzato a decorrere)

  • Si rinuncia ad un sistema accoppiando al processo non spontaneo un secondo processo che sia esoergonico

Anche i valori di ΔG vengono riferiti a condizioni standard (ΔG⁰)

ΔG⁰reaz = ΣΔG⁰prod - ΣΔG⁰reag

Nel caso di sistemi biologici x quanto riguarda la concentrazione idrogenionica può essere 1 μM (pH = 7). Si tratta di valori diversi dal ΔG⁰ che vengono indicati con il simbolo ΔG°‘.

Energia libera standard di formazione (ΔG⁰f)

  • Corrisponde al valore del ΔG della reazione di sintesi dello stesso a partire dagli elementi costitutivi

Composti con valori positivi di ΔG⁰f sono intrinsecamente instabili e tendono a decomporsi, negi elementi costitutivi risultando apparentemente stabili (benzene, NO₂)

ΔG⁰reaz = ΣΔG⁰fprod - ΣΔG⁰freag

  • energia libera di formazione positiva → decomposizione

ENERGIA LIBERA E COSTANTE DI EQUILIBRIO

In una reazione chimica le condizioni che delineano l'equilibrio corrispondono allo stato a minore en. libera.

aA + bB ⇌ cC + dD

All'equilibrio Kc = [C]c[D]d / [A]a[B]b

Non all'eq. Q = [C]c[D]d / [A]a[B]b

Q / K → dice quanto siamo lontani dall'equilibrio

  • È quanto il contenuto di energia libera del sistema sia lontano dal minimo → quindi definisce un criterio di spontaneità
  • La reazione decorre spontaneamente fino al punto in cui Q / K = 1

Differenza di energia potenziale tra le 2 conformazioni limite e la barriera rotazionale. Se è inferiore a 10 kcal/mol il legame C-C può ruotare

ISOMERIA OTTICA

Stereoisomeria configurazionale

Molecola in questione non ha un piano di simmetria ⇒ chirale Presenza di un piano di simmetria ⇒ achirale

  • Carbonio asimmetrico
  • Atomo di carbonio legato a 4 gruppi sostituenti diversi

Presenza di un centro chirale ⇒ non è possibile tracciare un piano che la ottimizzi dividendola in 2 parti uguali

Molecola chirale ⇒ 2 ISOMERI ⇒ l’uno l’immagine speculare dell’altro ⇒ NON sono sovrapponibili

⇒ 2 molecole diverse ⇒ enantiomeri

  • Stereoisomeri l’uno immagine speculare dell’altro (isomeri ottici)

DIASTEREOISOMERI

Isomeri della stessa molecola che non sono immagine speculare dell’altro

Rappresenza di un centro chirale è condizione necessaria ma non sufficiente XX in intramolecola sia chirale. Questa non essere presente un piano di simmetria.

STEREOISOMERIA E POTERE ROTATORIO

2 Isomeri ottici di una stessa sost. possiedono le stesse proprietà chimiche e fisiche. La principale proprietà per cui differiscono è il potere di ruotare il piano della luce polarizzata in direzione opposta. Si parla pertanto di isomeri destrogiri e isomeri levogiri

  • Polarimetro ⇒ misura la rotazione del piano della luce polarizzata

Potere rotatorio specifico (k) di una sost. è il numero di gradi di cui viene ruotato il piano della luce pol. da una soluzione al 1% della sost. misurato ad una lunghezza ottica

  • (α) = rotazione osservata (gradi)
  • (l) = lunghezza tubo(cdm) x concent.n (%ml)

NOMENCLATURA delle MOLECOLE CHIRALI

Riferimento alla molecola della Gliceraldeide

H───OH  | H────C─────H  | O=CCH2OH

Si prende in esame l’assintoto il piano di quello ossia dei posto in alto e si definisce se si tratta viene detto ISOMERO D. Se a sinistra ISOMERO L. così ad ogni altro composto a presenza di uno al caim.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
38 pagine
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SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher babysport di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Stefani Massimo.