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KREBS
AcilCoA
" 1. AcilCoA deidrogenasi, enzima FAD-dipendente che sottrae 2 elettroni e 2 protoni al sistema
α-β, li scarica sul FAD e forma un intermedio con un doppio legame ancora legato al CoA. È
un enoile: trans-∆2-enoilCoA. L’enzima è stereospecifico e fa un doppio legame in
configurazione trans (mentre quelli negli acidi grassi sono in configurazione cis) → è diverso
147
dagli acidi grassi naturali. Se parto da un acido grasso che ha già un doppio legame, non è la
stessa cosa dell’intermedio in configurazione trans.
2. Un doppio legame può sommare una molecola d’acqua, c’è una trans-∆2-enoilCoA idratasi
che rompe uno dei due legami sommando la molecola d’acqua. In posizione β quindi
aggiunge un OH: (L)-3-idrossi-acilCoA (oppure (L)-β-idrossi-acilCoA). Ottengo un
carbonio chirale che esiste in uno stereoisomero L e D → l’enzima lavora solo sul trans e non
sul cis e somma acqua formando esclusivamente l’L-idrossiacil-derivato e non il D.
3. Ho una seconda 3-idrossiacilCoA deidrogenasi che ossida il COOH trasformandolo in C=O).
Ho un chetone in 3: 3-cheto-acilCoA. Produco una molecola di FAD (la dh è FAD-
dipendente).
4. Il sistema è molto reattivo, posso rompere il legame covalente tra il Cα e il Cβ sommando
qualcosa che consenta di ottenere acetilCoA e un nuovo acilCoA-derivato. La rottura avviene
con un meccanismo di tiolisi: 3-chetoacilCoA tiolasi. Rompe il legame introducendo una
molecola di CoA.
Quindi ottengo alla fine un acilCoA (con 2 C in meno) e un acetilCoA.
L’acilCoA ricomincia la sequenza di reazioni, alla fine si stacca un altro acetilCoA e un acilCoA
con 2 C in meno.
Alla fine ottengo un cheto-acilCoA con 4 atomi di carbonio (aceto acetilCoA). La tiolasi lo
rompe facendo 2 molecole di acetilCoA.
Varianti della β-ossidazione
1. Ossidazione di acidi grassi a numero dispari di atomi di C :
Vengono prodotti nel metabolismo microbico. All’ultimo giro ho un atomo a 5 atomi di C e
quando lo spezzo ottengo propionilCoA e acetilCoA. Posso usare il propionilCoA e una quota
significativa si forma non solo da questo metabolismo ma anche da quello di alcuni amminoacidi
a catena ramificata. Mentre per tutti gli acidi grassi e per i carboidrati esiste una via comune che
porta i cataboliti verso il ciclo di Krebs, per ogni amminoacido c’è una via metabolica
particolare.
$ Alla fine posso trasformarlo con una serie di reazioni in succinilCoA, un intermedio del ciclo di
Krebs. In questo modo ho una “porta secondaria” al ciclo di Krebs.
L’enzima coinvolto, la metil-malonilCoA mutasi, è uno dei pochi che usa come coenzima la
vitamina B12 o cianocobalamina, che al suo interno ha uno ione cobalto. 148
2.Ossidazione di acidi grassi
insaturi :
Richiede alcune reazioni particolari
per ossidare:
∆3-cis-enoilCoA: ha un doppio
•
legame in conformazione diversa dal
solito intermedio. Inoltre è ∆3
anziché ∆2.
∆2trans-∆4cis-dienoilCoA
•
Metto a disposizione del mitocondrio
degli enzimi aggiuntivi che
permettono di ossidare un acido
grasso anche polinsaturo ottenendo
acetilCoA. La resa in termini di
acetilCoA non è un problema, però la
presenza di doppi legami fa sì che sia
meno ridotto e quindi ho una resa un
po’ minore di FADH rispetto a quella di un acido
2
grasso saturo. La differenza è piccola: 1 FADH in
2
meno per un doppio legame (2ATP in meno).
I grassi di condimento vegetale comportano
l’introduzione di una quota significativa di acidi
grassi polinsaturi.
Dobbiamo mantenere un certo rapporto fra acidi
grassi saturi e insaturi, e nell’ambito degli insaturi
bisogna avere un certo rapporto fra monoinsaturi e
polinsaturi. Tra i polinsaturi dovrei avere un certo
rapporto fra i diversi tipi di acidi grassi polinsaturi
(es: ω-3/ω-6).
Faccio 3 cicli di β-ossidazione con rilascio di 3
acetilCoA, poi ho un intermedio con un doppio
legame molto vicino all’acilCoA, ma non è quello
giusto: è un ∆3cis (e non un ∆2trans). Gli enzimi
normali non possono lavorare, ma c’è un
enzima(enoilCoA isomerasi) che trasforma in ∆3-
cis-enoilCoA in ∆2-trans-enoilCoA.
Si forma un FADH in meno.
2
Se parto da una situazione più complicata (es: acido
linoleico, un ω-6 polinsaturo), ottengo un
intermedio sbagliato, uso l’isomerasi per poter poi 149
fare un altro ciclo di β-ossidazione e ottengo un nuovo intermedio: la deidrogenasi fa un giusto
doppio legame ma subito dopo c’è un altro doppio legame in configurazione sbagliata.
È un dienoilCoA derivato. Uno dei doppi legami deve essere ridotto, poi l’altro migra (isomerasi)
e alla fine elimino uno dei due doppi legami e ne ho uno giusto per posizione e configurazione.
Nessun enzima della β-ossidazione è sensibile ai livelli di NADH o di ATP, ma è in rapporto con
la catena respiratoria e il ciclo di Krebs nel mitocondrio: se faccio molta ATP nel mitocondrio la
catena respiratoria viene inibita, il ciclo di Krebs viene inibito non riossida i coenzimi ridotti e la
β-ossidazione si ferma anche se nessun enzima della β-ossidazione è direttamente sensibile alla
concentrazione di ATP. 150
Metabolismo degli amminoacidi
Dobbiamo introdurre amminoacidi di qualità e quantità adeguata (proteine ad alto valore
biologico) per sintetizzare proteine. Un individuo adulto normalmente è in bilancio azotato in
pari, se è positivo sto crescendo.
Se mangio molte proteine ad alto valore biologico (es: tuorlo d’uovo) il bilancio azotato rimane
comunque in pari: elimino più urea.
L’eccesso di proteine che mangio viene utilizzato a scopi energetici.
Nella cellula ho un pool di amminoacidi, che devo usare in primo luogo per fare le proteine dei
tessuti. Queste vanno incontro a turnover e una parte degli amminoacidi derivati dalla
degradazione può venire riciclato (anche se non è mai efficiente al 100%).
Il pool degli aminoacidi viene usato anche perché le proteine non sono le uniche che contengono
azoto. L’eme contiene un anello tetrapirrolico che contiene azoto derivato dal metabolismo
amminoacidico. Quindi per sintetizzare una molecola che ha l’azoto abbiamo bisogno di azoto,
che deriva dagli amminoacidi. Anche le basi azotate dei nucleotidi contengono azoto.
Gli amminoacidi servono per la sintesi proteica ma anche come precursori di altre molecole non
proteiche.
L’adrenalina è un ormone, derivato di un amminoacido con dentro un gruppo amminico: è
un’amina biogena. Anche per la noradrenalina, l’istamina (deriva dall’istidina), la serotonina
(deriva dal trp).
Gli amminoacidi in eccesso vengono usati a scopi energetici.
Alcuni li posso trasformare in acetilCoA → vengono ossidati per produrre ATP.
Non tutti gli amminoacidi possono essere trasformati in acetilCoA. Nel ciclo di Krebs però ci
sono altre vie di ingresso (es: il propionilCoA può entrare attraverso il succinilCoA). Molti
amminoacidi entrano nel ciclo di Krebs perché nel loro catabolismo si formano intermedi che
possono entrare per altre vie.
Se mangio carboidrati in eccesso, nel fegato questi possono essere usati per la sintesi dei grassi.
Analogamente, se mangio aminoacidi in forte eccesso rispetto al fabbisogno nel fegato posso
trasformarli in trigliceridi che vengono esportati.
Tutti gli intermedi che entrano nel ciclo di Krebs non contengono azoto → devo affrontare il
problema dello smaltimento dell’azoto. La molecola che si libera è ammoniaca, molto velenosa
→ se l’ammonemia si alza sopra un livello limite molto basso si rischia di morire.
Mangiare amminoacidi comporta un vantaggio: nel ciclo di Krebs può entrare acetilCoA o
qualcosa di diverso. La differenza dal punto di vista del ciclo di Krebs è che con l’acetilCoA il
bilancio di carbonio è 0 (2 entrano e 2 escono). Quando entra il succinilCoA che ha 4 atomi di
carbonio, ne perdo 2 sotto forma di CO , ma ho anche rifornito il ciclo di Krebs di atomi di
2
carbonio.
Dal catabolismo degli aminoacidi quindi ho la capacità di arricchire il ciclo di Krebs di atomi di
carbonio. La capacità di sintetizzare glucosio dipende da questo arricchimento? 151
$ Problemi:
L’uso degli scheletri carboniosi degli amminoacidi è più complesso di quello di altre molecole.
• Staccando l’azoto dallo scheletro carbonioso rimane ammoniaca che reagisce con l’acqua
• ⇌ 4+
dando ioni ammonio. NH NH . L’ammoniaca passa le membrane, gli ioni ammonio no. Ho
3
il problema dello smaltimento dell’azoto. L’ammonio deve essere trasformato in
un metabolita non tossico, deve arrivare al rene sotto forma di un’altra molecola:
urea. L’azoto nel sangue viaggia anche sotto forma di alanina e glutammina.
Nella gestione del problema dell’ammoniaca rivestono un ruolo importante il rene
e il fegato → è l’organo nel quale avviene la quasi totalità della sintesi di urea (ciclo
dell’urea), un processo di detossificazione.
Smaltimento dell’azoto
Posso pensare di staccare direttamente il gruppo amminico dallo scheletro carbonioso, esempio:
1. Alanina: Ho nel pool cellulare un surplus di alanina, la voglio usare per produrre energia:
stacco il gruppo amminico e si forma ammonio libero. Rimane piruvato come scheletro
carbonioso (da un α-amminoacido a un α-chetoacido), il quale può essere trasformato in
acetilCoA e entrare nel ciclo di Krebs
4+
NH
$ 152
2. Aspartato → ossalacetato (intermedio del ciclo di Krebs)
$ Queste reazioni sono catalizzate da enzimi detti aminoacido ossidasi, che trasformano gli α-
amminoacidi negli α-chetoacidi corrispondenti. Tuttavia sono enzimi presenti nei nostri tessuti
con attività bassissima, quindi sono trascurabili (fortunatamente, perché avrei ammonio libero).
Transaminazione
Sono in grado di far reagire l’alanina con un α-chetoacido e si forma acido piruvico e un
amminoacido. Ci sono enzimi detti transaminasi o aminotransferasi che possono trasferire un
gruppo amminico da un amminoacido a un α-chetoacido.
$ Le transaminasi più importanti come α-chetoacido usano l’acido α-chetoglutarico e quindi si
forma acido glutammico. A parte prolina e treonina, tutti gli amminoacidi possono essere
transaminati e generano uno scheletro carbonioso più o meno complicato.
$ Resta il problema di come eliminare l’azoto dall’acido glutammico. Il muscolo è bravo ad usare
gli aminoacidi a catena ramificata, quindi deve liberarsi di molto acido glutammico. Il
gl