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Il così detto lungometraggio

è il veicolo di una forma → non è un problema appuntometrico di comparare i metri e i centimetri, ma significa che il sorgere del film lungo,superiore ai 600 metri (two reels → due rulli), e legato ad alcuni generi che sono quellispettacolari, in costume, storici, storico-milotologici → motivo per cui nascono in Italiae dall’Italia si diffondono nel resto del mondo → il lungometraggio è una misuracongrua alla forma del film spettacolare, a gran spettacolo → in inglese si usa la parolafeature film → che significa sia lungometraggio che film spettacolare = nozione cheindica ambedue le cose.

Ci si può chiedere se il lungometraggio sia uno stadi di sviluppo e evoluzione delcinema o una cesura, un taglio, un salto che si verifica nella rappresentazionecinematografica delle forme spettacolari?

Il cinema fissa nei fatti una durata standard nella durata dello spettacolocinematografico →

circa un'ora e mezza (ci sono ovviamente eccezioni più corte o lunghe) → quando si fissa lo standard dei 90 minuti? "Inferno" (1911, Milano films) di Bertolini, Padovan, De Liguoro → oltre 1000 metri Altro film di 1000 metri ma ormai perduto è "la Gerusalemme liberata" (cines, 1911) pretenziosamente Prevedono già una certa ampiezza, anche perché sono tratti da importanti opere letterarie => lungometraggio come veicolo di una forma spettacolare, in questo caso anche riferito al genere letterario "La guerra Italo-Turca" 1911, di Luca Comerio → uno dei pionieri del cinema italiano → ben 600 metri e a differenza degli altri di non finzione = sulla guerra Italo-Turca → nel 1911 l'Italia invade quel che oggi è la Libia e comincia una guerra che dura poco più di un anno, terribile perché si usano aerei e gas → lui racconta di questa guerra → pioniere del Documentario 06/10

Si ritorna al grafo.

La prima risposta di Borde sul perché ci sono delle perdite si deve al passaggio dal cortometraggio al lungometraggio. Ma questa è una risposta troppo secca e meccanica.

Un altro grado! Vuole costruirlo insieme a noi <3

Partiamo da corto/lungometraggio. Stabiliamo che ci sono due luoghi in cui si stabilisce la definizione dei due termini di metraggio.

Il primo luogo, che chiameremo lex, dove la legge ha fissato queste due categorie, che è la legge n.1213 sul cinema del 4 novembre del 1954, viene emanata questa legge sul "si intende per lungometraggio il film di lunghezza superiore ai 1600m." art.4 tit. II. Questa legge dice che un lungometraggio è un film superiore ai 1600 m.

"Per cortometraggio si intende un film di lunghezza non inferiore a 290m."

Inserire grafo

Un film inferiore a 1600m è considerato un cortometraggio. Un film 35mm

formatostandard al di sotto dei 1600m è, per legge, un cortometraggio. Sono unità di misura per lo più europee, non americane. Al di sotto dei 290mt il film non è apprezzabile, non è permesso di godere i benefici della legge. In secondo luogo, che chiameremo lexikon, è una sorta di vocabolario dei termini cinematografici. Questo lessico tecnico prende il nome di filmlexicon. "Dicesi un lungometraggio un film tra 1500-3500mt., dicesi cortometraggio un film inferiore a 1500mt." Inserire grafo Variano di poco tra lexikon e lex, ma se incrociamo le due definizioni, notiamo che secondo la lex un film inferiore a un rullo, o come dice la legge 290mt, è troppo corto, non è neanche contemplato dalla legge, come se non accedesse alla legge, quello che in termini giuridici si dice un oggetto forcluso, ciò che è al di qua della legge, non è un oggetto valutabile secondo la legge. Cosacuriosa che per la lexikon un film superiore ai 3500mt è abnorme, non contemplabile. In questo caso la lex decide la soglia minima del lungometraggio superiore ai 1600mt, mentre la lexis stabilisce il tetto massimo del cortometraggio. Queste definizioni, che sono quantitative e presunte neutre, tradiscono un'intenzione, una mozione, prescrittiva, come dire sostanzialmente di tipo normativo, cioè descrivono cosa sono e quanto sono lunghi questi oggetti, impongono uno standard universale, ne prescrive la sua essenza ci sta dicendo che cos'è un film e quale misura devono avere per esserlo. In mezzo ci sono quelle misure che ci indicano che sono le misure standard, il vocabolario dice. Altro termine concorrente sarebbe metratura, si dice qual è il metraggio del film, è riferito a uno standard di film. Questo standard che abbiamo qui ricordato, una prima cosa da considerare possiamo anche adeguarci ma per quel che ci riguarda questo standard, queste misure, inItalia, non sono connaturate, non vi appartengono per natura al film stesso, sono invece prodotto. Lo standard non è connaturato al film stesso, sono un prodotto di una storia del cinema. La questione è che queste misure che abbiamo detto, ovvero queste categorie di corto/lungometraggio secondo gli standard stabiliti, proiettare queste definizioni sulla storia del cinema dei primi anni è un abuso terminologico, un abuso retrospettivo. Una terza definizione, per convenzione filmografica, chi scrive queste filmografie, ritengono ooo danno indicano una estensione diverse per quel che riguarda il lungometraggio, fatta breve un lungometraggio per un filmografo = 1000mt, facile da ricordare, per semplificare utilizzano questa categoria. La questione però è che questo termine per i filmografi è convenzionale, dicono "dobbiamo elencare i film usciti in una nazione da una certa data a un'altra, indichiamo solo i lungometraggi, è decidiamo cosa".

Sono i "lungometraggi" questa è una decisione convenzionale di come si scrive una filmografia. Questa di 1000mt è convenzionale, ma non hanno a che fare con la nozione di affermazione storica di quello che viene definito lungometraggio, detto altrimenti la nozione di lungometraggio dei filmografi non coincide con le definizioni di lungometraggio che danno la legge o il vocabolario filmlexicon, è una terza accezione di comodo e di tipo convenzionale.

Il punto che dobbiamo afferrare adesso è che la definizione di lungometraggio non è la stessa negli anni '10, '20 e oggi. È un termine elastico.

La caduta di Troia (1911) = 600 mt questo veniva definito come un film impossibile al suo tempo, di una lunghezza impossibile perché nessun film fino a quella data era stato così lungo.

È una nazione, quella di lungometraggio, che va piegata nella definizione dei film dell'epoca. 1911 come inizio dell'introduzione di metraggi.

superiori usati normalmente a quella epoca. Questa idea di lungometraggio è un po' elastica, ciò che prima sembra fin troppo lungo non troppo dopo è considerato un film breve. Una cosa non troppo evidente, ma che al prof piace proporci su cui riflette: quando parlo di percezione della durata, se il film è più o meno lungo, non mi sto riferendo a una sorta di soggettivismo, non mi riferisco solo allo spettatore, ma alla percezione anche del produttore, cioè a qualcosa di più nodale, essenziale, cioè l'idea di lunghezza di un film non è solo un'espressione quantitativa, è in qualche modo una qualità. Possiamo inventarci una definizione di lunghezza percepita. Parla di nonne e zie. Lo sforzo è pensare come una quantità di rovesci in qualità (non sto capendo dove vuole arrivare), alcuni film lunghi sono anche di grosso impegno finanziario, che hanno come soggetto argomenti o.romanzi o tragedie o altri soggetti referenziati. Si inventa una lunghezza che si congrua a una lunghezza del filmato. Il film lungo è quasi un genere, è la misura congrua quasi conveniente, adattato al soggetto nobile trattato. Vuole dire che il soggetto cerca il veicolo adeguato: il film lungo, non che la maniera appropriata. Il lungometraggio è la forma congrua del feature film che si sviluppa proprio in Italia. Si trova, si inventa una lunghezza che sia congrua al soggetto trattato → un film lungo è un "quasi genere" → è la misura congrua, conveniente, adeguata al soggetto nobile trattato in questi casi. Il soggetto cerca il veicolo adeguato, ovvero il film lungo, nonché la maniera appropriata. Il lungometraggio è veicolo di una forma (questo accade anche in pittura es. cappella sistina → maniera grande, soggetto degno di uno spazio adeguato). Si parla di genere spettacolare che poi si congrua al film lungo, al

lungometraggio (film feature storico, in costume ecc) → veicolo della forma del “film a gran spettacolo” → film → significa sia “film spettacolare” che “lungometraggio” → due nozioni che si trovano a coincidere in questa definizione

Si sviluppa particolarmente in Italia

Il cortometraggio non è speculare al lungometraggio, è un termine che però dipende dal secondo termine di lungometraggio → con l’affermazione del lungometraggio, tutto il cinema prodotto fino alla sua affermazione diventa automaticamente di contro tout court, cortometraggio → errore, dato che quello sarebbe il cinema sonoro semplicemente i film dell’epoca primitiva → una veduta animata dei Lumiere non è un “corto” perché nato così → il film non nasce corto → le prime pellicole lumiere misurano quanto il magazzino della macchina inventata dai lumiere stessi, il contenitore che contiene la pellicola

può contenere → 17 metri → in conformità con la misura lineare di film stabilita dalla casa di produzione, di film come oggetto materiale di produzione → pellicola vergine, positivo, negativo, pellicola da ripresa e pellicola di proiezione → venivano prodotte così → è una misura che è uguale a se stessa, che è standard di fabbricazione uguale al suo → le pellicole all'epoca erano fabbricate in questa misura e basta. I due termini quindi, non sono speculari in questo senso: il film di lungo corso, ex post, a posteriori, retro agisce sulla concezione dei film precedente, incide sulla sua percezione, anche nella lunghezza, finendo a far additare come cortometraggio film che prima erano semplicemente considerati filmografia. Questa dinamica non è un paradosso, ma è semplicemente la dinamica degli avvenimenti → lungometraggio che inventa il cortometraggio secondo il principio appena.
Dettagli
A.A. 2020-2021
24 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiuliaZaffino9876 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filmologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Canosa Michele.