Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 77
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 1 Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di elementi di linguistica e psicolinguistica, prof. Panzeri Pag. 76
1 su 77
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

V C C C V

Fase abituazione: vocale­consonante1­consonante­consonante2­vocale : = utspu

1 2

V C V C V

Fase test: vocale­consonante2­consonante­consonante1­vocale: = upstu

2 1

∗ Gruppo 4 controllo: familiarizzazione con la stessa sequenza del gruppo 2, ma senza cambiamenti

nella fase test C C C

Fase abituazione: consonante1­vocale­consonante 2 = tsp

1 2

C C C

Fase test: consonante1­vocale­consonante 2 = tsp

1 2

Ci si aspetta che i bambini del gruppo 1 riconoscano il cambio di suoni da pat a tap, e quindi aumentino il ritmo

di suzione quando avviene il cambio.

Cosa faranno i bambini del gruppo 2?

Utilizzo di 2 indici: prima viene calcolata nel gruppo la media del ritmo di suzione durante la presentazione del

primo suono, e poi con il cambio del suono, per indicare se il ritmo in generale aumenta. Secondo indice: per

ogni bambino si calcola la “dishabituation ratio”, la differenza tra il ritmo di suzione prima e dopo il cambio, e

18

Buendìa Pagina [ELEMENTI DI LINGUISTICA E PSICOLINGUISTICA]

Primavera 2016

stabiliscono di contare come “bambini che si sono accorti del cambio” solo quelli che hanno incrementato il

ritmo di suzione del 15%.

Considerando il primo indice, l’aumento generale nel ritmo di suzione, l’incremento maggiore si ha tra tap a pat

(37.5%) e da utspu a uptsu(36.8%). Mentre l’incremento da tsp a pst (13.5%) è paragonabile alla situazione di

controllo (+16.6%).

Prendendo come indicatore l’indice due, considerando dunque solo i bambin il qui ritmo di suzione aumenta a

più del 15% dopo il cambio, la situazione è confusa:

∗ l’80% si accorge dal cambio da tap a pat

∗ il 50% si accorge da utspu a upstu

∗ il 40% si accorge da tsp a pst, come nel gruppo di controllo.

Conclusioni: sono state testate sillabe ben formate, con sillabe impossibili, con sequenze bisillabiche che

contengono una sillaba impossibile. In tutte le condizioni le consonanti critiche (quelle invertite) erano sempre

le stesse /p/ e /t/. il cambio fisico che intercorre tra la fase di familiarizzazione e quella di test era sempre lo

stesso (invertire /p/ e /t/), almeno a livello di fonema individuale.

Quindi i bambini discriminano tra due sillabe legittime come tap e pat, ma non tra sequenze di consonanti

quando si invertono la prima e l’ultima consonante. Poiché nei due casi sono stati invertiti gli stessi fonemi, è

plausibile assumere che questo avvenga perché sono solo le sillabe a essere rappresentate e riconosciute.

Per testare questo è stata inclusa la condizione VCCCV, dove l’aggiunta di due vocali ha trasformato la

sequenza non legittima CCC in due sillabe possibili. I risultati dei bambini di questa condizione sono ambigui:

come gruppo generale c’è incremento nel ritmo di suzione, ma il numero di bambini che se ne accorge è

paragonabile al gruppo di controllo, dove non avviene nessun cambio.

Dunque si può concludere che in generale i bambini si accorgono di un cambio fisico (inversione dei fonemi)

sono in grado di processare unità linguistiche come la sillaba già da

quando ciò avviene nella sillaba,

molto piccoli. 19

Buendìa Pagina [ELEMENTI DI LINGUISTICA E PSICOLINGUISTICA]

Primavera 2016

Bambini appena nati:

• Utilizzano info prosodiche (ritmo) di una lingua (discriminano tra lingue che appartengono a classi

prosodiche diverse).

• Applicano le info prosodiche a particolari brani (riconoscendolo anche se letto da un’altra donna).

• L’unità fondamentale del parlato è la sillaba (discriminano tra diverse combinazioni di segmenti fonetici

diversi sono se all’interno di sillabe).

Riconoscere le info prosodiche legate al ritmo, basandosi sulla sillaba aiuta a crackare il linguaggio per

impararlo. Per comprendere una lingua vanno identificate le parole, e per identificare le parole occorre capire

quando “iniziano” e finiscono all’interno delle frasi, benché mentre si parla si emette un flusso continuo di

parole.

I caregivers, o le madri, si rivolgono ai bimbi con modi particolari, il “motherese”, con intonazioni particolari,

con enfasi su parole determinate, e con lessico e sintassi semplificati., tuttavia le “single­words utterances”

corrispondono solo al 10% degli enunciati, dunque i bambini devono segmentare le frasi per comprendere le

parole.

A che età ci riescono?

Jusczyk, Aslin, 1995. A 7 mesi i neonati riconoscono una parola all’interno del flusso del parlato. A 6 mesi no.

Head­ turn preference paradigm,: bimbi da 4.5 mesi fino a 18 mesi. Si basa su 2 principi:

⋅ I bambini girano la testa in direzione di un suono

⋅ I bambini rimangono girati più a lungo se ritengono un suono interessante

Il bimbo siede in braccio al genitore, di fronte a lui c’è una videocamera su cui vi è una luce per orientare

l’attenzione del bimbo, ai lati vi sono 2 autoparlanti che emettono gli stimoli sperimentali.

Procedura

Fase di familiarizzazione:

∇ Rendere i bimbi “familiari agli stimoli”

∇ Insegnargli che ogni tanto gli stimoli arrivano da destra e ogni tanto da sinistra

∇ Per far associare il comportamento “gira la testa” con la comparsa dei suoni; i suoni vengono emessi

da un autoparlante finché il bambino continua a guardare in quella direzione. Quando il bambino si

rigira il suono viene interrotto. Così capisce che per sentire un suono deve mantenere la testa girata in

direzione dello stimolo.

Fase test:

∼ Gli stimoli vengono presentati da uno o dall’altro autoparlante senza particolari assunzioni, e si

registra il comportamento del bambino: per quando tempo rimane a guardare da una parte o dall’altra.

Si assume che i bimbi indugino più a lungo a sentire suoni interessanti: talvolta interessante corrisponde a

nuovo, altra a familiare.

Quattro esperimenti di Jusczyk e Aslin, 1995

Esperimento 1:

Si attira l’attenzione del bimbo accendendo la luce della telecamera di fronte al bimbo.

20

Buendìa Pagina [ELEMENTI DI LINGUISTICA E PSICOLINGUISTICA]

Primavera 2016

Nella fase di familiarizzazione presentare una parola singola ai bimbi 15 volte (cup/cup/cup/…). E poi l’altra

parola (dog/dog/…), mentre il bambino guarda in direzione dell’autoparlante.

Nella fase di test presentare i 4 brani con le 6 frasi. I brani vengono fatti ascoltare finché il bambino rimane a

guardare nella direzione dell’autoparlante, quando si girano per più di due secondi la riproduzione viene

interrotta.

Verificare se i bimbi guardano più o meno a lungo a seconda della frase che contiene o no la parola specifica.

Partecipanti: 24 bimbi americani di 7.5 mesi.

Una donna ha registrato 4 brani diversi, ognuno di 6 frasi, le quali avevano una parola in comune. Poi sono

state registrare le 4 parole separatamente, e ogni parola pronunciata 15 volte. (un brano era: the cup was

bright and shiny. A clown drank from the red cup. Ecc x6). Viene fatto anche con dog, feet e bike.

I 24 bimbi vengono divisi in due gruppi: uno della fase di familiarizzazione sente cup e dog, l’altro feet e bike.

Risultati: registrati i tempi medi di ascolto per i 4 brani, divisi tra due blocchi: brani che presentavano le parole

familiari, e brani che non le presentavano.

19 bimbi si 24 mostravano tempi di ascolto maggiori per le frasi con le parole familiari. Tempi medi 8.29 s per

brani familiari, mentre 7.04 per brani non fam. Differenza significativa.

Quindi i bimbi di 7.5 mesi riconoscono nel flusso del parlato una parola presentata prima in modo

isolato.

Esperimento 2: 24 bimbi ma di 6 mesi. Stessa procedura.

Risultati: 13 bimbi su 24 hanno tempi di ascolto maggiori per brani familiari 8.45, mentre il tempo medio di

Non riconoscono una parola nel flusso

ascolto per brani non fam è di 7.97: la differenza non è significativa.

del parlato.

Esperimento 3: verificare se i bimbi estrapolano dal flusso del parlato la parola, o solo alcune proprietà

fonologiche di essa. Stessa procedura, ma sostituzione delle parole della fase di familiarizzazione con altre

non­ parole. Cup tup; feet zeet; bike gike; dog bawg.

Ai bimbi si presentano nella fase test le frasi originali, non con le non­ parole.

Hyp: se i bimbi sono sensibili solo alle proprietà fonologiche, allora dovranno preferire i brani anche con le

non­ parole. Se invece riconoscono le parole per intere, non dovrebbero mostrare preferenze.

24 bimbi americani di 7.5 mesi. 12 bimbi familiarizzati con tup e bawg, 12 con zeet e gike.

Risultati: 11 bimbi su 24 preferiscono i brani con le parole non­ parole, se familiarizzati con tup mostravano di

preferire la frase con cup. Tempo di ascolto medio per non­ parole 6.93 s, mentre 6.51 per brani originali.

Differenza non significativa. Essendo la differenza non significativa si può concludere che i bimbi non

preferiscono semplicemente le info prosodiche, ma riconoscono le parole nell’interezza.

Esperimento 4: verificare a che età i bimbi estraggono parole dal flusso del parlato e le riconoscono. Con 24

bimbi di 7.5 mesi. Stesso esperimento ma contrario.

I bimbi vengono familiarizzati con le frasi (e non con le parole singole come prima) contenenti le parole target,

e nella fase test viene loro presentata la parola target e altre parole non sentite nella fase di familiarizzazione.

p

Hyp: se il bimbo preferisce la parola target, si presume che l’abbia estrapolata dal flusso del parlato, e

riconosciuta. 21

Buendìa Pagina [ELEMENTI DI LINGUISTICA E PSICOLINGUISTICA]

Primavera 2016

Risultati: 18 bimbi su 24 ascoltano maggiormente la lista di parole target, rispetto alle parole nuove. 10.43 s per

parole target, e 8.32 s per parole nuove. La differenza è significativa.

Quindi bimbi a 7.5 mesi, ma non a 6, riconoscono almeno alcune parole nel flusso del parlato, e le

parole estratte sono complete, non si basano solo su proprietà fonologiche.

Segmentare il flusso del parlato: BANKIRITUBENDUDIFIN

Da quali parole è composto? …

Assumi che ti chiami Kiri e tuo padre Dudi. La segmentazione potrebbe divenire:

BAN KIRI TUBEN DUDI FIN

E da qui posso dedurre che anche ban e fin siano parole (tuben è ambiguo, potrebbe essere tu­ ben).

Dunque in TAMFINAIBANKIRISAN potrei trovare:

TAM FIN AT BAN KIRI SAN

Questo spiega come a partire da poche parole familiari, riconoscendole nel flusso del parlato, si possa poi

ipotizzare quali siano le altre parole, e usarle per identificarne poi altre.

Studio di Bortfeld, 2005. Riprende l’esperimento di Jusczyk e Aslin. Provano a familiarizzare bimbi di 6 mesi

con frasi in cui la parola target compariva subito vicino una parola sicuramente nota al bambino (il loro nome o

mommy):

∼ Maggie’s bike had big whe

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
77 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher yzeel di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di Linguistica e Psicolinguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Panzeri Francesca.