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Estratto del documento

6 ottobre 2016

INTRODUZIONE ALLE TELECOMUNICAZIONI

X(t) ANALOGICO - segnale continuo nel tempo (n variabile) (continua)X(n) DIGITALE - segnale discreto in sequenze (n indice) (discreto)

Però nessuno dei due è immune dalla possibilità di perdita di informazione: ciò che si riceve è sempre una copia accettabile di ciò che è stato inviato.

Messaggio: manifestazione fisica di un segnale

Per misurare quanto è efficiente un sistema di TLC:

  • ① FEDELTA DI TRASMISSIONE ANALOGICO
  • ② ACCURATEZZA DI TRASMISSIONE (bit) DIGITALE

Essendo le sorgenti naturali in forma analogica, per usare le apparecchiature digitali si deve operare sui segnali in uscita.In tutti i segnali inviati DEVE esser presente ciò che è stato inviato: si trasmettono solo segnali elettrici (digitali)

voce → TRASDUTTORE DI INGRESSO → SISTEMA DI TLC → TRASDUTTORE DI USCITA → destinatario voce

segnale elettrico trasmissible

TRASMETTITORE → CANALE DI COMUNICAZIONE

  • filo
  • fibra
  • wireless
→ RICEVITORE

Generalmente supponiamo un sistema wireless. Si può scomporre subito e sempre in questo modo, a meno di particolari dati tecnici e particolari del sistema che viene dato.

Nella trasmissione nel canale radio, il segnale subisce una degradazione in base alla distanza tra fonte e destinatario.

RUMORE!

  • INTERFERENZA = disturbo del segnale causato dalla sovrapposizione di segnali diversi estranei a quello originale.
  • DISTORSIONE = generalmente causata dal malfunzionamento delle apparecchiature.

Distorce il segnale e le informazioni e lo rovina, inviando info errate.

Supponendo che i rumori si generino solo nel canale, quindi ricevitore e trasmettitore componenti ideali.

  • RUMORI NEL CANALE DI COMUNICAZIONE (soggetti alla distanza)

DISTORSIONI > dovuti al malfunzionamento di apparecchiature non possono essere eliminati. Idealmente si eliminano ma in pratica si limitano il più possibile.

INTERFERENZE > sovrapposizioni di segnali estranei all'originale.

RUMORE TERMICO -> è il motivo per il quale in ricezione non si potrà mai avere la copia esatta. È presente anche senza trasmissione ed è dato dal movimento casuale di elettroni liberi nelle apparecchiature elettroniche.

Vanno quindi implementate operazioni di elaborazione del segnale non appena viene emesso per renderlo più robusto dai rumori e quindi più facile da decodificare.

Vengono eseguite sempre tutte e due.

  • IN TRASMISSIONE -> Tx :
    • Modulazione ①
    • Codifica ②

① È un’operazione presente in tutte le wireless. È necessaria per rendere il segnale più immune possibile alle distorsioni e per permettere le comunicazioni a grande distanza.

Per permettere la trasmissione è necessaria di analizzare 2 aspetti:

  • A) FREQUENZA PORTANTE -> valore di frequenza su cui si modula.
  • B) LARGHEZZA DI BANDA = intervallo di frequenza occupato nell’intorno della frequenza portante.

② DI SORGENTE: utile per rappresentare la compressione di segnali per trasmetterli con meno dati. L’obiettivo è diminuire il peso dell’informazione.

DI CANALE: aumenta la dimensione del segnale per rendere più facile dopo l’informazione dal pulirlo dai segnali dai rumori. REDONDANZA.

FUNZIONE RectT(t)

rettangolo.

RectT(t) = { 1 se |t| < T/2 (-T/2 < t < T/2)0 altrovedurata temporale del segnale

Per renderlo auto A: A · RectT(t)

ESEMPIO: A RectT(t - T/2)

ritardato di T/2

  • il ritardo coincide il punto di simmetria.

In generale, il fattore di traslazione temporale rappresental'asse di simmetria della Rect

È un segnale pari: RectT(t) = RectT(-t), quando ècausale e anticircolare.

Per ottenere traslazione e ribaltamento: RectT(-t + T/2)

RectT[-(t - T/2)] è ritardato, centrato in quel valoreche rende nullo l'argomento: + T/2

una volta evidenziato il segno, è come se non a fossaquindi il grafico è analogo al precedente.

→ SCALATURA: un cambio dell'asse temporale: lo dilato o comprimo

  • α > 1 contrazione
  • α < 1 dilatazione
  • α costante

y(t) = x(at)

esempi:

Com'è fatta RectT(αt)?

RectT(2t)

t

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A.A. 2016-2017
76 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/03 Telecomunicazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher -valeriap di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di telecomunicazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Benedetto Francesco.