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Studio del segno della derivata seconda

f''(x) > 0

  • funzione volgere la concavità verso l'alto (U)

f''(x) < 0

  • funzione volgere la concavità verso il basso (∩)

f' = 0

f'' = 0

  • punti di flesso e tangente verticale o orizzontale

A tangente orizzontale, A tangente verticale, A tangente obliqua

Insiemi numerici

Insieme 0 naturali

  • N = 0, 1, 2, 3, ...

Insieme 0 interi relativi

  • Z = ..., -3, -2, -1, 0, 1, 2, ...

Insieme 0 razionali

  • Q = ..., frac(-13/1), frac(13/1), ...

Insieme 0 reali

  • R = {..., frac(-13/1), -1, 0, 1, frac(13/1), ...

L'insieme dei numeri reali può essere messo in diretta relazione con un aspetto geometrico, la retta.

I numeri dell'insieme possono essere messi in corrispondenza biunivoca con i punti della retta.

Dato un qualunque numero x trovo sempre uno e solo un punto sulla retta che corrisponde a quel numero. Dato un qualunque punto sulla retta trovo uno e solo un numero reale che corrisponde a quell'unica.

Esattamente come la retta è continua anche i numeri reali sono insieme continuo

Sistemi di Riferimento

  • 1D
  • 2D
  • 3D

A seconda del tipo di operazione da fare è meglio utilizzare uno piuttosto che un altro

Sistema di riferimento cartesiano su retta

Data una retta fisso un punto O (detto origine) e un verso di percorrenza positivo è uno opposto di verso -

Fa sì che data una retta se fisso l'origine verso e unità di lunghezza allora ogni lunghezza purta della retta è in corrispondenza biunivoca con un numero reale

la coordinata xA (ascissa) è la distanza con segno del punto A dall’origine O

Se ho origine O sul punto B O è a destra xA è una lunghezza segnalato con segno positivo, mentre se B è a sinistra di O xB sono una lunghezza con segno negativo

Distanza tra due punti

Distante due punti qualsiasi A e B sulla retta rispettiva è assoluta |AB|

Modulato: operazione che dato in partenzen il positivo o negativo restituisce lo stesso numero segno positiva

Distanza con segno

Dato che A e B sulla retta d'origine x, xA e xB sono descritti come quel numero con segno

Punto medio

Dato due puntiA e B sulla retta si origine x e xB, definitivo il punto mediato tra e due avtore lo distanza

Conversione tra coordinate cartesiane e polari nel piano

X, Y → r, θ

  • r = √ X2 + Y2
  • tg θ = YA / XA → θ = arco cos tg YA / XA

r, θ → x, y

  • XA = r · cos θ
  • YB = r · sen θ

L’origine è un punto di singolarità nel sistema di riferimento polare. Non vi è corrispondenza biunivoca perché O è associato a r = 0 e qualunque valore di θ.

3D Sistema di riferimento in coordinate cilindriche nello spazio

Si ottiene estendendo il sistema di coordinate polari nella terza dimensione aggiungendo la quota di un punto.

Ogni punto dello spazio (ρθ noto asse z) è univocamente identificato attraverso i numeri reali r, θ, z.

  • r = distanza di A dall'asse z
  • θ = angolo formato da AO con l’asse x
  • z = (quota) distanza con segno di A dal piano xy

Conversione tra coordinate cartesiane e cilindriche nello spazio

X, y, z → r, θ, z

  • r = √ x2 + y2
  • θ = arco tg y / x
  • z = z

u = v =

|u| |v| cos θ = ux vx + uy vy + uz vz

cos θ = (ux vx + uy vy + uz vz) / (|u| |v|)

θ = arc cos (ux vx + uy vy + uz vz) / (|u| |v|)

Proprietà: due vettori perpendicolari (ortogonali) ovvero che formano un angolo θ = π/2 hanno prodotto scalare nullo.

(4) PRODOTTO VETTORIALE TRA VETTORI

Operazione in cui molteplico due vettori e ottengo un vettore che resta in uno spazio con un numero di dimensioni maggiori che 2.

Dato due vettori nello spazio u, v = lR3 si definisce prodotto vettoriale

w = u X v

Con le seguenti proprietà:

  1. Direzione ortogonale (perpendicolare) sia a u che a v
  2. Verso definito da regola della mano destra che si colloca a partire dal pollice, il quale indica la punta del vettore

3. Modulo |u X v| = |u| |v| sen σ

è massimo |u X v| = |u| |v| per σ = π / 2

è nullo |u X v| = 0 per σ = 0, π

u = v =

w =

  • (uy vz - uz vy, uz vx - ux vz, ux vy - uy vx)

|w| = |u| |v| sen σ

Proprietà:

  • ANTICOMMUTATIVA u X v = -(v X u)
  • DISTRIBUTIVA u X (v + w) = u X v + u X w
  • LINEARITÀ (ku) X v = k (u X v) = u X (kv)

3. det(A) = det(AT)

4. det(A . B) = det(A) det(B), A,B ∈ Rn×n

5. determinante di una matrice diagonale (o triangolare) è dato dal prodotto degli elementi sulla diagonale

L = 1[ 1 0 0 5 1 0 6 5 4 ]

triangolare inferiore

U = 1[ 1 4 3 0 1 4 0 0 1 ]

triangolare superiore

det(L) = 1 . (-1) . 4 = -4, det(U) = 1 . 1 . 1 = 1

Se A è ortogonale (A-1 = AT), allora

det(AAT) = det(AA-1) = det(I), det(A), det(A-1) = 1

det(A) = ± 1, det(A) = + 1

Il det delle matrici ortogonali è sempre 0 più o meno 1

Per qualsiasi matrice invertibile A ∈ Rn x n ha (det A . A-1 = A . (AT = I

det(A . A-1) = det(I) = det(A) det(A-1)

1/det(A) = 1/det(A-1)

= vale per qualsiasi matrice invertibile

TRASFORMAZIONI

è un'operazione che associa ad un punto del piano (o dello spazio) un altro punto del piano (o nello spazio)

la maggior parte delle trasformazioni (rotazioni, scalatura, riflessione, proiezione, ...) possono essere rappresentate da matrici

vedi costruire le matrici R22 ∈ R33 che corrispondono a trasformazioni elementari nel piano e nello spazio

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Publisher
A.A. 2020-2021
47 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher heialee di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Curve e superfici per il design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Parolini Nicola.