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Limiti/Vantaggi del Measurement

VANTAGGI

  • Consentono di trasformare i dati in elementi che possono essere codificati e trattati statisticamente
  • Isolamento dell'effetto specifico di alcuni fattori (differenze di genere, essere autoctoni o in minoranza, ecc..)
  • Offerta di interessanti punti di riferimento al docente

LIMITI

  • Strumento rigido che offre dati schematici e generici (infatti dà risultati e non processi)
  • Presuppone il ragionamento che ogni domanda contribuisce al conseguimento del punteggio in forma lineare e in questo modo si ottengono delle verità di media
  • Tende a centrarsi prevalentemente sulla richiesta di informazioni e non consente invece di capire quando lo studente sia in grado di rielaborare in senso autonomo le conoscenze
  • Privilegia i risultati sui processi, rendendo più difficile la valutazione della creatività e del senso critico
  • Dato che la prova dà un punteggio globale è ritenuto
  1. strumento selettivo finalizzato a classificare gli studenti sulla base dei punteggi che ottengono nella prova. →Lo strumento consente di creare accordo tra i valutatori e in questo senso viene definito PROVA OGGETTIVA.
  2. PORTFOLIO - PER FISSARE I CONCETTI DISCUSSI IN QUESTA UNITÀ: prova a rispondere alle domande riferite all’evoluzione della prima fase della storia della docimologia:
    • Quali problemi ha risolto la prima fase della docimologia?
    • Come è stato neutralizzato il disaccordo tra valutatori?
    Annota le tue conclusioni sul portfolio a p.7
  3. Cerca in rete due prove strutturate invalsi (italiano e matematica) per la scuola primaria (per es. sul sito https://www.engheben.it/prof/materiali/invalsi/prove_invalsi.htm) analizzale e riporta le tue considerazioni nel portfolio a pag. 16 per evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza che hai riscontrato in questi strumenti.
  4. Lezione 4 LA VALUTAZIONE FORMATIVA: Dopo aver analizzato le critiche docimologiche

Le soluzioni che sono state identificate nella storia dell'adocimologia, passiamo a concentrarci sulla seconda fase. La valutazione formativa è una fase articolata caratterizzata da:

  1. traguardi chiari e obiettivi
  2. Molti strumenti per la valutazione degli allievi hanno funzione regolativa rispetto all'insegnamento-apprendimento.
  3. Il valore educativo tiene conto dei suoi effetti sulla personalità e la possibilità di potenziare i processi cognitivi durante il processo di apprendimento.

Prima fase: evaluation Tyler

Propone l'introduzione degli obiettivi come riferimento per la valutazione e per l'articolazione di strumenti per comprendere bene i risultati dell'educazione didattico formativa

Seconda fase: Scriven

La valutazione formativa intesa come regolativa del processo di insegnamento-apprendimento. Scriven propone una connessione per la valutazione all'azione didattica, pensata per piccoli moduli in un processo continuo descritto con modello

mastery learning. Terza fase: aspetti psicologici - La valutazione formativa intesa in senso psicologico. - La valutazione ha effetti sulle dimensioni affettive della personalità (esempio motivazione autostima) - La potenzialità della valutazione è in grado di stimolare i processi cognitivi e di rilevare il potenziale di apprendimento degli studenti. - La valutazione formativa assiste ad un passaggio concettuale nei modelli di valutazione measurement: consiste nell'approccio psicometrico alla valutazione che attraverso le prove oggettive, descrive val l'apprendimento dello studente facendo delle valutazioni statiche dei suoi risultati - Evaluation: indica che le opportunità educative sono per tutti. La valutazione contribuisce allo sviluppo delle attitudini, all'auto-regolazione dell'apprendimento e tiene conto degli aspetti affettivi promuovendo le potenzialità di tutti. È un modello meno selettivo e meno meritocratico.più incoraggiante e valorizzante. Le proposte dell'evaluation vanno inquadrate nei cambiamenti sociali ed economici dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questi cambiamenti hanno fatto sì che a scuola non giungessero solo le eccellenze provenienti dalle famiglie ricche, ma che cominciasse ad accogliere tutti gli studenti con sviluppo economico, infatti diminuirono le esigenze di selezione e vennero potenziate le richieste dei diritti dei pari, ad esempio: aumentarono le opportunità per i diritti dei disabili, di genere. La scuola veniva così considerata un bene di tutti; la scuola cambia funzione non è più selettiva e cambia la valutazione diventando strumento di valorizzazione. Vi è un passaggio da valutazione selettiva (con lo scopo di selezionare gli allievi classificandoli in base alla riuscita e individuare i soggetti in grado di proseguire il percorso formativo) a valutazione formativa poiché ha come priorità lo scopo.di educare l'allievo e restituire all'insegnante i feedback utili per calibrare il suo intervento didattico e offrire dei traguardi all'allievo e guidarlo passo passo nel raggiungimento di tali traguardi. La valutazione per obiettivi Con la diminuzione della selezione, la valutazione assume il ruolo anche di supporto della didattica per favorire l'efficacia. Tyler propone di valutare rispetto agli obiettivi, esplicitare tali traguardi progressivi dell'azione didattica e a questi riferirsi nel valutare. Gli obiettivi sono definiti da Mager "descrizione di una performance o prestazione che gli studenti devono essere in grado di mostrare per attestare il conseguimento di tale traguardo". Si tratta dunque della descrizione del risultato in cui la formazione si prefigge di essere effettuata in modo osservabile (es: l'alunno sa individuare il protagonista di un racconto riportandone il nome o riconoscendolo tra più disegni). Gli obiettivi così

Diventano una guida per la valutazione, ma descritti in modo così operativo in forma osservabile portano a descrizioni molto analitiche dei traguardi dell'apprendimento e quindi descrizioni molto analitiche dell'avvalutazione connessa, in quanto ci si concentra sui singoli comportamenti osservabili.

È un progresso per la valutazione guidata da traguardi ma a livello operativo è molto dispersivo per gli insegnanti.

Ampliamento degli strumenti

L'evaluation insiste anche sull'ampliamento degli strumenti: Tyler sostiene che per accompagnare adeguatamente il processo educativo didattico, occorrano molti strumenti per valutare analiticamente gli effetti articolati in un intervento educativo. Gli obiettivi possono riguardare aspetti cognitivi, affettivi e psicomotori e per ciascuno di essi occorre avere degli strumenti che ci consentano di accertare i risultati. Tyler afferma che ogni prova valida che indichi la presenza del comportamento atteso dall'

obiettivo è un metodo appropriato di valutazione. Si sono diffusi molti strumenti che in maniera non rigida andavano ad esplorare aspetti, non soltanto riguardanti l'apprendimento rigidamente valutato con prove oggettive, ma complementari a questo strumento proposto da Khun nell'ambito dell'orientamento: propone di dare 20 risposte alla domanda: chi sono? La categorizzazione delle risposte vedono una ragazzina frequentante la scuola secondaria di primo grado e un ragazzo di scuola superiore → si evince una diversa maturità dei soggetti. Un'attenzione agli aspetti relazionali da parte della ragazzina e un'attenzione agli aspetti astratti formali da parte del giovane adulto.

Il secondo aspetto, che caratterizza la valutazione formativa, insiste sulla funzione regolativa rispetto al processo di insegnamento-apprendimento secondo delle modalità che accompagnano questo processo. Si tratta di una valutazione che si definisce diagnostica.

L'iniziale che accerta la presenza dei prerequisiti nello studente e la presenza di tutti quegli aspetti che possono concorrere all'efficacia dell'apprendimento.

La valutazione che si definisce continua che si svolge durante l'apprendimento controllando la modalità e gli esiti.

Si tratta di una valutazione conclusiva che descrive i traguardi raggiunti facendo un bilancio e definisce l'idoneità verso nuovi apprendimenti.

La valutazione iniziale è un passaggio essenziale per conoscere in modo approfondito lo studente in modo da individuare gli aspetti essenziali per favorire il percorso di apprendimento successivo. Si tratta di conoscere molti aspetti delle caratteristiche degli allievi, secondo Caalonghi che ha studiato il tema: si tratta di rilevare le caratteristiche socio-culturali del contesto di provenienza, ovvero l'ambiente sociale culturale da cui l'allievo viene, come ad esempio la famiglia con risorse ed eventuali difficoltà.

tratta di valutare il potenziale cognitivo degli allievi, elementi della personalità, come ad esempio il carattere che può interferire con il processo di apprendimento, prerequisiti nelle varie materie attraverso strumenti funzionali (esempio prove oggettive, temi, prove di lettura). Le tecniche di valutazione diagnostica consentono di individuare le difficoltà per comprendere le lacune, le misconcezioni ed eventualmente identificare percorsi didattici per colmare lacune e risolvere le difficoltà. La valutazione durante il corso dell'insegnamento è pensata per dare feedback costanti sia all'insegnante, sull'azione didattica che sta svolgendo, sia agli allievi sul progredire del loro apprendimento. Questa valutazione rende più consapevoli gli allievi sul loro andamento e indirizza l'opera dell'insegnante che via via regola il ritmo della didattica e gli strumenti utili attraverso i feedback; un esempio di applicazione di.valutare e padroneggiare gli obiettivi mancanti. Questo processo di valutazione continua e intervento di recupero si ripete per ogni unità didattica, garantendo che gli studenti raggiungano una padronanza completa degli argomenti prima di passare avanti. Il mastery learning è un approccio didattico che mette l'accento sull'apprendimento efficace e duraturo. Attraverso la valutazione continua e l'intervento di recupero, gli studenti hanno l'opportunità di consolidare le loro conoscenze e competenze, garantendo una solida base per l'apprendimento successivo. Questo modello didattico favorisce l'autonomia degli studenti, permettendo loro di progredire a un ritmo individuale e di concentrarsi sulle aree in cui hanno bisogno di migliorare. Inoltre, promuove una maggiore responsabilità degli studenti nel loro apprendimento, poiché devono dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi prefissati prima di poter procedere. Il mastery learning è un approccio che può essere applicato a diversi contesti educativi, sia in classe che nell'apprendimento online. Grazie alla sua enfasi sull'apprendimento completo e duraturo, può contribuire a migliorare i risultati degli studenti e a promuovere una maggiore motivazione nell'apprendimento.apprendere con materiali diversi fino a poter raggiungere il livello degli altri. La distribuzione dei risultati dovrebbe assumere una curva a J: tutti gli studenti dovrebbero avere la possibilità di raggiungere il successo, indipendentemente dalle loro capacità iniziali.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
108 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher s.filia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Docimologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Coggi Cristina.