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CONTROLLI AUTOMATICI
Un controllo in catena aperta (open-loop) funziona senza feedback o retroazione:
C P
(cartello - impianto)
Faccio la misura una volta sola e controllo ciò che riceve nel mio sistema.
Un controllo in catena chiusa (closed-loop) funziona tramite la misura che permette di fare aggiornamenti in sequenza.
Un sistema di controllo comprende un sistema di controllo, un sensore, un'unità di controllo e un attuatore.
di controllo
INGRESSI SISTEMA USCITE
di disturbo
Un segnale è una funzione v(t) che viene detta a tempo continuo se t ϵ ℝ (sist. segnali analogico) o a tempo discreto se t ϵ ℤ (sist. segnali digitale).
17/9/18
19/9/18
Per noi un modello è una serie di vincoli che devono
essere rispettati delle variabili di stato interno.
Nel nostro caso i modelli sono di tipo matematico e
vengono gestiti da un sistema di equazioni differenziali.
leggi di Ohm
V(t) = R I(t)
quanto costante
I leggi di Ohm
e sono memorie.
K esterna e le rette che vogliamo rappresentare , mentre un
modello è qualcosa che mi esprime più o meno bene
ciò di cui abbiamo a valutare. Più voglio essere preciso e
più il modello diventa complesso.
L'obbietto base di un sistema di controllo è ordinare
il segnale modello l'equilibrio di solo scquarcio.
Costruzione dei segnali sono Robustezza e stabilità.
I sistemi possono essere stotica o dinamica; i primi
sono governati da leggi algebraiche e sono quei sistemi
più di memoria; i secondi invece da equazioni
differenziali (sintomi con memoria). In quest'ultimo caso
l'uscita del sistema non dipende solo dell'input da
sto considerando in questo
momento ma anche da
quelli passati. Si
intuidano come dovre le
variabili di stato che
disegnano dunque le
situazione intime, necessario
e determinano l'uscita.
Questa variabili ricadono
dell'intorno di un modello
che rappresenta appunto
le situazione intime.
Ci sono per altro
modelli che dipendono
Equazioni di stato
derivatanello statoall'istante t
dx(t)
dt = f(x(t), u(t), t)
vettore di
stato
(
dx1(t)
dt
dxi(t)
dt
) = (
f2(x(t), u(t), t)
.
.
.
fn(x(t), u(t), t)
)
y(t) = g (x(t), u(t), t)
vettore di uscita
Adesso vogliamo vedere se dato un sistema non lineare possiamo linearmente approssimare f e g - utilizzo lo sviluppo in serie di Taylor.
Supponiamo di avere dei punti di equilibrio (soluzione minima) del sistema e di dare una perturbazione al vettore stato se Sx(t) rispetto della condizione iniziale. Andremo poi a creare il modello lineare nelle variabili muove Sx e Su intese come differenze tra le variabili di stato e i loro valori nominali:
x(t) = x0(0) + Sx(0) e u(t) = u0(t) + Su(t)
lo sviluppo in serie di Taylor trunco al primo ordine e quindi questo è un'approssimazione. Costruisco e linearizzo di f e di g rispetto a x e a u.
Esempio
{ẋ1(t) = x1(t)x2(t) + x1(t) + u(t) = f1(x,u)
{ẋ2(t) = x2(t) = f2(x,u)
y = x12(t) = g(x,u)
Punto di equilibrio
tu = u0 = 0 x = x̅ corrispondente e u0 = ū
0 = f(x̅, ū)
- 0 = x̅1x̅2 + x̅1
- 0 = x̅2
x̅ = xo = (0)/(0)
ū = 0
∂f
∂x = ∂ = (x2 + 1 x1)/(0 1) ū=0 = x̅=[0] → AL = (1 0)/(0 1)
∂f
- ∂u = (1)/(0) → BL = [1]/[0] ∂g → ∂x = (2x1 0) → CL = [0]/[0]
Modelli di sistemi elettromeccanici
Il sistema va semplicizzato in tanti sotto-sistemi, andando ad ordinare i vari blocchi.
Nell'esempio del motore elettrico in corrente continua ci si divide ciò che è l'impulso e ciò che è l'asseto. Gli impulsi sono v(t) e u, pure il rispettivo tesser ctx.
L'asseto è la wm(t). Le variabili di stato è la corrente del punto di vista elettrico e la velocità angolari del punto di vista meccanico.
x = [i]xa
u = [v]G
yd = wx2
x1̇ = - R/L x1 - K/L x2 + 1/L u1
x2̇ = K/J x1 - 1/J x2 - b/J x2
y = x2
A = [-R/L -K]/[K/J -b/J]
B = [1/L 0]/[0 -1/J]
C = [0 1]
D = [0 0]
Esempio
- x1̇(t) = α x1(t) + 2 x3(t)
- x2̇(t) = x1(t) - x2(t) + x3(t) + 2 u(t)
- x3̇(t) = - x1(t)
y(t) = x2(t)
FUNZIONE DI TRASFERIMENTO
Un modello matematico di un sistema dinamico lineare e stazionario può essere espresso mediante una eq. diff.
\( a_i \frac{d^iy(t)}{dt^i} = \sum_{j=0}^{n} b_j \frac{d^j x(t)}{dt^j} \)
Dato un segnale \(x(t)\), la trasformata di Laplace per un generico derivato i-esimo è dato da:
\( L\left[ \frac{d^if(t)}{dt^i} \right] = s^i F(s) -\sum_{j=0}^{i-1} s^j \left[ \frac{d^{i-j-1} f(t)}{dt^{i-j-1}} \right]_{t=0} \)
Dopo alcuni passaggi (vedi slide) si vede che la trasformata Y(s) = Y0(s) + Yi(s)= trasf. dell'equazione "libera" + "forzata".
Supponendo Y0(s)=0 quindi si può definire la funzione di trasferimento G(s)= \(\frac{Y_i}{X}\) = \(\frac{\sum_{j=0}^{m} b_j s^j}{\sum_{j=0}^{n} a_i s^i}\) come la funzione che legge ingresso e uscita nel dominio della frequenza.
27/9/18
Esercizio
X1(t) = 2 (1+t2) est
X2(t) = 4 + 3e-3t sin 7t
L \(\left[2(1+t^2)e^{st}\right] = 2 L\left[(1+t^2)e^{st}\right] = 2 L\left[e^{st} + t^2e^{st}\right] = \frac{2}{s-5} + \frac{4}{(s-5)^3}\)
X2(s) = \(\frac{4}{s} + \frac{3-7}{s^2 + (s+3)^2}\)
Esercizio
\(\ddot{y}(t) + 4\dot{y}(t) + 3\dot{y}(t) + y = 3\ddot{u} + 5\dot{u} + 2u\)
s3Y(s) + 4s2Y(s) + 3sY(s) + Y(s) = 3s3U(s) + 5sU(s) + 2U(s)
(s3 + 4s2 + 3s + 1)Y(s) = (3s2 + 5s + 2)U(s)
G(s) = \(\frac{Y}{U}\) = \(\frac{b}{a}\) → il grado del N è minore di quello del den, quindi la G(s)
Esempio
Y(s) = 5s + 3/(s+1)(s+2)(s+3)
- k1 = 5s + 3/(s+1)(s+2)(s+3)|s=-1 = 5s + 3/(s + 2)(s+3) s=-1 = -2/2 = -1
- in maniera analoga k2 e k3
- k2 = 7; k3 = -6;
y(t) = -e-t + 7 e-2t - 6 e-3t
Essendo i poli tutti negativi, dobbiamo aspettare che la risposta vada a zero per t → ∞!
Cosa succede se i poli sono coppie di complessi coniugati?
ejω1t + e-jω1t/2 = cos ω1t
p2 = b2 + jω1 e p2 = p2̅ = b2 - jω1
k1 = u2 + jv2 = Mejϕ k2 = k2̅ = u2 - jv2 = Me-jϕ
Yi(s) = Mejϕ/s - (b2 + jω1) + Me-jϕ/s - (b2 - jω1)
ℒ-1[Yi(s)] = 2Meb2t cos (ω1t + ϕ) dove:
- M = √(u22 + v22) e ϕ = arctg (u1 + jv2)
Vediamo che le risposte sono sempre sinusoidali, la cui frequenza dipende della parte immaginaria dei miei poli, l’ampiezza della costante k e contenuto delle funzioni esponenziali dei disponibili e una volte della parte reale dei poli.
L’andamento della risposta comunque è influenzato principalmente da che b1 = costante, crescente o decrescente.