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Stato liquido e soluzioni
Stato liquido
Le particelle hanno minore Ec dei gas, ma maggiore dei solidi. Le particelle sono a piccola distanza e si ha forza di interazione fra molecole.
Le forze intermolecolari
Sono le interazioni tra molecole e sono responsabili della natura delle fasi di una sostanza.
Sono causate da interazioni elettrostatiche tra due cariche:
Ep = Q1Q2/4πε0r => Energia pot. fra cariche
Intensità legami intermolecolari
Dal più forte al più debole:
- Ione-dipolo
- Legame H
- Dipolo-dipolo
- Ione-dipolo indotto
- Dipolo-dipolo indotto
- Dispersione (o di London)
Forze ione-dipolo
- Interazione fra ione e molecola polare
- Le molecole si assorrono intorno agli ioni
le molecole si aggregano intorno agli ioni
Ep ∝ z μz => dimens. molec.μ => momento dipolo
E.g
Idratazione H2O
Forze dipolo-dipolo
le molecole polari si attraggono reciprocamente grazie alle cariche parziali dei loro dipoli
fianco-fianco
testa-coda
Ep ∝ − μ1μ2 · 1/r3μ1,2 = momento dipolo 2 molecole
Allo stato gassoso: Ep ∝ − μ1μ2 · 1/r6
Legame a H
Si forma quando H, legato con legame covalente ad un atomo fortemente elettroneg. (N, O, F), è attratto da una coppia solitaria di un atomo elettroneg.
Termochimica
Branca della termodinamica che studia l'energia scambiata nelle trasformazioni chimiche.
Trasferimento di energia
Può avvenire attraverso scambio di calore o lavoro.
Energia interna
È il complesso delle risorse totali di un sistema (Ep+Ec delle particelle del sistema).
ΔUsist ≠ 0 → ΔUamb ≠ 0 se il sistema non è isolato
Calore e lavoro
Calore → Trasferimento di energia in virtù di una differenza di temperatura.
Lavoro → moto effettuato contro una forza opponente
L = F ⋅ s
SISTEMA lavoro → AMBIENTE → Lsist ↓, Usist ↓
SISTEMA ← AMBIENTE → Lsist ↑, Usist ↑
ΔU = Q + L
Q > 0 → Q liberato dal sistema
Q < 0 → Q assorbito
L > 0 → L fatto sul sistema
L < 0 → dal
L = - Pest ΔV
ΔSsisto > 0 in direzione dell'equilibrio
ΔSunivo = ΔSsisto + ΔSambo = 0
Energia libera di Gibbs
Ogni sistema chimico tende ad uno stato più stabile a minor energia (ΔH > 0) e verso una distribuzione dell'energia più dispersa (ΔS > 0). Quindi una grandezza che descrive la spontaneità di una reazione deve tener conto di ΔS e ΔH.
Per una reazione a T e p cost:
ΔG = ΔH - TΔS = Eq. di Gibbs-Helmholtz
ΔG < 0 ⇒ reaz. spontanea ΔG ⇒ energia libera di Gibbs
ΔG > 0 ⇒ reaz. non spontanea
Quindi:
ΔGsiso = ΔHsisto - TΔSsisto
- contributo entalpico
- contributo entropico
Per una reazione:
ΔGro = [∑i m ΔGio]prod - [∑i n ΔGio]reag
ΔG è una funz. di stato ed è il massimo lavoro non espansivo
Legge cinetica di reazione
In una generica reazione:
a A + b B ⟶ prod.
vreaz = k [A]m [B]n
k = cost. di velocità
k = k (T, tipo di reag.)
m, n = ordini di reazione
m, n non coincidono coi coeff. stechiam.
Ordine di reazione
Ogni reazione ha un ordine parziale rispetto ad un reagente o un prodotto.
In una scara:
A ⟶ prodotti
Se vreaz raddoppia quando [A] raddoppia allora:
vreaz ∝ [A]1 ← reazione di I° ordine in A
Se vreaz quadr. quando [A] raddoppia allora:
vreaz ∝ [A]2 ← reaz. di II° ordine in A
Se vreaz non cambia al variare di [A] allora:
vreaz ∝ [A]0 ← reaz. di ordine ∅ in A
E.g.
2 NO(g) + 2 H2(g) ⟶ N2(g) + 2 H2O(g)
r = k [NO]2 [H2]
Equilibrio chimico
L'equil. chimico permette di valutare quali saranno le concentraz. di reagenti e prodotti all'equilibrio chimico.
Equil. chimico => ΔG = 0 vreaz,dir = vreaz,inv
Ciò implica che [reag.] e [prod.] rimane costante nel tempo.
L'equil. chimico è un equil. dinamico perché le reaz. continuano ad avvenire, ma, dato che le velocità si eguagliano, si bilanciano tra loro.
All'equil., il rapporto delle concentrazioni è costante
Es.
N2O4(g) ⇌ 2NO2(g), vdir = vinv all'equil. kdir[N2O4] eq = kinv[NO2]2 eq
kdir ──── → [NO2]2 eq kinv ───────────── [N2O4]eq
kdir = K(T) => costante di equilibrio (in fnz. della T)
──────── kinvLa K è il rapporto tra la concentrazione del prodotto
Per determinare l'influenza di T sull'equilibrio, si considera il calore come componente del sistema.
ΔHr < 0 => il calore (q) è un prodotto della reaz.
A + B ⇔ C + D + q
quindi una diminuzione di temperatura sottrae calore e favorisce reazioni esotermiche.
ΔHr > 0 => il q è un reagente della reazione
A + B + q ⇔ C + D
quindi un aumento di temperatura aggiunge calore e favorisce reazioni endotermiche.
La T è l'unica grandezza che fa variare K
{ΔHro > 0 (endot.)ΔT > 0 => K ↑}
{ΔHro > 0 (endot.)ΔT < 0 => K ↓}
{ΔHro < 0 (esoterm.)ΔT > 0 => K ↓}
{ΔHro < 0 (esoterm.)ΔT < 0 => K ↑}
Catalisi
Un catalizzatore causa un più rapido raggiungimento dell'equil., ma non ha nessun effetto sulla sua posizione.
Equilibrio e ΔG
{Q < KΔG < 0 => Reazione spont. vs destra.}
{Q > KΔG > 0 => Reazione spont. vs sinistra.}
- composti solubili contenenti l'ioni O2- o OH-
- solitamente M2O o MOH con M = met. 1A
- solitamente MO o M(OH)2 con M = met 2A
Basi deboli:
- ammoniaca NH3;
- ammine (derivate da NH3; R-NH2, R2-NH, R3-N)
- Basi coniugate di un acido medio-forte
Forza acida negli ossoacidi
In tutti gli ossoacidi, H è legato a un O.
La forza acida degli ossoacidi dipende da:
- l'elettroneg. del NM centrale
- il n° di atomi di O attorno al NM
Se 2 ossoacidi hanno lo stesso n° di O attorno a NM, la forza acida aumenta all'aumentare dell'elettroneg. di NM.
Se 2 ossoacidi hanno differente n° di O attorno a NM, la forza acida aumenta con il n° di O.
Secondo Brønsted-Lowry
La Teoria di Arrhenius ha dei limiti in quanto non giustifica NH3 come base.
Secondo Brønsted-Lowry, una reazione acido-base è un processo di trasferimento protonico (H+)
- ACIDO: sostanza in grado di donare uno o più protoni