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STRUTTURA INTEGRINE:
• Integrina è un eterodimero transmembrana
• Lega la matrice extracellulare e il citoscheletro
• Espressa a concentrazioni molto alte sulla superficie cellulare
• Due subunità glicoproteiche: alfa e beta associate covalentemente
• Entrambi richieste per il legame alla matrice
• Sulla catena alfa vi sono 3-4 domini che legano Ca2+ o Mg2+
L'ottimale segnalamento dell'integrina richiede sia occupazione dell'integrina sia laclasterizzazione dell'integrina
A seconda della taglia e della localizzazione le strutture possono essere contattifocali, adesioni focali, o adesioni fibrillari.
I segnali trasdotti attraverso i complessi focali e le adesioni focali sono implicati in una serie di processi cellulari
Le Integrine interagiscono con l'actina con proteine della trasduzione e a recettori 1TM (recettori citochine e fattori di crescita)
MIGRAZIONE CELLULARE MEDIATA DA INTEGRINA VERSO UN GRADIENTE DI CALCIO:
- In
condizioni di riposo, vi è una distribuzione omogenea delle integrine lungo la membrana. Le integrine, nella forma attiva, sono legate alle proteine della matrice extracellulare, permettendo alla cellula di diffondersi sul substrato della matrice. Quando esponiamo la cellula ad un gradiente di calcio, questo gradiente provoca la polarizzazione della cellula, mediata dalle integrine e da un altro recettore Casr (recettore accoppiato alle proteine G che rileva i livelli di calcio). Questa polarizzazione è mediata dalla cooperazione di due recettori: integrine e Casr. Questi complessi si attivano grazie al calcio, dopo l'attivazione si avrà un'attivazione intracellulare che porta ad un aumento della fosfolipasi C e del calcio. L'aumento di calcio causa un'attivazione dell'integrina sia all'interno che all'esterno, con accumulo delle integrine nel sito di stimolazione dove è presente il recettore Casr.proteina integrina, è in grado di modificare la propria struttura tridimensionale nei punti in cui la matrice extracellulare o le connessioni tra cellule subiscono alterazione, attivando un segnale intracellulare che porta, ad esempio, alla proliferazione cellulare. Analogamente, una modificazione della struttura tridimensionale della proteina integrina può determinare l'attivazione di un secondo messaggero in grado di iniziare la sintesi di nuove proteine, come miosina ed actina. COMPLESSO ADESIONE FOCALE: - Talina è la struttura base delle adesioni focali, lega actina, vinculina, e FAK. - Alfa - actinina è una proteina di collegamento che può legare anche la vinculina. - Vinculina lega actina e tensina. FAK (Focal Adhesion Kinase): - Tirosina chinasi non-recettore (come la famiglia Src) - Nuotante nel citosol - Costituita da un dominio terminale dove si pensa che ci sia quella tasca che è in grado di legare ericonoscerel'integrina- Si ha poi un dominio chinasico e un dominio in grado di interagire con tutte quelle molecole che sono coinvolte nel targeting delle adesioni focali (FAT REGION)
SEGNALAMENTO VIA ECM:
- Dopo il legame al complesso attivato dell'integrina, FAK auto fosforila la sua tirosina
- Questa fosfotirosina permette che FAK leghi i domini SH2 di Src o Fyn fosforilandoli
- Src si attiva e va a fosforilare FAK (FAK ha una doppia fosforilazione)
- Questa attivazione porta all'attivazione di pathway importanti che portano alla sopravvivenza cellula oppure porta al reclutamento di proteine adattatrici SOS che portano sempre alla sopravvivenza della cellula
Src contiene tre domini presenti anche in altre proteine
→ È presente anche un ancora lipidica la proteina è adesa alla membrana plasmatica
L'attività chinasi di questa proteina è inattivata normalmente da fosforilazione del residuo della tirosina in posizione 527
che è posta a sei residui dal C-terminale. • Quando la fosfatasi toglie il gruppo fosfato, si ha l'attivazione della Src • Interagisce con differenti recettori ATTIVAZIONE DI JNK/NF – kB: • JNK è un modulatore delle funzioni delle cellule epiteliali che è implicato in risposte opposte. • Quando è attivato dalle integrine porta alla progressione del ciclo cellulare attraverso l'espressione di geni AP1. • Le integrine attivano anche il fattore di trascrizione NF-kB, che promuove la sopravvivenza e l'angiogenesi. RECETTORI NUCLEARI: • Via facile del signaling in quanto, i ligandi non hanno bisogno di recettori perché essi riescono a passare attraverso la membrana plasmatica. • Ormoni steroidei, come cortisolo, penetrano dall'esterno all'interno; va ad interagire con un recettore intraplasmati. • Di solito l'attacco del ligando al recettore fa chiudere strettamente intorno al ligando ildominio del recettore che lega il ligando, fadissociare le proteine inibitrici e fa legare proteine coattivatrici aldominio che attiva la trascrizione del recettore, aumentando così la trascrizione del gene15.
CITOSCHELETRO, PROTEINE MOTRICI E MECHANOTRANSDUCTION:
Il citoscheletro è un sistema di filamenti interni alla cellula che consente alle cellule di riorganizzare i propri compartimenti interni, di cambiare forma e di muoversi, in risposta a cambiamenti dell'ambiente esterno. È costituito da 3 tipi principali di filamenti, ognuno dei quali è formato da una proteina diversa.
FILAMENTI DEL CITOSCHELETRO:
- Tutti formati da complessi elicoidali
- Strutture dinamiche e adattabili
- Cambiano o persistono per archi di tempo variabili
- Composte da diverse subunità macromolecolari
Le caratteristiche di tali componenti unitarie conferiscono le proprietà del filamento finale.
Filamenti di actina (microfilamenti): Determinano la forma della superficie
cellulare e sono necessari per l'alocomozione dell'intera cellula (lamellipodi, filipodi) Microtubuli: determinano le posizioni degli organelli e dirigono il trasporto intracellulare (formazione del fusomitotico, ciglia e flagelli) Filamenti intermedi: forniscono forza meccanica e resistenza agli stress (involucro nucleare, assoni) Proteine accessorie sono essenziali per l'assemblaggio controllato dei filamenti del citoscheletro, comprendono imotori proteici che muovono gli organelli o i filamenti stessi. FILAMENTI INTERMEDI: - Formano una rete traverso il citosol e intorno al nucleo, che collega fra di loro i punti di ancoraggio dellacellula con altre cellule (desmosomi) - Sono presenti all'interno del nucleo di tutte le cellule eucariotiche, formando un reticolo che rafforzal'involucro nucleare dal lato interno: la lamina nucleare. - I filamenti intermedi sono come 'corde' molto forti che rendono le cellule resistenti agli stress ditipomeccanico (stiramento).
- Sono il tipo di filamenti più durevole, resistono cambiamenti osmotici e detergenti.
- Sono costituiti da proteine filamentose di tipi molto diversi (famigliaeterogenea), che formano fibre di 10 nm di diametro, a metà fra ifilamenti di actina e i microtubuli.
STRUTTURA ED ASSEMBLAGGIO:
- Tutte le proteine dei filamenti intermedi sono fibrose (anzichéglobulari come la tubulina e l'actina).
- La struttura dei filamenti intermedi conferisce resistenza meccanica ai tessuti.
- I monomeri polimerizzano in dimeri, i quali formano dei tetrameri inmodo antiparallelo e sfalsato. I tetrameri liberi si compattano con unadisposizione ad alfa elica, in un unico filamento cavo formato da 8 filedi tetrameri affiancati.
- L'assemblamento di questi filamenti avviene spontaneamente a livellodel citoplasma, ma può essere regolato da diversi fattori, come lafosforilazione di diversi residui di serine provoca il
Disassamblaggio dei filamenti:
Sono presenti 6 tipi di proteine fibrose, con distribuzione tessuto specifica:
- Cheratina - negli epiteli
- Vimentina - nel tessuto connettivo e nelle cellule dei muscoli
- Desmina
- Proteina acida fibrillare della glia
- Proteina dei neurofilamenti - cellule nervose
- Lamina nucleare
I filamenti intermedi interagiscono con altre proteine. Ad esempio, sono collegati fra di loro, agli altri filamenti del citoscheletro e ai punti di adesione fra le cellule (desmosomi) da molecole come la plectina.
La presenza di filamenti intermedi è fondamentale per la resistenza meccanica degli epiteli allo stiramento. Senza i filamenti intermedi gli epiteli sono molto fragili e si rompono (malattia). Senza plectina, i topi muoiono poco dopo la nascita, con problemi epiteliali, muscolari e nervosi.
La lamina nucleare è formata da proteine dette lamine che formano filamenti intermedi che si organizzano in rete per rinforzare l'involucro.
aggiunta di monomeri legati ad ATP.
- La G-actina dopo essere stata incorporata al filamento idrolizza l'ATP.
- Lo scambio di ADP per ATP accade solo nello stato monomerico.
- Anche i filamenti di actina sono in equilibrio dinamico, fra polimerizzazione e depolimerizzazione, e anche in questo caso ci sono tossine che possono bloccare ogni fenomeno (polim: citocalasine; depolim: falloidina).
- Vi sono 6 differenti isoforme dell'actina, ognuna specifica per un determinato tessuto.
- I filamenti di actina fanno assumere alla cellula una grande varietà di forme e compiere diverse funzioni.
I microfilamenti si organizzano in modo diverso → questa organizzazione dipende dalle interazioni con altre proteine che interagiscono e legano l'actina.
Di solito la metà dell'actina è in filamenti e l'altra metà monomerica, in maniera di essere disponibile se c'è