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Tasso di interesse nel mondo pre-‐keynesiano: prezzo che
mette in equilibrio risparmio e investimenti (mercato dei
capitali)
Tasso di interesse nel mondo keynesiano: prezzo che
mette in equilibrio il mercato della moneta.
L'interazione fra la domanda di moneta aggregata, determinata dal pubblico, e
l'offerta di moneta, fissata dalla banca centrale, definisce il tasso di interesse
nominale prevalente nel sistema economico.
Nel modello keynesiano, il tasso di interesse viene determinato dall'interazione
della domanda e dell'offerta di moneta. Il
tasso di interesse di e quilibrio è quel
tasso in corrispondenza della quale si realizza, nel mercato della moneta,
l'uguaglianza tra domanda e offerta di moneta.
Moneta
Per moneta si intende qualsiasi attività che possa e ssere utilizzata per e ffettuare
acquisti; oggi la moneta può essere virtualmente immateriale oppure tangibile.
> Es: banconote cartacee, monete metalliche, il saldo di un conto corrente
azioni e obbligazioni non possono essere utilizzate direttamente per la maggior
≠
parte delle nostre transazioni, esse devono essere prima vendute -‐ cioè convertite
in moneta contante o il loro controvalore deve essere accreditato su di un conto
corrente -‐ prima che si possano effettuare ulteriori transazioni.
Le tre principali funzioni della moneta:
1. Mezzo di scambio
È la funzione più importante della moneta:
viene utilizzata per acquistare
beni e servizi. Per questa forma di pagamento non è necessario una doppia
coincidenza dei bisogni affinché lo scambio di beni e servizi abbia luogo.
L'utilizzo di moneta consente agli individui di specializzarsi nella produzione di
determinati beni e servizi, invece di dover produrre la maggior parte di ciò di
cui si ha bisogno all'interno di ogni società: la specializzazione aiuta
enormemente l'efficienza economica e il tenore di vita materiale. Questa
utilità della moneta nell'effettuare le transazioni spiega perché i risparmiatori
detengono moneta, anche se essa frutta generalmente un tasso di interesse
contenuto. Senza moneta, tutte le transazioni economiche andrebbero
determinati beni e servizi, invece di dover produrre la maggior parte di ciò di
cui si ha bisogno all'interno di ogni società: la specializzazione aiuta
enormemente l'efficienza economica e il tenore di vita materiale. Questa
utilità della moneta nell'effettuare le transazioni spiega perché i risparmiatori
detengono moneta, anche se essa frutta generalmente un tasso di interesse
contenuto. Senza moneta, tutte le transazioni economiche andrebbero
effettuate sotto forma di baratto,
cioè di scambio diretto di beni e servizi con
altri beni e servizi.
2. Unità di conto
Come unità di conto, la moneta è l'unità fondamentale di misura del valore
economico dei beni e dei servizi. L'utilizzo di un'unità di conto comune per
esprimere i valori economici agevola le comparazioni ed è strettamente
legato al suo utilizzo come mezzo di scambio; poiché la moneta è utilizzata
per acquistare e vendere beni, è giusto esprimere i prezzi di ogni tipo in
termini monetari.
3. Riserva di valore
La moneta rappresenta
un mezzo per detenere ricchezza oltre al possesso di
azioni, obbligazioni o beni immobili. Si detiene ricchezza sotto forma di
moneta anche disponendo regolarmente di denaro su conto corrente.
La misurazione della moneta
Non è possibile conteggiare con precisione la quantità di moneta presente
nell'economia italiana in quanto assai complicato distinguere nettamente le attività
da considerare come moneta. Esistono pertanto definizioni più o meno ampie del
concetto di moneta:
• M1 -‐ somma della moneta in circolazione e delle disponibilità esistenti sui
conti correnti
• M2 -‐ M1 + alcune attività aggiuntive che possono essere utilizzate per
effettuare pagamenti, ma a un costo maggiore rispetto alla moneta cartacea
o agli assegni
• M3 -‐ M2 + altre attività aggiuntive che hanno la caratteristica di essere meno
liquide rispetto a M2, cioè convertite in moneta corrente a costi più alti
Domanda di moneta (domanda di liquidità) e le sue
determinanti: motivi transattivi e motivi speculativi.
L'ammontare di ricchezza che gli individui , le famiglie e le imprese scelgono di
detenere sotto forma di moneta. Il costo opportunità insito nel detenere moneta è
misurato dal tasso di interesse nominale
i,
che costituisce il rendimento ottenibile
da attività alternative quali le obbligazioni; il corrispondente beneficio consiste
nell'utilità della moneta ai fini delle transazioni.
Un aumento del PIL reale (Y) o del livello dei prezzi ( P) accresce il volume delle
transazioni in termini nominali e di conseguenza fa salire la domanda di moneta
riferita all'economia nella sua totalità. Sulla domanda di moneta incidono in oltre le
da attività alternative quali le obbligazioni; il corrispondente beneficio consiste
nell'utilità della moneta ai fini delle transazioni.
Un aumento del PIL reale (Y) o del livello dei prezzi ( P) accresce il volume delle
transazioni in termini nominali e di conseguenza fa s