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Le cellule uovo e il ciclo ovarico

Le cellule uovo sono circondate da un sottilissimo strato appiattito di epitelio follicolare, ogni cellula uovo (cellula più grande dell'organismo) è circondata da una membrana basale. All'interno di essa non vi sono vasi sanguigni (tutto l'apporto ormonale e nutriente deriva dall'esterno per diffusione).

L'inizio del ciclo ovarico coincide con il primo giorno del ciclo mestruale: l'ipofisi produce FSH che fa sì che un certo numero di follicoli inizi a maturare. La cellula uovo si ingrandisce e l'epitelio follicolare forma un doppio strato con al centro una zona di passaggio di informazioni (zona pellucida) che fa sì che le cellule della granulosa e l'ovocita comunichino tra loro. Il follicolo si accresce, inizia a presentare una cavità interna dove si deposita il liquido follicolare che piano piano occupa la sua cavità, mentre all'esterno si ha una evoluzione dello stroma, diventando così una ghiandola endocrina.

La fase pre-

durata media di 28 giorni e si divide in tre fasi principali: la fase mestruale, la fase proliferativa e la fase secretoria. Durante la fase mestruale, che dura circa 3-7 giorni, l'endometrio viene espulso dall'utero insieme al sangue mestruale. Nella fase proliferativa, che dura circa 7-10 giorni, l'endometrio inizia a rigenerarsi e ad ispessirsi sotto l'azione degli estrogeni prodotti dal follicolo dominante. Nella fase secretoria, che dura circa 14 giorni, l'endometrio continua a crescere e a svilupparsi sotto l'azione del progesterone prodotto dal corpo luteo. Questa fase prepara l'utero per l'impianto di un'eventuale cellula uovo fecondata. Se la cellula uovo viene fecondata, si ha l'impianto nell'endometrio e si sviluppa una gravidanza. In caso contrario, il corpo luteo va in regressione, la produzione di progesterone diminuisce e l'endometrio viene espulso durante il ciclo mestruale successivo. È importante sottolineare che la durata e le caratteristiche del ciclo possono variare da donna a donna e possono essere influenzate da diversi fattori come lo stress, l'età e la presenza di eventuali patologie.

La durata media del ciclo mestruale è di 28 giorni.

La tuba uterina è l'organo a livello del quale avviene la fecondazione. È lunga circa 12-15 centimetri e costituita da diverse parti:

  • Infundibolo: parte più larga che termina con una serie di frange (fimbrie della tuba), una delle quali, la più lunga, si posiziona al polo superiore dell'ovaio.
  • Ampolla della tuba: dove avviene la fecondazione.
  • Istmo: la porzione più sottile.
  • Intramurale della tuba: porzione finale che raggiunge la cavità uterina.

Tutte queste porzioni vanno a garantire il cammino della cellula uovo ed eventualmente dello zigote che dura una settimana (ovulazione 24 ore). La tuba va incontro a un ciclo tubarico con fase estrogenica (corrisponde alla fase pre-ovulatoria) e una fase progesteronica (corrisponde alla post-ovulatoria). La funzione della tuba è quella di garantire la fecondazione, di provvedere al nutrimento dello zigote e garantire la progressione verso l'utero. È un organo cavo con una.

mucosa e una tonaca muscolare (l'epitelio della tuba è costituita da cellule ciliate e cellule secernenti); la tuba è un organo a doppio senso di marcia, è percorsa dalla cellula uovo in direzione ovaio-utero e dagli spermatozoi in senso utero-ovaio. L'utero ha una forma di pera rovesciata dove si riconoscono anche qui diverse zone: - fondo dell'utero: parte che sta al di sopra all'osbocco delle tube - corpo dell'utero: parte centrale dell'utero che termina con l'istmo - cervice o collo dell'utero: parte finale, è l'apparato di chiusura: è costituito da una mucosa cervicale, ricca di ghiandole che ha la funzione sia di lubrificare la vagina sia di costituire il tappo mucoso che occlude l'orifizio che dall'utero immette nella vagina. Nell'utero si distingue una faccia anteriore, una posteriore, due margini che danno attacco al legamento largo, un angolo superiore a cui arrivano le tube (legamento

utero-ovarico) e una parte opposta dove arriva il legamento rotondo. È l'organo della gravidanza, è un organo elastico che va incontro a modifiche: in una donna non gravida il fondo dell'utero è a livello del margine superiore della sinfisi pubica (per fare un'ecografia si beve un litro d'acqua così da riempire la vescica e far risalire l'utero diventando visibile). Quando si arriva in una gravidanza a termine lo stesso punto dell'utero si trova a livello della parte più bassa dello sterno, mentre dopo 3 settimane dopo il parto torna alle dimensioni iniziali. Queste modificazioni nel corso della gravidanza lasciano dei segni permanenti così da poter identificare se una donna ha partorito o meno. L'utero è l'organo in cui vi è un microambiente adatto per instaurare una gravidanza: lo zigote che arriva attraverso le tube si attacca alla superficie della mucosa per avere accesso ai vasi materni per potersi sviluppare; al completo

sviluppo dell'utero presenta le caratteristiche per l'espulsione del feto. Il corpo dell'utero è dove l'ovulo va a impiantarsi, ha un tessuto plastico e giovane e, a ogni ciclo viene sostituito andando incontro a un vero e proprio ciclo uterino o mestruale, redatto sotto il controllo degli ormoni prodotti dall'ovaio; la mucosa dell'utero è costituita da un epitelio di rivestimento (con cellule ciliate e secernenti) e una lamina propria ricca di ghiandole che secernono muco. La mucosa uterina è soggetta alla desquamazione corrispondente alla mestruazione: si ha il distacco della parte superficiale della mucosa (strato funzionale) mentre lo strato basale rimane aderente agli strati muscolari. Rimangono così i fondi delle ghiandole e i vasi rotti, che provocano un certo grado di emorragia. Nella fase pre-ovulatoria deve ripararsi (smettere di sanguinare) e, a partire dai fondi delle ghiandole si riforma l'epitelio; questo avviene

sotto l'azione degli ormoni estrogeni. Questo processo si divide in una prima fase dove la mucosa si ripara dopodiché quando si è riparata prolifera, si fa via via più alta e i vasi si riformano. A livello ovarico avviene l'ovulazione quindi la cellula inizia il suo percorso: l'ovaio produce progesterone, e l'utero ha una settimana per prepararsi all'impianto. Se l'annidamento non avviene a livello ovarico, si ha una regressione: calano i livelli di progesterone e estrogeni e, le arterie vanno incontro a una continua costrizione che porta alla necrosi e a distaccarsi, provocando la mestruazione. A livello ovarico si ha la degenerazione del corpo luteo. Il ciclo può ricominciare. Al momento del parto si ha il secondamento, ovvero l'espulsione della placenta: sono fondamentali così le contrazioni della muscolatura uterina per arrestare l'emorragia. La cervice uterina continua con la vagina, un condotto muscolo-mucoso.

Localizzata tra la vescica e il retto, rappresenta l'organo della copula ed il canale del parto. La lubrificazione avviene ad opera della cervice uterina. La superficie interna della vagina è percorsa da una serie di pieghe che comportano l'elasticità.

I genitali femminili sono rappresentati da strutture cutanee (monte del pube e le piccole e grandi labbra), da strutture erettili (clitoride e i bulbi del vestibolo) e da strutture ghiandolari. Fra le piccole labbra è compreso il vestibolo della vagina, sormontato dal clitoride e, all'interno del vestibolo si apre l'orificio uretrale e l'orifizio vaginale. Questa regione prende il nome di perineo, ha una forma a rombo ed è costituito da un perineo anteriore e un perineo posteriore in cui si apre l'orificio anale.

Apparato genitale maschile: Al momento della nascita è possibile riconoscere il sesso del neonato ma, fino a un certo periodo della vita embrionale si parla di gonade indifferente.

ovvero ha in comune le stesse funzioni e gli stessi organi embrionali poi a seconda degli stimoli che esso riceve può evolvere in uno dei due sessi. L'apparato genitale maschile è costituito dalle gonadi rappresentate dai testicoli che sono localizzati all'esterno della cavità addominale e all'interno di una sacca cutanea (scroto). Da quest'ultima iniziano le vie spermatiche, destinate a veicolare gli spermatozoi all'esterno. Insieme all'apparato genitale maschile abbiamo ghiandole che riversano il loro secreto all'interno delle vie spermatiche stesse andando a costituire la maggior parte del liquido seminale (sperma). A livello testicolare abbiamo le prime vie spermatiche: all'interno dello stesso fa seguito l'epididimo (sta sopra alla gonade) suddiviso in 3 porzioni testa, corpo, coda; l'epididimo continua con il dotto referente che rientra all'interno della cavità addominale, successivamente si affianca alla vescica.

passando nel retro della vescica si unisce al condotto che deriva dalle vescichette seminali, andando a formare il condotto eiaculatore che entra all'interno della prostata per andare a sboccare all'interno dell'uretra (porzione prostatica). Infine attraversa il pavimento pelvico, entrando nel corpo spugnoso dell'uretra (organo erettile) entra nella costituzione del pene e va a sboccare all'esterno in corrispondenza dell'orifizio uretrale esterno.

I testicoli si originano subito sotto all'abbozzo renale (circa 2° mese gravidanza) e nel corso dello sviluppo migrano verso il basso e a fuoriuscire dalla cavità addominale: la parte addominale anteriore è una parete che non offre le stesse garanzie che può offrire una parete ossea, attraversa così la piega dell'inguine a uno strato muscolare alla volta (7° mese gravidanza) discendendo completamente alla nascita, trovandosi nella borsa scrotale.

Nel caso in cui vi fosse il

problema delladiscesa di un testicolo si viene a creare ilcriptorchidismo, dove è necessariointervenire chirurgicamente per riportare iltesticolo nella sua posizione. Le conseguenzedel criptorchidismo sono l’inibizione della spermatogenesi e il rischio di tumori testicolari: laspermatogenesi per avvenire ha bisogno di una temperatura più bassa (34,5 °C) di quella che si potrebbeavere all’interno del corpo.

I testicoli si fanno a posizionare all’interno della borsa scrotale (borsa cutanea con all’interno un settoscrotale che divide i due testicoli); nella parete della borsa è presente uno strato muscolare la cuicontrazione e il rilassamento provoca l’avvicinamento e allontanamento del testicolo stesso dalla pareteaddominale. Quando i testicoli scendono, oltre a portare con se i loro condotti, si portano dietro il lororivestimento peritoneale, portandoselo dietro fino alla borsa scrotale. Il testicolo è rivestito da

raietale che riveste la parete interna dello scroto. La membrana sierosa è composta da due strati: il foglietto viscerale, che aderisce al testicolo, e il foglietto parietale, che riveste la parete interna dello scroto.
Dettagli
A.A. 2021-2022
7 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kellykimberly01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Nosi Daniele.