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TENUE MESENTERIALE
Fa seguito al duodeno in corrispondenza della fessura duodeno digiunale. Lunghezza variabile (da
2.5 m a 7 m) e ha un aspetto convoluto. Intraperitoneale. 2 porzioni: una prossimale 2/5 digiuno e
una distale 3/5 ileo. Non esiste un confine netto tra i due. Fa una serie di anse che hanno un
margine convesso libero e uno concavo su cui si inserisce il mesentere. Le pieghe man a mano
che ci si allontana diventano più rarefatte e al livello dell’ileo sono molto più basse e rarefatte.
Aggregati di tessuto linfoide si trovano raccolti sul margine convesso delle anse intestinali (placche
del Pleyer) e sono maggiormente addensati nell’ileo.
Struttura:
- Tonaca mucosa: epitelio cilindrico semplice che poggia su lamina propria di tessuto
connettivo lasso. Questa lamina ospita le gh intestinali. La superficie dell’intestino (digiuno
e ileo) appare finemente vellutata dovuta alla proiezione di strutture digitiformi o coliche di
0.5 mm e sono i villi intestinali. La superficie dei villi è rivestita da un epitelio cilindrico
semplice, dotato di microvilli lungo il quale sono collocate le cellule caliciformi mucipare. I
villi sono presenti anche nell’ileo ma sono più rarefatti. Hanno una lamina propria. Lungo
l’asse dell’ileo, nel connettivo della lamina propria decorrono vasi sanguigni e linfatici detti
chiliferi e sono responsabili dell’assorbimento dei grassi. L’epitelio intestinale è costituito da
enterociti, cellule mucipare, cellule staminali, cellule endocrine e cellule di Paneth. Lungo la
superficie dei villi ci sono enterociti e cellule mucipare + cellule enteroendocrine
sparpagliate. Le cellule staminali e di Paneth si trovano raccolte in corrispondenza delle gh
intestinali. Nel citoplasma delle cellule di paneth ci sono dei granuli di secreto (cellule
secernenti) e secernono sostanze ad azione antimicrobica. Le cellule staminali sono in
attiva e continua proliferazione. Con la proliferazione spostano le cellule sul fondo del villo,
così le cellule più vecchie si trovano all’apice del villo e le giovani le rimpiazzano alla base.
Le cellule di paneth stanno a protezione di queste cellule. Gli enterociti sono cellule
assorbenti perché assorbono sostanze del lume intestinale e le trasferiscono sul polo
basale delle cellule. Alla base dei microvilli si trova un reticolo di filamenti che costituiscono
la trama terminale, costituite anche da proteine contrattili. Secernono IgMA, deputate al
controllo della flora intestinale. Il passaggio di molecole è detto trascrittasi. Sui microvilli
sono presenti delle proteine enzimatiche che ultimano dei processi digestivi: le
oligosaccaridasi sono enzimi vengono liberati nell’intestino grazie all’azione di gh più grandi
come le salivari e il pancreas. Il glucosio attraversa la parete delle cellule intestinali
attraverso una proteina di trasporto. Così fa anche il galattosio. Le proteine vengono
demolite in piccoli peptidi che vengono attaccati sulla superficie dei microvilli da parte di
piccole proteasi. I singoli aminoacidi vengono assorbiti dalle cellule intestinali. Le molecole
di grassi vengono scisse in acidi grassi e trigliceridi che passano per diffusione la
membrana plasmatica e catturata da una proteina (proteina legante gli acidi grassi= che
convoglia questi dentro la cisterna di REL dove avviene la risintesi di trigliceridi che
vengono convogliati verso l’apparato del Golgi e impacchettati dentro macrostrutture dette
chilomicroni che sono grassi rivestiti da un guscio proteico. Questi poi vengono espulsi
dalle cellule attraverso la membrana laterale e diffondono all’interno dei vasi linfatici. Due
tipi di cellule enteroendocrine: chiuse e aperte (la parte apicale a contatto con il lume
intestinale). 17 tipi di cellule enteroendocrine di cui 3 importanti:
Gastrina (cellule G): nel duodeno e nello stomaco
o Secretina (cellule S): nel duodeno. Sentono l’acidità. Agisce sul pancreas per
o produrre un fluido ricco di bicarbonati
CCK (cellule I): nel duodeno e nel digiuno. Sentono l’acidità. Agisce sul pancreas e
o lo induce a secernere enzimi digestivi + sulla cistifellea
- Tonaca sottomucosa: t. connettivo lasso. Nel duodeno ospita le gh. Di Brunner, che
secernono muco, tubuloacinose composte. Forniscono un rivestimento di protezione nei
confronti di un impatto acido proveniente dallo stomaco. Sono nella prima e seconda
porzione del duodeno e piano piano vanno scemando.
- Muscolare: 2 strati circolare quello interno e longitudinale quello esterno
- Sierosa o avventizia: prevalentemente sierosa. Costituita dal peritoneo.
Il tenue termina nella regione iliaca dx, aprendosi dentro l’intestino crasso attraverso un dispositivo
valvolare (valvola ileocecale), costituita da due labbri sporgenti nell’intestino crasso che si
uniscono anteriormente e post nelle commessure che si continuano sulla superficie interna
dell’intestino crasso come due pieghe della mucosa che prendono il nome di granuli. Impedisce il
reflusso dell’intestino crasso nel tenue.
INTESTINO CRASSO
3 porzioni:
- Cieco: al di sotto della valvola ileocecale. Circonferenza di 28 cm. Lungo 5-7 cm e largo
altrettanto. Inizia sulla superficie esterna in corrispondenza di due solchi, uno anteriore e
uno posteriore che corrispondono ai frenuli. È intraperitoneale ed è caratterizzato da un
prolungamento detto appendice (3-4 cm fino a 10-12 cm) ed è a fondo cieco. L’appendice
non presenta tenie che si presentano a partire dalla base dell’appendice. L’appendice è un
organo ricco di tessuto linfoide ed è una sede dove il ristagno del contenuto dell’intestino
può dare origine ad aggressioni microbiche pericolose. è controllata da cellule immunitarie.
il tessuto linfoide serve da sorveglianza, cioè sono capaci di prelevare dal contenuto
intestinale dei batteri per farne la conoscenza, con produzione i IgM che vengono secrete
da tutta la superficie intestinale (sorveglianza immunologica).
- Colon: al di sopra della valvola ileocecale. Attorno al piccolo intestino (cornice colica) che è
data dal colon ascendente che dalla regione iliaca dx attraversa il fianco dx e risale fino
all’ipocondrio di dx sotto il fegato. Qui la direzione del colon cambia bruscamente con una
piega detta fessura conica dx o epatica e il colon attraversa da dx a sx la cavità addominale
(colon trasverso). Termina nell’ipocondrio sx al livello della milza, e da qui si fa discendente.
Il colon discendente inizia dall’ipocondrio sx, attraversa il fianco sx e perviene nella regione
iliaca sx. qui cambia direzione e con andamento sinuoso si porta verso la linea mediana
(colon ileopelvico o sigmoideo). Questo termina al davanti della terza vertebra sacrale,
lungo la linea mediana e il colon finisce e inizia il retto. Serie di depressioni separate dalle
pieghe della mucosa (pieghe semilunari). Il colon ascendente è retroperitoneale. Attraverso
queste superfici si stabiliscono delle connessioni tra il sistema cavale e il sistema venoso
portale. Il colon trasverso è intraperitoneale ed è collegato alla parete addominale post del
legamento mesocolon trasverso. Il colon discendente ha un comportamento simile a quello
ascendente. Il colo ileopelvico è intraperitoneale.
- Retto: 2 porzioni; una prima dilatata (ampolla rettale) e una ristretta (canale anale).
L’ampolla rettale presenta 2-3 solchi sulla superficie che si manifestano con pieghe sulla
superficie interna. Procedendo verso il basso si continua con il canale anale. La sua
superficie interna presenta una parte superiore dove la mucosa presenta delle pieghe dette
colonne rettali. La base delle colonne rettali è unita da una piega della mucosa detta
valvola rettale. Dietro questa mucosa e la parete del retto si crea una serie di tasche seni
rettali. Sul fondo di questi si aprono delle gh a secrezione mucosa. Al di sotto delle colonne
si trova un’area di mucosa detta pecten analis e al di sotto c’è la pelvi. Nel maschio è in
rapporto post con l’osso sacro e ant con la vescica. Al di sotto della vescica con la prostata
e al fianco della vescichetta con le due vescichette seminali. Nella donna il rapporto con la
vescica non è diretto a causa dell’interposizione della vagina.
Ci sono dei rilievi emisferici, detti gibbosità, separati da solchi semilunari. Lungo il decorso
longitudinale del crasso si trovano 3 strisce dette tenie dell’intestino crasso. Ci si trovano poi delle
appendici di grasso, rivestite di peritoneo, dette appendici epiploiche. Il retto è più liscio sulla
superficie e non presenta né appendici né tenie.
Struttura intestino crasso:
- Tonaca mucosa: epitelio cilindrico semplice che poggia su una lamina propria di t. conn.
Lasso; gh intestinali dette coliche sono gh tubulari semplici. Al confine tra la mucosa e la
sottomucosa si trova una muscolaris mucosae fatta da qualche fascetto di cellule muscolari
lisce. È liscia. Gh a secrezione mucosa. Il muco serve a creare una barriera di protezione e
per impastare il contenuto dell’intestino che man a mano si disidrata. Sulle lamine ci si
trovano soprattutto macrofagi e cellule a carattere immunitario. L’epitelio è costituito anche
da cellule assorbenti. I microvilli sono più radi e più corti. Dette anche colonociti. Si trovano
anche cellule caliciformi mucipare e abbondanti cellule enteroendocrine.
- Tonaca sottomucosa: connettivo denso. Ricco di plesso venoso
- Tonaca muscolare: 2 strati (circolare interno e longitudinale esterno). Lo strato circolare si
estende per tutta la lunghezza del crasso; invece lo strato longitudinale al livello
dell’appendice la riveste completamente, al livello del colon si paralizza in tre strutture
costituite dalle tenie. Al di fuori della tenia lo strato longitudinale è sottilissimo. Al livello del
retto si presenta integra in tutta la circonferenza e non si distinguono più le tenie. A partire
dalle tenie alcuni fascetti di cellule muscolari lisce che acquisiscono una disposizione
circolare e sono responsabili delle formazioni delle gibbosità.
- Sierosa o avventizia: prevalentemente sierosa.
Canale anale: al livello della zona colonnare l’epitelio è cilindrico semplice. Al livello della valvola
diventa cubico composto e poi cilindrico composto. Nel pecten anale diventa pavimentoso
composto non cheratinizzato. Distalmente al pecten analis troviamo la zona cutanea e diventa
epitelio pavimentoso composto cheratinizzato. La muscolatura è costituita da due strati + una
muscolatura striata scheletrica. 2 dispositivi sfinteriali uno interno (muscolatura liscia) e uno
esterno e volontario (muscolatura striata scheletrica).
SISTEMA NERVOSO GASTROENTERICO (METASIMPATICO)
Si estende per tutto il canale digerente. Nel canale digerente si ritrovano dei raggruppamenti di
cellule nervose uniti da delle fibre nerv