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Inizialmente la
comunicazione tra il
seno e l’atrio è ampia. In
seguito, tuttavia,
l’apertura del seno si
sposta verso destra.
Questo spostamento è
principalmente
provocato dai flussi
ematici da sinistra a
destra, che si verificano
nel sistema venoso
durante la quarta e la
quinta settimana di
sviluppo.
Conseguentemente,
durante la 5° settimana,
il corno di sinistra del
seno venoso perde la
sua importanza.
Alla 10°
settimana ciò che
rimane del corno di
sinistra sono la vena
obliqua dell’atrio
sinistro ed il seno
coronario.
Sempre per effetto di
flussi ematici da sinistra
verso destra,il corno
destro del seno venoso e
le vene di destra si
ampliano notevolmente.
Il corno destro, che
adesso costituisce
l’unica comunicazione
tra il seno venoso
primitivo e l’atrio, viene
incorporato nell’atrio
destro per formare la
parte liscia della parete
dell’atrio destro.
L’apertura del seno
venoso; l’orifizio
senoatriale, è
fiancheggiata da ciascun
lato da una piega
valvolare: le valvole
venose destra e sinistra.
Dors
ocranialmente le valvole
si fondono formando una
cresta chiamata setto
spurio. Inizialmente le
valvole sono ampie, ma
quando il corno destro
del seno venoso viene
incorporato nella parete
dell’atrio, la valvola
venosa sinistra ed il
setto spurio si fondono
con il setto atriale che si
sta sviluppando. La
porzione superiore della
valvola venosa destra
scompare
completamente. La
porzione inferiore si
differenzia in due
strutture: la valvola
della vena cava inferiore
e la valvola del seno
coronario. La cresta
terminale forma il
confine tra la parte
originaria trabecolata
dell’atrio destro e la
parete liscia (seno
venoso), che origina dal
corno destro del seno.
Formazione dei setti
cardiaci
I principali setti del
cuore si formano tra il
27° ed il 37° giorno di
sviluppo, quando
l’embrione si allunga da
5 mm a 17-17mm. Una
modalità di formazione
di un setto, coinvolge
due masse tissutali in
attivo accrescimento che
si avvicinano tra di loro
fino a fondersi,
dividendo in tal modo il
lume in due canali
separati. Un setto
analogo si può anche
formare per attivo
accrescimento di una
singola massa tissutale,
che continua ad
espandersi fino a
raggiungere il versante
opposto del lume. Le
masse sono note come
cuscinetti endocardici e
si sviluppano nelle
regioni atrioventricolari
e conotruncali.
-setto interatriale. Alla
fine della 4° settimana,
una cresta falciforme
scende dal tetto
dell’atrio comune verso
la cavità. Questa cresta
rappresenta la prima
porzione del septum
primum.
L’estremità di questo
setto si estende in
direzione dei cuscinetti
endocardici nel canale
atrioventricolare.
L’apertura tra il margine
inferiore del septum
primum ed i cuscinetti
endocardici è l’ostium
primum. Con l’ulteriore
sviluppo, prolungamenti
dei cuscinetti
endocardici superiore ed
inferiore crescono
chiudendo l’ostium
primum. Prima che la
chiusura si completi
però, la morte cellulare
produce perforazioni
nella porzione superiore
del septum primum.
Quando queste
perforazioni
confluiscono si forma
l’ostium secundum, che
permette una libera
circolazione del sangue
dal primitivo atrio
destro al sinistro.
Quando la
cavità dell’atrio destro
si espande per
l’incorporazione del
corno del seno venoso,
compare una nuova
piega falciforme. Essa, il
septum secundum, non
divide mai
completamente la cavità
atriale. La sua estremità
anteriore si estende in
basso e si sovrappone
all’ostium secundum.
L’apertura lasciata
dall’ostium seundum è
detta forame ovale.
Quando la prizione
superiore del septum
primum gradualmente
scompare, la parte che
residua diventa la
valvola del forame
ovale.
Dopo la nascita, quando
inizia la circolazione
polmonare e la
pressione nell’atrio
sinistro aumenta, la
valvola del forame ovale
viene compressa contro
il septum secundum,
obliterando così il
forame ovale e
separando gli atri destro
e sinistro.
-setto interventricolare.
Si viene a formare in
conseguenza del fatto
che le pareti mediali dei
ventricoli in
accrescimento si
avvicinano, e
gradualmente si
fondono.
-setto conotruncale.
Durante la 5°settimana,
l’attiva proliferazione
del tessuto
mesenchimale fa sì che
delle creste appaiano
anche a livello del bulbo,
formando le creste
bulbari. Creste analoghe
si formano anche nel
tronco arterioso e si
continuano con quelle
del bulbo. Il decorso a
spirale delle creste del
tronco, forse dovuto al
flusso del sangue dal
ventricolo, porta,
quando le creste si
fondono, alla formazione
di un setto aortico-
polmonare a spirale.
Questo setto divide il
bulbo cardiaco e il
tronco in due canali, i
tronchi aortico e
polmonare. A causa del
decorso spiraliforme, il
tronco polmonare si
trova intorno all’aorta
ascendente. Il bulbo
cardiaco viene
gradualmente
incorporato nel
ventricolo, originando
l’infundibolo
Sistema arterioso
La differenziazione del
polo arterioso del cuore
deve garantire un’unica
uscita per ciascun
ventricolo e far sì che il
cuore si connetta
separatamente con il
grande ed il piccolo
circolo.
Gli archi aortici mettono
in comunicazione le
aorte dorsali con le
aorte ventrali.
Compaiono all’inizio
della 4° settimana. La
prima coppia degenera
prima che si sia formata
l’ultima. Gli archi aortici
poi degenerano e i
derivati che
permangono sono: