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RAMI DELLE ARTERIE CORONARIE
Rami coronaria sinistra: Le arterie coronarie sono dei vasi specializzati che nascono dall'aorta ascendente e decorrono sulla superficie esterna del cuore portando il sangue ricco di ossigeno e sostanze nutritizie al miocardio.
Le arterie coronarie principali sono due: la coronaria sinistra e la coronaria destra
- Ramo del nodo circonflesso sinistro
- Ramo atriale sinistro
- Ramo marginale sinistro
- Ramo interventricolare anteriore
- Ramo laterale del cono arterioso
- Ramo arterioso posteriore del ventricolo posterolaterale sinistro
- Rami interventricolari settali
VENE CARDIACHE
Vena cardiaca magna: Le vene cardiache parva hanno il compito di drenare il sangue refluo portato al miocardio dalle arterie.
Coronarie: una volta che hanno ceduto l'ossigeno, lo riportano all'interno dell'atrio destro attraverso il seno coronarico che passa sul solco coronario situato sulla faccia inferiore del cuore.
- Vena marginale
- Vena sinistra anteriore
- Vena dell'interventricolare ventricolo anteriore destro
- Vena posteriore
- Vena del ventricolo marginale sinistro destra
- Vena cardiaca media
- Vena posteriore del ventricolo sinistro
FASI DEL CICLO CARDIACO
- Diastole: Quantità di sangue eiettata dal cuore in un minuto (L/min). È il prodotto della frequenza cardiaca e del volume di scarica. La frequenza cardiaca di riempimento è il numero di battiti per un minuto, mentre il volume di scarica è il volume di sangue iettato in ciascun battito. Frequenza cardiaca a riposo: In media 60-80 batt/min. Bradicardico è un soggetto con battiti meno frequenti, Tachicardico è un soggetto con battiti molto più frequenti (62%).
- Presistole: meno frequenti, Tachicardico un soggetto con dei battiti molto più frequenti.
frequentiFase dilatenza traDiastole esistole (3%)• Sistole:Fase disvuotamentoventricolare(35%)
CAMERE CARDIACHE
Il cuore è un organo cavo formato dalle 4 camere cardiache. Le due superiori sono gli atri (destro e sinistro) mentre le due inferiori sono i ventricoli (destro e sinistro). A separare questicompratimenti ci sono delle valvole: Valvola tricuspite tra l'atrio destro e il ventricolo destro, Valvola bicuspide (mitrale) tra l'atrio sinistro e il ventricolo sinistro. Una caratteristica comuneatriale: MUSCOLI PETTINATI. La funzione dei muscoli pettinati sarebbe quella di potenziarela capacità contrattile della pareti dell'atrio senza aumentarne lo spessore e la massamuscolare, svolgono un lavoro complementare alle auricole. Una caratteristica comuneventricolare MUSCOLI PAPILLARI: Si contraggono per prevenire l'inversione o il prolassodelle valvole atrio ventricolari durante le sistole. Sono delle strutture di sicurezza chechiudono ermeticamente
Le valvole senza permettere al sangue un reflusso nella camera precedente ATRIO DESTRO sono suddivise in due porzioni:
- Seno delle vene cave: Porzione di afflusso ovvero dove sboccano la vena cava inferiore e superiore
- Atrio destro propriamente detto: Ha forma cubica. Essendo un cubo ha 6 pareti, sono:
- Parete posteriore: Seno vene cave
- Parete anteriore: Orifizio atrioventricolare, esso viene riempito dalla valvola atrio-ventricolare (tricuspide)
- Parete laterale: Auricola destra
- Parete mediale: Setto interatriale (fossa ovale) la troviamo solamente nell'atrio destro. Essa è il residuo di una struttura del feto che si chiama foro di botallo, esso in età pre-natale mette in comunicazione l'atrio destro con l'atrio sinistro in quanto non esiste la circolazione polmonare che viene attivata al primo respiro. Presenta anche lo sbocco del seno coronario
- Pareti superiore e inferiore: Sbocco vene cave superiore ed inferiore
VENTRICOLO
Porzione di afflusso dell'arteria polmonare. Porzione apicale (apice) dell'arteria polmonare. Porzione efflusso dell'arteria polmonare (cono/tronco polmonare). Presenta al suo interno due orifizi: - Orifizio atrioventricolare destro (separa l'atrio destro dal ventricolo destro, viene riempito dalla valvola atrio-ventricolare tricuspide). - Orifizio polmonare: Valvola semilunare o polmonare da dove inizia l'arteria polmonare. I ventricoli contengono le trabecole carnee (I, II, III tipo). Le trabecole carnee sono i tipici rilievi muscolari osservabili sulla superficie interna dei ventricoli cardiaci. Riconosciamo 3 tipi diversi di trabecole: - 3 ordine: Sono adese per tutta la loro lunghezza alla parete interna del ventricolo. - 2 ordine: Quelle trabecole collegate alla parete con le sole estremità, a guisa di ponte. L'esempio più noto è la trabecola setto-marginale, visibile all'interno del ventricolo destro, al cui interno passa la.branca destra del fascio atrioventricolare del sistema di conduzione cardiaco. Queste trabecole svolgono un ruolo di ancoraggio ad altre strutture che passano al loro interno.
- 1 ordine: Trabecole annesse alla parete ventricolare con una sola estremità, l'altra si proietta nella cavità e da inserzione alle corde tendinee. Costituiscono i muscoli papillari. Sono sempre in rapporto 1:1 con le cuspidi delle valvole atrioventricolari e di conseguenza sono tre nel ventricolo destro e due nel ventricolo sinistro. La loro funzione principale è quella di non far entrare i lembi valvolari all'interno della camera precedente.
ATRIO SINISTRO
E' suddiviso in:
- Porzione di afflusso: Nella quale sboccano le vene polmonari di destra (inferiore e superiore) e le vene polmonari di sinistra (inferiore e superiore)
- Atrio sinistro propriamente detto
Ha forma di una lente schiacciata con 4 pareti:
- Parete posteriore: Sbocco vene polmonari
anteriore: Orifizio atriventricolare riempito dalla valvola bicuspide
- Parete laterale: Auricola sinistra
- Parete mediale: Setto interatriale
VENTRICOLO SINISTRO
E' suddiviso in:
- Porzione di afflusso
- Porzione apicale
- Porzione di efflusso: Aorta
Presenta al suo interno due orifizi:
- Orifizio atrioventicolare sinistro: Separa l'atrio sinistro dal ventricolo sinistro ed è riempito dalla valvola bicuspide o mitrale
- Orifizio aortico: Valvola semilunare dove inizia l'arto dell'aorta
Anch'esso come il ventricolo destro contiene le trabecole carnee
SCHELETRO FIBROSO
Ha la funzione di:
- Dare inserzione al miocardio
- Dare inserzione ai lembi delle valvole cardiache
- Isola elettricamente miocardio ventricolare ed atriale
E' costituito da:
- Due anelii fibrosi atriventricolari destro e sinistro
- Due anelli fibrosi polmonare ed aortico
- Trigoni fibrosi destro e sinistro
VALVOLE CARDIACHE
Le valvole occupano
- Anello fibroso atrioventricolari
- Lembi valvolari
- Muscoli papillari (trabecole carnee di 1 ordine) che si legano alle corde tendinee non permettendogli il reflusso nella camera precedente
- Corde tendinee
- Valvola atrioventricolare destra: E' costituita da 3 lembi (mediale, anteriore e posteriore) e 3 muscoli papillari da qui denominata anche tricuspide
- Valvola atrioventricolare sinistra: E' costituita da 2 lembi (anteriore e posteriore) e 2 muscoli papillari da qui denominata bicuspide o mitrale
- Valvola polmonare (nodulo di Morgagni)
- Valvola aortica (nodulo di Aranzio)
Convessità rivolta verso il ventricolo. Lunula è il margine libero dei lembi delle valvole semilunari. Nel cuore sono presenti anche altre due valvole cosiddette "rudimentali". Esse sono: La valvola di Eustacchio presente allo sbocco della Vena cava inferiore e la valvola di Tebesio presente allo sbocco del seno coronario. Le vene del cuore hanno il compito di drenare il sangue refluo portato al miocardio dalle arterie coronarie. Tutte decorrono nel solco coronario situato nella faccia inferiore del cuore e sfociano nel seno coronario direttamente nell'atrio destro tramite la valvola di Tebesio.
CARATTERISTICHE DEL TESSUTO CARDIACO
Nel tessuto muscolare cardiaco sono presenti analogie con entrambi i tessuti muscolari, infatti:
- Come il tessuto striato: Assicura un'azione potente e rapida, in grado di assicurare a tutti gli organi e tessuti l'apporto di sangue. Presenta le classiche striature del tessuto muscolare scheletrico. Presenta cellule ben distinte.
- Come il tessuto liscio: È un muscolo che non dipende dalla nostra volontà. Allo stimolo elettrico si comporta contraendosi come un'unica fibra, per questo è da considerarsi come un sincizio funzionale.