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Vene della circolazione polmonare
Le vene polmonari, che hanno la funzione di condurre il sangue arterioso dai polmoni all'atrio sinistro del cuore. Le vene polmonari sono quattro (due per ciascun lato): una superiore e una inferiore. Si tratta di vene che hanno una parete molto sottile ricca di fibre elastiche e che non presentano valvole.
Nello schema di destra è illustrato il circolo polmonare. Dal ventricolo destro del cuore, tramite il tronco polmonare, si formano le arterie polmonari (una a destra e una a sinistra) che trasportano sangue ricco di anidride carbonica, arrivano a livello della struttura polmonare ed eseguono lo scambio gassoso negli alveoli. A questo punto si vengono a formare le strutture delle venule e poi delle vene polmonari che trasportano sangue ricco di ossigeno, che viene portato all'atrio sinistro del cuore tramite le vene polmonari.
Questa immagine mostra in visione anteriore quelli che sono gli elementi appena citati della circolazione polmonare.
Nei polmoni sezionati si possono osservare le due strutture arteriose da un lato e dall'altro e la struttura fuoriuscente della vena polmonare. VENE DELLA GRANDE CIRCOLAZIONE Da questa fotografia con veduta anteriore si osserva la struttura della vena cava superiore che si viene a formare dalla confluenza della vena brachiocefalica destra e della vena brachiocefalica sinistra. Nell'area sottostante il muscolo diaframmatico è situata la struttura della vena cava inferiore. La vena cava superiore va a raccogliere il sangue refluo dai 27 territori della porzione sopradiaframmatica, fatta esclusione per il cuore. Il ritorno venoso, che fa capo alla vena cava superiore, ha diverse componenti: - Ritorno venoso del cranio: una porzione di numerose vene cerebrali superficiali e altre interne hanno la funzione di drenare il sangue proveniente dai vari emisferi cerebrali, che vanno a confluire nell'avena giugulare interna destra e nella vena giugulare interna sinistra, le quali escono.Dal cranio, il sangue viene drenato attraverso il foro giugulare. Le vene vertebrali drenano il midollo spinale cervicale e la superficie posteriore del cranio. Le vene vertebrali scendono nei fori trasversi delle vertebre cervicali insieme alle arterie vertebrali e si svuotano nelle vene brachiocefaliche destra e sinistra.
Il ritorno venoso dalla testa e dal collo avviene attraverso le vene superficiali che confluiscono nella vena giugulare esterna destra e sinistra. Queste vene si uniscono alle vene succlavie che raccolgono il sangue refluo degli arti superiori. Le vene provenienti dal cranio e dagli arti superiori si uniscono alle vene vertebrali per formare il ramo brachiocefalico destro e sinistro, che a sua volta si unisce per formare la vena cava superiore.
Le strutture venose appena citate sono presenti in
Innanzitutto, si può osservare la vena giugulare esterna, che corre lungo il collo superficialmente rispetto al muscolo sternocleidomastoideo e va a svuotarsi nella vena succlavia.
La giugulare interna corre nel collo più profondamente rispetto al muscolo sternocleidomastoideo e va a ricevere la maggior parte del sangue refluo dall'encefalo, infine si unisce alla succlavia per formare la vena brachiocefalica.
C'è un contributo anche dalle vene vertebrali che viaggiano insieme alle arterie vertebrali nei fori trasversi delle vertebre cervicali. Queste vanno a drenare le vertebre cervicali, il midollo spinale e anche alcuni muscoli profondi del collo. Una parte delle vene vertebrali va svuotarsi direttamente nella vena brachiocefalica e una parte va a svuotarsi anche nella vena succlavia.
La vena succlavia va a drenare prevalentemente gli arti superiori e congiuntamente alla giugulare interna danno luogo alla vena brachiocefalica.
29VENE AZYGOS: unico affluente della vena cava superiore. È una vena impari che drena tutto il sanguerefluo dalle pareti del torace, midollo spinale e anche da alcune strutture del mediastino posteriore. La vena azygos ha origine sotto al muscolo diaframmatico ed è una continuazione della vena lombare ascendente destra.
Ci sono diversi criteri per andare a classificare tutti i rami affluenti della vena azygos: rami viscerali derivano dalle vene esofagee piuttosto che mediastiniche e bronchiali. 1. rami parietali appartengono le vene intercostali e ad altre strutture che sono la vena emiazygos e la 2. vena emiazygos accessoria. C’è una notevolissima variabilità per quanto concerne l’origine, il decorso, gli affluenti e la terminazione di questi due vasi.
Le vene intercostali sono rami parietali affluenti alla vena azygos, che vanno a drenare il sangue dai muscoli del torace. Sono presenti dodici strutture venose per ciascun lato.
La distribuzione e il sistema con cui vanno a confluire nella parte destra e nella parte sinistra, rispetto alla colonna vertebrale, presenta delle differenze.
Hanno in comune le prime 2-3 vene intercostali che, sia nel caso di sinistra che nel caso di destra, vanno a confluire nella struttura della vena intercostale superiore o suprema (una di destra ed una di sinistra):
Lato destro: superate le prime 2-3 vene intercostali che vanno a confluire appunto nella vena intercostale suprema, le successive vanno a confluire direttamente nella vena azygos.
Lato sinistro: le 6-7 vene intercostali sinistre (al di sotto delle prime 2-3) confluiscono per andare a formare la vena emiazygos accessoria. Questa vena discende sul lato sinistro della colonna vertebrale e a livello dello spazio tra la settima e l'ottava vertebra toracica (T7 e T8) incrocia la colonna vertebrale e va a sboccare nella vena azygos. Inferiormente le vene intercostali vanno a confluire per formare la vena emiazygos.
La quale ha origine come continuazione della vena lombare ascendente sinistra, che risale nel mediastino posteriore, va al di sotto dell'ottava vertebra toracica a incrociare la colonna vertebrale passando davanti ai corpi vertebrali e raggiunge la vena azygos.
La confluenza del vaso brachiocefalico destro e di quello sinistro va a formare la cava superiore. A questa formazione contribuisce tutta la parte di drenaggio a opera della vena succlavia relativamente agli arti superiori, alla testa, al collo e anche al torace. Contribuiscono anche le vene giugulari: interna per quanto concerne il drenaggio di testa e collo, esterna per quanto riguarda il circolo superficiale testa e collo. Inferiormente troviamo l'unico affluente della vena cava superiore che è la vena azygos. Questo vaso risale dalla regione lombare sul lato destro della colonna vertebrale, penetra nel torace attraverso il diaframma e si getta nella vena cava superiore a livello della vertebra T2, dopo aver
Ricevuto i contributi della venaemiazygos e della vena emiazygos accessoria. Questi ultimi due vasi si formano grazie alla confluenza delle vene intercostali sinistre presenti nel lato posteriore del torace.
VENA CAVA INFERIORE: convoglia il sangue proveniente da tutte le regioni che si trovano al di sotto del muscolo diaframmatico all'atrio destro del cuore; il territorio di competenza di base di tale vena corrisponde a quello di distribuzione dell'aorta addominale. Tuttavia, a livello addominale la simmetria tra queste due strutture vascolari è interrotta dalla presenza del sistema della vena porta.
Questo sistema è costituito dal sangue refluo proveniente da tutti gli organi addominali dell'apparato digerente e dalla milza, che viene convogliato in un unico tronco, che è appunto la vena porta. Questa vena raggiunge il fegato e all'interno di esso si ramifica. A questo punto, il sangue venoso refluo proveniente dal fegato, giunge tramite le vene.
Epatiche nella vena cava inferiore. La vena cava inferiore è la più grossa vena del nostro corpo. È un vaso impari e sbocca nell'atrio destro del cuore attraverso una valvola, detta valvola della vena cava inferiore o valvola di Eustachio, poco sviluppata nell'adulto ma molto ampia e funzionante nel feto.
Rami affluenti:
- Rami affluenti parietali: di cui fanno parte le vene lombari e le vene freniche inferiori.
- Rami affluenti viscerali: di cui fanno parte le vene surrenali, le vene renali e le vene genitali.
I tronchi di origine della vena cava inferiore sono le due vene iliache comuni di destra e di sinistra che esse confluiscono a livello della vertebra L5 e si uniscono a formare la suddetta vena cava inferiore.
Caratterizzazione delle vene iliache comuni: esse derivano dall'unione di una vena iliaca esterna ed interna. Per quanto riguarda le vene iliache esterne, esse ricevono sangue dagli arti inferiori, dalla pelvi e dalla porzione inferiore dell'addome.
Decorrono poi lungo la superficie interna dell'osso iliaco e vanno a fondersi con la vena iliaca interna omolaterale la quale, drena il sangue che proviene dagli organi pelvici dello stesso lato. Qui si nota quindi la vena iliaca esterna destra che si unisce alla vena iliaca interna destra per dare luogo alla vena iliaca comune destra. Nella parte controlaterale allo stesso modo, la vena iliaca interna sinistra si unisce alla vena iliaca esterna sinistra per dare origine alla vena iliaca comune sinistra. Dall'unione di queste due strutture, a livello della vertebra L5, si forma la vena cava inferiore. Caratterizzazione dei rami affluenti Per quanto riguarda i rami parietali: - le vene lombari drenano la zona lombare dell'addome - le vene freniche drenano il muscolo diaframmatico. Per quanto concerne i rami viscerali: Partendo dalla zona inferiore, si presentano: - le vene gonadiche, anche indicate talvolta come vene genitali, si distinguono in vene ovariche e vene testicolari.