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Capitolo Due: Femminile e maschile
La differenza tra maschile e femminile costituisce una specie di "ultimo limite del pensiero" ed è per questo che in molte società l'omosessualità è stigmatizzata come "anomalia".
Francoise Heritier ha esercitato la sua attenzione su ciò che si presentava a essa nel modo più diretto e immediato: il corpo e l'ambiente in cui il corpo si muove.
Il corpo sessuato, infatti, contiene un'opposizione: "oppone l'identico al differente e costituisce uno di quei temi che si ritrovano in tutto il pensiero scientifico, antico e moderno, e in tutti i sistemi di rappresentazioni."
Il mito Androgino di cui parla Platone nel suo simposio per spiegare perché la donna e l'uomo si cercano è un esempio di identico/differente di cui parla Heritier.
L'Androgino è allo stesso tempo identico e differente a se stesso. Secondo la studiosa, la
differenzatra maschio/femmina è presente in tutti i sistemi di pensiero. Per quanto riguarda la concezione di accoppiamento secondo cui la parte passiva (ovulo) incontral'attiva (spermatozoo), ella non vede la sopravvivenza come una convinzione arcaica ma: "la manifestazione spontanea di una griglia interpretativa, valida sia nel discorso scientifico sia nel discorso naturale, che ingloba i gameti in un sistema di opposizione la cui origine si trova nellaprimitiva osservazione della differenza tra sessi." La Heritier è consapevole che il risultato di questa distinzione è il risultato di una serie dimanipolazioni simboliche e concrete che riguardano gli individui in una costruzione sociale. Quello che viene inteso con costruzione sociale, cita il caso degli Inuit. Presso di loro non è importante il sesso anatomico ma l'identità sessuale dell'anima-nome, secondo cui un ragazzo con l'anima-nome femminile verrà1. L'individuo sarà allevato come una femmina fino alla pubertà, ma da quel momento in poi sarà costretto ad adempiere ai suoi compiti da uomo, rimanendo comunque con la sua anima femminile.
2. Il sesso e il genere
Le differenze sessuali sono legate alle caratteristiche anatomico-fisiologiche di un individuo; le differenze di genere, invece, risulterebbero dal diverso modo di concepire "culturalmente" la differenza sessuale.
3. Il sesso, il genere e le relazioni sociali
Il sesso e il genere sono strettamente legati alla cultura a cui si appartiene. [Esempi sul libro]
4. Le emozioni
Lo studio delle emozioni nasce come parte di un interesse per la costruzione del Sé in relazione al mondo esterno, all'"alterità" umana, sociale, di genere e naturale. Le emozioni sono elementi costitutivi della persona e della sua maniera di "essere al mondo". I sentimenti sono, in generale, i concetti che una cultura possiede di un determinato stato d'animo. Gli stati
d'animo non sono universali e non sono espressi ovunque nella stessa maniera. Essi sono concepiti ed espressi da "soggetti culturali", cioè, in base ai modelli culturali interiorizzati durante l'infanzia e riplasmati nel corso della vita di un individuo. Le emozioni sono responsabili della nostra fabbricazione.
CAPITOLO TRE
- Le caste
Il termine "casta", indica una serie di gruppi inferiori o superiori l'uno all'altro. Casta, in portoghese, significa stirpe, casata. Nelle tribù indù, al loro interno erano divise due caste: i varna, che erano le quattro categorie sociali principali della tradizione indù e i jat, dove ognuno corrispondeva al proprio gruppo occupazionale. I membri delle caste superiori non potevano sposarsi con membri delle caste inferiori. Secondo Dumont le caste sono solo una stratificazione sociale mascherata. Lévi-Strauss, individuò dei tratti comuni delle tribù indù nel
totemismo australiano.
Tribù Indù- Caste basate su classe sociale e occupazione- Membri di caste superiori non possono sposare membri di caste inferiori
Totemismo australiano- Caste basate su un totem (diversità tra specie animali)- Membri doveva sposare membri con totem diversi dal proprio
Compiendo delle trasformazioni, possiamo passare da un sistema catastale all'altro.
La diversità animale e occupazionale mostra la base culturale (prima trasformazione); la diversità tra specie sono assimilate a quelle dei gruppi, così come quelle occupazionali vengono assimilate alle differenze naturali (seconda trasformazione).
Il totemismo pensa la natura attraverso la cultura e il sistema delle caste concepisce la cultura attraverso la natura (terza trasformazione).
2. Le classi
La nozione di classe sociale è legata alla tradizione della filosofia e dell'economia politica europee.
Karl Marx con la sua analisi delle classi, fece un'analisi
dei meccanismi di funzionamento dellasocietà industriale e delle relazioni che legano tra loro le classi sociali in un rapporto conflittuale daun lato e funzionale dall’altro.Le distinzioni di classe non si risolvono in differenze di tipo economico; tali distinzioni erano ilfrutto, oltre che di disparità oggettive nell’accesso alle risorse, anche della rappresentazione cheogni gruppo aveva di se stesso in relazione alle altre classi.Le distinzioni di classe si riflettono sul piano della “cultura”, che contribuiscono a differenziarla sulpiano interno e giustificano la distinzione tra “culture egemoniche” e “culture subalterne”. Lasubalternità culturale non si esprime sempre e comunque in forme coscienti e consapevoli ma sottoforma di un folklore di contestazione, spesso lontana dalla coscienza di classe marxiana.3. Gli studi culturaliStudio della divisione in classi, si chiama studi culturali (cultural studies),