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Capitolo Due: Homo sapiens sapiens, il colonizzatore
Nel corso degli ultimi 50.000 anni, l'uomo "anatomicamente moderno" è andato diversificandosi e assumendo forme di adattamento all'ambiente. L'uomo, per adattarsi al luogo in cui viveva, ha sviluppato delle strategie di adattamento necessarie alla sopravvivenza.
L'uomo anatomicamente moderno è in grado di trasformare l'ambiente circostante per trarre da esso i mezzi per la propria sopravvivenza: il lavoro. Dapprima l'uomo aveva come opzione la caccia-raccolta e la pesca, applicate con semplici ma ingegnosi mezzi.
Con la "rivoluzione agricola", risalente a 10.000 anni fa, ci furono dei cambiamenti sostanziali, tra cui: la nascita di società stratificate, formazione delle città, religioni statuali, centralizzazione politica e, infine, la scrittura. Con tutto ciò, iniziò un incremento demografico e iniziò il periodo della pastorizia.
nomade.Con la rivoluzione industriale, infine, ci fu un’accelerazione nel campo della produzione edell’innovazione tecnologica.2. I cacciatori-raccoglitori: passato e presente
L’ultima stima, risalente al 2011, mostra come solo lo 0,0003% della popolazione mondiale siaancora un cacciatore-raccoglitore.
Con la scoperta del nuovo mondo, iniziò il declino della caccia-raccolta, per fare spazio alle nuoveforme di adattamento.
Le differenze tra i cacciatori-raccoglitori odierni e preistorici sono pressoché sostanziali:
- Nella preistoria venivano cacciati animali di grossa taglia che utilizzavano per sfamarsi, crearevesti, ripari, utensili, armi e suppellettili varie. Al giorno d’oggi, vengono favoriti gli animali ditaglia piccola e prediligono i frutti selvatici, piante, tuberi, miele, crostacei, pesci e molluschi.
- Non si sa molto di come vivevano i cacciatori-raccoglitori preistorici ma sappiamo bene cheerano stanziati in gruppi di centinaia di
persone; al giorno d'oggi, invece, sono gruppi di un massimo di venti/trenta persone.
I popoli della fascia costiera americana, i Kwakiutl sono famosi per la loro sussistenza basata sullapesca del salmone.
I !Kung San del deserto, invece, per la loro indole pacifica e la grandezza dei loro gruppi.
3. Caratteristiche delle società acquisitive
La caccia-raccolta si basa su tecniche di sfruttamento delle risorse naturali, finalizzate all'acquisizione di risorse spontanee (animali e vegetali). Questa forma di adattamento non implica l'intervento sulla natura che essa possa determinare un cambiamento della natura stessa a parte lo sfruttamento di risorse spontanee.
Gli esseri umani prendono ciò che la natura offre.
Nelle società acquisitive il lavoro umano si presenta come un'attività a rendimento immediato.
Per molti antropologi il carattere "spontaneo" delle risorse ha delle ripercussioni sulla loro organizzazione sociale.
Le risorse naturali,
infatti, non avrebbero il tempo di riprodursi abbastanza velocemente per sostenere una popolazione stanziale e numerosa. La mobilità favorirebbe la formazione di gruppi ridotti, conosciuti come bande. La mobilità, però, porterebbe alla mancanza di riserve e, quindi, all'impossibilità.
Risulta fondamentale l'egualitarismo delle società acquisitive, la cui sopravvivenza è resa possibile da un forte sentimento di cooperazione tra i membri.
Le condizioni di vita generali di questi gruppi, fanno sì che le differenze tra gli individui nelle diverse abilità non siano stabili, permanenti o trasmissibili geneticamente. Così facendo NON si ha la formazione di gruppi socialmente differenziati.
4. Le società "acquisitive" oggi: residui del passato o moderni marginali?
Le differenze inerenti alle società "acquisitive" rendono problematico il tentativo di trovare, nelle società acquisitive moderne,
le eredi dell'Europa preistorica. Le ragioni stanno soprattutto nel fatto che i cacciatori-raccoglitori mantengono rapporti di variogenere con società di vario tipo (agricole, pastorali e con l'amministrazione degli Stati centralizzati). Essi non rimanevano mai in isolamento, bensì, con ogni popolo conquistatore, creavano rapporti con le loro amministrazioni. Alcuni autori odierni, sostengono che i cacciatori-raccoglitori non sopravvivrebbero senza interagire con altre forme di società. 5. Destini speciali per società acquisitive speciali: le isole Maldive Alcune società acquisitive sono molto "speciali" e il loro destino è legato al contesto storico e alle relazioni con altre formazioni sociali. È il caso dei pescatori delle Isole Maldive, nell'Oceano Indiano; composte da trecento isole disposte lungo l'asse nord-sud per ottocento chilometri. Nel XIII secolo, esse sono state islamizzate e hanno assunto unaLa popolazione di questa regione ha una fisionomia unitaria abbastanza definita. Conducono una vita basata sulla pesca e sulla raccolta delle noci di cocco. La sua posizione favorevole ha scaturito l'interesse delle grandi potenze, dove hanno stabilito delle basi (USA, UK), il petrolio ha suscitato interesse del mondo arabo, Cinese e Giapponese. Lo sviluppo della pesca ha trasformato l'economia di sussistenza.