Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ATTIVAZIONE DELLA DIVISIONE SIMPATICA E RILASCIO DINEUROTRASMETTITORI
Le fibre pregangliari simpatiche rilasciano Acetilcolina a livello delle sinapsi colinergiche. Le fibre postgangliari rilasciano noradrenalina a livello delle giunzioni neuroeffettrici adrenergici. Ciascuna ramificazione ha delle varicosità che si mettono in rapporto con la superficie di molte cellule effettrici. Un singolo assone può fornire 20.000 varicosità. Gli effetti dei neurotrasmettitori rilasciati dalle varicosità durano pochi secondi, il tempo necessario affinché il neurotrasmettitore venga riassorbito, degradato da enzimi o rimosso dalla circolazione sanguigna. Per contro, gli effetti di adrenalina e noradrenalina secrete dalla midollare del surrene hanno durata molto maggiore poiché non si trovano enzimi in grado di degradarli e perché la maggior parte dei tessuti contiene concentrazioni basse di tali enzimi.
RECETTORI DI MEMBRANA E FUNZIONI DELLA DIVISIONE
SIMPATICA – Esistono due classi di recettori sensibili ad adrenalina e noradrenalina: recettorialfa e recettori beta. Ogni classe di recettori presenta 2-3 sottotipi.
DIVISIONE PARASIMPATICA – Opera attraverso una serie di neuroni interconnessi. Comprende:
- Neuroni pregangliari posti nel tronco encefalico e nei segmenti sacrali del midollo spinale;
- Neuroni gangliari in gangli periferici posti all’interno o nelle vicinanze degli organi bersaglio;
La divisione parasimpatica ha origine dai nervi cranici e dai nervi spinali sacrali. Le fibre pregangliari parasimpatiche che lasciano l’encefalo decorrono all’interno dei nervi cranici oculomotore, faciale, glossofaringeo e vago. Le sinapsi di queste fibre si realizzano nei gangli ciliare, pterigopalatino, sottomandibolare e otico.
Le funzioni generali della divisione parasimpatica sono: secrezione delle ghiandole dell’apparato digerente, secrezione di ormoni che determinano l’assorbimento di sostanze nutritizie,
aumento di attività della muscolatura liscia dell'apparato digerente... portano ad un generale incremento di sostanze nutritizie nel sangue.
Tutte le fibre pregangliari e postgangliari della divisione parasimpatica liberano Acetilcolina a livello delle sinapsi e delle giunzioni neuroeffettrici. Sulle membrane postsinaptiche è possibile ritrovare due diversi tipi di recettori per l'ACh:
- RECETTORI NICOTINICI: sulla superficie di tutti i neuroni gangliari, sia simpatici che parasimpatici. Il contatto con l'ACh provoca eccitazione del neurone gangliare o della fibra muscolare, attraverso l'apertura di canali del sodio chemio-dipendenti presenti sulla membrana postsinaptica;
- RECETTORI MUSCARINICI: si trovano a livello di tutte le giunzioni neuromuscolari o neuroghiandolari colinergiche della divisione parasimpatica e nelle poche giunzioni neuroeffettrici della divisione simpatica.
INTERRELAZIONI TRA LA DIVISIONE SIMPATICA E PARASIMPATICA -
La maggior parte degli organi innervati dal sistema nervoso autonomo è innervata sia dal simpatico che dal parasimpatico. La divisione simpatica ha un ampio impatto in quanto raggiunge organi e visceri sparsi in tutto il corpo, quella parasimpatica si dirige unicamente alle strutture innervate dai nervi cranici e dai nervi pelvici, tra cui i visceri presenti nella cavità toracica e addominopelvica. Quando è presente doppia innervazione spesso le due divisioni hanno azioni antagoniste.
I riflessi viscerali giocano un ruolo importante nella regolazione e nella coordinazione delle attività di vari organi dell'apparato digerente. I riflessi viscerali sono riflessi autonomi che hanno inizio nei visceri. Tutti i riflessi viscerali sono polisinaptici, ogni arco riflesso viscerale consta di un recettore, un neurone sensitivo, un centro di elaborazione nel SNC e due motoneuroni viscerali. I riflessi viscerali possono essere lunghi o brevi.
SISTEMA LINFATICO
Il sistema linfatico è funzionalmente parte dei sistemi circolatorio ed immunitario ed è composto da tessuto linfoide, organi linfoidi e vasi linfatici. La linfa è il tessuto connettivo fluido trasportato e regolato dai vasi linfatici, le cellule in sospensione sono chiamate linfociti. Tessuti linfoidi e organi linfoidi specializzati regolano la composizione della linfa e producono linfociti di vario tipo.
I vasi linfatici hanno inizio nei tessuti periferici e convogliano la linfa nella circolazione venosa. La linfa è costituita da liquido interstiziale, linfociti e macrofagi.
FUNZIONI DEL SISTEMA LINFATICO:
- Produzione, mantenimento e distribuzione dei linfociti che sono essenziali per i meccanismi di difesa e vengono prodotti e accumulati all'interno degli organi linfoidi come la milza, il timo e il midollo osseo rosso. I tessuti e gli organi linfoidi vengono classificati in primari e secondari. Gli organi linfoidi primari sono responsabili dello sviluppo e della maturazione dei linfociti.
sono unite ma si sovrappongono.
VASI LINFATICI DI CALIBRO MAGGIORE – Dai capillari linfatici, la linfa passa in vasi linfatici di calibro sempre maggiore, fino al tronco. I vasi linfatici differiscono dalle vene in quanto possiedono una parete più sottile, hanno un lume più ampio e non è distinguibile il confine tra i tre strati della parete.
VASI LINFATICI PRINCIPALI: DOTTI COLLETTORI – La linfa che scorre nei capillari linfatici viene raccolta da due gruppi di vasi linfatici: i linfatici superficiali e profondi. I vasi linfatici superficiali decorrono insieme alle vene superficiali e si trovano nel tessuto sottocutaneo, nei tessuti connettivi lassi delle membrane mucose che tappezzano gli apparati digerenti, respiratorio, urinario e riproduttivo e nei tessuti connettivi lassi.
I vasi linfatici profondi sono grossi vasi che accompagnano il decorso di arterie e vene profonde; sia i profondi che i superficiali convergono a formare vasi di calibro maggiore detti
tronchi linfatici che includono i tronchi lombari, intestinali, broncomediastinici, succlavi e giugulari. I tronchi linfatici, a loro volta, si svuotano in due grossi vasi collettori, il dotto toracico e il dotto linfatico destro che convogliano la linfa nella circolazione venosa.
DOTTO TORACICO – Raccoglie la linfa da addome, pelvi, arti inferiori e drena nella vena succlavia sinistra.
DOTTO LINFATICO DESTRO – Raccoglie la linfa dal lato destro della cavità toracica, dalla testa e dal collo e drena nel sistema venoso nei pressi dellagiunzione tra le vene giugulare interna destra e succlavia destra. Ha un diametro relativamente ridotto.
LINFOCITI – Principali cellule del sistema linfatico e sono responsabili dell’immunità specifica. Rispondono a microrganismi invasori come virus e batteri, cellule somatiche anomale e proteine estranee. Viaggiano su tutto il corpo trasportati da linfa e sangue.
CLASSI DI LINFOCITI – Tre classi:
- LINFOCITI T rappresentano l’80%,
- LINFOCITI T CITOTOSSICI: coinvolti nell’attacco cellulare diretto e responsabili dell’immunità cellulo-mediata.
- LINFOCITI T HELPER: stimolano le risposte dei linfociti T e B;
- LINFOCITI T DI REGOLAZIONE: sono un insieme di linfociti T che moderano la risposta immunitaria;
- LINFOCITI T DI MEMORIA: rispondono ad antigeni che hanno già incontrato mediante clonaggio con formazione di ulteriori linfociti per fronteggiare l’invasione.
- Unica tonsilla faringea, spesso chiamata adenoide;
- Paio di tonsille palatine situate al margine posteriore inferiore della cavità orale, lungo il confine tra faringe e palato molle;
- Paio di tonsille linguali, non visibili all'apertura della cavità orale perché poste più in profondità della mucosa alla base della lingua.
originano dal midollo osseo e poi migrano al timo dove diventano immunocompetenti. A seguito di un’opportuna stimolazione si differenziano in diversi tipi di cellule come:
2. LINFOCITI B (derivati dal midollo osseo) rappresentano il 10-15%. Si dividono producendo cellule figlie che si differenziano in plasmacellule e linfociti B di memoria. Le plasmacellule sono deputate alla produzione e secrezione di anticorpi. Sono responsabili dell’immunità anticorpo-mediata, una difesa all’interno dei fluidi corporei;
3.
LINFOCITI NK rappresentano il 5-10%, normalmente attaccano cellule esterne, cellule normali infettate da virus e cellule cancerose che compaiono in tessuti normali. Il controllo costante dei tessuti periferici da parte dei linfociti NK e dei linfociti T citotossici viene definito sorveglianza immunitaria.
TESSUTO LINFOIDE – è un particolare tipo di tessuto connettivo nel quale predominano i linfociti. Nel tessuto linfoide diffuso, i linfociti sono scarsamente aggregati all'interno del tessuto connettivo come la tonaca mucosa degli apparati respiratorio ed urinario. Gli organi linfoidi secondari sono aggregati di linfociti fittamente stipati contenuti in una rete di sostegno di cellule e fibre reticolari. Hanno una forma ovalare e i loro confini non sono ben definiti in quanto non sono circondati da una capsula, mostrano zona centrale pallida, centro germinativo. L'insieme degli aggregati linfoidi presenti negli epiteli degli apparati digerente, urinario e genitale forma
Il tessuto linfoide associato alle mucose. I grossi organi linfoidi presenti nella parete della faringe vengono chiamati tonsille. Le tonsille presenti nell'organismo umano sono cinque:
ORGANI LINFOIDI - Sono organi linfoidi i linfonodi, il timo e la milza.
LINFONODI - Diametro che può oscillare da 1 a 25mm. Ampiamente distribuiti in tutto il corpo, sono rivestiti da una capsula fibrosa connettivale densa che invia all'interno dell'organo setti fibrosi chiamati trabecole. Ogni linfonodo presenta due gruppi di vasi linfatici: af