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Dal punto di vista della vascolarizzazione, il rene riceve molto più sangue di quello che ci
si aspetterebbe dal suo peso: il flusso ematico renale è il 20% di quello cardiaco quindi
circa 1l al minuto. L'arteria che porta il sangue si chiama arteria renale che a livello dell'ilo
si divide in arterie segmentali. Ovviamente siccome l'aorta si trova a sinistra rispetto alla
colonna vertebrale, l'arteria renale di destra è più lunga dell'arteria renale di sinistra e
passa dietro la vena cava inferiore.
Il sangue del rene viene drenato dalla vena renale e in questo caso siccome la vena
renale si getta nella vena cava inferiore, la vena renale di sinistra sarà più corta della vena
cava di destra, essendo la vena cava inferiore spostata verso sinistra. La vena renale di
sinistra riceve anche la vena gonadica di sinistra.
Le arterie segmentarie sono importanti perchè il tessuto renale, come quello di altri organi,
può essere suddiviso in segmenti, ciascuno irrorato dalla sua arteria segmentaria, il che
vuol dire che è possibile asportare un pezzo di rene chiudendo una di queste arterie, per
ridurre il sanguinamento. Nella faccia anteriore i segmenti sono quattro, mentre
posteriormente sono tre.
Parenchima renale
Il parenchima renale è suddiviso in corticale (parte più superficiale del rene) e midollare
(parte più profonda del rene). La midollare, più scura, è organizzata in 10-20 piramidi
(ognuna con la base rivolta verso la corticale e l'apice verso il seno renale). Ognuna di
queste piramidi termina, a livello dell'apice, con una formazione che viene chiamata papilla
che viene "incappucciata" da una diramazione della pelvi renale chiamata calice minore. A
livello della papilla vi sono dei canali, chiamati dotti papillari che immettono l'urina nei calici
minori. Tra le piramidi vi è del tessuto più chiaro determinato dalla presenza di tessuto
corticale che si insinua fra una piramide e l'altra; queste insinuazioni sono chiamate
colonne renali di Bertin.
Ogni piramide con il tessuto corticale sovrastante costituisce un lobo.
Diramazioni dei vasi nel parenchima renale: arterie. L'arteria renale giunge nel seno renale
e dà origine alle diverse arterie segmentarie. Queste arrivano a livello delle colonne renali
di Bertin, tra una piramide e l'altra e diventano arterie interlobari e si dirigono verso la
corticale. Le arterie interlobari originano le arterie arciformi che decorrono parallelamente
alla base delle piramidi. Dalla arteria arciforme originano dei vasi che si dirigono verso la
superficie chiamati arterie interlobulari, da cui a sua volta originano dei vasi che formano i
gomitoli vascolari che prendono il nome di glomeruli renali. Inoltre, sia dai glomeruli renali
che direttamente dalle arterie interlobulari originano delle piccole arterie chiamate arterie
rette dirette verso l'apice della piramide renale decorrendo parallelamente al suo asse
maggiore (alla sua altezza) quindi verso la midollare (estremamente importanti per la
concentrazione dell'urina).
Diramazioni dei vasi nel parenchima renale: vene. Il circolo venoso è un circolo che segue
a ritroso quello arterioso con la differenza che si forma in superficie una rete di vasi venosi
che non drena il suo sangue nella vena renale ma lo drena nella parete posteriore della
cavità addominale e questo è importante perchè può essere una via di diffusione delle
metastasi del tumore del rene.
A livello della piramide, le arterie rette si continuano con le vene rette che quindi formano
una specie di "forcina", con il ramo che scende che poi si piega e ritorna in sù.
Innervazione del rene
Il rene è innervato; vi è un'innervazione simpatica motoria che controlla soprattutto i vasi
ma poi vi è una innervazione sensitiva, importante poichè per esempio quando un calcolo
renale blocca il passaggio dell'urina, il rene di colpo si dilata, dilata quindi la capsula
scatenando quindi la cosiddetta colica renale.
Il NEFRONE: unità morfofunzionale del rene
L'unità morfofunzionale del rene è il nefrone. I nefroni sono in numero di circa un milione e
mezzo per ciascun rene. Ciascun nefrone è costituito da un corpuscolo renale di Malpighi,
struttura rotondeggiante presente nella parte arrotolata della corticale che avvolge il
cosiddetto glomerulo, e da un tubulo renale. Nel corpuscolo renale di Malpighi avviene la
filtrazione mentre nel tubulo renale avviene l'assorbimento e la secrezione di sostanze.
I nefroni possono avere una componente tubulare di lunghezza diversa; si distinguono
quindi i nefroni brevi e i nefroni lunghi 15% (con il tubulo renale che arriva all'apice della
papilla renale, i più importanti per la concentrazione dell'urina).
Schema che illustra la morfologia di un nefrone: l'arteriola interlobulare che dà dei rami
che danno origine al glomerulo renale (gomitolo vascolare); il ramo che porta il sangue al
glomerulo prende il nome di arteriola afferente mentre il vaso che raccoglie il sangue che è
passato nel glomerulo prende il nome di arteriola efferente; si è quindi in presenza di una
rete mirabile arteriosa ovvero vi è una arteria che si capillarizza nel glomerulo da cui si
origina un'altra arteria.
Il glomerulo è "incappucciato" da una specie di capsula che prende il nome di capsula
glomerulare e nell'insieme formano il corpuscolo renale. La capsula glomerulare presenta
un punto in cui escono ed entrano l'arteria afferente ed efferente chiamato polo
vascolare e poi un punto da cui origina il tubulo che raccoglie la preurina (formata da
acqua, piccoli soluti quali ioni, glucosio, urea, ecc e piccole proteine. In condizioni normali
non sono presenti cellule e proteine ad alto peso molecolare) contenuta nella camera del
glomerulo. Il punto di inizio del tubulo renale prende il nome di polo urinifero.
- corpuscolo renale: il corpuscolo renale è una struttura rotondeggiante che presenta due
poli diametralmente opposti: il polo vascolare, in cui penetra l'arteriola afferente e da cui
fuoriesce l'arteriola efferente, e il polo urinifero, da cui si origina il tubulo renale. Presenta
due componenti, una epiteliale, la capsula del Bowman (costituita da uno strato esterno in
cui vi sono cellule appiattite che costituiscono un epitelio pavimentoso monostratificato e
poi uno strato che aderisce al glomerulo dove si trovano le cellule chiamate podociti con
forma a polipo) e una vascolare, il glomerulo.
- glomerulo renale: Il glomerulo renale è un gomitolo di capillari sanguigni intercalato fra
l'arteriola afferente e quella efferente. E' formato da un endotelo fenestrato sopra il quale vi
sono i podociti. I podociti sono cellule caratterizzate da prolungamenti citoplasmatici, i
pedicelli. Fra i pedicelli dei podociti e l'endotelio vi è la membrana di filtrazione e fra i
pedicelli dei podociti stessi sono presenti delle aperture chiamate pori di filtrazione che
sono in continuazione con lo spazio urinifero. Siccome nel glomerulo c'è un'alta pressione,
le proteine del liquido contenuto all'interno del glomerulo stesso (il sangue) tendono a
fuoriuscire a seconda delle loro dimensioni. Il limite sono le dimensioni della molecola
dell'albumina e questo è il motivo per cui quando ci si sottopone all'esame delle urine, alla
voce "albumina" compare il risultato "in tracce" (condizione fisiologica); nel caso in cui il
risultato sia "alta concentrazione" si è nel caso di una sofferenza renale, ovvero di un rene
che non filtra bene.
Sopra l'endotelio fenestrato vi sono anche le cellule del mesangio glomerulare che
costituiscono una specie di impalcatura. Queste non sono del tutto inerti poichè
contengono delle proteine contrattili, secernono delle sostanze vasoattive che possono
modificare la pressione all'interno del vaso e poi hanno proprietà fagocitarie.
Per fare fuoriuscire il liquido dai vasi, vi è una pressione nel glomerulo elevata. Le arteriole
sono infatti vasi ad alta resistenza, e il calibro dell'arteriola afferente è più grosso
dell'arteriola efferente.
L'anatomia del glomerulo è molto importante per la patologia perché vi sono delle malattie
chiamate glomerulo-nefriti e a seconda del tipo di cellule in cui si depositano gli anticorpi
presenti in queste patologie, si potrà avere una glomerulo-nefrite diversa.
- tubulo renale: la parte tubulare del nefrone viene chiamata tubulo renale. Al polo urinifero
del corpuscolo renale si origina il tubulo contorto prossimale (prossimale poichè vicino al
glomerulo renale); a un certo punto il tubulo viene a formare una fornica chiamata ansa di
Henle (all'interno della piramide renale), a forma di U, con un braccio discendente che
penetra nella midollare, un'ansa ed un braccio ascendente che ritorna nella corticale; al
braccio ascendente dell'ansa di Henle fa seguito il tubulo contorto distale; il tubulo contorto
distale nel suo percorso si porta al polo vascolare del corpuscolo renale. I diversi tubuli
contorti distali poi si gettano nei cosiddetti tubuli collettori che portano l'urina verso l'apice
della papilla: la preurina viene prodotta nella corticale a livello del glomerulo poi attraverso
tutto il tubulo scende nella midollare a livello della piramide poi ritorna su e poi dai tubuli
collettori ritorna di nuovo all'apice della papilla. A livello della piramide, il sangue scorre a
bassa pressione e che fa capo ai vasi retti.
Cosa succede a livello del tubulo renale? Nella parte tubulare avviene il riassorbimento di
gran parte della preurina. Nel tubulo contorto prossimale ha luogo il riassorbimento di circa
il 70% dell'ultrafiltrato glomerulare (si tratta quindi di un assorbimento poco selettivo) e,
oltre ad acqua e ioni, vengono riassorbiti in individui normali, tutto il glucosio e le piccole
proteine presenti nell'ultrafiltrato. Le cellule di questo tratto sono molto alte, su un unico
strato, presentano dei microvilli e poi alla base presentano un labirinto basale con delle
introflessioni di membrana e sempre alla base, tantissime mitocondri (classiche
caratteristiche dell'epitelio vacillare cioè di un epitelio assorbente che per esempio si trova
anche nell'intestino). Nell'ansa di Henle le cellule si appiattiscono quindi perdono quelle
caratteristiche, e quindi di conseguenza assorbono di meno. A livello del tubulo contorto
distale si attua il riassorbimento di circa il 20% della preurina tramite una pompa che
scamba il Na+ con il K+ e che risposte alla stimolazione da parte dell'ormone aldosterone.
A livello dei dotti collettori si ha un riassorbimento soprattutto dell'acqua e quindi una
concentrazione dell'urina. Le cellule in questo tratto sono o le intercalate e servon