Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
POSTEROMEDIALE (VPM).3°
Gli assoni dei neuroni talamici (III ordine) proiettano alla corteccia somatosensitiva primaria, sulla quale è possibile disegnare l'Homunculus sensitivus, l'area di rappresentazione proporzionale alla densità di recettori. Dal punto di vista funzionale, la sensibilità tattile epicritica permette la discriminazione di due stimoli tattili molto vicini nel tempo e nello spazio. Un esempio clinico è l'atassia sensitiva nei pazienti affetti da sclerosi multipla: è un disturbo del movimento dovuto ad una lesione nel sistema sensitivo, in particolare è dovuto allademielinizzazione nel cordone posteriore. Si presentano gravi oscillazioni del corpo quando il paziente è in piedi a piedi uniti e ad occhi chiusi (segno di Romberg), inabilità di seguire una linea retta ad occhi chiusi, perdita della sensibilità cinetica alle prove indice-naso. Permangono la sensibilità termica e lasensibilità dolorifica, ma si hanno difficoltà nel discriminare un singolo stimolo tattile (es. puntura di un ago) rispetto ad uno stimolo doppio, a identificare i numeri tracciati sulla pelle (agnosia tattile) o a distinguere oggetti con forma simile ma di materiale diverso. Via del lemnisco spinale Anche detta via spino-talamica, è la via della sensibilità protopatica. 1°. I neuroni afferenti di I ordine, posizionati nei gangli spinali, ricevono informazioni di natura dolorifica e termica e di natura tattile/pressoria non discriminativa (protopatica). Il processo centripeto fa subito sinapsi con i neuroni della sostanza grigia del midollo spinale ai diversi livelli, che fungono da neuroni di II ordine. 2°. I neuroni di II ordine hanno assoni che decussano nel midollo spinale a tutti i livelli segmentali e risalgono nella parte ventrolaterale del midollo spinale, attraverso il FASCIO SPINO-TALAMICO LATERALE, nel cordone laterale, e il FASCIOSPINO-TALAMICO VENTRALE, nel cordone ventrale. I due fasci si fondono nel tronco e si uniscono ad altri sistemi ascendenti per formare il LEMNISCO SPINALE e arrivare nel NUCLEO VENTRALE POSTEROLATERALE del TALAMO (VPL).
La via talamocorticale termina nella corteccia somatosensitiva primaria controlaterale.
La via del lemnisco spinale decorre nei cordoni ventrale e laterale, presentando una segregazione per modalità di sensibilità: il fascio spino-talamico laterale media la sensibilità dolorifica e termica, mentre quello ventrale media la sensibilità tattile protopatica/pressoria (sensibilità grossolana). Inoltre, il fascio spino-talamico laterale ha una disposizione somatotopica: le parti superiori del corpo sono rappresentate più anteriormente, le parti inferiori posteriormente.
Nota clinica: la cordotomia è una procedura chirurgica che viene praticata per alleviare il dolore intrattabile, interrompendo parte del cordone laterale, con
conseguente perdita unilaterale della sensibilità termica e riduzione della sensibilità tattile. Nota clinica: la siringomielia è una condizione patologica rara, ad eziologia incerta, dovuta alla formazione di un cisti fusiforme dentro o accanto al canale centrale del midollo spinale, spesso a livello cervicale. I primissimi sintomi sono usualmente la formazione di ulcere alle dita delle mani e la perdita di sensibilità dolorifica e termica. Via spino - cerebellare Formata da quattro fasci, conduce le informazioni propriocettive al cervelletto e si occupa della sensibilità incosciente. Molti stimoli sensitivi non vengono trasmessi ai centri sopramidollari, o vengono elaborati a livello midollare e inducono i riflessi, risposte motorie involontarie e immediate, non controllate dalla corteccia cerebrale. Il riflesso patellare è utilizzato per valutare lo stato neurologico di base. Il martelletto colpisce il legamento patellare e lo allunga, provocandoL'allungamento dei fusi neuromuscolari nella coscia. I fusi neuromuscolari sono innervati dai processi centrifugi dei neuroni gangliari (radice dorsale del nervo spinale), i cui processi centripeti entrano nel midollo spinale e fanno sinapsi su motoneuroni che controllano lo stato di contrazione del muscolo, inducendo il rilassamento del muscolo antagonista.
Un riflesso simile, ma opposto, è innescato dagli organi tendinei del Golgi, recettori che forniscono informazioni sullo stato di contrazione del muscolo. Affinché il tendine non venga strappato via dall'osso, l'organo muscolo-tendineo del Golgi percepisce l'eccessiva contrazione del muscolo e l'informazione, veicolata dal neurone gangliare, fa sinapsi con due neuroni, all'interno del midollo spinale: uno è un interneurone inibitorio, che fa sinapsi sul motoneurone che innerva lo stesso muscolo e ne induce il rilassamento.
Il riflesso da evitamento è un comportamento motorio complesso.
Originato da uno stimolo di natura nocicettiva o pressoria. Coinvolge i muscoli flessori ed estensori dell'arto controlaterale, in modo da non perdere l'equilibrio.
Vie motorie discendenti
Il midollo spinale è fondamentale per il controllo motorio volontario, che origina dalla corteccia motoria primaria.
Anche in questo caso, vengono applicate a tutte le vie discendenti una serie di regole:
- Presenza di un motoneurone superiore o di un gruppo di motoneuroni, il quale generano lo stimolo al movimento e si possono trovare nella corteccia cerebrale o in centri superiori localizzati nel tronco encefalico; in particolare, la via piramidale (controllo motorio volontario) ha il suo motoneurone superiore nella corteccia motoria primaria e nelle aree di corteccia associate, mentre le vie extrapiramidali (movimenti automatici: deambulazione o mantenimento della postura) presentano i loro motoneuroni in centri sottocorticali del tronco encefalico.
- Presenza di un motoneurone inferiore,
che si trova nelle corna ventrali della sostanza grigia del midollo spinale oppure, per quanto riguarda alcuni muscoli (volto, collo, ecc.), in centri del tronco encefalico. Il motoneurone inferiore o II motoneurone porta l'informazione alla periferia poiché innerva fibre muscolari di natura scheletrica.
Decussazione della via, per cui il controllo motorio dei muscoli facenti parte dell'antimero destro del corpo sarà esercitato da centri encefalici di sinistra e viceversa.
VIA PIRAMIDALE
La via piramidale comprende due fasci: il fascio cortico-spinale e il fascio cortico-bulbare. Entrambi si occupano del controllo cosciente volontario della muscolatura scheletrica, in particolare il fascio cortico-bulbare si occupa del controllo volontario dei muscoli del volto e del collo. La via origina principalmente dalla CORTECCIA MOTORIA PRIMARIA, ma anche dall'area premotoria e dall'area motoria supplementare, a partire dal primo motoneurone. È un
neuronepiramidale che manda assoni discendenti ed entranti nella sostanza biancatelencefalica, formando la cosiddetta corona radiata. Gli assoni discendono nelleregioni più profonde dell’encefalo e passano attraverso la CAPSULA INTERNA e ilPEDUNCOLO CEREBRALE nel mesencefalo. Al di sotto del mesencefalo, le fibrecortico – bulbari decussano e innervano i II motoneuroni, i quali fanno parte dialcuni nuclei motori dei nervi cranici. A questo livello, saranno presenti deimotoneuroni, che portano fuori l’informazione e formano giunzionineuromuscolari su muscoli scheletrici che fanno parte della muscolatura mimica,141masticatoria, extra oculare e di alcuni muscoli di collo e faringe. Il primomotoneurone dà uno stimolo di natura eccitatoria e viene dettoglutammatergico (rilascia glutammato), mentre il secondo motoneuronerilascia acetilcolina (colinergico) a livello delle giunzioni neuromuscolari.Per quanto riguarda il fascio cortico – spinale, gli assoni
Dei motoneuroni superiori effettuano lo stesso percorso enunciato precedentemente, ma sotto il mesencefalo rimangono ipsilaterali e, a livello del ponte, si portano ventralmente a formare le piramidi, protrusioni sulla superficie ventrale di ponte e midollo allungato che corrispondono al volume del fascio cortico-spinale che passa attraverso questa zona. Al confine tra tronco encefalico e midollo spinale, circa l'80% degli assoni decussa e discende controlateralmente nel midollo come fascio corticospinale laterale (LCST). Il 10% delle fibre, invece, entra nel cordone ventrale a formare il fascio corticospinale anteriore (ACST), decussa e va a innervare i motoneuroni del midollo spinale cervicale che proiettano ai muscoli profondi del collo. Un altro 10% non decussa e forma il fascio corticospinale laterale ipsilaterale. Dal punto di vista cellulare, i bersagli del fascio corticospinale laterale sono principalmente gli interneuroni inibitori propriospinali, i quali sono i primi ad
essere attivati dal rilascio di glutammato e inducono il rilasciamentodei muscoli antagonisti prima dell'inizio della contrazione dei muscoli agonisti, e gli α – motoneuroni (IImotoneurone o motoneurone inferiore) che innervano le fibre del muscolo agonista.
VIE EXTRAPIRAMIDALI
Sono sistemi discendenti che originano da strutture sottocorticali e controllano alcune attività automatiche, come la deambulazione e la postura. Il primo motoneurone di queste vie si trova in una serie di nuclei localizzati nel tronco encefalico. Attraverso queste vie, il cervelletto partecipa al controllo discendente del movimento.
- Fascio rubro – spinale = posizione e tono muscolare degli arti superiori durante i movimenti volontari
- Fascio reticolo – spinale = gli effetti variano a seconda della regione stimolata
- Fascio tetto – spinale = cambiamenti riflessi della postura in seguito a stimoli uditivi e visivi
- Fascio vestibolo – spinale =
comandi motori che controllano, mediante riflessi, la postura e l'equilibrio
Nota clinica: lesioni e sindromi midollari
Sono deficit sensitivi associati a paralisi motoria e autonoma. Le cause più comuni sono la compressione da trauma e da tumore metastatico.
- Tetraplegia: se il danno è al di sopra di C4-C5 perdita di sensibilità e controllo motorio di arti superiori e inferiori
- Se il danno è da C3 a C5, porta a paralisi dei muscoli respiratori e alla necessità di ventilazione assistita
- Paraplegia: se il danno è al di sotto della regione cervicale perdita di sensibilità e controllo motorio di arti inferiori
La sclerosi laterale amiotrofica - SLA - è la degenerazione selettiva dei motoneuroni superiori e inferiori (morbo di Lou Gehrig negli USA). Prevede la perdita del controllo motorio, ma non della sensibilità o delle funzioni cognitive. È una patologia rara: 3-5 casi per 100.000.
è più comune nei maschi e viene diagnosticata intorno ai 40-60 anni.