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LO SCHELETRO DEL PIEDE

E’ formato da 3 gruppi ossei: il tarso, il metatarso e le falangi.

Il tarso è un insieme di 7 ossa, le quali sono: l’astragalo, il calcagno, il cuboide, lo scafoide e 3 ossi cuneiformi

(mediale, intermedio e laterale).

L’astragalo è un osso breve e presenta un corpo, un collo ed una testa.

Sulla faccia superiore del corpo è presente una troclea per l’articolazione con la tibia ed il perone. Infatti vi sono

appunto 2 superfici articolari (mediale/laterale) per questa articolazione. La testa si articola con lo scafoide. La faccia

inferiore dell’astragalo si articola con il calcagno.

Il calcagno è un osso breve e presenta sulla sua faccia superiore 2 superfici per il talo (astragalo).

Il primo metatarso si articola con il 1° cuneiforme, il 2° metatarso si articola principalmente con il secondo

cuneiforme ma anche con il primo e col terzo; il terzo metatarso si articola con il cuneiforme laterale o terzo, mentre il 4

°metetarso si articola con il 3° cuneiforme e con il cuboide. Infine il 5° metatarso si articola solo con il cuboide.

Quindi da un lato le ossa metetarsali si articolano con i 3 cuneiforme e con il cuboide e dall’altro con le falangi, le

quali presentano come quelle delle mani 3 corpi (prox, media e distale) tranne che per l’alluce che ha solo la parte

prox e distale. LA COLONNA VERTEBRALE

La colonna vertebrale presenta 33/34 segmenti ossei chiamati vertebre.

Essa presenta 4 curve, 2 a convessità anteriore (lordosi) e 2 a convessità posteriore (cifosi); si avranno dunque la

lordosi cervicale, la cifosi toracica, la lordosi lombare e la cifosi sacrale.

In generale, le vertebre presentano una porzione anteriore o corpo vertebrale, un arco posteriore e 2 segmenti ossei

chiamati peduncoli che uniscono il corpo con l’arco. L’arco presenta 3 apofisi o processi: 2 processi trasversi ed

al centro 1 processo spinoso. Le lamine sono tratti ossei che uniscono i processi trasversi al processo spinoso.

L’arco ed il corpo delineano il foro vertebrale. Le vertebre presentano caratteristiche specifiche a seconda di dove

sono situate.

Le vertebre cervicali hanno il corpo piccolo e schiacciato. Hanno un precesso spinoso bifido ed i processi trasversi

non sono accentuati.

La prima vertebra è l’atlante che ha 2 archi (anteriore/posteriore). L’arco anteriore presenta un tubercolo mentre il

posteriore presenta l superice articolare per il dente dell’epistrofeo, cioè la seconda vertebra.

L’epistrofeo è la seconda vertebra cervicale ed ha sulla parte superiore un espansione ossea, il dente dell’epistrofeo che

si articola posteriormente con l’atlante.

Le vertebre dorsali presentano 4 semifaccette articolari per l’articolazione con le coste. Hanno il processo spinoso

inclinato verso il basso.

Le vertebre lombari hanno un corpo piuttosto voluminoso rispetto alle altre, proprio perché devono sostenere un peso

maggiore. I processi trasversi sono molto sviluppati e detti processi costiformi mentre i processi spinosi sono tozzi

e disposti orizzontalmente.

Le vertebre sacrali sono fuse insieme e costituiscono il sacro, un osso triangolare con base in alto ed apice in

basso.

Qui vi è la cifosi sacrale e sulla faccia anteriore si notano i fori sacrali mentre posteriormente si notano le creste

sacrali. Sulle facce laterali il sacro ha delle superfici per le articolazioni con le ossa iliache.

Infine il coccige risulta dalla fusione di 4/5 vertebre; è un osso triangolare con un apice in basso ed una base in alto.

LO SCHELETRO DEL TORACE

E’ costituito dalle coste, dallo sterno e dal tratto dorsale della colonna vertebrale.

Le costole o coste sono 12 paia; ciascuna è costituite da una porzione ossea ed una cartilaginea.

La costa ossea è un osso piatto. Le coste si distinguono in vere (7 paia) e si articolano con lo sterno per mezzo

dell’articolazione condro-sternale. Dall’ ottava costa alla dodicesima le coste sono definite spurie (8-12). L’8°,la 9°

e la 10° si uniscono per mezzo delle cartilagini costali ed hanno un’unica articolazione con lo sterno. Sono dette

coste false.

Le ultime 2 sono definite fluttuanti in quanto non raggiungono lo sterno.

Ogni costa ha 1 testa, 1 collo ed 1 corpo.

La testa della costa è la porzione posteriore, e su questa vi sono 2 faccette articolari per l’articolazione con le vertebre

toraciche.

La costa ha 1 faccia anteriore, 1 posteriore e 2 margini (superiore, posteriore); quello posteriore rappresenta il solco

costale.

Sulla faccia posteriore vi è un tubercolo costale sul quale vi è una superficie articolare.

Il collo della costa con il corpo delimita una angolo aperto anteriore chiamato angolo costale.

e sulla sua faccia superiore è presente il solco dell’arteria

La prima costa ha il corpo disposto orizzontalmente

succlavia delimitato da un tubercolo chimato tubercolo dello scaleno superiore.

La seconda costa ha sul corpo una sporgenza, la tuberosità del muscolo dentato anteriore.

Lo sterno è un osso impari, mediano e piatto ed è costituito da 2 porzioni, il manubrio ed il corpo.

Il manubrio presenta lateralmente l’incisura clavicolare per l’articolazione sterno-clavicolare.

Il manubrio dello sterno con il corpo delimita posteriormente l’angolo sternale di Louis. Vi è anche l’incisura

giugulare.

Il corpo presenta lateralmente le incisure per le articolazioni con le rispettive cartilagini costali.

Esso termina inferiormente con il processo xifoideo.

LO SCHELETRO DELLA TESTA

Lo scheletro della testa è distinto in 2 parti: la scatola cranica o neurocranio ed il massiccio facciale.

La scatola cranica presenta ossa impari e pari; quelle impari sono:

1. Il frontale

2. L’etmoide

3. Lo sfenoide

4. L’occipitale

Quelle pari sono:

1. Le ossa temporali

2. Le ossa parietali

Nella testa distinguiamo innanzitutto il cranio e la faccia

Queste due parti si sviluppano in maniera diversa: il cranio passa dallo stato membranoso allo stato osseo ed è

costituito da ossa secondarie; la faccia invece, prima di diventare ossea si trasforma in cartilagine e le sue ossa sono

primarie.

Ossa del cranio

Le possiamo dividere in ossa che costituiscono la volta e ossa che costituiscono la base del cranio. Le ossa della volta

formano un involucro esterno del cranio ed impartiscono alla testa la sua rotondità. Sono rappresentate dall’osso

frontale, dall’osso occipitale, dalle due ossa parietali. L’osso frontale è posto anteriormente e concorre a formare

l’orbita. Ha la forma di una conchiglia. Esternamente presenta due lievi rigonfiamenti che costituiscono le bozze

frontali, più o meno sviluppate a seconda degli individui. Posteriormente è invece posto l’occipitale che presenta un

foro(foro occipitale) da cui passa il midollo spinale. Anche l’occipitale è un osso curvo e concorre a formare la volta

cranica nella parte posteriore; qui è presente una protuberanza(protuberanza occipitale esterna) e tre linee trasversali,

che si possono facilmente sentire toccando questa regione, le quali servono di inserzione ai muscoli occipitali. L’osso

occipitale, in basso, in vicinanza del foro occipitale, presenta due rilievi, i condili, che si articolano con la prima

vertebra(atlante) e permettono i movimenti del capo. Fra l’osso frontale sul davanti e l’osso occipitale posteriormente vi

sono le ossa parietali. Hanno forma di lamina incurvata molto leggermente e sono poste da un lato e dall’altro della

volta. Le ossa della volta cranica, come di tutto il cranio e in parte della faccia, si uniscono l’una all’atra mediante

articolazioni immobili che si chiamano suture. I due parietali si uniscono tra loro proprio nel mezzo della volta cranica e

la sutura si chiama sutura sagittale. La sutura che unisce invece i due parietali con l’osso occipitale si chiama

lambdoidea, poiché le ossa unendosi formano una figura simile alla lettera greca lambda. Sul davanti invece, la sutura

che unisce l’osso frontale con i parietali ha la forma di un arco di circonferenza e si chiama sutura coronaria. Nell’uomo

adulto le ossa sono saldamente unite fra di loro e le suture sono segni appena percettibili. Alla nascita, invece, non solo

le ossa sono nettamente isolabili l’una dall’altra, ma alcune zone del cranio presentano ancora tessuto membranoso

originario. Ciò avviene in corrispondenza dell’incontro delle diverse suture fra loro, cioè agli angoli delle ossa. Tali

punti costituiscono le fontanelle. Di queste le più comuni sono:

- la fontanella frontale, detta anche bregmatica, che si trova all’incontro della sutura coronaria con la sagittale;

- la fontanella occipitale, che si trova laddove s’incontrano la sutura sagittale e la lambdoida;

- la fontanella sfenoidale o pterica che si trova ai lati del cranio, nei punti in cui la squama del temporale si unisce con il

parietale, con il frontale e con la grande ala dello sfenoide.

.

Mentre la volta ricopre la massa celebrale in alto e ai lati, la base serve a sostenerla. È costituita essenzialmente da due

ossa: lo sfenoide e il temporale.

Lo sfenoide .

Lo sfenoide costituisce la parte preponderante della base del cranio e partecipa anche allo scheletro del naso. È formato

da un corpo centrale e da due prolungamenti laterali, due per parte, che sono le grandi e le piccole ali. Il corpo dello

sfenoide, nella sua faccia superiore, presenta una depressione chiamata sella turcica, nella quale è contenuta l’ipofisi.

Dalla sella turcica parte il clivo che congiunge lo sfenoide all’occipitale. Ai lati della sella turcica vi sono due forellini

che servono al passaggio dei nervi ottici. La parte anteriore del corpo dello sfenoide partecipa alla costituzione delle

fosse nasali ed entra in rapporto con un ossicino, l’etmoide. Lo sfenoide nella sua faccia inferiore presenta uno sperone,

il rostro, che si articola col setto nasale e concorre a dividere una fossa nasale dall’altra.

Il temporale

Concorre a formare sia la base sia la volta. È infatti un osso dalla forma complessa, costituito dal corpo, tozzo, a forma

di piramide, che concorre a chiudere la base del cranio fra lo sfenoide, posto anteriormente, e l’occipitale, situato

posteriormente, e dalla squama, una lamina ossea verticale, che forma col corpo un angolo e chiude la volta cranica al

livello della tempia, superiormente all’orecchio. Nella compagine del corpo è contenuto l’udito.

Dalla faccia laterale, esterna, della squama, si diparte un’appendice, detta processo zigomatico, che si unisce con un

processo dell’osso zigomatico, formando quel rilievo osseo che si nota ai lati del viso davanti all’orecchio,

particolarmente evidente negli individui molto magri. Posteriormente invece si individua una protuberanza, il processo

mastoideo, che inte

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
7 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lalli14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia applicata all'attività motoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Ripani Maurizio.