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N
⊆ => A
A R
d e limitato
⊆ ∃a, ∈ ⊆
1) N = 1 => A => b : A [a, b]
R, R R
− −
b a b a
∈
n x = k k = 0, 1, ..., n
N k
n n n
[
I = [x , x ] k = 1, ..., n [a, b] = I
k k−1 k k
k=1
−
b a
−
diam(I ) = mis(I ) = x x = <
k k k k−1 n
2) 2
⊆ ∃R ⊆
A , A limitato > 0 : A D(0, R)
R
Allora: ∈ |x| | ≤ |x|) |x | ∀j
x = (x , ..., x ) A => < R => (|x < R = 1, ..., N
1 n j j
∈] −
=> x R, R[∀j = 1, ..., N
j
∈] − −
=> x R, R[×...×] R, R[
22 INDICE
N
⊆
A [−R, R]
Fissato ad arbitrio:
> 0 S
è totalmente limitato n
I , diam(I ) <
[−R, R] => [−R, R] = =>
k k
k=1 2
S n
2 ×
I I
[−R, R] = k h
h,k=1
VALUTIAMO IL DIAMETRO
Sia 0 0 ∈ ×
(x, y), (x , y ) I I
k h
Allora 0 0 0 0 0 0
|(x, − |(x − − ≤ |x − | |y | ≤
y) (x , y )| = x , y y )| x + + y
TEOREMA (Bolzano - Weierstrass generalizzato)
Sia spazio metrico e sia Allora è compatto è
⊆
(X, d) A X. A <=> A
d
completo e totalmente limitato.
COROLLARIO
è compatto è chiuso e limitato.
N
⊆
A <=> A
R (corollario)
Dimostrazione.
è chiuso è completo è completo). è limitato
N N
A <=> A (R A => (in )A
R
è totalmente limitato è compatto.
<=> A
(teorema)
Dimostrazione.
0.2 Insiemi aperti, chiusi, frontiera, interno e chiusura 23
=>
Anzitutto, sappiamo già che la compattezza implica la completezza.
Dimostriamo che la compattezza implica la totale limitatezza. Supponiamo
quindi compatto. Mostriamo che nito esiste un ricoprimento
∀
A > 0 −
di A.
Per assurdo supponiamo che non ammette un ricoprimento
∃ > 0 : A −
nito.
Sia Allora:
∈
x A.
1
6⊆ )
A D(x ,
1 2
In caso contrario avremmo che:
≤
⊆ ), diam(D(x , ))
A D(x , 1
1 2 2
Esiste quindi un punto (perché non è contenuto nel
∈ −
x A D(x , ) A
2 1 2
disco) allora risulta allora esiste un punto
6⊆ ∪ ∈
A D(x , ) D(x , ) x
1 2 3
2 2
− ∪
A D(x , ) D(x , )
1 2
2 2
Sarà: 3
[
6⊆ )
A D(x ,
j 2
j=1
(perché non ammette un ricoprimento nito)
A −
Quindi: 3
[
∃x ∈ 6∈
A, x D(x , )
4 4 j 2
j=1
Iterando il procedimento si costituisce una successione in :
(x ) A
j
j
[
6∈
x D(x , )
j+1 k 2
k=1
Di conseguenza: ∀k
d(x , x ) < = 1, ..., j
j+1 k 2
In altri termini:
≥ ∀n 6
d(x , x ) = m
n m 2
24 INDICE
(contraddice la compattezza di )
A
D'altra parte per la compattezza di , sottosuccessione di con-
∃(x
A ) (x ),
k n
n
vergente in e quindi di Cauchy.
A
Ciò signica: ≤ −→
0 < d(x , x ) 0 => assurdo
k k n,m→+∞
n m
2
( completo e totalmente limitato è compatto)
<= A => A
Se successione in . Dimostriamo che:
(x ) A
n sottosuccessione di
∃(x ∃x ∈ →
) (x ), A : x x
k n 0 k 0
n n
Poiché è totalmente limitato sarà:
1) A 1
1
(1) (1) (1)
⊆ ∪ ∪ ( = )
A A ... A => diam(A ) <
1 j
P 1 2 2
Allora è innito (gli indici sono inniti)
(1)
∃j ∈ {1, } {n ∈ ∈ }
..., P : A
N|x
1 n j
Poniamo: (1) 12
, diam(A ) <
A := A 1
1 j
Poiché è totalmente limitato (perché contenuto in un insieme totalmente
A
1
limitato) allora sarà: 2
1
(2) (2) (2)
⊆ ∪ ∪
A A ... A , diam(A ) <
1 1 j
P 2 2
Allora è innito.
(2)
∃j ∈ {1, } {n ∈ ∈ }
..., P : A
N|x
1 n j
Poniamo:
2
1
(2) , diam(A ) <
A = A
2 2
j 2
Iterando questo procedimento, si costruisce una successione di insiemi (A )
n n∈N
tali che: ⊇ ∀n ∈
1) A A N
n n+1
n
1
2) diam(A ) <
n 2
0
{m ∈ }
3) e inf inito
N|x m∈A n
0.2 Insiemi aperti, chiusi, frontiera, interno e chiusura 25
Scegliamo con
∈ ∈ ∈
x A , x A , x A , k > k > k
k 1 k 2 k 3 3 2 1
1 2 3
Iterando questo procedimento, si costruisce una successione sottosuc-
(x )
k
n
cessione di con ∈ ∀n ∈
(x ) k > ... > k > k => x A N
n n 2 1 k n
n
Allora si ha:
∀n, ∈
m N
8
>
> ≥ ∈ ∈ ⊆ ∈
(n m) x A , x A , A A => x , x A =>
> k m k n n m k k m
m n m n
>
<
m
1
) =
d(x ≤
=> d(x , x ) diam(A ) <
k ,x k k m
n km > 2
m n
>
>
> n
1
≤ ⊆ ≤
:
(n m) => A A => d(x , x ) diam(A ) <
m n k k n 2
m n
In denitiva: (successione di Cauchy)
m n
1 1
≤ −→
) <
, x
0 d(x + 0
k
k n,m→+∞
n
m 2 2
Allora per la completezza di :
A 0
d
−→
∃x ∈ x => A e compatto
A : x 0
0 k
n
TEOREMA DI HEINE-CANTOR
Sia Se è compatto è uniformemente continua.
∈ ⊆
f C(A, Y ), A X . A => f
ρ d
Cioè: 0 0 0
∀ ∈
> 0∃δ > 0 : ρ(f (x), f (x )) < ∀x, x A, d(x, x ) < δ
Per assurdo: non è uniformemente continua.
f
Dimostrazione. 0 00 0 00 0 00
∃ ∈ ≥
> 0∀δ > 0∃x , x A : d(x , x ) < δ, ρ(f (x ), f (x ))
e siano
Prendiamo 0 00 0 0 00
00
1 1
∈ ∈ ≥
, n x , x , ρ(f (x ), f (x
δ = A, d(x , x ) < ))
N n n n n n
n
n n
.
Poiché è compatto: sottosuccessione di
0 0 0
∃(x ∃x ∈ −→
A ) (x ) : A : x x
0 0
k n k
n n
Dimostriamo che anche infatti
00 00 00 0 0
−→ ≤ ≤
x x , d(x , x ) d(x , x )+d(x , x )
0 0 0
k k k k k
n n n n n
0
1 −→
+ d(x , x ) 0
0
k
k n
n 26 INDICE
Per la continuità di :
f 0 −→
f (x ) f (x )
0
k n
00 −→
f (x ) f (x )
0
k n
Ciò implica che:
0 00 0 00
≤ ≤ −→
0 < ρ(f (x ), f (x )) ρ(f (x ), f (x )) + ρ(f (x ), f (x )) 0
0 0 n→+∞
k k k k
n n n n
N
0.2.1 Connessione in R
CAMBIAMENTO DI ORIENTAMENTO DI UNA CURVA
Sia continua. Si pone
N N
−→ −γ −→ 6 −(γ(t))
γ : [a, b] : [a, b] , (−γ)(t) =
R R
−
=> (−γ)(t) = γ(a + b t)
NOTA: (0) (1)
γ = (−γ)
(1) (0)
γ = (−γ)
Allora è una curva chiusa.
γ + (−γ)
La connessione tra due punti è relazione di equivalenza.
TEOREMA
Sia ⊆ 6 ∅
A A =
R,
Allora è connesso per archi è un intervallo.
A <=> A
( è un intervallo )
∈ ≤ ⊆
A <=> x, y A, x y => [x, y] A
Dimostrazione.
∈ ∀z ∈
<=> (∀x, y A, x < y, : x < z < y => z A)
0.2 Insiemi aperti, chiusi, frontiera, interno e chiusura 27
connesso per archi intervallo
I) A => A
Siano Sia poi Occorre provare che
∈ ∈ ∈
x, y A, x < y. z x < z < y. z A.
R,
Per ipotesi: continua.
∃γ −→ ⊆
: [a, b] γ A,
R, γ(a) = x, γ(b) = y
allora per il teorema di Bolzano:
(γ(a) < z < γ(b))
∗ ∗ ∗
∃t ∈ ⊆ ∈
[a, b] : γ(t ) = z ma γ A => z = γ(t ) A
Viceversa, sia un intervallo, mostriamo ch'è connesso per archi.
A
Siano Allora poniamo:
∈
x, y A, x < y. −→, −
γ : [0, 1] γ(t) = x + t(y x)
Risulta continua ,
⊆
γ γ [x, y] γ(0) = x, γ(1) = y
TEOREMA DI BOLZANO GENERALIZZATO
Sia se è connesso per archi, allora è
P N
∈ ⊆
f C(A, ), A => A f (A)
R R
connesso per archi.
COROLLARIO (del valore intermedio)
Sia una funzione continua da a ( ), connesso
∈ ⊆
f A f C(A, A
R R) R
per archi. Allora è un intervallo.
f (A)
(corollario) connesso per archi con-
∈
f C(A, A => f (A)
Dimostrazione. R),
nesso per archi è un intervallo.
⊆
=> (f (A) (A)
R)f
28 INDICE
(teorema di Bolzano generalizzato)
Dimostrazione.
Siano Allora esistono
∈ ∈
y , y f (A). x , x A :
1 2 1 2
f (x ) = y , f (x ) = y
1 1 2 2
Poiché è connesso per archi continua:
N
∃γ −→ ⊆
A : [a, b] γ A, γ(a) =
R
x , γ(b) = x
1 2
Poniamo è continua per il teorema sulle
P
−→ ◦
γ : [a, b] Γ = f γ => Γ
R
funzioni continue. ∗ ⊆
Γ = Γ([a, b]) = f (γ([a, b])) f (A)
Γ(a) = f (γ(a)) = f (x ) = y
1 1
Γ(b) = f (γ(b)) = f (x ) = y
2 2
NOTA
⊆ −→
f : A X Y B = f (a)
d ρ
−→
g : B Z σ continue continua
◦
h = g f => f, g => h
Sia Sia poi Allora:
d ρ
−→ ∈ ∈ −→ −→
h : A Z. x A. x A x . f (x ) = y
0 n 0 n n
σ σ
−→ −→
f (x ) = y => g(f (x )) g(f (x )) => h(x ) h(x )
0 0 n 0 n 0
DEFINIZIONE
Una curva continua di è una qualunque funzione: