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Analisi del film Intrigo internazionale Pag. 1
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INTRIGO INTERNAZIONALE

Il titolo è preso da Amleto “io non sono pazzo che a Nord e a Nord Ovest a Sud riconosco un falco

da un airone….” Parla inoltre di essere o non essere, in intrigo internazionale il protagonista viene

scambiato per un altro, con un aggravante: l’altro per cui viene scambiato non esiste. Per ritrovare

la sua identità deve fingere di essere qualcuno che non è nulla. E’ il suo film più filosofico in cui si

interroga sull’essere e sul non essere (nulla). E’ un film di rette, di assi cartesiani, di linee parallele,

una geometria che stride con il caos che accade a l protagonista.

Il Mac Guffin è la capacità di H. di giocare con il nulla.

Già nei titoli di testa compaiono linee parallele e perpendicolari, formano una griglia che rimanda

alla geomeria del film.

Appare H. che cerca di salire su un tram che gli chiude le porte davanti.

Il personaggio è iperattivo, un pubblicitario scapolo che intrattiene diverse relazioni. Analogamente

alla finestra sul cortile è seguito da una donna, il questo caso la sua segretaria.

Un uomo qualunque, in un giorno qualunque, viene scambiato da delle spie da un certo signor

Kaplan. H. si confronta con il genere della spystory.

Il tamponamento plurimo tra polizia protagonista e l’altra macchina fa sorridere, è un modo comico

di chiudere un inseguimento. Declina i suoi film sul versante del comico e della commedia o di

entrambi.

La soglia superata stavolta non è fisica ma mentale, slitta in un’altra dimensione di ebrezza e di

perdizione di sé.

Il caso è protagonista. Tornhill si ritrova col coltello in mano avanti ai fotografi.

Noi sappiamo ciò che lui ancora non sa ma non sappiamo ancora tutto.

“è una storia triste ma perché mi viene da ridere”, il commento mette in evidenza l’impasto di

genere di questo film.

La plonèe dall’alto che riprende i taxi piccolissimi sta a significare che il protagonista si trova a che

fare con qualcosa più grande di lui. Anche qui come negli altri film c’è una falsa identità, nella quale

la vera identità dei personaggi si perde.

R.O.T la o non significa niente, è uno 0. Gli occhiali rotti,erano gli occhiali maschera con cui si

cercava di nascondere, non potrà più usarli.

Ancora una volta c’è la formazione di una coppia, all’interno della quale la donna finge di essere

qualcos altro. H. ce lo fa capire con lo sguardo di Eve, lei non è con lui, lo spettatore sa sempre di

più del protagonista. Gli oggetti in H. sono fondamentali, lui comincia a sospettare quando vede la

lametta e il pennellino per la barba. Il biglietto che lei manda ai suoi “datori di lavoro” ci fa capire le

intenzioni di Eve.

La scena in cui Cary Grent si trova solo nel deserto è la più importante del film, 7 minuti di silenzio

(solo rumori diegetici). Viene attaccato in un luogo dove non c’è rifugio, (vedi Truffaut). Due uomini

in totale che si guardano e una profondità di campo infinita. (è una scena gratuita svuotata di

signifiato e verosimiglianza, il cinema diviene così arte astratta, come la musica T.) RELIGIONE

DELLA GRATUITA’, FANTASIA FONDATA SULL’ASSURDO.

Inserire un dettaglio anomalo in una situazione apparentemente normale, l’aereo che sparge

insetticida dove non ci sono campi. Thornill è sempre vestito con lo stesso abito. Sempre elegante,

fresco di rasatura. Vuole portare il borghese americano, l’uomo comune in una situazione inedita

che deve reagire a ciò che gli accade.

La scena dell’asta richiama vertigo in cui con un movimento diagonale dal totale al particolare lui

vede lei per la prima volta, questa volta H. fa il contrario, con un movimento diagonale di macchina

passa dal particolare al totale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sidies di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi del cinema e della Tv e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Canova Gianbattista.