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PROBLEMA DELLA MANCATA ESPRESSIONE DELLA RABBIA
Caratteristiche principali:
- deficit della consapevolezza emotiva che comporta
- l'incapacità di riconoscere e descrivere verbalmente gli stati emotivi propri e altrui
- operatory thinking
Eziologia:
l'alessitimia delinea un fenomeno molto articolato, risultato della compresenza di fattori genetici, neurofisiologici, intrapsichici, nonché di modelli di comunicazione familiare e fattori socioculturali.
Cause organiche:
- bassi livelli di serotonina
- TBI lesione traumatica centrale (emisfero dx è coinvolto nell'elaborazione del comportamento emotivo, mentre l'emisfero sx nell'articolazione del linguaggio) si ha interruzione della comunicazione interemisferica tramite corpo calloso e un cattivo funzionamento dell'emisfero cerebrale destro possano essere due possibili cause dello sviluppo dell'alessitimia.
Le cause più comuni non sono fisiologiche bensì psicologiche, oltre a traumi e abbandoni.
si parla di “analfabetismo emotivo” o “negletemozionale” fin da bambino chi ha subito un ammutinamento emotivo o una mancatasintonizzazione da parte dei genitori sui bisogni emotivi del figlio, questo, sarà portatoa negare le proprie emozioni senza accogliere né riconoscerle.-teorie psicoanalitico più recenti sostengono che la regolazione, il contenimento diesperienze primitive, avvengano nei primissimi anni di vita del bambino all'interno delrapporto con l'accudente primario quindi un figlio, sentendosi negare qualcosa, nonriuscirà ad incolpare il suo caregiver e incolperà se stesso autodefinendosi come nondegno d'amore→ sentimenti di ambivalenza.-teorie rel m-b: il filone dell'Infant Reserch ha poi posto l'accento sulla specificità dellaregolazione reciproca madre-bambino: non solo il caregiver regola gli stati emotiviprimitivi del bambino, ma viceversa i segnali affettiviprovenienti dal bambino regolano l'affettività e il comportamento della madre (Stern, 1984,1985; Emde e al.1991) ponendosi in parallelo col concetto di sintonizzazione. Questo riconduce a ciò che Winnicott (Winnicott D.V. 1974) definisce stile di attaccamento insicuro- evitante con una immagine materna non interiorizzata. Alessitimia e comorbidità L'alessitimia è stata originariamente correlata a un'ampia gamma di patologie mediche come per esempio i disturbi funzionali gastrointestinali. Associata anche a: -depressione → alcuni autori considerano l'alessitimia una condizione secondaria al disturbo depressivo ossia STATO-DIPENDENTE, altri la associano a un tratto di personalità come FATTORE DI TRATTO. Indipendentemente dalla sua natura di stato o di tratto l'alessitimia sembra correlare ad importanti variabili cliniche, in alcuni studi risulta associata a ridotta qualità di vita in pazienti depressi, incremento del rischiosuicidario.-ansia sociale, dag, e attacco di panico (l'ansia ti avvisa di qualcosa, è una sorta di allert che viene a galla quando dentro di te ci sono emozioni che non riesci ad accettare/elaborare)-dca-stati dissociativi-ptds-spettro autismo-abuso di sostanze oltre ai disturbi da sintomi somatici e correlati l'alessitimia può essere un tratto di diversi DP tra cui NARCISISTA, ANTISOCIALE, OSS-COMP E BORDERLINE Studio di Bach et al usando la TAS rilevano che il 17% dei paz aveva tratti alessitimici e che le dimensioni di personalità schizotipica, dipendente e evitante, nonché la mancanza di tratti istrionici, sembrano predittori significativi di alessitimia. Studio di Honkalampi et al. analizzano un campione di paz con deprex maggiore, esaminando la comorbilità, hanno trovato che l'alessitimia è più pronunciata nei paz DP cluster C. Spitzer et al hanno dimostrato che lo stile interpersonale degli individui alessitimiciècaratterizzato da un comportamento di evitamento specialmente freddo, corrispondente al pattern di attaccamento INSICURO. Caratteristiche fisiologiche e neurobiologiche:- ridotta partecipazione affettiva sia con le espressioni facciali che con il linguaggio emotivo
- meno accurati nel riconoscere le espressioni facciali emotive altrui
- Gli individui alessitimici mostrerebbero anche una minore reattività fisiologica, in particolar modo durante situazioni che provocano stress (Wehmer F. et al., 1995)
- una ridotta attivazione delle aree cerebrali deputate all’elaborazione delle emozioni
- coinvolgimento dell'amigdala, regioni cerebrali correlate al sistema dei neuroni specchio responsabili della capacità di provare empatia
- corteccia prefrontale dorsomediale, connessa agli aspetti emozionali della presa di decisione
- coinvolgimento nel riconoscimento e
lo è ancora di più. Il trattamento dell'alessitimia prevede l'educazione emotiva che mira a far acquisire alla persona la capacità di riconoscere un sentimento nel momento in cui esso si presenta, di dargli un nome, di controllarlo e di condividerlo con gli altri.
L'alfabetizzazione emotiva è la chiave di volta per entrare in relazione con gli altri in maniera funzionale, concedendo ampio spazio alla scoperta dei propri sentimenti.
Attraverso un percorso psicoterapeutico efficace è possibile aiutare le persone alessitimiche a riappropriarsi del proprio vissuto emotivo al fine di comprendere meglio se stessi e gli altri.
Taylor, Bagby e Parker (2000) a tal proposito, hanno considerato l'alessitimia un disturbo dell'elaborazione degli affetti che interferisce con i processi di auto-regolazione e riorganizzazione delle emozioni. Questo potrebbe spiegare la tendenza dei soggetti alessitimici ad assumere alcuni comportamenti compulsivi.
Quali: l'abbuffarsi di cibo, l'abuso di sostanze o il vivere in modo perverso la sessualità per liberarsi dalle tensioni causate da stati emotivi non elaborati.