vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Alba tragica
Anno: 1939
Corrente: Realismo poetico
Regista: Carné
Trama: Ucciso un rivale in amore, Valentin, l'operaio François si barrica
nella propria stanza, assediato dalla polizia e rivive la sua storia fino al
tragico epilogo. Riparte dal giorno in fabbrica in cui ha conosciuto
Francesca e alla sera in cui è andato da lei a casa. Lì, nella sua camera,
vede le cartoline e l’orsacchiotto che compare fin dalle prime scene a
casa di lui. Le propone di rimanere con lei fino all’alba ma lei rifiuta per
via di un impegno. Francois la seguirà, fino a scoprire il rapporto di lei
con l’ammaestratore di cani Valentin. In quello stesso teatro conoscerà la
compagna di lui, Clara, con la quale instaurerà un rapporto. Lui però
continua ad essere innamorato di Clara che continua a corteggiare.
Proprio per questo Valentin gli vorrà parlare più volte cercando di
dissuaderlo, anche con menzogne. Francois non lo ascolta ed in un certo
momento sembra che le cose stiano andando per il verso giusto finché
Clara non gli regala la sua spilletta (la stessa che Valentin regalava a
tutte le sue donne). Si giunge coì alla scena iniziale, dell’omicidio.
Valentin per l’ennesima volta è andato ad incontrare Francois, ormai
disgustato e sfinito da quell’uomo che sembrava, secondo le sue parole,
intenzionato ad ucciderlo. Gli spara infatti con la sua stessa pistola.
Nel presente intanto la polizia vuole costringerlo ad uscire utilizzando
lacrimogeni, Francesca è in preda alla febbre e al delirio e Clara in
lacrime per la situazione di sconfitta. Prima che però la polizia possa fare
qualcosa Francois si suicida, sconfitto dal fato, come si può capire dal
discorso liberatorio e arrabbiato che fa dalla finestra (gli assassini ci sono
nelle vite di tutti i giorni solo che uccidono più lentamente, come la
sabbia che respira ogni giorno a lavoro). Nell’ultima scena vi è lui
accasciato a terra morto con il lacrimogeno della polizia.
Caratteristiche Tecniche:
E’ girato in studio come si può vedere fin dalla prima sequenza, la
quale segue anche le regole del cinema classico (la telecamera
segue il carro e poi si ferma sul palazzo).
Gioca sul vedo (cieco iniziale) e non sento (il vicino ciabattino che
non sente gli spari).