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Acustica 1, Fisica Tecnica Ambientale - professore E. Habib Pag. 1
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Di una lampada individuiamo il flusso luminoso, ci accontentiamo semplicemente dell’indice di resa cromatica, di

densità di spettro, e di quanto permette di vedere bene le radiazioni! Possiamo dimenticarci del fatto che la luce sia

fatta di più’ lunghezze d’onda! Nel caso dell’acustica invece no.

Il nostro campo acustico è fatto di diverse frequenze, che si comportano in modo diverso e interagiscono in modo

diverso con un certo ambiente, e ci danno una percezione particolare! Studio dell’acustica quindi diventa

complicatissimo! Anche quando abbiamo lo spettro acustico risultante in un certo punto, dovremmo associare una

certa percezione, non esistono leggi che ci fanno risalire dallo spettro acustico alla percezione che abbiamo in

quel punto.

La percezione acustica si qualifica in diversi modi: ​

Nell’acustica quello che vai a quantificare non è la quantità di suono utile che arriva, ma quanto è utile​ , ovvero

quanto emerge rispetto al rumore di fondo ( che inevitabilmente c’è). Quindi metodi di VALUTAZIONE dels suono,.

Esistono quindi per “valutare” la qualità del suono, tantissimi di indici di intelligibilità, che dipendono dalle singole

applicazioni e non vedremo perché si tratta di nozioni specialistiche.

Ad esempio si valuta la capacità di comprensione di parole all’interno di una sala per qualificare se in un certo

ambiente, con un certo impianto di emissione, ci sia comprensibilità.

Particolarità importante per capire quanto è complessa l’acustica:

Immaginiamo di avere 2 sorgenti che emettono la stessa frequenza e con la stessa intensità. Quindi, immaginando

che emettano secondo onde sferiche e che in ogni punto si ascolterà la somma del campo sonoro di A e di B.

Ciascuna sorgente provoca una oscillazione della pressione, la pressione è una forza, le forze si sommano quindi:

L’onda risultante sarà significativamente diversa! Basta pensare al grafico risultante.

Se le due onde arrivano in opposizione di fase , allora li non si sente niente!​ Un’onda elimina l’altra! Si cancellano a

vicenda. ( fenomeno puramente legato all’acustica e abbastanza raro). Questo ci da una misura della complessità

della percezione del suono. Il fatto che abbiamo due orecchie inoltre modifica ulteriormente la nostra percezione

del suono.

Avendo due orecchie, i suoni arrivano con lievi differenze di composizione e fase. Percezione lievemente diversa

perché la nostra testa ha una dimensione comparabile con la lunghezza d’onda. La soglia di udibilità dipende dalle

modalità di ascolto. Si troveranno valori diversi se si ascoltano i suoni seduti all’interno della stanza, con un cuffia

su entrambe le orecchie, o ascoltando da un solo orecchio. Da un solo orecchio abbiamo una soglia di rumore più’

alta. La pressione acustica in particolare è una grandezza e una forza ,si somma vettorialmente.

Quando abbiamo un’onda abbiamo un​ 'onda di pressione alla quale possiamo associare una di velocità​ perchè il

fluido si muove un po’ in avanti, e tende poi a tornare indietro di pochissimo! (Vedi Prima lezione sull’ Acustica). La

Velocità è circa uguale alla pressione diviso RO per C! Sappiamo che RO*C= 410 kg/m*s​ .

Il Moto dell’aria conseguente all’onda di pressione, è impercettibile, ma ovviamente crea ENERGIA.

In termini fisici è importante perché l’onda trasporta con se dell’energia! E SAPPIAMO CHE L’ENERGIA SI

CONSERVA! PROPRIO COME IL SOLE CON LE SUE ONDE RISCALDA PORTANDO LA SUA ENERGIA, ALLO

STESSO MODO LE ONDE ACUSTICHE CONSERVANO UNA CERTA ENERGIA.

Dettagli
A.A. 2016-2017
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FrangiColdHands. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica tecnica ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Habib Emanuele.