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Così, come i suoni prodotti dall'arpa della Nencini si diffondo per Bellosguardo, così
il sussurro del gaio Euro lungo il lago di Como suscita intorno, melodie e canti (il
nocchieri, i corni, i canti).
- Abbiamo poi i versi di saluto alla danzatrice. L'incipit è catulliano. Vi è un riferimento
alla bellezza della fanciulla, all'amore, al Sepolcro. I versi sono "di saluto a
Maddalena Bignani" e fanno senz'altro riferimento alla disgrazia che aveva colpito la
donna, probabilmente il suicidio del padre in seguito al fallimento della sua banca e
la fuga in svizzera del nipote Paolo. I versi finali, fanno riferimento "All'Amica
risanata", infatti riprende il concetto del tempo che fa perdere la giovinezza, e prega
affinché i suoi "occhi fatali" così come è scritto, tornino al solo sorriso natio.
La poesia delle Grazie, dunque, è radicata nelle passioni civili, ed anche se il suo
tessuto non è organico ed unitario, anche nel frammento può essere compreso ed
apprezzato. Particolarità, che ancora una volta esalta l'animo ribelle del poeta, è che
sebbene i versi fossero stati scritti in età Neoclassica, non si sono piegati alle ragioni
del potere (es Cesarotti).
Durante l'esilio, Foscolo, decise di pubblicare i versi del
Velo delle Grazie: con cui tentava di riaffermare il nucleo di quell'opera che
non era riuscito a concludere. In questi versi abbiamo la descrizione del velo
delle grazie che avrebbero dovuto indossare durante la loro discesa sulla
Terra per proteggersi dalle barbarie. E' presente il concetto della fugacità del
tempo, valore della vita umana, e i versi più malinconici sono espressione di
struggente malinconia (" e la danzante Discende un clivo onde nessun
risale").
Al centro del velo è la giovinezza, il tempo che avanza e percuote il plettro. Le
Grazie preparano le corone dei fiori e quando la giovinezza sarà passata per