Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
4 - Diritti reali, godimento su cose altrui e usufrutto e diritti di obbligazioni Pag. 1 4 - Diritti reali, godimento su cose altrui e usufrutto e diritti di obbligazioni Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
4 - Diritti reali, godimento su cose altrui e usufrutto e diritti di obbligazioni Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Traditio Simbolico ( ad esempio far acquistare la proprietà di

una casa).

-A TITOLO ORIGINARIO: ce ne sono 3:

 Occupazione

- : riguarda cose che non sono di nessuno o

abbandonate quindi lasciate con intenzione; le cose di nessuno

sono gli animali selvatici oggetto di caccia o pesca, animali

non selvatici ma scappati di casa.

Alcuni giuristi pensavano che l’animale dovesse essere solo

ferito da chi lo aveva trovato; altri pensavano che dovesse

essere anche impossessato. Solo con l’imperatore Adriano ci

sarà una legge secondo il quale il tesoro trovato era per metà

dello scopritore e per metà del proprietario del terreno dove

era stato trovato. Poi con Costantino il tesoro andava metà lo

scopritore e metà al fisco. In epoca tarda una costituzione

stabilì che il tesoro andava per 3\4 allo scopritore e 1\4 al

proprietario del fondo ovvero del terreno. Nel 390 una legge

disse che il tesoro sarebbe dovuto andare tutto allo scopritore.

Con Zenone si ha un ritorno delle parole di Adriano.

-Accessione : la cosa principale attira nella sua orbita la cosa

secondaria:

1-da cosa Immobile a Immobile: sono incrementi fluviali ovvero

apportati dalle correnti del fiume e possono essere:

-Alluvione: se il fiume stacca i detriti dal terreno e li porta al

terreno di unaltro proprietario, quest’ultimo diventa

proprietario di tutto.

-Avulsione: c’è un incremento sensibile perché in questo caso

sono state trasportate intere zolle di terreno che si attaccano

al terreno sottostante; si dà però la possibilità al vecchio

proprietario di rivendicare la sua zolla fino a che non cresce

qualcosa sopra.

-Isola nata nel fiume: se nasce un isolotto tra le due rive si

traccia una linea mediana per vedere quale terreno vado un

proprietario e quale all’altro.

-Letto abbandonato nel fiume: si tracciano anche qui una

mediana.

2- da cosa Mobile a Immobile:

-Seminato in un terreno altrui: se le sementi sono mie ma

nascono sul tuo terreno, i frutti sono tuoi.

-Aver fatto un capanno: se lo costruisco sul tuo terreno, è tuo.

3- da cosa Mobile a Mobile:

-Scrittura: se scrivo su una tavoletta che appartiene ad un

altro, quella tavoletta è sua.

-Pittura: per i Sabininiani il proprietario era il proprietario della

tavola, per i Proculiani il proprietario era chi aveva dipinto

quella tavola.

-saldatura, tintura e tessitura.

-Specificazione : creare una specie attraverso il lavoro (Se

lavoro l’uva, produco il vino); per i Sabiniani il proprietario è

colui che possiede la materia prima, per i Proculiani il

proprietario colui che ha lavorato la materia prima.

soluzione si avrà con Giustiniano ovvero: se nuovo prodotto

può tornare ad essere materia prima, il proprietario è colui che

possiede la materia prima; se invece non può tornare ad

esserlo, il proprietario è colui che l’ha lavorata.

GODIMENTO SU COSA ALTRUI:

Un altro importante diritto reale, oltre alla proprietà, è il diritto reale

del godimento su cosa altrui.

La servitù è la forma principale, dove per servitù si intende la

“servitù prediali” che si suddividono in rustiche e urbane : c’è infatti

la presenza di un fondo dominante e di un fondo servente. Le

servitù erano un numero chiuso, ovvero non era possibile introdurne

altre.

Le servitù nascono nell’epoca arcaica; non vennero ancora

considerati diritti reali, ma delle particelle di terre vicine (uno fondo

dominante e un fondo servente). Le forme più arcaiche sono:

-ITER: un sentiero compreso nell’actus.

-ACTUS: è un passaggio territoriale per animali (per la gregge o

bestiame) compreso nella via.

-VIA: è la più grande; passaggio a piedi, per animali ma anche per

carri.

-AQUAEDUCTUS: passaggio per l’acqua per irrigare il terreno.

Questi compongono le forme di passaggio e si costituiscono

attraverso la mancipatio, sono dei res-mancipis.

Servitù rustiche:

Successivamente vengono introdotte altre servitù pedali rustiche:

Di pascolo

 Di estrazione di minerali

 Per attingere l’acqua

 Abbeverare gli animali

 Questi sono invece considerati come dei diritti reali e nascono

assieme ai diritti prediali urbane e si costituiscono non più con

la mancipatio, ma con altre forme.

Questi sono i diritti reali prediali rustiche.

Servitù urbane:

Le case erano solo ad un piano e avevano le finestre che davano

l’interno; al centro c’era l’impluvium per lo scarico dell’acqua

piovana. Bisognava infine rispettare la distanza tra le abitazioni

(ambitus).

Ci fu uno sviluppo urbanistico che causò l’aumento demografico

nelle città e che provocò una trasformazione delle modalità di

costruzione delle case; non vi è più la distanza tra le case (venne

eleminata l’impluvium) per permettere la costruzione di case su più

piani. Questo causò l’introduzione di regolamenti tra le varie

abitazioni e si creano le nuove servitù; la servitù prediali urbane.

Servitù per lo scolo piovana che può avvenire direttamente o

 attraverso dei canali

Servitù per la fogna attraverso una canalizzazione

 Servitù per l’emissione della trave

 Servitù per lo sporgere di una costruzione (balcone o grondaia)

 Servitù per predire la facoltà di sopraelevare

Per i diritti reali prediali si può usare la deductio, per adiudicatio,

vendicatio, per destinazione del padre di famiglia; questo funziona

quando un soggetto è proprietario di due fondi e si crea un fondo di

servizio: nel fondo A c’è un canale di irrigazione che irriga anche il

fondo B. Può succedere però che il proprietario dei due fondi muore

e lascia in eredita ai 2 figli i due fondi. In questo caso ci sono due

proprietari e si costituisce un fondo dominante e un fondo servente.

Come si estinguono questi servitù:

1. per non uso, ma occorre che per dure per 2 anni di seguito.

2. Per rinuncia

3. Per confusione, ovvero quando il fondo A e fondo B è nella

mani di un soggetto e la servitù non può accadere se c’è solo

un proprietario.

Quali sono le regole:

1. Principio nemini res sua servit: un soggetto non poteva essere

proprietario di un fondo dominante e di un fondo servente.

2. SERVITUS IN FACIENDO CONSISTERE NEQUIT: RIGUARDA IL

COMPORTAMENTO CHE DEVE TENERE IL FONDO SERVENTE,

DEVE SOLO SOPPORTARE O NON FARE NULLA DI POSITIVO,

(NON FARE NULLA)

3. Utilitas: ci deve essere per il fondo dominante un’utilità

oggettiva: costituire un servitù per permettere un utilità, per

avere un guadagno economico.

4. Praedia vicina esse debent: i fondi dominanti e serventi

devono essere vicini tra loro, non necessariamente attaccati.

5. Causa perpetua: quando si costituisce una servitù doveva

durare potenzialmente fino all’infinito, ma non era così in

quanto si posso sciogliere.

6. Indivisibilità: i due fondi potevano essere venduti,

frammentati, ma la servitù rimaneva unica.

L’USUFRUTTO:

Altro diritto reale.

Cicerone, nel primo passo di una fonte letteraria, dice: “Se il parto,

cioè il figlio nato da una schiava, debba essere considerato tra i

frutti è oggetto di discussione fra i più grandi ingegni della città:

Publio Scevola e Manlio Manilio e in contrapposizione a loro Marco

Bruto.

Invece nel 2 passo di una fonte giuridica ovvero il Digesto, dice: “Ci

fu una vecchia questione, se il parto debba appartenere

all’usufruttuario ma ebbe poi maggior seguito l’opinione di Marco

Bruto, che cioè non debba essere considerato fra i frutti, infatti

l’uomo non può essere frutto dell’uomo e per questa ragione

l’usufruttuario non avrà nemmeno l’usufrutto su di esso”.

Ci si è quindi chiesti se il parto della serva poteva essere un frutto e

poteva spettare all’usufrutto: prevalse però Marco Bruto.

I passi sono importanti per datare l’usufrutto, infatti i giuristi

discutono nella metà del 2 sec. a.C. Questa disputa riguarda

l’usufrutto di schiavi, nato inizialmente come usufrutto dei terreni, e

poi diventato così tra la fine del 3 sec e inizio 2 sec a.C. L’usufrutto

nasce da una elaborazione da parte della giurisprudenza che vuole

tutelare la vedova che non ha contratto e matrimonio in manum e

che quindi non può ereditare dal marito; il 2 sec coincide anche con

lo sgretolamento del matrimonio in manum. Concedendo alla

vedova l’usufrutto, lei poteva mantenere il tenore di vita che aveva

con il marito, diventare proprietaria del patrimonio e i suoi figli

diventavano nudi proprietari; alla sua morte i figli potevano

ottenere la piena proprietà (ciò evitava la dispersione di patrimoni).

Cos’è l’usufrutto:

In un passo del Digesto, Paolo dice: “l’usufrutto è quel diritto su

cose altrui di usare la cosa godendone i frutti, fatta salva la

sostanza”. Secondo egli infatti l’usufrutto era parte dei diritti reali

su cose altrui; consiste nel detenere e nell’usare temporaneamente

la cosa (possesso e usucapione), altrimenti l’usufrutto si estingue

con la morte dell’usufruttuario.

per “usare” si intende godendone i frutti cioè l’usufruttuario

 mentre usa la cosa diventa proprietario dei frutti.

Per “fatta salva la sostanza” si intende che si deve rispettare il

 valore economico dell’usufrutto, ovvero nel momento in cui lo

restituisci non ci devono essere cambiamenti

Per “goderne i frutti” si intende che non garantisce solo l’uso

 ma permette di percepirne i frutti; ciò creò problemi agli

interpreti del diritto. Era infatti stato trovato un passo dove

l’usufrutto era indicato come “parte della cosa”; questo era

inteso dal punto di vista economico perché il titolare rimaneva

il dominus e l’usufruttuario rimaneva il goditore della cosa

altrui. Godere della cosa significa prenderla, afferrarla; I frutti

sono: usufrutto di casa, di terreni, di api, di cave, uccelli,

boschi, greggie, schiavi etc

Chi godeva dell’usufrutto:

L’usufruttuario: titolare di questo diritto reale di godimento su

 cose altrui. L’oggetto però deve essere una cosa

inconsumabile altrimenti non poteva poi essere restituita.

Egli aveva dei doveri:

-Pagare le tasse al posto del dominus.

-Svolgere una attività conservativa: perm

Dettagli
A.A. 2017-2018
10 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessica.paradiso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di diritto romano pubblico e privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Cuneo Paola Ombretta.