Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
VIE DI SEGNALAZIONE DELL'INSULINA
L'insulina immessa in circolo deve attivare ad hoc i vari processi metabolici a livello dei tessuti bersaglio. Essendo una
proteina è idrosolubile e non dispone di traslocatori che le permettono di entrare nelle cellule => deve attivare la risposta
cellulare attraverso l'interazione con RECETTORI localizzati sulla superficie delle cellule bersaglio (recettori di membrana).
recettori con attività tirosino-chinasica intrinseca:
Questi appartengono alla classe dei sono proteine di membrana che,
quando legati dal ligando, si attivano attivando all'interno della cellula un'attività chinasica che fosforila su residui di
tirosina.
Questo recettore può innanzitutto legare insulina solo se si trova in forma dimerica, ovvero se 2 subunità α e 2 β si legano
fra loro: l'interazione con il ligando deve avere questa fase di dimerizzazione.
subunità α
• Le 2 sono esposte nel lato extracell della membrana e contengono il dominio di legame per l'ormone =>
legano l'insulina
subunità β
• Le 2 invece contengono la porzione ad elica idrofobica che si inserisce nelle membrane ed hanno un dominio
intracell con attività catalitica: al suo interno si trova un sito catalitico ad attività chinasica in grado di fosforilare dei
residui di tirosina.
Quando l'insulina si lega al dominio extracell, quello intracell subisce una variazione conformazionale tale per cui l'attività
chinasica di una subunità β fosforila alcuni residui di tirosina dell'altra subunità e viceversa => quando si lega insulina, il
recettore subisce un'autofosforilazione in tirosina intrinseca (è il recettore stesso che si fosforila). Una volta fosforilato e
quindi attivato, il recettore porta all'attivazione di sistemi di trasduzione intracell che portano alla risposta.
Meccanismo di rilascio di insulina Segnale neurale
e sua regolazione Cellula β Glucagone Rimozione di
del Ormoni gastrointestinali peptidi per
pancreas scissione
proteolitica
Vie di segnalazione dell‛insulina
recettore ad attività tirosin-chinasica intrinseca
PIP = fosfatidilinositolo 4,5-bisfosfato
2
PLC = fosfolipasi C di tipo
PI-3 chinasi = fosfatidilinositolo 3-chinasi
PIP
PIP 2
2
MAP
chinasi Attivazione della protein
chinasi B (PKB) e
fosforilazione di specifiche
proteine bersaglio
Fosforilazione di specifici Aumento del Ca intracellulare,
++
fattori di trascrizione e attivazione della protein chinasi C
stimolazione della (PKC) e fosforilazione di
trascrizione di specifici geni specifiche proteine bersaglio
Risposta cellula- e tessuto-specifica
VIE DI SEGNALAZIONE DELL'INSULINA
Le possono essere 3:
SISTEMA delle MAP CHINASI:
1. Prevede l'intervento e l'attivazione del si attiva un sistema a cascata di fosforilazioni che
avviene in quanto il recettore fosforilato può reclutare una proteina adattatrice (IRS) fosforilandola e in auesto modo può
reclutare un'altra proteina adattatrice Gbr-2 che porta all'attivazione delle MAP chinasi, il cui bersaglio finale sono fattori
di trascrizione nucleari che regolano l'espressione di specifici geni, in questo caso quelli che codificano per enzimi
coinvolti nei processi di glicogenosintesi, glicolisi etc.
PI-3 CHINASI
2. Coinvolge la (PI-3K): anche in questo caso l'attivazione del recettore promuove il reclutamento della
fosfatidil inositolo-3 chinasi;
proteina adattatrice IRS che, una volta fosforilata, può attivare la questa attivazione porta
protein chinasi B
all'attivazione di una (PKB) che va a fosforilare proteine bersaglio presenti nel citoplasma e che sono
implicate nei metabolismi glucidico e lipidico, determinandone attivazione/inibizione mediante fosforilazione.
FOSFOLIPASI C di tipo γ:
3. Prevede che il recettore attivato vada ad attivare un'altra proteina di membrana = anche
questa agisce sul PIP2 scindendolo e portando ad un aumento delle conc intracell di Ca, che attivano la PKC (Ca-
dipendente); questa, essendo una chinasi, va a fosforilare proteine bersaglio specifiche coinvolte nel metabolismo
glucidico e lipidico che possono essere attivate/inattivate.
Quando l'insulina interagisce con il proprio recettore, questo si attiva e va ad attivare la PLC-γ, che agisce sul PIP2 del
diacilglicerolo inositolo trifosfato
foglietto interno => lo scinde in (che resta associato alla membrana) e (che viene
liberato nel citoplasma); IP3 va ad interagire con canali del Ca presenti sul RE in modo tale da favorire la fuoriuscita dei
depositi di Ca dal reticolo ed aumentarne i livelli intracell; questo Ca va ad interagire con il DAG rimasto in membrana
portando all'attivazione della PKC che, quando inattiva, è libera nel citoplasma; in presenza invece di Ca e DAG questa
va ad associarsi alla membrana attivandosi. Questa attivazione avviene tramite una variazione conformazionale della
PKC
struttura della stessa. PLC, specifica,
4. Esisterebbe anche una 4ª via che coivolge sempre una ma in questo caso che agisce su glican-fosfatidil
inositoli.
NB: l'attivazione di una via in un tipo cellulare non esclude la possibilità che ne venga attivata contemporaneamente
un'altra e quindi possono essere attivate anche tutte 3 contemporaneamente; dipende solo dalla presenza o meno
all'interno di queste cellule delle proteine adattatrici che sono coinvolte nelle risposte. to catlitico
Via di segnalazione
dell‛insulina per
attivazione della
cascata delle MAP
chinasi
Via di segnalazione dell‛insulina per attivazione della PI-3 chinasi
e della protein-chinasi B (PKB) glicogeno sintasi chinasi III,
In questo caso l'attivazione della PKB determina inattivazione mediante fosforilazione della glicogeno sintasi
enzima coinvolto nel processo di glicogenolisi e glicogenosintesi: la sua inattivazione fa sì che la sia attiva
e quindi si abbia glicogenosintesi, scopo dell'insulina.
fosfatidil-inositolo
4,5-bisfosfato
(PIP )
2
fosfatidil-inositolo
3,4,5-trisfosfato
(PIP )
3
Nelle cellule muscolari e adipose la PKB ha anche un'azione sull'aumento del nº di trasportatori GLUT4 presenti sulle
membrane: la PKB fosforilata (perchè attivata dalla PI-3K attivata dall'insulina) favorisce il processo di fusione delle
vescicole contenenti i trasportatori con la membrana => aumenta la loro presenza e quindi la captazione di glucosio.
Via di segnalazione dell‛insulina per attivazione della fosfolipasi C-isoforma
Nb: la PI-3K, effettore nella trasduzione del segnale dell'insulina, è una chinasi (fosfo-transferasi) che fosforila il fosfatidil
inositolo difosfato (PIP2, bifosforilato in 4 e 5), localizzato nel foglietto interno della m.plasmatica => quando l'insulina
interagisce con il recettore e attiva la PI-3K, questa va a fosforilare PIP2 convertendolo in PIP3 (ulteriore fosforilazione
sull'inositolo in posizione 3); questo testimonia l'importanza e il motivo per cui nella distribuzione asimmetrica dei lipidi di
membrana il fosfatidil inositolo si trova prevalente nel foglietto interno: è un composto coinvolto nei processi di trasduzione
del segnale (non tutti i PIP2 presenti nel foglietto interno sono però coinvolti nel processo perchè non tutti sono fosforilati in
4 e 5). Il segnale indotto si spegne andando a rimuovere l'insulina dal recettore e defosforilando il PIP3, ripristinando PIP2
=> la PKB viene defosforilata e non può più essere attiva per agire sulle proteine bersaglio.
Azione dell‛IP e del DAG: L‛ormone lega uno
3
attivazione della protein chinasi C (PKC) specifico recettore Spazio
extracellulare
Recettore Fosfolipasi C-isoforma
(PLC )
attivata da recettori Tyr-chinasici
Il recettore attivato Fosfolipasi C-isoforma
causa lo scambio del
GDP legato alla (PLC )
subunità di Gq con
α
GTP attivando Gq Membrana
La subunità di Gq si dissocia
α plasmatica
dalle subunità e , trasloca in
β
membrana e attiva la PLC
La PLC attivata idrolizza il PIP 2
a diacilglicerolo e IP 3 Citoplasma
Reticolo
endoplasmico L‛IP si lega ad uno specifico diacil
3
recettore sul RE determinando il
rilascio di Ca sequestrato nel
++ glicerolo
reticolo (DAG)
IP 3 Protein chinasi C
(PKC)
DAG e Ca attivano la protein
++
chinasi C sulla superficie della
membrana plasmatica
Scissione del legame fosfo-
estereo lasciando il DAG
associato alla membrana e La PKC fosforila in Ser/Thr
proteine bersaglio intracellulari
liberando nel citosol IP3 specifiche evocando la risposta
cellulare
Meccanismo di attivazione e traslocazione della protein chinasi C ( PKC)
L'attivazione avviene tramite una modifica confromazionale
della PKC stessa: ➨ quando è inattiva non è associata alla
C1
membrana e si distinguono 4 domini: (in
cui sono presenti residui aa con cariche +
che hanno il ruolo, una volta che la chinasi è
attiva, di legarsi alle teste polari dei PL di tipo
C2
anionico), (dominio responsabile del
legame con gli ioni Ca una volta che è
C4
attivata), (dominio catalitico, che va ad
C3
interagire con la proteina bersaglio) e (che
consente solo la conformazione corretta).
Quando la PKC è inattiva il dominio C4 è
bloccato dal C1 perchè le cariche - del C4
vanno a formare ponti salini cn le cariche +
del C1.
➨ qndo aumentano le conc di Ca grazie
all'azione dell'IP3, il Ca va ad interagire cn
C2 => modificazione conformazionale
dell'intera proteina ed esposizione del C4 =>
C1
in presenza di Ca interagisce con le
cariche - delle teste dei PL anionici e una
porzione di questo dominio permette il
legame più saldo intercalandosi con le
porzioni idrofobiche dei PL;
C2
il dominio che lega il ca conferisce ulteriore stabilità al legame perchè il ca fa da ponte tra le cariche - della membrana e
C4
quelle della proteina; il può interagire con la proteina bersaglio. In auesta conformazione viene esposto in maniera
dominio di legame per l'ATP
corretta anche un –> essendo una chinasi è necessario che si esponga il sito catalitico ler il
legame con il substrato, ma è necessario anche che si esponga il sito di legame per l'ATP: modificando la conformazione, il
C3
dominio modifica la sua struttura e crea un sito di legame per l'ATP in modo tale che questo si leghi e possa essere
usato come substrato donatore di fosfato per andare a fosforilare la proteina bersaglio.
Azione del glucagone sul metabolismo energetico
effetto iperglicemizzante
Nel fegato il glucagone:
glicogenolisi
gluconeogenesi
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.