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MICROTUBOLI
an mano che c’è questa crescita sempre più importante, la piastra cellulare prende contatto
4. M
ed aderisce alla membrana plasmatica.
A questo punto il network tubulare si trasforma in una struttura, il precursore della parete
cellulare che è sottoforma di un foglio perforato, dove poi, grazie all’attivazione di un enzima che
è presente sulla membrana plasmatica, si attiva la biosintesi di parete cellulare.
La della cellula è composta da microfibrille di cellulosa immerse in una matrice
PARETE PRIMARIA polisaccaridica.
Quindi abbiamo una fase:
, che è rappresentata dalla
1. MICROFIBRILLARE
.
CELLULOSA , che è rappresentata dalle
2. MATRICE
, , .
PECTINE EMICELLULOSE PROTEINE, e FENOLI
La parete cellulare è ricca in , in zuccheri, che è dato dall’unione di più monomeri.
POLISACCARIDI
Gli zuccheri possono essere o .
ESOSI PENTOSI
Tra gli esosi abbiamo il: , ,
GALATTOSIO GLUCOSIO
.
MANNOSIO
Tra i pentosi abbiamo: , , .
XILOSIO ARABINOSIO APIOSIO
Ma possiamo avere anche:
, ed abbiamo l’ e
- ACIDI URONICI ACIDO GALATTURONICO
l’ ACIDO GLUCURONICO.
, che possono essere e
- DEOSSIZUCCHERI RAMANOSIO
.
FUCOSIO
La è una microfibrilla impacchettata, formata da catene di un polimero lineare, di
CELLULOSA (14).
D(+)glucosio, in legami
Quindi al carbonio in pozione 1 abbiamo l’OH in
.
posizione
Costituisce circa il 30% del peso delle pareti
primarie.
La cellulosa presenta una struttura a
.
MICROFIBRILLE
Il suo grado di cristallizzazione e polimerizzazione è
più elevato nelle pareti secondarie.
Di solito, l’orientamento delle microfibrille di
nuova sintesi, è perpendicolare all’asse di crescita
della cellula. La cellulosa possiede una grande FORZA DI
, che può essere equivalente a quella
TENSIONE
dell’acciaio.
È insolubile, chimicamente stabile e relativamente
immune all’attacco chimico ed enzimatico. Quando
mangiamo vegetali, nel nostro stomaco non
abbiamo enzimi che digeriscono la cellulosa, quindi
da questo senso di sazietà, ma non libera zuccheri,
per cui le calorie che apportano i vegetali sono veramente poche, perchè la cellulosa non si rompe.
Tutte queste proprietà, fanno della cellulosa un materiale strutturale eccellente per formare una
forte .
PARETE CELLULARE
Una delle caratteristiche più importanti è che presenta questa grande forza di tensione, che è
paragonabile a quella dell’acciaio.
Grazie alla cellulosa che le piante possono accrescersi.
La di cellulosa, possiede regioni che hanno un’elevata cristallizzazione, e regioni
MICROFIBRILLA
meno organizzate, dove ci sono dei glucani che vengono attaccati dalla struttura della cellula.
La delle
LUNGHEZZA
catene è variabile,e
va da 2000
a circa 20.000
residui di glucosio.
Le delle
DIMENSIOSI
microfibrille possono
variare da circa 30
catene a circa 200
catene, con un
diametro di 5-15
nm.
Questa è la struttura della microfibrilla. Prendiamo un foglietto, e soltanto una piccola
regione di questo foglietto è rappresentata da
una microfibrilla di cellulosa.
Scendendo più nel particolare della sua
struttura, vediamo che è caratterizzata da un
tra , in
LEGAMI IDROGENO GLUCANI ADIACENTI
(14).
posizione .
La prof dice glucosio adiacenti
Studi al microscopio elettronico, indicano che le sono sintetizzate a
MICROFIBRILLE DI CELLULOSA
partire da grandi
complessi proteici, che
sono localizzati non sulla
parete cellulare, ma sulla
membrana plasmatica, e
queste sono dette o
ROSETTE DI PARTICELLE
, che
COMPLESSI TERMINALI
come vi dicevo sono
presenti sulla membrana
plasmatica. Si ritiene che
queste strutture, queste
rosette di particelle,
contengano molte unità
di un enzima, chiamato
.
CELLULOSA SINTASI
Quindi per la biosintesi di
cellulosa, che poi va a costituire la parete cellulare, abbiamo strutture enzimatiche che non si
trovano sulla parete cellulare, ma si trovano sulla membrana plasmatica.
Sulla membrana plasmatica troviamo la cellulosa sintasi, che attiva la biosintesi di cellulosa, e
questa va ad essere posizionata all’esterno.
In questo modo va a costituire la parete cellulare.
Quindi le rosette di particelle dove si trovano?
Sulla membrana plasmatica.
La è codificata dai geni CesA. Questa è una famiglia multigenica che è presente
CELLULOSA SINTASI in tutte le piante, quindi
tutte le piante hanno
cellulosa sintasi.
CesA appartiene ad una
superfamiglia, che
comprende diverse
famiglie di altri geni, detta
Csl.
Si ipotizza che GLUCOSIDI
servano da
DI STEROLI
primers, da innesco.
Quindi la cellulosa sintasi
si innesca quando ci sono
questi glucosidi di steroli,
che iniziano ad attivare la
biosintesi di cellulosa.
Una volta che sono
presenti questi glucosidi di
steroli, si attiva la
cellulosa sintasi, ed inizia
la biosintesi di cellulosa.
La catena quando inizia ad essere allungata, i glucosidi di steroli vengono ed eliminati
TAGLIATI
dalla formazione della .
FIBRILLA DI CELLULOSA
Allora, la cellulosa sintasi è presente sulla membrana plasmatica, in strutture chiamate rosette di
particelle. Tutte le volte che si ha l’attivazione della biosintesi della parete cellulare, la cellulosa
sintasi si attiva solo se, pare, sono presenti questi glucosidi di steroli.
Una volta che c’è la presenza di questi glucosidi di steroli, che ancora non si capisce bene come si
attivano, danno l’innesco della cellulosa sintasi per la biosintesi di cellulosa.
Il complesso della cellulosa sintasi trasferisce un , derivato molto
RESIDUO DI GLUCOSIO
probabilmente dal saccarosio,
da un nucleotide legato allo
zucchero donatore alla catena
di glucano in fase di crescita.
Quando c’è la biosintesi di
cellulosa, da parte della
cellulosa sintasi, e vi dico che
molto probabilmente, i
residui dove prende il
glucosio, perchè il saccarosio
è formato glucosio e
fruttosio, derivano dal
saccarosio, capirete il perchè.
Anche quando parleremo di
saccarosio e di fotosintesi,
capirete perchè il saccarosio cede zuccheri alla cellulosa sintasi.
Quindi lo zucchero che viene donato per la biosintesi di cellulosa, molto probabilmente è il
(glucosio + fruttosio).
SACCAROSIO
Il che viene scisso dal , viene legato alla microfibrilla che è in costruzione.
GLUCOSIO FRUTTOSIO
Come avviene più precisamente la biosintesi di cellulosa?
La cellulosa sintasi contiene due siti di legame per l’ , importante perchè lega il
UDP-GLUCOSIO saccarosio.
Gli (glucosio e
ZUCCHERI
fruttosio),dopo il legame con
l’UDP-glucosio, sono
trasferiti al terminale non
riducente del , cioè
GLUCANO
non deve avere altre reazioni
e si deve bloccare il
terminale, non riducente.
Infine la catena di glucano è
traslocata di due residui di
glucosio, che permettono di
iniziare un’altro ciclo di
sintesi.
Allora, abbiamo la cellulosa
sintasi che si trova sulla
membrana plasmatica e c’è
uno start. Appena inizia questo start, si attiva l’enzima.
La cellulosa sintasi ha due siti di legame per l’UDP-glucosio, quindi non lega il glucosio ma lega il
glucosio solo se è legato all’UDP-glucosio, perchè ha affinità solo per l’UDP-glucosio e non per il
glucosio.
Per questo i fisiologi pensano che è il saccarosio che dona il glucosio, perchè il saccarosio quando
viene formato nelle piante, viene rilasciato sottoforma di UDP-glucosio, ed è per questo che tutti
pensano che sia il saccarosio a dare il glucosio alla cellulosa sintasi.
Abbiamo questi due siti di legame sulla cellulosa sintasi, e quando arriva l’UDP lo legano perchè
hanno un’altissima affinità per l’UDP. L’UDP a sua volta è legato al glucosio e fruttosio.
Quindi la saccarosio sintasi lega l’UDP-glucosio che deriva dal saccarosio, stacca l’UDP, lega lo
zucchero su una subunità, e lo zucchero sull’altra subunità, e li lega a delle estremità non
riducenti, e a sua volta li lega alla catena di cellulosa che si sta formando.
Quindi stacca l’UDP che torna libero, rilega altro saccarosio, va verso la cellulosa sintasi, la
cellulosa sintasi riattacca di nuovo l’UDP-glucosio, stacca il glucosio e rilascia l’UDP, ed il glucosio a
due a due, quindi sono due residui alla volta, vengono attaccati alla catena di cellulosa.
In quest’immagine abbiamo la parete cellulare, le rosette di particelle che sono posizionate sulla
membrana
plasmatica, dove
la membrana e la
parete sono
sovrapposte, la
cellulosa sintasi,
le microfibrille di
cellulosa che una
volta che si
formano si
attaccano alla
parete cellulare.
Quindi c’è questa
struttura
fibrillare, molto
lunga perchè
possono essere
tantissimi i residui di glucosio nella cellulosa sintasi, che si attaccano alla parete cellulare.
Ma le microfibrille derivano dalle rosette di particelle, che si trovano sulla membrana.
Da che cosa sono costituite le microfibrille di cellulosa?
(14).
Da residui di glucosio legati in posizione
Questa cellulosa da dove deriva?
Dalle rosette di particelle.
Cosa c’è nelle rosette di particelle?
La cellulosa sintasi.
La cellulosa sintasi come lega il glucosio?
Attraverso l’UDP-glucosio, molto probabilmente deriva dal saccarosio, ed ha due siti di legame.
Per cui il glucosio si attacca due a due.
La è la fase amorfa della parete cellulare ed ha un alto contenuto in H O.
MATRICE 2
I che sono presenti nella matrice, sono
POLISACCARIDI
rappresentati dalle:
1. EMICELLULOSE
2. PECTINE
Inoltre abbiamo detto che nella matrice ci sono anche le
della parete cellulare.
PROTEINE
Schema della sintesi e del rilascio nella parete cellulare di polisaccaridi della matrice.
I POLISACCARIDI DELLA MATRICE
sono sintetizzati da enzimi che si
trovano nell’apparato del Golgi, e
quindi secreti nella parete
cellulare tramite fusioni di
vescicole di membrana con la
membrana plasmatica.
Quindi si ha la formazione di
queste vescicole che hanno
origine a livello dell’apparato del
Golgi.
I polisaccaridi vengono secreti in
queste vescicole, che