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Lo stetoscopio non deve toccare né il manicotto né i vestiti. Lo stetoscopio non deve
assolutamente essere messo sotto il manicotto, mentre il manicotto non deve essere
assolutamente messo sopra i vestiti.
Il bracciale va gonfiato in maniera rapida, ma va sgonfiato in maniera lenta, di 2-4
mmHg/secondo in modo da sentire in modo preciso la prima fase e la quinta fase.
Minore è la frequenza cardiaca del soggetto più lentamente bisogna sgonfiare il manicotto,
in quanto l’intervallo tra un battito e l’altro aumenta e si rischia di non sentire il tono.
È sempre importante annotare la pressione, la posizione del paziente, il braccio e le
dimensioni del bracciale. (es: 140/90 mmHg, seduto, braccio destro, bracciale grande per
adulto). È meglio anche avere almeno 2 misurazioni, o ancora meglio 3, a distanza di 1/2
minuti l’una dall’altra. Questi numeri vengono consigliati anche in caso di auto-misurazione
domiciliare.
Esiste un fenomeno detto reazione d’allarme per cui chiunque si faccia misurare i valori di
pressione arteriosa da un estraneo avrà alla prima misurazione dei valori più elevati. Il
fenomeno si riduce con l’auto-misurazione, ma in qualche soggetto è possibile che si
verifichi anche in quest’ultimo caso.
È importante non aver fumato né bevuto nella mezz'ora antecedente alla misurazione, in
quanto la caffeina aumenta la frequenza cardiaca, mentre il fumo determina un aumento
tra i 5/10 mmHg, che dura per i 20 minuti successivi alla fine della sigaretta. Si tratta di un
valore registrato tramite uno studio scientifico.
2.4. CARATTERISTICHE BRACCIALE
Le dimensioni del bracciale devono essere adattate alle dimensioni del braccio del
paziente.
Ci sono delle dimensioni diverse specifiche per l’altezza e la circonferenza. Vi sono poi
dimensioni diverse anche per i bambini. Gli obesi presentato braccia grandi quanto le
cosce delle persone normali: è infatti consigliabile l’utilizzo di un cosciale. A volte invece è
necessario usare dei bracciali da bambino nei pazienti adulti con braccia estremamente
piccole, come nei pazienti che soffrono di distrofia muscolare.
Se il manicotto non è adatto al braccio si hanno delle valutazioni errate della pressione:
- Se il bracciale è troppo piccolo si ha una sovrastima della PA (range errore 3.2/2.4
– 12/8 mmHg )
- Se il bracciale è troppo grande si ha una sottostima della PA (range errore 2-5)
Quindi la circonferenza del braccio, la forma e la lunghezza sono delle variabili che nelle
persone o troppo magre o obese, devono essere tenute in considerazione.
Oltre allo sfigmomanometro classico è possibile, tramite i misuratori automatici e
semiautomatici, avere una misurazione domiciliare della pressione. Il paziente non deve
andare dal medico, può misurare la pressione nel suo ambiente, senza la reazione
d’allarme dovuta alla presenza del medico o dell’infermiere. Si è visto che questi valori di
PA sono affidabili, corrispondono realmente al valore che poi il soggetto presenta nell’arco
della sua giornata e sono riproducibili.
È importante, inoltre, essere allenati a misurare la pressione, per garantire il rispetto delle
regole. Lo schema sottostante mette in relazione gli errori che si sono trovati nella
misurazione della PA effettuata da 4 osservatori indipendenti sulla stessa persona. Ogni
linea è un osservatore e si arriva a distanza di 12 mesi dal primo training e 6/7 mesi dal
secondo ad avere anche una differenza di 20 mmHg tra due osservatori. Secondo dati di
quest’anno pubblicati sul Journal of the American Medical Association, la situazione tra gli
studenti di medicina è allarmante: su 159 studenti messi in condizione di simulazione, solo
1 ha seguito le istruzioni correttamente. Ogni medico deve saper misurare la PA.
Gli errori più comuni sono:
Manicotto sopra il vestito
• Braccio appoggiato sulla coscia
• Paziente con le gambe accavallate (5 mmHg in più in quanto si aumentano le
• resistenze)
Paziente che guarda il telefonino.
•
2.5. TIPI DI MANOMETRI
1. A mercurio: è il manometro classico ma non si utilizza più in quanto il mercurio è
tossico. Si tratta di un apparecchio semplice ed accurato. Il serbatoio deve essere
pieno e il menisco è mantenuto sullo zero se non viene applicata alcuna pressione.
La colonna deve muoversi liberamente quando viene applicata una pressione. Il
filtro e il foro di sfiato devono essere puliti ogni anno
2. Aneroidi: si tratta di strumenti a fascia con un indice con lancetta attaccato sopra.
Sono i meno accurati in quanto presentano delle molle al loro interno, ed è
sufficiente una botta al manometro per compromettere la funzionalità delle molle.
N.B. Ben il 58% degli sfigmomanometri aneroidi sottostimano di 4 mmHg i valori di
PA.
3. Semiautomatico o automatico: si tratta di apparecchi che consentono di poter
registrare i valori di pressione arteriosa non solo in ambiente clinico ma anche
domestico. Sono progettati utilizzando il metodo oscillometrico: il manicotto ha un
sensore che capta le oscillazioni del polso. Misurano in realtà la pressione media e
ricostruiscono poi la pressione sistolica e la pressione diastolica. Questi tipo di
apparecchi non possono essere utilizzati nei soggetti che presentano aritmie,
perché il sensore non è in grado di ricostruire il valore di pressione arteriosa media
se le oscillazioni dell’onda di polso sono molto variabili in termini di ampiezza e di
distanza l’una dall’altra. C’è molta diffidenza nei confronti di questi apparecchi
quando in realtà è stato dimostrato essere tra i più affidabili. Esiste un comitato
apposito per validare l’apparecchiatura. Le dimensioni sono abbastanza contenute.
Alcuni modelli consentono una trasmissione tramite Wi-Fi delle misurazioni ad un
server, informazioni che poi vengono inviate al paziente stesso e anche al medico,
consentendo un controllo remoto a distanza.
4. Manuale ibrido: si usa la tecnica ascultatoria, ma al posto della colonnina di
mercurio su usa una colonnina digitale. Il metodo è lo stesso del misuratore a
mercurio. Alcune di queste apparecchiature forniscono anche i valori di pressione
su uno schermo digitale.
Per quanto riguarda l’accuratezza i peggiori sono gli aneroidi, quelli a mercurio sono
accurati anche se i più accurati sono quelli automatici in quanto non vi è l’errore umano.
Alcuni errori possono essere:
- Errore di parallasse: ovvero non guardare correttamente la colonnina di mercurio, in
quanto l’inclinazione di osservazione compromette la visione corretta.
- Tendenza innata ad arrotondare: se il valore è 142 mmHg, deve essere segnato
come tale. Se si fa poi la media di tre misurazioni consecutive, si è ancora più
accurati.
2.6. VALORI DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
Vengono associati determinati valori ad un evento sfavorevole. Maggiore è la pressione,
maggiore è la probabilità di avere determinati eventi. Si è deciso per convenzione di
stabilire i valori di pressione elevata quando questa supera i 140 mmHg di sistolica o/e i 90
mmHg di diastolica. Questi valori corrispondono infatti ad una maggior tendenza ad
andare incontro ad eventi sfavorevoli.
La pressione è definita ottimale se la sistolica risulta inferiore a 120 mmHg e la diastolica
inferiore a 80 mmHg. Normale tra 120-129 mmHg e 80-84 mmHg, normale alta tra 130-
139 mmHg e 85-90 mmHg. Il termine normale alta è stato creato perché chi presenta
valori di pressione normale alta probabilmente diventerà iperteso negli anni a venire,
sviluppando valori di pressione arteriosa francamente elevati. È quindi corretto che
persone che presentano valori di pressione arteriosa normale alta anche se non hanno
bisogno di un intervento terapeutico immediato siano controllati e seguiti da vicino.
I gradi di ipertensione sono tre
- Sistolica compresa tra 140 e 159 e/o diastolica compresa tra 90 e 99
- Sistolica compresa tra 160 e 179 e/o diastolica compresa tra 100 e 109
- Sistolica maggiore o uguale a 180 e diastolica maggiore o uguale a 110.
Esiste poi una condizione che si ritrova prevalentemente nelle persone anziane e che è
l’ipertensione sistolica isolata, ossia valori di pressione arteriosa elevati solo per la
sistolica. Questo è un fenomeno dovuto alla rigidità delle pareti arteriose per cui si ha un
aumento dei valori di pressione arteriosa sistolica e una riduzione dei valori di pressione
diastolica.
Esistono però delle misurazioni accessorie: quelle effettuate a casa e quella nelle 24 ore.
La misurazione delle 24 ore prevede l’applicazione di una strumentazione al mattino.
Questa strumentazione presenta un software che determina misurazioni automatiche ogni
20 minuti di giorno e ogni 30 minuti la notte, per un totale di circa 70 misurazioni.
Per questi altri sistemi esistono altri valori soglia:
- a domicilio la pressione deve essere sempre inferiore a 135 mmHg per quanto riguarda
la sistolica e/o 85 mmHg per quanto riguarda la diastolica. Il valore soglia dipende dal
fatto che il soggetto non ha difronte il medico o l’infermiere, ma è lui da solo, risulta quindi
assente quella rezione di allarme che si ha quando si è visitati dal personale sanitario.
- nella misurazione della pressione arteriosa nelle 24 ore i valori di pressione sono ancora
più bassi, perché quando noi consideriamo la media delle misurazioni ci sono sia quelle
del giorno che quelle della notte e solitamente quelle della notte si riducono, determinando
quindi una riduzione della pressione media. In questo caso il valore soglia si riduce a
130/80. La media delle misurazioni effettuate durante il dì presenta i medesimi valori
soglia dell’auto-misurazione domiciliare mentre la media delle ore della notte è ottimale
quando si aggira intorno ai 120/70.
Il monitoraggio della pressione arteriosa viene effettuato anche in farmacia. Se il report
non è però correttamente esaminato dai paziente, esso può essere fuorviante.
2.7. CORRELAZIONE RISCHIO CARDIOVASCOLARE (CV)
I valori di pressione arteriosa non sono gli unici indicatori della probabilità di avere malattie
cardiovascolari: non è solo la gravità dell’aumento dei valori di pressione a definirla, ma
anche la presenza di altri fattori di rischio, quali tabagismo e genitori positivi ad eventi
cardiovascolari. La valutazione deve essere più globale.
La pressione arteriosa può variare anche fisiologicamente:
variabilità a breve termine: è influenzata dalla respirazione (fluttuazioni respiratorie
• inducono riduzione PAS < 10 mmHg in inspirazione) e dalla frequenza cardiaca che
sono sotto il controllo del sistema nervoso autonomo