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REAZIONI DEGLI ALCHENI
Panoramica. La reazione più caratteristica degli alcheni è quella di addizione al doppio legame, che porta alla
rottura del legame pi e alla formazione di due nuovi legami sigma. Un altro tipo di reazione di addizione è quella
di polimerizzazione: in presenza di particolari catalizzatori, detti iniziatori, molti alcheni polimerizzano dando vita
ad una catena polimerica che si accresce, come nel caso del
polietilene a partire dall’etilene.
Reazioni organiche con intermedi reattivi. Diagrammi
Un intermedio reattivo è una specie che giace in
corrispondenza di un minimo energetico compreso tra due
stati di transizione. Siccome la loro energia è molto più alta
di quella di reagenti e prodotti, sono molto reattivi e difficili
da isolare. Gli intermedi di reazione soventemente coinvolti
in reazioni organiche hanno un atomo di carbonio con un
numero inappropriato di legami. Per gli alcheni, si formano
soltanto intermedi carbocationici.
In una reazione che avviene in più stadi, quello più lento è detto cineticamente determinante ed è quello che
attraversa la più alta barriera energetica. Nel grafico di sopra, lo stadio 1 è determinante. I picchi del grafico
rappresentano specie chimiche transitorie tra specie stabili.
ADDIZIONI ELETTROFILE
La reazione complessiva di addizione di una specie elettrofila a legami pi è chiamata addizione elettrofila. Lo
stadio chiave di questi meccanismi coinvolge gli elettroni del doppio legame, che si comporta da nucleofilo con
una specie elettrofila. Cosa rende elettrofila una molecola o uno ione? 1) la presenza di una regione a bassa
densità di carica elettronica 2) mancanza di un ottetto elettronico completo su un atomo
Le specie disegnate sopra sono elettrofili per i motivi scritti.
Una terza caratteristica che rende elettrofila una molecola è la presenza di un legame relativamente debole su
un atomo, che può essere allontanato come ione o molecola stabile. Possono essere considerate specie
elettrofile perché le loro reazioni con i nucleofili generano legami più stabili. Possiamo prendere come esempio
le molecole di alogeni. I legami che formano tra di loro X-X sono più deboli rispetto a quelli che l’alogeno forma
per reazione con un nucleofilo; questo processo è favorito dal rilascio di un anione alogenuro stabile (X-)
Addizione di acidi alogenidrici La regola di Markovnikov è utile per prevedere quale
specie chimica si formerà, ma non spiega il
meccanismo di reazione.
Si rompe il legame pi e i suoi elettroni vanno a
formare un legame covalente con l’atomo H di
HBr. Si rompe il legame covalente polarizzato
di HBr e si trasferiscono due elettroni per
formare lo ione bromuro. Step 2
L’alogeno, nucleofilo, si attacca al carbonio che
lascia scoperta una carica positiva.
Lo stadio 1, l’addizione di un protone all’alchene, consiste nella formazione di un intermedio cationico. Un
atomo di carbonio di questo intermedio ha solo 6 elettroni nel suo guscio di valenza e quindi possiede una
carica positiva +1. Una specie contenente un atomo di C carico positivamente si definisce carbocatione . I
C+ sono classificati come metilici, primari, secondari, terziari, a seconda del numero di C ai quali è legato il
carbonio con carica positiva. Tutti i carbocationi sono elettrofili, nonché acidi di Lewis. Questo perché il
Carbonio positivo, con ibridazione sp2, ha forma planare, e quindi possiede un orbitale 2p vuoto.
Lo stadio più lento, per una reazione del genere, è quello che porta alla formazione del carbocatione.
Regioselettività e stabilità relative dei carbocationi
La reazione di un generico HX con un alchene, può dare, almeno teoricamente, luogo a diversi intermedi
carbocationici, più o meno possibili
Dal momento che il prodotto osservato è il bromopropano, si deduce che si ha preferenza di formazione
del catione secondario rispetto al catione primario. In modo analogo, la reazione tra 2-metilpropene e
acido bromidrico, potrebbe dare luogo alla formazione di un catione isobutilico (catione 1°) o di un
catione terz-butilico (catione terziario). Si osserva che la formazione di quest’ultimo è molto favorita.
Perché? Con vari esperimenti, si è osservato che il catione terziario è molto più stabile e quindi la sua
formazione richiede una energia di attivazione molto minore rispetto alle altre. Il catione metilico e il
catione etilico sono così instabili che non vengono mai osservati in soluzione. La stabilità risulta quindi
essere 3^>2^>1^>Metilico. Adesso è però necessario trovare una motivazione. Come si è osservato per i
cabanioni, un sistema carico è tanto più stabile quanto più è delocalizzata la sua carica. I due effetti che
principalmente regolano la stabilità di un carbocatione sono l’effetto induttivo e l’iperconiugazione.
Effetto induttivo
La lacuna elettronica sull’atomo di carbonio che porta la carica positiva esercita un effetto induttivo
elettron-attrattore che polarizza gli atomi dei legami sigma diretti verso di esso. Così la carica positiva non
rimane localizzata sul carbonio trivalente ma delocalizzata sul suo intorno. Per questo, maggiore è il
numero di gruppi alchilici legati al carbonio positivo, maggiore sarà la stabilità del carbocatione.
Iperconiugazione
L’iperconiugazione implica una parziale sovrapposizione degli orbitali sigma dei legami C-H e C-C dei
gruppi alchilici adiacenti al centro positivo con l’orbitale 2p vuoto del C+.
cioè, gli elettroni che fanno parte dei legami C-H E C-C sono parzialmente
delocalizzati sull’orbitale 2p vuoto. L’orbitale occupato rimane
fondamentalmente quello del legame C-H, e quello 2p rimane
fondamentalmente vuoto. Ma come ci può aiutare a visualizzare la
computerizzazione, si ha infine un aumento della densità elettronica intorno
al C+.
Addizione di acqua: idratazione catalizzata dagli acidi.
In presenza di un catalizzatore acido (solitamente H2SO4 conc) l’acqua si addiziona ad un alchene per
dare un alcol. Questo processo si definisce idratazione.
Il meccanismo è molto simile a quello di addizione di HX, e viene illustrato di seguito per formazione del
2propanolo. L’acqua si addizione agli alcheni secondo la regola di Markovnikov.
Trasposizioni dei carbocationi
Nell’addizione di HCl al 3,3-dimetil-1-butene, si forma soltanto il 17% del prodotto atteso
(2cloro3,3dimetilbutano) il prodotto principale risulta essere il 2cloro-2,3-dimetilbutano, un composto
con diversa connettività degli atomi rispetto all’alchene di partenza. Quindi, la formazione del 2cloro-2,3-
dimetilbutano implica una trasposizione degli atomi. Generalmente, un gruppo alchilico o un idrogeno
migra con i propri elettroni di legame verso un atomo adiacente elettron-povero. In questo caso verso un
e.p. che porta una carica positiva. La formazione dei prodotti di trasposizione di questa reazione
Può essere spiegata attraverso un meccanismo definito di shift-1,2. Questo meccanismo avviene in 3
stadi.
Stadio 1: si ha il trasferimento di un protone da HCl verso l’alchene, e si forma un carbocatione 2°
Stadio 2: la migrazione di un gruppo metilico con i suoi elettroni di legame verso il C+ adiacente porta alla
formazione di un C+ 3° più stabile. Qui, lo spostamento più importante è quello del doppietto elettronico
di legame e del conseguente gruppo metilico
Stadio 3: Cl- si attacca al carbocatione 3°
Addizione di bromo e cloro.
Il cloro e il bromo in fase gassosa reagiscono con gli alcheni a temperatura ambiente. Addizionando Br2 al
2-butene si ottiene 2,3-dibromobutano.
l’addizione di bromo o cloro ad un cicloalchene porta alla formazione di un trans-dialogenocicloalcano in
forma racemica. Per esempio
Queste reazioni avvengono mediante un’addizione anti, cioè l’attacco dei due atomi di bromo avviene da
parti opposte dell’anello. Si definisce stereoselettività anti. Ciò avviene attraverso il seguente
meccanismo a due stadi.
Stadio 1: si comincia con l’interazione degli elettroni del doppio legame con il bromo, che si comporta da
elettrofilo per formare un intermedio in cui il bromo porta carica positiva. Un atomo di bromo di questo
tipo viene chiamato ione bromonio e la struttura ciclica di cui esso fa parte viene definita ione bromonio
a ponte.
La formazione del ponte bromonio può avvenire con la stessa probabilità al di sopra o al di sotto del piano
del doppio legame.
Stadio 2: Lo ione bromuro, nucleofilo, attacca dal lato opposto dello ione bromonio (elettrofilo; se
attaccasse dalla stessa parte, l’attacco sarebbe inefficace) e apre il ciclo a tre termini, per dare il prodotto
anti. Gli atomi di bromo risultano essere coplanari.
Addizione di alogeni in presenza di acqua.
Il trattamento di un alchene con Br2 o Cl2 in presenza di acqua porta alla formazione di un aloidrina per
addizione di OH e Br (o Cl) al doppio legame
L’addizione di HOBr o di HOCl è regioselettiva, perché l’alogeno si addiziona all’atomo di carbonio meno
sostituito. È anche antistereoselettiva. Addizionando HOBr al 1-metilciclopentene notiamo che il boro e il
gruppo ossidrile si addizionano in posizione anti l’uno rispetto all’altro: Br si lega al carbonio meno
sostituito e OH a quello più sostituito. Come co-solvente viene utilizzato il Dimetilsolfossido;
Per spiegare la regioselettività e la stereoselettività anti è stato proposto un meccanismo a tre stadi.
stadio 1: Gli elettroni del legame pi reagiscono con il bromo (elettrofilo) formano uno ione bromonio a
ponte. Questo intermedio ha un leggero carattere carbocationico e ciò giustifica la regioselettività e un
parziale carattere di ione alonio, che giustifica la stereoselettività. Il carbocatione 2 da un contributo
maggiore
Stadio 2: Formazione di un nuovo legame tra un nucleofilo e un elettrofilo. L’attacco dell’acqua sul
carbonio più sostituito dello ione bromonio a ponte (elettrofilo) porta all’apertura del ciclo a tre termini.
Nel caso di un alchene non simmetrico, si ha una preferenza per attaccare il carbonio più sostituito. Ciò
potrebbe sembrare strano, in quanto l’ingombro sterico dei sostituenti dovrebbe rendere più difficile
l’attacco di un nucleofilo. Potrebbe però risultare plausibile per la combinazione di questi due fattori
Carattere carbocationico: il carbonio più sostituito mostra un maggiore carattere di carbocatione, il che
fa dirigere preferenzialmente l’attacco del nucleofilo su di esso. Ovviamente ciò accade perché i gruppi
alchilici stabilizzano i carbocationi.
Energia di attivazione : il legame C-B