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DIPENDENTI
Sono canali tipicamente chiusi che si aprono in risposta a:
- Voltaggio.) Il cambiamento del Potenziale di Membrana (Es. canali Na Vdip e canali K+ Vdip del PdA). Presenti in tutti i neuroni ove si generi un PdA)
- Meccanici) Deformando la membrana, il canale viene "tirato" e si apre. Sono presenti nei neuroni tattili che innervano la cute. Sono permeabili al Sodio. Il Sodio entra e depolarizza, se soprasoglia, s'innesca il PdA e io avverto il contatto.
- Ligando) legame di una molecola specifica (in genere un neurotrasmettitore). Sono coinvolti nella trasmissione sinaptica.
- Fosforilazione)
CINETICHE di ATTIVAZIONE
Le caratteristiche dei canali ionici determinano le caratteristiche della corrente ionica che li attraversa.
Es. la corrente Na+ Vdip è transiente perché i canali ionici Na+ Vdip si aprono rapidamente e altrettanto rapidamente si chiudono. La corrente Potassio è ritardata e persistente perché i canali ionici K+ Vdip si
aprono lentamente e rimangono aperti pertutto il tempo della depolarizzazione.
RESISTENZA
Il canale ionico si comporta come una resistenza, fa passare corrente che è spinta dallaFEM.
La corrente I = f.e.m. (differenza tra il Vm e il VE della specie ionica che attraversa ilcanale ) x la conduttanza del canale. Il canale di suo NON trasporta, SCEGLIE CHIFAR PASSARE.
Gli ioni viaggiano spinti dalla propriaFEM. CANALE Na+ Vdip durante unPdARiposo, - 60 mV, non c'è corrente che attraversa la membrana, il canale è chiuso.
La membrana si depolarizza
Il canale Na+ Vdip si apre brevemente
Passa la corrente Sodio Vdip
S'innesca l'INATTIVAZIONE e il canale si chiude
La corrente smette di passare
Il canale a questo punto ha la porzione Vdip ancora aperta, ma il canale non fa passare corrente perché è chiuso nella parte NON Vdip. (PERIODO REFRATTARIO -> CHIUSO e INATTIVABILE)
Il Vm ritorna a riposo grazie alla corrente
Potassio.
Il cancello di INATTIVAZIONE si apre e la porta Vdip si CHIUDE (il canale è CHIUSO e ATTIVABILE) - 50 mV < SOGLIA < - 35 mV
La soglia dipende dal bilancio fra la corrente dipendente dal voltaggio del Sodio e la corrente potassio passiva, più canali Vdipendenti per il Sodio ho in un tratto di membrana più è probabile che in quel tratto, una depolarizzazione inneschi il ciclo autorigenerativo.
Quindi la soglia dipende strettamente dalla DENSITÀ dei canali Na+ Vdip.
Detti canali sono particolarmente densi nel MONTICOLO ASSONICO (compartimento d'integrazione). Quindi, al monticolo assonico, la soglia d'innesco per il PdA è la più bassa all'interno di un neurone. È sufficiente la depolarizzazione di ampiezza minima per innescare un PdA al monticolo assonico.
POTENZIALE DI INVERSIONE
Quando il potenziale di membrana è uguale al potenziale di equilibrio dello ione, anche se il canale
è aperto non passa corrente. Se la curva descrive una retta significa che la corrente è proporzionale alla FEM. Ciò significa anche che la conduttanza di quel canale NON dipende dal potenziale di membrana. Nel punto in cui la retta interseca l'ascissa corrisponde al Potenziale di membrana per cui la corrente che passa dal canale è 0. Se il potenziale è più positivo del potenziale di inversione la corrente è diretta verso l'ESTERNO; se il potenziale è più negativo del potenziale di inversione la corrente è diretta verso l'INTERNO. Quindi questo potenziale corrisponde al punto di INVERSIONE della direzione della corrente. Corrente con potenziale di inversione 0 mV non corrisponde al potenziale di equilibrio di nessuna specie ionica nota, pertanto si può affermare che il canale dove passa questa corrente è permeabile a più di uno ione. A riposo, la corrente Sodio che passa dal canale Sodiovdip è 0.
A potenziali più negativi a maggior ragione è sempre 0
Se la membrana si depolarizza un pochino es da -65 mV va a -55 mV, un po' di canali Na+ Vdip si aprono e la corrente Na+ Vdip comincia ad essere apprezzabile
Si supera la soglia e s'innesca il ciclo autorigenerativo, aumenta tantissimo il numero di canali Na+ Vdip aperti e quindi la corrente aumenta
Man mano che si depolarizza però la FEM diminuisce perché il potenziale di membrana si avvicina al potenziale di inversione (potenziale di Equilibrio del Na+)
Ci sarà un momento in cui l'elevata conduttanza data dall'apertura di tanti canali Na+ Vdip è controbilanciata dalla FEM. Dopo prevale la riduzione della FEM
Più la membrana depolarizza, più la corrente Na+ diminuisce, finché arriva a 0 (potenziale d'inversione)
Se la membrana diventa ancora più positiva il Sodio ESCE (si inverte la FEM)
UBICAZIONE DEI CANALI
Alcuni canali sono espressi in TUTTI i compartimenti, sono i canali che esprimono il Potenziale di Riposo (es. Canali K+ passivi)
Alcuni canali sono presenti in tutti i neuroni, ma NON in tutti i compartimenti: (es i canali Na+ Vdip perché generano Potenziale d'Azione), nell'albero dendritico potrebbero non esserci.
Alcuni canali sono specifici di QUASI tutti neuroni, ma si esprimono in maniera diseguale nei compartimenti (es i canali Ca2+ Vdip per la trasmissione sinaptica)
Alcuni canali sono presenti solo in neuroni specifici, li caratterizzano (es. i canali a controllo meccanico sono solo nei recettori tattili)
Canali Calcio a BASSA SOGLIA chiusi e inattivi espressi nel talamo (emette una salva di Potenziali d'Azione).
Canale Potassio Calcio Dipendente (l'iperpolarizzazione postuma dura 6 SECONDI)
LEZIONE DEL 9/3 - CONDUZIONE DEL POTENZIALE DI AZIONE.
Ripasso dei canali ionici CI non ubiquitari - la cui espressione caratterizza il tipo cellulare:
- CI a
controllo meccanico – espressi dai meccanocettori, trasformano un S meccanico in un segnale elettrico;
CI K calcio dipendenti – hanno la caratteristica di ADATTARE: consentono al neurone di non rispondere a stimoli prolungati. Se blocco l’ingresso di calcio, i CI K calcio dipendenti non si aprono, il neurone risponderà per tutto il tempo che lo stimolo è presente. È lo stesso neurone: in alcune condizioni esso ADATTA, in altre no. v. anche i neuroni dell’ippocampo – dopo 200 msec non rispondono più, e noi dimentichiamo quanto detto, ma se dico: “ve li metto nel compito!” essi si riattivano… questa caratteristica conferisce flessibilità al neurone – poco o molto responsivi in funzione ad es. della attenzione o della motivazione. L’adattamento serve a non rispondere a stimoli prolungati e costanti nel tempo.
CI calcio a bassa soglia – caratterizzano i neuroni che devono poter transire da uno
stato come quello di SONNO/VEGLIAVEGLIA – rispondono in maniera fedele per cui ogni stimolo in entrata sarà codificato in modo appropriato: SONNO – i neuroni oscilleranno, la frequenza di scarica varierà nel tempo e non trasmetteranno info relative al mondo esterno. NB. qui non è un cambio di attenzione (v. sopra) ma di livello di coscienza legato alla presenza di particolari CI. CONDUZIONE DEL POTENZIALE DI AZIONE LUNGO L'ASSONE Per comprendere i meccanismi alla base della propagazione del pdA occorre considerare cosa succede se si verifica una depolarizzazione in un punto lungo l'assone. In quel punto il potenziale intracellulare è più positivo rispetto ai tratti di membrana adiacenti. Le cariche positive intracellulari quindi diffondono all'interno dell'assone dal punto in cui è avvenuta la depolarizzazione verso i punti vicini dove prevale la carica negativa. Questa diffusione intra-assonale porterà ilpotenziale intracellulare a valori più positivi anche in tratti dell’assone che non erano originariamente interessati dalla depolarizzazione iniziale.
Questa propagazione, detta elettrotonica, si attenua a mano a mano che ci si allontana dal punto iniziale, in quanto parte delle cariche che fluiscono intracellularmente si disperdono nel mezzo extracellulare attraverso i canali passivi.
L’influenza della propagazione elettrotonica sarà quindi praticamente assente nelle zone dell’assone più lontane dal punto in cui vi è stata l’iniziale depolarizzazione.
La variazione di Vm indotta nel punto iniziale si attenua quindi con la distanza, fino a scomparire.
La rapidità con cui la depolarizzazione si attenua con la distanza dal punto iniziale dipende dalle caratteristiche fisiche dei diversi assoni e può essere espressa con la costante di spazio che è definita come la distanza a cui la depolarizzazione si è attenuata al 37%
del valore iniziale. Maggiore è la costante di spazio, maggiore sarà la lunghezza del tratto di assone depolarizzato dalla propagazione elettrotonica. A causa dell'attenuazione con la distanza, la propagazione elettrotonica non è per sé sufficiente a coprire l'intera lunghezza degli assoni; tuttavia nei punti dell'assone raggiunti dalla propagazione elettrotonica, Vm può superare la soglia potenziale di azione. La depolarizzazione in un punto determina la comparsa di un nuovo potenziale di azione nei punti vicini. Ripetendo questo ciclo molte volte il pdA attraverserà tutto l'assone senza attenuazione, in quanto il nuovo pdA generato sarà del tutto uguale a quello originario. Quando inietto cariche positive in un punto dell'assone noto una differenza di potenziale in quel punto. Se c'è differenza di potenziale, c'è anche una forza che spinge gli ioni a muoversi ed, in particolare, gli ioni positivi tenderanno a
lasciare la zona che è diventata temporaneamente positiva, e a muoversi verso la zona che è ancora a Vr e quindi negativa. Chi trasporta questa carica? Quali sono gli ioni più abbondanti nel citoplasma? Sono gli ioni K e poi gli ioni Na entrati dai CI VD. Spostandosi verso le zone negative gli ioni le rendono meno negative. C'è una corrente ionica positiva che va verso le zone negative, rendendole positive. Si apriranno dei CI VD e poi vi saranno i canali passivi. Il K tenderà ad uscire innanzitutto dai canali passivi. La fem di K è aumentata un po' perché c'è una locale positività e quindi il K tende ad uscire. Quindi ce ne sarà di meno che corre verso le zone negative. Alla fine le correnti si esauriscono, la nuvola di corrente che depolarizza la membrana, man mano che la depolarizza si disperde perché il K esce e quindi io avrò una